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Autore: O n i c e    05/05/2013    0 recensioni
Qualunque scelta avrebbero preso, avrebbero perso qualcosa.
Pensarono alle madri, ai propri compagni, alle giovani donne che amavano. E scelsero.
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Medioevo
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       29 maggio 1176








 
 
 
 
 

“Dall’Alpe a Sicilia
Dovunque è Legnano”
Inno di Mameli
 
 
 
 
Dedicato alla mia contrada.


 

 
 

Il silenzio regnava sovrano in quella valle tra l’Olona e il Ticino.

La tensione era palpabile nell’aria e si sarebbe potuta tagliare con un colpo di spada.

I fanti stretti intorno al Carroccio erano tesi e rigidi nelle loro posizioni, in allerta.

Nove cavalieri a cavallo di possenti destrieri erano schierati davanti alla fanteria della compagnia del Carroccio, in attesa.

Parevano calmi e rilassati, perfettamente pronti alla battaglia, ma sotto la cotta di maglia anche loro sentivano l’adrenalina mista alla paura scorrere nelle vene.

L’avanguardia di cavalieri della Lega Lombarda si era scontrata qualche miglio più avanti con la cavalleria pesante dell’esercito imperiale ed era tornata indietro a rotta di collo, più che dimezzata.

Ora erano rimasti solo loro, nove cavalieri e un contingente di trecento fanti a difesa del Carroccio, sul quale sventolavano gli stendardi della Lega.

Il suono squillante della Martinella riempì l’aria mentre al galoppo giungeva il capitano della compagnia, seguito dal gonfalone che s’innalzava fiero frustato dal vento.

Nuova speranza s’irradiò tra le file strette intorno al Carroccio.

Il terreno iniziò a tremare. La cavalleria imperiale si stava lanciando in un nuovo attacco.

Li avrebbe spazzati via.

Il capitano incitò le schiere prima di raggiungere i cavalieri e mettersi di fronte a loro. Li guardò tutti negli occhi e con un tacito ordine girò il destriero e partì al galoppo contro il nemico che appariva all’orizzonte.

I nove cavalieri si scambiarono sfuggevoli occhiate dove lessero reciprocamente i loro stessi pensieri.

Qualunque scelta avrebbero preso, avrebbero perso qualcosa.

Pensarono alle madri, ai propri compagni, alle giovani donne che amavano. E scelsero.

Libertà dall’oppressore.

Si lanciarono al galoppo all’unisono levando il grido di battaglia.

Avrebbero avuto gloria, la vittoria.

Avrebbero conquistato l’onore.

Mentre il vessillo sarebbe sventolato al vento.

Il bianco e il rosso avrebbero colorato il cielo.

Avrebbero trionfato.

E le loro gesta sarebbero state ricordate e rievocate nei secoli a venire.


 





 

  
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