Storie originali > Giallo
Ricorda la storia  |      
Autore: Danetta    05/05/2013    2 recensioni
"Il commissario Leonardo Davini entrò nella sua stanza stanco e accaldato. La finestra era leggermente dischiusa e una gradevole frescura pervadeva l’ambiente e lo rendeva un vero incanto. Si tolse la giacca, allentò la cravatta e si distese sul letto con l’intenzione di fare un sonnellino ristoratore. Era appena tornato dal turno di lavoro, non erano ancora riusciti a prenderlo, quel maledetto…"
eccomi con un altro testo direttamente dai banchi di scuola (scusate la poca originalità nel nome del commissario, ma la mia prof è un po' strana e ci ha dato una traccia con questo personaggio .-.)
dopo la precedente fic "benvenuto all'inferno", spero con tutto il cuore che questa vi possa piacere, ci ho messo tutto il cuore!
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~I delitti quasi perfetti

 

 
Il commissario Leonardo Davini entrò nella sua stanza stanco e accaldato. La finestra era leggermente dischiusa e una gradevole frescura pervadeva l’ambiente e lo rendeva un vero incanto. Si tolse la giacca, allentò la cravatta e si distese sul letto con l’intenzione di fare un sonnellino ristoratore. Era appena tornato dal turno di lavoro, non erano ancora riusciti a prenderlo, quel maledetto…
Abbassò le palpebre e massaggiò le tempie, il mal di testa gli stava trapanando il cervello. Non riusciva a non pensare al caso. La prima volta che aveva sentito parlare di Simon Ray era stato ormai un mese fa. La denuncia fece scalpore a Scotland Yard. Si rialzò, non sarebbe riuscito a dormire, lo sapeva. Si sedette alla scrivania, in legno di ciliegio, un vero gioiello della falegnameria. Il vento soffiò e quasi spalancò la finestra. E quella brezza delicata gli fece partire la mente, abbandonata ai ricordi…
 
“ – Capo! È arrivata una denuncia! – gridò una giovane, ed entrando sbatté la porta. I boccoli rossi le incorniciavano il viso sconvolto.
- Che è successo? – chiese tranquillo il commissario.
- Una donna, suicidatasi in modo sospetto, la denuncia è arrivata da una collega –
- Va bene, mi racconterai i dettagli sul posto –
- Sì capo! –
Così si diressero sul luogo del delitto, a Nightmare Street, numero 3. Era il salone di bellezza di una neo-estetista.
- Aveva iniziato da poco con la sua attività, la collega che ha denunciato il fatto è la  migliore amica della vittima e si chiama Vittoria Steve. Il nome della vittima invece era Eva Anymoore. La poverina aveva due figli ed era madre single. –
Il commissario stava di fronte al corpo della donna, accasciato in una vasca piena d’acqua tinta di rosso. Una donna bionda, sui venticinque anni, i polsi tagliati…
- Sembra suicidio a tutti gli effetti, ma siamo qui perché non è così, vero? – chiese il commissario all’assistente.
- Già, l’amica pensa che...  -
- Che l’abbiano uccisa – la interruppe una voce femminile, strozzata dai singhiozzi. I due si volsero nella direzione da cui proveniva la voce.
- Vittoria Steve, commissario – si presentò.
- Piacere signorina Steve, sono il commissario Davini e lei è la mia assistente, Rose Matthews. -
- Piacere –
- Piacere –
- Allora signorina, perché crede che questo sia omicidio? –
- Eva era una brava donna, si impegnava molto e aveva due figli che amava… Non aveva alcun motivo di suicidarsi, sono sicura che ci sia qualcosa sotto, commissario -
- Se ne è così sicura, faremo il possibile –
La signorina sorrise lievemente.
- Rose, il corpo del delitto? –
- Questo coltello da intagliatore. Era nella vasca, lo impugnava la vittima… -
Poco dopo tornarono a Scotland Yard.
- Che ne pensi? –
- Non so, non mi convince… -
Il commissario la guardò, senza capire.
- Penso che l’abbiano davvero assassinata –
- Sta tranquilla, dopo l’autopsia sarà tutto più chiaro –
- Speriamo –
La porta si aprì cigolando, e sull’uscio apparve un uomo con camice bianco e guanti in lattice.
- Commissario, tenente, abbiamo ultimato l’autopsia, vi prego di seguirmi –
- Lupus in fabula, cara Rose, lupus in fabula –
Seguirono il medico fino al reparto autopsie, dove ad aspettarli trovarono un volto noto.
- Key – salutò il commissario.
- Capitano, tenente… - rispose l’uomo.
Harry Key, l’addetto autopsie del reparto del commissario Davini. Un uomo strano, ma talentuoso.
- È morta dissanguata, evidentemente, ma ho trovato una cosa interessante –
- Ovvero? – domandò Rose impaziente.
- Venite. Guardate il polso destro, sembra essere stato tagliato, vero? –
- Si, allora? –
- Io non ero convinto, e ho controllato. Osservate appena sotto al taglio, vedete? –
- Sono… punture? –
- Esattamente, provocate da siringhe per i prelievi –
- Non vorrai dire che…? –
- Esatto capo. Qualcuno le ha sottratto tutto il sangue che aveva in corpo dopo averla stordita. –
- Cosa?! Ma è assurdo Key! Chi potrebbe fare una cosa del genere? – intervenne Rose
- Beh, non ne ho idea, il mio lavoro è trovare la causa, non il colpevole –
- Key ha ragione, questo è il nostro lavoro, Rose. Grazie Key –
- Arrivederci –
Tornarono all’ ufficio del commissario.
- Come lo troviamo? –
- Dobbiamo raccogliere prove. Tu hai notato niente? –
Rose era pensierosa, ma poi gli si illuminarono gli occhi.
- Il coltello… -
- Cosa? –
- Il corpo del delitto! Era un coltello molto pregiato, come quelli usati dagli intagliatori esperti. In base a questo il colpevole dovrebbe essere un intagliatore, anche abbastanza abile. O almeno lo spero… -
- Hai ragione! Ma come sai tutte queste cose? –
Sorrise: - Mio padre era falegname! –
Andarono al computer e Rose inserì i dati.
- Sappiamo solo che potrebbe essere un intagliatore, sarà difficile trovarlo –
Scrisse: falegnami, Londra.
Uscirono i risultati: trentasette in tutta Londra.
- Cavolo –
- Aggiungi “Eva Anymoore” –  suggerì il commissario
- Subito –
Il computer caricò i nuovi risultati.
- Ci siamo capo. Quattro falegnami a Londra hanno avuto a che fare con lei –
- Chi e dove –
- James Harrison, a Downing Street numero 12, Patrick Lawrence a Under Fire Street numero 7, Richard Parker a Boulevard Street numero 18, e Simon Ray… a S. Jackson Street numero 9, la via vicino a Nightmare Street! –
- Andiamo a fare visita a questo Ray –
Arrivarono in dieci minuti, avevano ritrovato la speranza. Suonarono il campanello della casa ma nessuno rispose, e decisero di fare irruzione.
- Libero! – gridò Rose dal soggiorno
- Libero! – fece eco il commissario
- O mio Dio… troppo tardi capo – disse Rose.
Il commissario la raggiunse in bagno.
Una donna, coi posti tagliati, stava nella vasca piena d’acqua, con un coltello da falegname in mano…”
 
Il commissario fu riportato al presente dallo sbattere della finestra, si alzò e la rinchiuse. Poi tornò in sé. Il nome della seconda vittima era Jane Berry. Un qualcosa lo fece sobbalzare. Tornò alla scrivania, agitato più che mai, e sfogliò delle carte, un sorriso si dipinse sul suo volto, speranzoso ancora una volta. Fece chiamare Rose, che lo raggiunse in un istante.
- Che succede  capo?! –
- Ho capito! Ho capito, Rose! Guarda queste carte! – le disse, porgendole dei fogli disordinati
- Sono i profili delle vittime, e allora? –
- Guardali bene! –
Lei li osservò per un po’, e alla fine sembrò aver capito.
- Ma certo! Lei è un genio! Eva Anymoore, Jane Berry, Eleonor Cornwell, Stephany Derrick, Katy Esper…  sono tutte in ordine alfabetico! –
- E non solo! Guarda ancora! –
- Incredibile, ognuna di loro era una madre single che aveva a che fare col numero tre e la parola “nightmare”! -  
- Esatto Rose! Possiamo trovare la prossima vittima e salvarla prima che sia troppo tardi, e con lei troveremo anche quel maledetto Simon Ray! –
- Finalmente lo prenderemo capo, lo prenderemo! –
Tornarono al computer. Dovevano trovarlo. Inserirono i dati nel pc: donne con cognome che inizia per “F”, nightmare, 3, Londra, falegname Simon Ray.
- Invio –
Passarono pochi momenti e il computer diede i risultati.
- A Londra ci sono due donne con questi caratteri: a Jessie Road c’è una donna di nome Anita Ferrich, è una specie di chiromante: “interprete degli incubi”, nightmare, e offre una seduta gratuita ai primi tre clienti che si presenteranno mercoledì. La seconda è Caroline Forrest, è una scrittrice, e ha scritto un giallo intitolato “Nightmare number three” –
- Tu vai dalla signora Ferrich , io andrò a trovare la signorina Forrest, dobbiamo sbrigarci, cara Rose. –
Così si separarono, e si riunirono nello studio la sera stessa.
- Allora, la signora Ferrich ha conosciuto Simon Ray su internet, ha comprato da lui un articolo di falegnameria e non ne seppe più nulla, non penso sarà lei la vittima… -
- Perfetto, perché io penso che sia la signorina Forrest la prossima vittima. Ha due figlie ed è sulla ventina. Ha conosciuto Ray alla presentazione del libro. Sembrava interessato, anzi, quasi ossessionato da quel libro. Dopo la presentazione Ray andò a parlare con la signorina. Sembrava impazzito, lei ebbe paura e scappò via. Poi non lo vide più… Quando sono tornato ho deciso di leggere il libro, e si da il caso che la vittima muoia assassinata. –
- E allora? –
- E allora nel libro l’omicidio viene camuffato da suicidio, in quanto la vittima, una donna madre sulla ventina, sembra essersi tagliata i polsi nella vasca! –
- È lei! –
- L’ho pensato anch’io, dobbiamo proteggere Caroline Forrest e prendere quell’uomo! –
I due si fecero affidare una squadra speciale di Scotland Yard, e si recarono sul luogo. Si nascosero, avevano preparato una trappola perfetta: la signora Forrest si sarebbe finta morta e si sarebbe messa nella vasca, e quando Ray sarebbe arrivato, loro sarebbero stati pronti. Ray non tardò ad arrivare, si introdusse nella dimora, e il commissario e Rose furono avvertiti dalla guardia lasciata all’esterno. Lo sentirono entrare, ma erano sicuri di essere ben nascosti.
- Caroline… dove sei, Caroline? Sono venuto a prenderti… hihihi –  sibilò una voce.
Era lui, era Simon Ray.
- Sto arrivando… BOO! – gridò entrando rumorosamente nel bagno.
- Cosa? Cosa?! AHHHH! No, stronza! Come hai osato?! Dovevo ucciderti io, IO! -
Rose si spaventò a sentire le grida di quel pazzo, e ammirò Caroline che nonostante tutto manteneva i nervi saldi.
- Sei una stupida… hihihi, stupida… la pagherai… hihihi… -
- Sei in arresto Ray, non fare un passo –  esordì il commissario, uscendo allo scoperto.
- Hihihi… la polizia? Il tuo spirito mi ha mandato gli sbirri, principessa? Hihihi… - fece guardando la donna – lei mi ha rovinato tutto, TUTTO! Dovevo ucciderla io quella puttana! –
- Ma non lo hai fatto Ray, non lo hai fatto. Perché quelle povere donne? Perché? –
- Perché? Hihihi, perché mi piace il loro sangue… hihihi –
- Come?! –
- Sa commissario, io sono satanista, e mi piace il sapore del sangue… hihihi –
- Tu sei pazzo Ray –
- No, commissario, Perché? Beh, non mi interessa, non ho avuto il suo sangue, ma ho sete, perché non mi dà un po’ del suo, commissario? Hihihi… -
Ray si scagliò sul commissario, era davvero terribilmente pazzo.
BANG!
Il commissario si vide Ray cadergli addosso, esanime, dietro a lui Rose, tremante, aveva sparato il colpo.
- Rose! –
- O mio Dio! Che ho fatto?! – tremava, si accasciò al suolo.
- Uscite pure, portatelo all’ospedale, è ancora vivo, presto! Signora Forrest, si alzi pure e prenda una coperta. Rose, hai fatto la cosa giusta… -
Passarono due giorni. Ray era vivo ed era stato trasferito in carcere subito dopo l’operazione. Caroline Forrest era sana e salva. I poliziotti avevano trovato il covo di Ray, con tutte le sacche di sangue che aveva sottratto alle vittime. Rose era stata sollevata dalla notizia di non aere ucciso nessuno, e adesso era tornato tutto come prima. Finalmente il commissario poté fare una cosa che desiderava fare da molto: mise nell’archivio dei casi risolti i dati relativi al fatto, nella cartella “delitti quasi perfetti, Simon Ray”. Un seguace di satana…
Un altro crimine brillantemente risolto dagli agenti di Scotland Yard:
congratulazioni, commissario Leonardo Davini e tenente Rose Matthews.     
 
 
 
 
 
 - spazio autore -
ciao a tutti! in questo tema scolastico ho messo davvero tutta me stessa, e mi ha fatto guadagnare un bel voto di cui modestamente vado fiera, spero con tutto il cuore che anche qui su efp possa piacere, almeno quanto alla mia prof ^^
baci, Danetta
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Giallo / Vai alla pagina dell'autore: Danetta