DOES HE WANT WAR? AND WAR HE’LL HAVE!

Eccolo. Sdraiato su quel divano con in mano il suo adorato cellulare. Sarà sicuramente su twitter a scrivere cose del tipo ‘Hi guys, are you ready for this evening? We’re so excited! Love you, best fans in the world’. Ne sono certo al cento percento. È solito di Liam scrivere frasi del genere su twitter. Sì, twitter è il suo migliore amico; passa più tempo con in mano quell’aggeggio, che stando con noi che siamo veramente i suoi migliori amici!
“Hei Niall la vuoi smettere di mangiare?” Non mi ero nemmeno accorto che avesse finito di armeggiare con il cellulare e che si fosse seduto decentemente a guardare la televisione, mentre di fianco a lui Niall sgranocchiava patatine su patatine.
“Che vuoi, Lee, che muoia di fame?” disse con la bocca piena, tanto che non riuscii a capire nemmeno una parola. “Niall! – esclamai – Che cavolo, la vuoi finire di mangiare con la bocca piena? Fai schifo! E comunque ha ragione Liam, sei un pozzo senza fondo.” Gli dissi, rubandogli alcune patatine e ricevendo un grugnito di disapprovazione in risposta. “Uff… va beh io esco, vado a fare un giro.” Rispose seccato.
“Certo, piccolo, ci vediamo dopo!” Niall si girò verso Liam e gli sorrise, per poi uscire di casa.
Perché l’aveva chiamato piccolo? E perchè io avevo appena sentito un vuoto vicino al cuore? Perché ero geloso di Niall? Confusione. Confusione totale.  
“Hey, dammene un po’” La voce di Liam mi riportò alla realtà. “te lo scordi bellino!” gli risposi, stringendo il pacchetto di patatine tra le mie braccia.
“Bellino?” mi chiese, con un’espressione sorpresa. Io annui con un cenno della testa. “stai forse insinuando che io non sia un figo da paura Mr. Zayn micredofigomasonopeggiodiunbabbuino Malik?” continuò.
‘Cosa? Spero tu stia scherzando! Sei l’essere più figo che ci sia al mondo, dopo di me naturalmente! Come potrei anche solo lontanamente pensare che sei bellino? Stavo solo scherzando!’
Ecco, non credete che gli abbia detto veramente questo, l’avevo solo pensato ritrovandomi ad annuire nuovamente con la testa, con un sorriso da ebete stampato in faccia.
Non feci in tempo a dire più niente che me lo ritrovai sopra che mi scompigliava, con poca, anzi pochissima, quasi senza, grazia, il mio adorato e fantastico ciuffo.
“No, il mio ciuffo! Questa è la tua fine Liam Sonobellino Payne!” Mi liberai dalla sua presa e gli tirai un cuscino in faccia. Voleva la guerra? Che guerra sia! Iniziammo a tirarci addosso tutto quello che ci capitava in mano, fino a quando, stanchi, non ci ritrovammo sdraiati per terra, uno accanto all’altro, con le piume dei cuscini tutte in giro.
“Ci toccherà pulire tutto.” disse all’improvviso Liam alzandosi dal pavimento.
“Non ora, però” dissi, prendendogli un braccio e ritirandolo giù, accanto a me. Lui mi guardò stranito, non capendo la mia reazione, ma io non gli diedi alcuna spiegazione. Lo tirai semplicemente su di me e lo baciai. Un bacio casto, uno sfioramento di labbra, niente di più, o almeno fino a quando lui non chiese accesso alla mia bocca. Rimasi sbigottito dalla sua azione, ma non glielo negai di certo. E in quel momento vidi il paradiso davanti ai miei occhi. Lui era il paradiso. Le nostre lingue si rincorrevano, esploravano una la bocca dell’altro, si conoscevano, entravano in perfetta simbiosi tra di loro. Mi staccai leggermente da lui, ricevendo un grugnito in disapprovazione, e gli soffiai un “Ti amo” sulle labbra, seguito da un altro bacio e dalla sua riposta.
“Anche io, Z.” Mi diede un bacio a fior di labbra per poi alzarsi dirigendosi verso la cucina.
“Comunque non sei peggio di un babbuino!” mi disse ridendo. E io in quel momento non potetti non sorridere. Adesso si che era spiegato quel vuoto al cuore che avevo sentito nello stesso istante in cui Liam aveva chiamato Niall piccolo. Mi ero innamorato di Liam James Payne.