Fanfic su artisti musicali > Fun.
Segui la storia  |       
Autore: duckyduessonoff    03/05/2013    3 recensioni
"Io ho perso tutto questo, ma lei non potrebbe neanche lontanamente immaginare quanto lo vorrei indietro."
"La verità è che lui mi manca, e che non potrebbe neanche lontanamente immaginare quanto vorrei tutto quello che avevamo e che eravamo indietro."
"Io non potevo restare con le mani in mano a vederla crollare mentre lui non c'era. Dovevo fare qualcosa."
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Jack
Avevo l'appuntamento con quella ragazza stamattina, si chiamava Kate. Era abbastanza bella: bionda, occhi verdi, alta. Poteva funzionare, forse. Sinceramente non mi andava molto di avere una storia seria, era per lo più per dimenticare qualcun altro. Era anche molto simpatica. Ci scambiammo i numeri, in fondo cosa c'era di male? Dovevo distrarmi.

Tornai a casa, pranzai da solo. Non mi sentivo a mio 'agio' a pranzare a casa mia, di solito mangiavamo sempre insieme a casa di Lena, con Nate.
Seriamente, Nate passava moltissimo tempo con Lena, forse... Oh, ma cosa importa a me. Sarei.... felice per loro. Si, certo, sono i miei migliori amici.



Lena

Non ci volle molto per trovare Jack, quando si vedeva con una ragazza da cinque anni a quella parte andava sempre nello stesso bar a prendere lo stesso caffè.
"Eccolo!"
"Ma dove? Io non lo vedo"
"Lì! Bruttina lei eh"
A Nate non piaceva nessuna ragazza che interessasse anche per un minimo a Jack, ne tanto meno che interessasse a Andrew. Almeno fisicamente, poi se diventava una cosa seria sapeva accettarle 'in famiglia'. Sono sempre stata convinta che prima volesse essere sicuro che non avrebbero fatto del male ai suoi amici. Quando era sicuro che li amavano veramente, li lasciava in pace.
Ma con me era peggio. O, sinceramente, meglio.
Una volta mi sentivo con un ragazzo, avevo diciassette anni. Mi seguiva ogni volta che lo incontravo, in qualsiasi parte della città mi trovassi. Quando sapeva che stavo a casa mia con lui, o origliava dalla porta, o veniva dentro, tranquillamente, a controllando che non facessimo nulla. La maggior parte delle volte si portava pure Jack. Era abbastanza imbarazzante stare con un ragazzo davanti ai propri migliori amici. Non appena restavo sola con Nate, mi diceva che 'quello' non andava bene per me. All'inizio non gli davo retta, pensavo "cosa ne sa lui, neanche lo conosce". Alla fine, invece, aveva ragione. Una volta seguì il mio 'ragazzo' e lo vide con un'altra.
L'ho sempre amato Nate, tra i tanti motivi, anche per questo.
Alla fine ci sembrò che Jack desse il suo numero alla ragazza. A me sembrava bella, però... ero un po' gelosa, ecco.
Mentre Jack usciva dal bar per poco non ci vide, ma Nate era 'esperto', cosa vi credete. O almeno era quello che diceva.
"Nate, andiamo"
"Perché? Volevo prendere qualcosa al bar anch'io"
"Va be' dai, entriamo"
Entrammo e Nate prese un caffè gigante. Penso che quel coso immenso dovesse contenere circa un litro di caffè, avrei solo voluto capire come faceva a berlo tutto ogni volta.
"Ti vedo triste, cos'hai?"
"niente"
"No, qualcosa hai, sai che non mi freghi"
Lo sapevo eccome. Non puoi mentire a Nate, neanche per telefono o per messaggio, lui non ci crede.
"Jack?"
"Cosa? Jack?!"
"Sei gelosa"
"No, cioè..."
"Cioè si, lo so da sempre, ieri sera me ne hai dato la conferma"
"Tu sei pazzo"
"Eh, sei diventata rossa. Dai, andiamo, su"
Mi accompagnò a casa. Al contrario del giorno prima faceva freddissimo, e io ero vestita molto leggera. Nate invece portava cappotti su cappotti, manco fosse dovuto andare al polo nord. Mentre camminavamo verso casa mi mise una mano sulla spalla e mi infilai sotto il suo giacchetto, era come un termosifone vivente quel ragazzo.
Ovviamente, indovinate un po'? Venne a casa mia, a pranzo.
Mangiammo e guardammo un film, sul divano, abbracciati.
A metà film circa mi addormentai. Penso arrivò Jack, più o meno in quel momento. Nate naturalmente invece di alzarsi, dopo aver sentito bussare, urlò "chi è?"
"Io, Jack"
"Entra dai, è aperto"
Entrò, Nate cambiò canale passando su uno con un film western, a volume più alto, e io sobbalzai.
Jack ci guardava, stavamo abbracciati.
"Ah... scusate. Se volete torno dopo"
"Com'è andata con la ragazza?"
Cosa? Nate pensava alla ragazza? Ma non aveva sentito cosa aveva appena detto Jack?
Mi alzai e andai in bagno, non volevo sentire di quella, non m'interessava, non mi sentivo per niente bene. Mi girava la testa, sentivo che stavo per svenire.
Iniziai a piangere, non so perché. Ero nervosa, e quando sono nervosa piango. Bussarono alla porta.
"Oh, che hai?"
Era Jack. Non gli risposi, non me la sentivo. Non potevo.
"Oh, Le, apri! O vuoi che apra io?"
"No!"
"Esci"
Lo accontentai, uscii. Avevo sicuramente gli occhi rossi, tanto che rimase a guardarmi.
"Cosa..."
Si alzò Nate di scatto e mi venne vicino. Mi fissava anche lui. Stava per chiedermi cosa avessi fatto, ma lo sapeva. Sapevo che lo sapeva. "Cosa... oh."
"Non mi sento bene, scusate"
"Le, vieni..." Jack stava per abbracciarmi. Ma Nate si mise in mezzo, e mi abbracciò lui.
Io mi ritirai. Jack mi guardò, non era esattamente felice neanche lui.
"Io... penso di dare fastidio qui, vado"
"No Jack, vado io"
Nate che se ne andava da casa mia, non capita sempre, praticamente abita con me.
Uscì, lo salutammo con un semplice "ciao", eravamo rimasti a fissarci davanti alla porta del bagno.
"Ehm..." andai verso il divano e intanto gli chiesi "allora, con quella ragazza?"
"È simpatica"
Feci finta di niente. Non volevo fargli vedere che stavo male, sorrisi, volevo dimostrargli quanto fossi felice per lui.
Non ero molto brava come attrice, lui lo sapeva che fingevo.
Mi si sedette vicino. "Si vede che sei triste, che hai?"
"Te l'ho detto, non mi sento per niente bene"
"Scommetto che Nate ti ha tirato un secchio d'acqua gelata addosso per farti svegliare"
"Come fai a saperlo?"
"Oh, l'ha fatto anche con me, tantissime volte"
Iniziai a ridere. "È fantastico quel ragazzo"
"Eh già, vedi, stai sorridendo"
Stavo diventando rossa, me lo sentivo. Lo abbracciai forte forte, avrei voluto che quel momento non finisse mai. "Grazie Jack"
"E di cosa? Non ho fatto niente"
"Oh, fai eccome"
Sorrise, anche se non lo vedevo in volto, lo sentivo. Era felice anche lui, in quel momento.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Fun. / Vai alla pagina dell'autore: duckyduessonoff