Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Saiyuri    04/05/2013    6 recensioni
Storia breve tratta da “Erotic Words”.
_______________________________________________________________________________
“C'è una cosa che Kaito ha imparato da quando convive con Yori. [..]
Il fatto è che il suo ragazzo non dorme come tutte le persone... assolutamente, non cade addormentato, ma sviene.
Invero, non appena prende sonno è difficile che rumori lo possano destare “dal coma”, giorno o notte che sia, pioggia, sole o uragano che si abbattono per i cieli. [..]
E aggiunge: “facciamo gli scongiuri, ma mettiamo che entri un ladro, succeda una fuga di gas o un incendio.. se non ci sono io che lo salvo lui è bello che morto. Senza di me, davvero.. meno male che ci sono. Meno male che mi ha incontrato.. che ci siamo incontrati!” ”
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Baka Basket'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Non ho nessuno da ringraziare.. nessuno ha commentato >.< oppure ho aggiornato troppo presto e non ho consentito di commentare.. vabbè, ringrazio voi che leggerete. Questo è l'ultimo capitolo! Sono felicissima! Spero di iniziare altre ff!
Bando alle ciance inutili, buona lettura.!

 


 

 

 

“Chi comanda a casa -parte 4”

 


 

 

 

Stanotte non glielo do. Stanotte niente sesso. Nessuna scopata spaventosa! Niente consolazione, mai festeggiamenti per la vittoria! A digiuno! Quel divoratore e schizzato del basket!”

 

 

 

A questo pensa alle 21,30 Yori nel letto.

Basta. Per punizione Kaito non lo toccherà.

Per quanto sia una costrizione anche per lui.. il biondino deve vendicarsi! Stanotte niente sesso, forse domani, ma non ne è sicuro, dipende dal suo umore il giorno dopo.

 

Sotto le coperte si morde le labbra e stringe i pugni dal nervoso.

 

“Come si è permesso, il babbuino!” si dice tutto nero “Scemo, crede che gli faccia tutto io.. pulire eccetera mentre lui sta sul divano e vuole essere servito. Mi sento una casalinga sfruttata.”

 

Picchia, da un pugno al cuscino.

 

“Gli ho preparato da mangiare, mi ha ringraziato con le sue frasine dolci.. ma ancora quando è terminata la pubblicità si è rintanato sul divano urlando come un ossesso: è iniziata è iniziata!

..lasciandomi sbigottito.. e solo.. e incavolato! Ma io stavolta gliel'ho fatta. Ho terminato la cena e niente! Sono andato subito a letto senza fare nessuna pulizia. La cucina è sporca, i piatti, i bicchieri e le padelle sono ancora da lavare. I suoi abiti di atletica stanno ancora sul pavimento così come le scarpe marce e i quaderni e gli zaini. Adesso voglio vedere cosa farà.. perché neanche domani io pulisco. Se vuole le sue cose a posto.. se le prepara! Imparerà a lavare la biancheria sporca.. e la preziosa divisa della squadra.. se vorrà usarle ancora!”

 

E' arrabbiato, si sente stupido per quella vendetta da bambini e per di più in colpa e un deficiente per permettere a quel marciume di restare per casa.

Perché lo sa, Kaito non farà nulla: lo lascerà dov'è.. e toccherà ancora a lui.

Dio, sta riconsiderando l'idea di uscire per mettergli le corna.

Infondo quell'atto avrebbe più effetto sul cervello da idiota di Kaito..!

 

Ma non può tradirlo. I rimorsi lo torturerebbero.. e lui lo ama davvero quello sciattone con le palle al posto del cervello.

Da un altro pugno al cuscino, poi si rintana sotto perché sente che il gorillone sta arrivando.


 

 

*


 

Kaito cammina e fischietta allegro verso la camera da letto.

Pensa: “Che gloria. E come non immaginarselo. Dopotutto i Kings sono i più forti. C'è un motivo, no, se sono i primi in classifica”.

Già, la sua amata squadra ha stracciato gli avversari e lui, tifoso accanito, ha goduto per tutto il tempo.

Appena è finita la partita si alzato esultante, guardandosi intorno per cercare il suo amore.

Non vedendolo si è detto “ha lavorato, è stanco” ed ora è corso in camera con una voglia matta di stringerselo tutto.

Il suo pupazzolino, il suo coniglietto porta fortuna che gli cucina e con cui divide il letto.

Era stanchino davvero, altrimenti non avrebbe lasciato tutto in disordine... ma gli ha detto che avrebbero festeggiato, perciò...

 

Perciò Kaito ancora in boxer ride e come una bestia in calore agguanta il lenzuolo, lo sposta e bacia la fronte soffice dell'amato.

 

“Yori ti voglio.. sei sveglio?”

“No, dormo”.

“Yoriii abbiamo vinto, devo festeggiare”

“Sto dormendo”.

 

Il suo coniglietto è piatto, non si gira e fa il difficile.

Quella situazione attizza la bestia di Kaito, che si sente attratto da questa improvvisa timidezza.

 

“Amore, mi stai facendo il timido?”

“Kaito, No. Sto dormendo, lo capisci?”

 

Si sente spiazzato, ma non demorde.

Il moraccione si abbassa un po' ed inizia ad accarezzare il collo snello dell'altro.

 

“Dai.. promesso, lo facciamo per poco.. ho capito che sei stanco, altrimenti non avresti lasciato tutto in disordine”.

Pensa agli zaini per terra che dovrebbe usare il giorno dopo, ai piatti e alle padelle sporche.

 

Dal canto suo Yori sente che quello è il momento giusto, salta in piedi e guardandolo negli occhi con aria di sfida gli dice: “e se avessi lasciato in disordine apposta?”

 

Kaito non resiste a quello sguardo sexy, perciò avvicina le labbra e prova a baciarlo.. tanto non l'ha neanche ascoltato.

Il biondino frena.

 

“Kaito, ti sto parlando seriamente!”

“Eee, ma che vuoi?!!” Irritato sbuffa, perché ancora gli ha bloccato l'iniziativa.

“Kaito ho fatto apposta a non sistemare perché voglio che lo faccia tu!”

“Io..?”

“Sì, esatto tu, tu, TU!!!”

“Ma non sono capace, te l'ho detto!”

“Impari. Anche io non sono nato imparato.. tu inizi.. e poi ci prendi la mano!”

“Ma cos'hai stasera, sei arrabbiato!”

 

Ikeda si mette a braccia conserte.

“Bene, ci arrivi finalmente!”

“Che cos'hai, che ti ho fatto!”

“Tu.. tu tuuuuu!” lo guarda con occhi feroci, lo tira sul letto e si mette sopra di lui.

 

“TU sei uno SCIATTONE! Sei INGORDO! Sei VIZIATO e FISSATO! Sporchi e non pulisci perché pensi che tanto ci sono io. Tanto c'è Yori che mi fa da servo, mi compra da mangiare, mi cucina.. lavora! Che me ne frega, fa tutto lui, no? Io posso anche fare la bella vita, ci pensa lui che poi me lo da lo stesso tutte le sere!”

 

“Ma che ti sei messo in testa Yori! Io ti voglio bene e non ti considero affatto il mio cameriere!”

“Non ci credo!! Non fai mai nulla per renderti utile in casa e per di più non ti sei neanche messo d'impegno per cercare un lavoro! Quando mi hai regalato l'anello e mi hai proposto di convivere.. mi avevi promesso che avresti cercato un lavoro! Ma non ti ho neanche visto aprire il giornale degli annunci!!!”

Kaito si blocca.

E' vero.

In questi tempi è stato talmente felice che se n'è dimenticato.

Si è dimenticato di quella promessa ed ora il suo uomo è ferito.

Il suo prezioso e amato fidanzato.

Com'è mai potuto succedere.

Allarga le braccia per stringerlo dicendogli: “Hai ragione scusa.. me ne sono dimenticato.. da domani prometto che m'impegno seriamente”.

Ma Yori lo respinge:“Via le tue ganasce, baka!” dice trattenendo i singhiozzi.

 

O mio dio. Adesso Kaito si sente veramente in colpa. Adesso.. il biondino sta piangendo.. e per di più ne è lui la fonte e causa ispiratrice. Dio santo come è successo! Come ha potuto permetterlo lui che è l'amato, premuroso ed affettuoso marito?

Che cazzo, si sente una merda. Si sente peggio.. di quando perde le partite!

 

Con rapida decisione lo stringe tra le sue braccia.

“Perdonami scusa.. non fare quella faccia, ci sto male, domani mi impegno, te lo prometto”.

“No, lo so, tu non ti impegni mai se non quando giochi a basket”.

“Io mi impegno in tutte le cose che faccio”.

“Non è vero, sei un puzzone buono a nulla”.

 

Mentre l'altro si asciuga una lacrima, Kaito gli carezza il capo e gli bacia una guancia.

“Yori dai, ti fidi delle mie promesse? Lo mantengo, lo giuro. Domani papà inizia a cercare un impiego”.

“Papà?!” Dice in un misto tra un singulto e una risata.

“Sì, tuo papà Kaito si mette d'impegno per farti felice perché ti ama davvero tanto e non vorrebbe mai causarti dispiaceri”.

“Non basta solo il lavoro. Se vivi qui mi piacerebbe che almeno mi aiutassi a fare le pulizie.. ti insegnerò io, andrebbe anche.. che facessi solo una cosa, come lavare i piatti”.

 

Lavare i piatti?

Kaito, dall'ego ineguagliabile e splendente si dice che ci vorrà mai! A far questo sono capaci tutti, ed io che gioco pure a basket devo avere una manualità assurda perciò..

..bacia il suo ragazzo, lo stringe e lo accarezza.

 

“Ok Yori, te lo prometto. Dammi un'altra possibilità. Da domani faccio tutto”.

“L'hai promesso”.

“L'ho promesso e lo mantengo”.

 

Sarà vero? Yori non lo sa, ma il moraccione è troppo buffo e perciò ride e gli sorride.

Il maschione notando le belle iridi splendenti del bellissimo suo caro si riempie di confidenza.

“Davvero stanotte non possiamo farlo?”

L'altro gli da un pugno leggero e poi si nasconde sotto le lenzuola.

“No stronzo. Ti arrangi. Mi hai fatto arrabbiare.”

Kaito, il grande ammasso di muscoli si butta su di lui e gli fa il solletico.

Il biondino ride, dice: “che fai baka, baka, baka!”

Scherzano e flirtano per un po' sino a quando stanchi, si addormentano l'uno tra le braccia dell'altro.

Quale sarà stato l'ultimo pensiero di Kaito prima di appisolarsi?

“Questa volta lascio. Ma domani mattina non mi scappi. Mi devi ancora un festeggiamento. Dopotutto i Kings hanno vinto”.

 

 

*****
 

 

 

Che lavoro fare? Quale lavoro cercare?

Kaito ci pensò tutti i giorni successivi, sino a che passò accanto ad un cantiere e venne fermato da un signore ben vestito.

“Selezioniamo part-timer. Saresti disposto a lavorare per noi? Cerchiamo persone grandi e forti come te”.

Il giovane, che di impiego non aveva trovato neanche l'ombra, si ritrovò ad accettare subito... e ne fu anche lieto.

Si disse che con tutto quell'esercizio sarebbe restato figo e muscoloso per tutto l'anno.

E Yori?

Ovvio, adesso è al settimo cielo.

L'unica cosa che gli scoccia è che da quando Kaito è stato incaricato di lavare i piatti continua a lamentarsi di comperare una lavastoviglie.

 

“Siamo nel 2013, perché devo essere obbligato a fare questi lavori da secolo scorso? Giuro che la compero io. Adesso lavoro.”

“Se la comperi ti faccio fare il bucato”.

“Anche quello?”

“Dovrai pur fare qualcosa.. non posso fare tutto io, vuoi che mi arrabbio ancora”.

“No, non voglio che ti arrabbi. Ma tu comunque sai sempre come demotivarmi. Quando fai così mi sento bloccato. Mi rubi l'iniziativa”.

“Scusa, sono sadico”.

“Già. E io sono il tuo martire. Ma ti amo.”

“Meno male. Ti amo anche io”.

 

E fu così che Kaito trovò un lavoro ed imparò a fare i mestieri.

 

 

END

 

 

 

****

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Saiyuri