Erano amici, grandi amici...

Perchè, nonostante i mille vaffanculo si volevano bene.

Ultimamente però le cose erano cambiate, il perchè non avrebbe saputo dirlo.

Non aveva mai desiderato un uomo, né sicuramente, aveva mai pensato a lui così.

Eppure, ultimamente, il vederlo abbracciare Tommy o sorridere a Mick lo disturbava. Come avrebbe voluto che quegli occhi luminosi e brillanti si fissassero su di lui.

Sapeva che era impossibile soprattutto in un momento come quello: Nikki lo odiava. Non andavano d'accordo soprattutto quando il moro era lucido e in quel periodo capitava più spesso. Era in una di quelle fasi di astinenza da eroina. Un altro esperimento dei suoi, una genialata nella sua mente malata.

Era stufo di essere trattato così. Avevano litigato anche quella mattina, per una stupidissima nota in una canzone schifosa che il Nikki stronzo aveva scritto.

Bussò alla porta della sua stanza di hotel. Aspettò un po' poi sentì:

“ Andatevene...”- biascicò una voce...la sua

Era fatto o ubriaco, oppure entrambe le cose. Evidentemente la sua tecnica di astinenza forzata se n'era andata a farsi fottere.

“ Apri! Sono io!”

“ Io chi?”

“ Tua sorella! Apri cazzo!!”

Si sentì un tonfo poi qualcuno strisciare verso la porta che si aprì. Vince fece un passo dentro.

Lo vide mezzo nudo e spettinato, il trucco colato dalle guance:

“ Che cazzo hai combinato amico?”- gli chiese pur sapendo la risposta

Il moro ringhiò:

“ Se sei venuto per rompere puoi anche andartene”

“ No...mi offri qualcosa?”- chiese il biondo

Nikki lo guardò stupito. Era ovvio che lo fissasse in quel modo. Lui non si faceva di eroina, erano altre le distrazioni che cercava. Eppure, quella sera, un viaggio nell'inferno di Sikki era quello che gli ci voleva.

Il moro sorrise , rimase fermo un attimo poi, preparò la dose. Vince lo osservò eseguire quell'operazione con estrema attenzione. Aveva il viso estasiato. Quando gli passò la siringa, la sua stessa siringa, Vince scosse la testa sedendosi a terra accanto a lui e allungando il braccio:

“ Fallo tu...”- gli disse. Nikki sorrise incredulo poi gli legò una stringa bagnata di sudore intorno al braccio e gli iniettò la roba. Il biondo sentì le mani esperte sfiorargli la pelle. Sperò davvero di non morire, che poi, se anche fosse morto per mano sua, sarebbe andata bene lo stesso.

Appoggiò la testa al muro e aspettò la botta che arrivò presto. Il vomito gli salì in gola e in un attimo si trovò a sboccare sul pavimento:

“ Come tossico fai davvero schifo Neil lo sai?”- disse il moro ridendo

“ Ti sei guardato allo specchio?”- rispose il biondo unendosi a quella sciocca risata

Nikki lo guardò poi si avvicinò a lui mettendogli un braccio intorno al collo e poggiando la testa sulla sua.

Vince alzò il viso per guardarlo, fronte contro fronte:

“ Se entrasse qualcuno potrebbe scambiarci per froci lo sai?”- rise Nikki, il suo alito odorava di alcol. La sua voce uscì roca e profonda. Com'è che non si era accorto prima di quanto fosse sexy anche così?

“ Che pensino quello che vogliono...a me non frega un cazzo...”- gli sussurrò

Nikki lo guardò stupito, poi si morse il labbro confuso...

Non si oppose quando le labbra di Vince si posarono sulle sue, né quando sentì le loro lingue intrecciarsi. Era un contatto strano, che gli diede i brividi.

Non aveva mai pensato di baciare un uomo, tuttavia non poteva negare che gli piacesse. Trovava bellissimo il suo viso quando si apriva in un sorriso. Era dolce e tenero. Non c'era tenerezza nella sua vita. Tutti erano solo interessati alla sua musica, per quanto, a volte facesse veramente schifo. Soldi e successo ecco quello che a tutti importava davvero.

Lui, il bassista maledetto, il combina casini, lo stronzo che fruttava a tutti un bel po' di dollari.

Era per quello che ogni volta che il biondo gli sorrideva gli veniva l'istinto di abbracciarlo.

Forse era la droga, sì sicuramente era per quello che lo lasciava fare.

Il biondo lo spinse a terra e le sue labbra baciarono il petto nudo. Nikki mosse le mani lentamente e gli tolse la maglia.

Vince profumava di buono. Lui il principe tiranno in un mare di merda. Lui, che con i suoi capelli biondi stonava con il resto del gruppo. Faceva venire con un solo urlo, lo guardava voglioso.

I baci si fecero sempre più famelici e appassionati e presto i vestiti raggiunsero il pavimento.

Nessuno di loro aveva mai toccato un altro uomo, ma quando la bocca del biondo raggiunse la sua intimità quasi non svenne di piacere.

Tirò la testa all'indietro lasciandolo fare. Forse il suo amico non era così inesperto dopotutto, a pensarci un moto di gelosia gli salì nel petto..

La droga gli aveva mandato in tilt il cervello quello era sicuro. Altrimenti non si spiegava perchè desiderasse di più. Perchè volesse spingersi oltre, sentirlo dentro.

Vince, come se gli avesse letto nella mente, lo voltò da un lato e si mise dietro di lui. Nikki urlò quando il membro dell'amico entrò in lui. Era un dolore che nemmeno la droga poteva attutire. Voleva solo che la smettesse, ma quando sentì l'alito caldo di Vince nelle orecchie si eccitò di nuovo. Si accorse solo dopo che la mano del biondo aveva preso a masturbarlo.

Era la droga a fargli provare tutto quel piacere o era altro. Perchè lo voleva così tanto? Perchè si sentiva impazzire ad ogni spinta?

Sentì di non poter resistere oltre e venne su quelle mani lisce e piccole. Vince sorrise portandosi la mano alla bocca e leccando il liquido bianco tra le sue dita, poi portò la mano sulla bocca di Nikki che assaggiò il suo sapore...

Quando il biondo uscì da lui per venire, dalle sue labbra uscì un verso, un ringhio sommesso.

Il moro si voltò verso di lui cercando di riprendere fiato. Vince sudato e affaticato prese a ridere e lo stesso fece Nikki che lo bloccò baciandolo dolcemente. Era strano per uno come lui essere dolce, ma gli occhi del biondo così felici e tranquilli lo convinsero a farlo.

Si addormentarono nudi su quel pavimento stretti in un abbraccio che li avrebbe uniti per sempre.