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Autore: emmatulips    05/05/2013    4 recensioni
I gemelli Kaulitz sono cresciuti, sono anziani ormai e Bill rivive attimi della sua vita che gli hanno svelato la verità su se stesso. Come reagirà Tom?
"Come si vive senza la persona che conosci da dieci minuti dopo la tua nascita?"
Avviso: non si tratta di una storia Twincest, l'amore di cui si parla è amore dal punto di vista del sentimento affettivo (chiedo perdono a chi sarebbe potuto essere interessato :3)
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bill Kaulitz, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ANIME GEMELLE - Si tratta di un eccesso di dolore
A @Marthassmile perché è mia sorella.
Non so quanto a lungo percorreremo lo stesso cammino, ma sento di appartenerti come Bill appartiene a Tom e viceversa, spero che la nostra amicizia e il nostro affetto possano raggiungere una tale complicità e farla perdurare nel tempo.
A te, perché me l'hai ispirata tu con le nostre chiacchierate nel mezzo della notte. Grazie per il semplice fatto che ci sei.

ANIME GEMELLE
Si tratta di un eccesso di dolore


"Tom, ti voglio bene. Saluta la bambina"

È infantile, ma quando vengo sopraffatto da sensazioni come questa ho sempre paura di lasciare Tom senza dirgli nulla, o in modo sbagliato.
Ho la tachicardia e probabilmente mi sto facendo condizionare, ma ho sempre saputo che sarebbe successo prima a me.
Poggio il biglietto bene in vista e lentamente mi dirigo verso la mia poltrona preferita.
Quando ero più giovane pensavo che invecchiando non mi sarei reso conto della lentezza e invece è una delle cose che più mi pesa.
Mi viene da piangere, quanto può essere spaventoso l'ignoto?
Vorrei poter salutare tutti, in particolare Mary-Linn, la donna della mia vita.
I vecchi non sono saggi o io non sarei geloso della sua vita e della sua famiglia, ma l'amore è più forte. Sono contento di aver lasciato scritto nel testamento che la nostra casa, quella in cui abbiamo vissuto insieme per anni, debba essere sua. Ne farà ciò che vorrà.
Tutto il resto va a Tom, che poi lo lascerà a sua figlia, la piccola Agatha, a lei per ora ho lasciato solo la modesta libreria che ho creato negli anni.
Agatha, piccola Agatha. Ringrazio ogni giorno Tom per non essere stato geloso, quando la sua amata moglie è morta di leucemia, io l'ho aiutato a prendersi cura della bambina, sentendola anche io come una figlia.
Forse perché io figli non ne ho mai avuti, non perché non li volessi: a trent'anni, dopo la mia giovinezza folle e scatenata, ho incontrato lei, che chiamavo semplicemente Mia, scoprendo e godendo poi di quel significato di appartenenza che aveva io suo nomignolo in un'altra lingua.
Mia era tutto, era la perfezione incarnata nell'essere umano, dunque anche lei con i suoi meravigliosi difetti che avrei baciato uno ad uno.
Mia però - e questo è il dramma di molti uomini - era anche intelligente e profonda, conosceva l'anima, soprattutto la mia.
E me lo ripeteva spesso "io non sono abbastanza per te" e impazzivo per farle capire che lei era tutto, ne di più ne di meno, lei si conformava perfettamente alla mia persona.
Ma un giorno Mia ha capito ciò che nemmeno io sapevo spiegare: "Ho capito Bill, non è che io non sono abbastanza per te, sei tu che non lo sei per me" mi cadde il mondo addosso in un frammento di secondo "Oh no amore, non fraintendere, io ti amo con tutta me stessa e so che anche tu mi dai il tuo massimo, ma è il massimo che puoi dare a me" la lasciai parlare a lungo, senza mai intervenire, mi chiedevo cosa avessi sbagliato, perché sapevo che se ne sarebbe andata, una volta finito il suo discorso.
"Bill, sei il mio compagno da cinque anni ormai, ma noi non siamo una coppia di liceali, questo non può bastare. Io ho bisogno di un compagno di vita" Ricordo, come se fosse ieri, l'aria che non mi usciva mentre cercavo di parlare e non sapevo cosa dire. Come, non ero io il so compagno di vita?
"No no, hai ragione tu. Tu sei il mio compagno di vita e non averla a male perché io capisco, so il tuo affetto quanto è grande. Sono io che non sono la tua compagna, tu il tuo compagno di vita lo hai da sempre, madre natura ti ha creato e ha deciso che non dovessi soffrire per questa ricerca, quindi te l'ha messo accanto"
Io ho solo detto "Tom" e lei ha annuito.
"Bill, io ti amo e potrei fare tutto per te, ma l'unica persona che tu sentirai tua per sempre è tuo fratello, ti fiderai sempre di lui, ne avrai sempre bisogno, come l'ossigeno nell'aria che respiri, come i sentimenti nelle canzoni che scrivi.
Amore io potrei dividenti con tutto: con la musica, con i fan, con tuo fratello, ma sono bastati questi cinque anni e ho già iniziato a disintegrarmi"
Abbiamo iniziato a piangere insieme, con quella sintonia che ci legava da sempre.
Io capivo le sue parole, ma ero sicuro di darle tanto amore ogni singolo giorno, perché si stava disintegrando?
"Sai che non sono una che si arrende, sai che ho imparato a lottare fino alla fine, ma qui sono costretta a dire basta. Vita mia, amore perdonami, ma egoisticamente so dirti solo che ho bisogno di essere la radice per qualcuno. La tua radice è Tom e tu sei la sua è anche la mia, ma io sono solo una fogliolina in balia del vento. Capiscimi se il mio grembo ha bisogno di essere materno anche per una creatura non mia, ma tu la tua tana, quella che chiamano casa, ce l'hai già e non sono io".
Ah! Sento una fitta al cuore e non sento i muscoli per potermi muovere. Cerco di fare un respiro profondo.
Non ho più amato nessun altra. Non ho mai amato nessuna come ho amato lei, lei che mi ha ringraziato di averle insegnato l'amore.
Mia perdonami se sono in dubbio nel ringraziare te, ti amo e mi sono fatto mangiare dalla solitudine, ma infondo avevi ragione tu: ho sempre avuto Tom.
Grazie Tom, sei la mia anima gemella, sei il mio compagno di vita.
Ah! Fa troppo male, fa male tutto.
Voglio solo che smetta.
Il dolore al cuore. Mia, ti amo.
Io dolore per un figlio lasciato al mondo. Agatha, abbi cura della tua vita.
Il dolore per un mondo a cui dire addio. Ai miei amici.
Il dolore dell'abbandono e della solitudine. Scusa Tom.
Altre fitte.
Non ho più aria.
È la volta buona, sento il cuore che si spacca.

Mi tengono tutti sotto controllo.
Vorrebbero che mi sfogassi con loro, alcuni pensano che sia davvero forte a riuscire a stare così composto.
Ma non lo sanno che il mio unico confidente mi ha lasciato, non lo sentono il casino che ho intesta, che dilaga e si insinua come l'urlo che mi è sfuggito quando l'ho trovato.
Lo sentivo solo io quell'urlo. Lui non più.
E si è infilato nelle crepe, tra la polvere, nelle pagine dei libri.
Sapevamo entrambi che un giorno avremmo dovuto affrontare qualcosa di simile e tu vuoi essere sempre il primo, non è vero?
Ma 65 anni non sono pochi?
Certo non siamo più boccioli che stanno per fiorire, non esplodiamo della bellezza della gioventù, ma dovevi vivere ancora tanto.
Agatha quella sera ti avrebbe detto che è in dolce attesa e tu non le hai dato tempo.
Tanta gente parla di te con le lacrime agli occhi, io ho già dato.
Scusa se sono stato conciso, ma non sono bravo con i discorsi seri, non esistono parole per te e per l'amore che ho per te.
Mi allontano dai primi banchi, è una tortura sentirli.
Mi hanno stretto in abbracci affettuosi e non so più chi l'ha fatto.
Quanto durerò?
Come si vive senza la persona che conosci da dieci minuti dopo la tua nascita?
Ahia! Una fitta. Che diavolo è?
Non riesco più a muovermi, il braccio e la gamba bruciano e restano immobili ai miei comandi.
Il mio corpo cade. Che succede? Ho paura Bill.
Il cuore, il cuore!
"Papà!" Vedo Agatha che si avvicina e poi più niente.
"Sta male, sta male. È un infarto, chiamate l'ambulanza!"
Infarto?
Scusa Agatha.
Scusa nipotino.
Infarto. Come Bill?
Vorrei che al mio funerale qualcuno dicesse che sono morto di dolore, non infarto. Dolore.

Spazio autrice
Eccoci, benvenute/i !
In particolare un 'ciao' alle piccole Aliens che mi hanno fatto l'onore di passare per di qua.
Non leggo più tante storie sui Tokio Hotel, ma non so se se ne pubblichino ancora come ai vecchi tempi!
L'idea è semplice, è nata durante una chiacchierata in piena notte con la sopracitata mia migliore amica e ci immaginavamo i gemelli da grandi, anziani, non riuscivamo a vederli con un compagno, immaginando che il loro rapporto così intimo ed essenziale creasse dei problemi anche di gelosia. Chiaramente non gli auguro questo, anzi auguro loro di trovare l'equilibrio giusto per essere felici.
Intanto ho dato vita a ciò che la mia mente ha partorito. Semplicemente non sono capace di vederli l'uno enza l'altro. Questo è tutto.
E' ovviamente chiaro che:
I PERSONAGGI NON MI APPARTENGONO E TUTTO CIO' CHE HO SCRITTO E' FRUTTO DELLA MIA IMMAGINAZIONE E NON E' UTILIZZATO A SCOPO DI LUCRO.
Ringrazio tutti voi che avete letto, spero che vogliate lasciarmi una recensionee condividere ciò che pensate di questa mia prima OS sui Kaulitz e vi ringrazio se deciderete di seguire le mie prossime avventure!
Di certo non sono io che posso fare pubblicità, ma vi invito, se siete alla ricerca di storie sui ragazzi che facciano emozionare di passare nelle pagine autore di:
Kioto e Zonzi_Kuchiki
Spero davvero che la mia breve storia sia stata di vostro gradimento, ditemi che ne pensate qui oppure (se volete) mi trovate su Twitter: @MissMSunset
A presto :) xx
   
 
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