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Autore: laisaxrem    04/05/2013    3 recensioni
Piccolo squarcio psicologico di Sirius Black, uno dei miei personaggi preferiti. È ambientato all’inizio del terzo anno, quando Harry fugge da Privet Drive e vede un grosso cane nero. Ecco, io ho analizzato particolarmente gli istanti immediatamente antecedenti, cercando di rendere al meglio ciò che poteva pensare una mente, sebbene lucida, comunque sconvolta da dodici anni ad Azkaban (per questo motivo i pensieri sono un po’ disarticolati). Non so come sia uscita. Personalmente, rileggendola, mi ha fatto venire un po’ di ansia. Me la cavo decisamente meglio con le ff comiche, purtroppo.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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A BIG BLACK SAD DOG

 
Perché sei lì?
È un rischio, è solo un grande, enorme rischio.
In questo momento dovresti essere in cammino verso nord, dovresti essere in campagna, lontano dagli altri umani. Perché non puoi permetterti di essere catturato proprio ora, non dopo tutta la fatica che hai fatto per scappare da quella maledetta isola, non dopo aver visto quella foto. Perché devi proteggere Harry, il tuo piccolo Harry.
E sei lì proprio per lui.
Ogni passo che hai fatto dopo essere evaso da Azkaban, ogni istante che hai passato lì dentro, circondato da Dissennatori, ogni incubo che hai avuto, ogni volta che ti sei svegliato urlando, ogni volta che avresti preferito smettere di pensare e diventare proprio come gli altri detenuti, una pallida imitazione di un essere umano. Tutto questo e tutte le altre terribili cose che hai passato da quel 31 ottobre hanno strappato via da te qualcosa. Un piccolo pezzo per volta, lentamente, dolorosamente. Ed è stato solo per Harry, per il figlio del tuo migliore amico, il bambino che avevi giurato di proteggere in caso James e Lily fossero morti... è stato per Harry che hai lottato, solo per Harry non hai permesso ai Dissennatori di annientarti la mente, solo per Harry hai combattuto perché quei piccoli pezzetti non ti venissero strappati totalmente.
Perché volevi essere un buon padrino e non hai potuto esserlo; volevi essere un buon amico e non hai potuto esserlo; volevi essere un buon mago e non hai potuto esserlo.
Ma in fondo, questa è la storia della tua vita.
Un fallimento, un fallimento su tutta la linea.
Amavi i tuoi genitori e non sei riuscito ad essere il figlio che desideravano. Loro hanno fatto di tutto per distruggere ciò che eri e renderti il ragazzo di cui avevi bisogno. E tu li amavi, li amavi da morire.
Amavi tuo fratello e non sei riuscito ad impedire che lui prendesse la strada sbagliata e si perdesse. E l’hai odiato, e ti sei fatto odiare. E tu l’amavi, l’amavi con tutto il cuore.
Amavi James, tuo amico, tuo fratello e non sei riuscito a proteggerlo. L’hai gettato tra le fauci della morte, senza volerlo, senza rendertene conto. Ma l’hai fatto. E lui è morto a causa tua. E l’amavi, l’amavi da morire.
Amavi Remus, il tuo amico, il tuo Moony e non sei riuscito a capire. A capire che sbagliavi e che lui non era il traditore. E l’hai tradito, hai tradito la sua fiducia e la sua amicizia. E l’amavi, l’amavi con tutto il cuore.
Amavi Peter e non sei riuscito a salvarlo. Non hai capito che si stava perdendo e l’hai lasciato andare, esattamente come con tuo fratello. E l’amavi, l’amavi da morire.
Amavi Lily, la dolce e bella Lily e non sei riuscito a ripagare la sua fiducia. Lei voleva affidarti tutta la sua vita, la sua famiglia e tu non hai accettato e l’hai mandata a morte. E l’amavi, l’amavi con tutto il cuore.
Ma a volte l’amore non basta.
A volte l’unica cosa che può salvarti è isolarti, isolarti per evitare di fallire, di deludere le persone che ami.
Perché sei lì?
Hai fallito. La tua vita è un fallimento. Vuoi trasformare in sterco di drago anche quella del piccolo Harry?
Lui è cresciuto lontano dalla sua famiglia, da James, da Lily, da Remus, da Peter. E da te. Ed è stata solamente colpa tua. Se non fosse stato per te sarebbero stati una famiglia felice, magari avrebbe avuto dei fratellini. Ma hai deciso di entrare nelle loro vite.
Hai deciso deliberatamente di distruggerle.
Sei un mostro, Sirius Black. Hai lottato per anni, dichiarando di non essere un Black, di essere diverso dalla tua famiglia. Eppure hai ucciso il tuo migliore amico. Sei esattamente come loro.
Vattene. Vattene prima di rovinare tutto di nuovo. Scappa da lì, lascia l’Inghilterra, lascia l’Europa. Sarebbe meglio per tutti se tu lasciassi questo mondo per sempre ma basterà che tu te ne vada lontano per non tornare mai più.
Hai visto Remus un paio di giorni fa. Hai visto il suo viso. È invecchiato, è lacero, ha il volto triste. Probabilmente è colpa tua. Sicuramente è colpa tua.
Non ti basta ancora? Non ti basta aver visto l’unico amico che ti è rimasto ciondolare verso il suo minuscolo appartamento, i vestiti rattoppati che lasciavano intuire la magrezza del corpo che li portavano? Non ti basta aver visto i suoi occhi lampeggiare per l’odio mentre leggeva sul giornale un articolo sulla tua fuga?
Sì, ti basta. E sei stanco. Sei stanco di lottare, di cercare di riavere la tua vita.
Non potrai tornare a dodici anni fa, Sirius. Anche se ucciderai Peter, anche se Remus ti perdonerà, anche se Harry capirà. Non potrai tornare indietro.
James e Lily sono morti. Non puoi tornare indietro.
Li hai traditi. Non puoi tornare indietro.
Hai vissuto dodici anni ad Azkaban. Non puoi tornare indietro.
Tutto questo non si può cambiare, cancellare, dimenticare.
E allora voltati e vattene, stupido cane. Smetti di pensare e vattene.
Vattene.
Subito.
Ma poi qualcosa attira la tua attenzione e ti volti a guardare una casa.
Un ragazzino è appena uscito sbattendo la porta d’ingresso, trascinando un baule ed una gabbia vuota.
Sembra arrabbiato.
Vedi un paio di lenti rotonde brillare alla luce dei lampioni mentre il giovane cammina rapido verso un parcogiochi. Ha i capelli neri sconvolti, come se fosse appena sceso dalla scopa.
Harry.
Identico a James quando aveva la sua età.
Una somiglianza dolorosa, vero Sirius? Senti il dolore in mezzo al petto? Lo senti?
È colpa tua, solo colpa tua se quel ragazzino ora è seduto su un marciapiede, arrabbiato ed un po’ spaventato, incerto su cosa fare, preoccupato per ciò che gli succederà, la bacchetta tra le mani tremanti.
Sì è colpa tua. Lo senti quel dolore? È rimorso, Sirius, è rimorso.
Perché sei lì?
Non ti basta essere sfuggito a quella gabbia di matti? Non ti basta essere libero?
Puoi andartene, andartene per i fatti tuoi. Nessuno ti chiede di occuparti di quel ragazzino. Che probabilmente ti odia.
Non ti obbliga nessuno a rimanere.
Quindi vai. Corri. Sei libero, finalmente.
Espatria, trovati una casa, una donna, fatti una famiglia. Vivi. Dimentica il dolore che hai provato, dimentica ciò che sei stato, dimentica ciò che avresti potuto essere. Cambia nome, cambia volto, cambia esistenza.
Non rimanere qui. No, non lo fare. Nessuno ti accetterà. Harry ti odierà, Remus cercherà di ucciderti appena ti vedrà. Scappa da questo nuovo dolore. Cerca la felicità, Sirius, cercala finché ne hai ancora il tempo e la possibilità.
Vai, voltati e corri finché sei in tempo. Distogli lo sguardo da quel James in miniatura e smetti di pensare ai giorni più felici della tua vita, ad Hogwarts, coi tuoi tre amici.
No, smettila di pensare a loro o cambierai idea. Andartene è la cosa migliore che puoi fare sia per te stesso che per Harry e Remus. Devono dimenticarsi di te e smettere di soffrire per ciò che hai fatto loro. E potranno farlo solo se tu sparirai per sempre.
Non permettere che alcuni bei ricordi ti facciano desistere dal tuo proposito. Non li meriti e lo sai. Non meriti nemmeno di avere dei ricordi felici. Perché James e Lily sono morti, Peter è un Mangiamorte e Remus ed Harry sono soli.
Non meriti nulla. Nemmeno l’odio.
Perché sei lì?
Vattene, Sirius, vattene. Ora, subito. E smetti di fissare Harry. No! Che stai facendo? Non avvicinarti. Non lo fare o perderai tutto.
Ti ha visto. Harry ti ha visto.
Ed ha paura. Ha paura di te.
Che sappia della tua natura? Che Remus abbia rivelato il vostro segreto?
Ti avvicini ancora di qualche passo. Vuoi vederlo. Ormai sei lì e la situazione non può peggiorare.
Ancora un passo, Sirius.
No. Arretra. Vattene da lì e non tornare più. Tu non vuoi immischiarti in questa faccenda, non vuoi soffrire di nuovo. E per evitarlo devi dimenticarti di Harry e di tutto. Quindi voltati e scappa, Sirius, scappa.
Ancora un passo Sirius.
Se non te ne vai ora sarà troppo tardi. Non potrai più tornare indietro.
Ma è già troppo tardi. Perché ormai hai incrociato il suo sguardo e hai visto i suoi occhi.
Verdi.
Lily.
James e Lily. Quello è il loro bambino. Come hai potuto anche solo pensare di lasciarlo al suo destino?
Soffrirai? Ebbene così sia. Se lui sarà felice ogni stilla di dolore che proverai sarà una gioia.
Dovrai fuggire? Ogni giorno che passerai scappando sarà un giorno che ha un senso.
Perché ora hai uno scopo, oltre alla vendetta.
La felicità di Harry.
Ecco perché sei lì, Sirius. Ecco perché devi rimanere.
  
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