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Autore: SykesVojce    05/05/2013    3 recensioni
Dietro a quel sorriso si nascondo segreti che solo un primo sguardo può svelare.
"Le sue labbra sfiorarono quelle della ragazza, un momento che aveva sempre sognato, ora era lì, davanti a lei e la desiderava più che mai."
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kimberly


Ancora Kimberly non riusciva a capire perché si sarebbe dovuta trasferire da Dublino a Bristol, città di cui, fino al volo, ne ignorava completamente l'esistenza.

-Vedrai, Bristol è bellissima.- disse sua madre cercando, invana, di rendere quel volo migliore

-Non potevi lavorare a Dublino?- chiese seccata Kimberly

-No, non potevo.- rispose secca la madre

-Beh, spero che mi piaccia la città.- disse la ragazza fingendo un sorriso

Per tutto il volo non fece altro che pensare a Tom, ragazzo a cui era molto affezzionata, che conobbe su Twitter e successivamente si scambiarono i numeri. Abitava a Bristol, questa era l'unica cosa buona di quel posto per Kim: Tom.

 

Appena arrivate all'aereoporto di Bristol cercarono un taxi.

Arrivarono davanti un appartamento carino agli occhi di Kimberly, salirono in massimo silenzio, c'erano dei mobili bianchi, quell'appartamento sapeva di nuovo e fresco.

-Stasera probabilmente esco con Tom.- avvisò la mora

-Okay, non fare tardi e sopratutto stai attenta, non conosci il posto.- disse la madre buttandosi nel letto, stanca dal viaggio.

La ragazza andò in quella che era appena diventata la sua camera, uscì il telefono dalla tasca del jeans blu e prese la chiamata con Tom.

"Hei, KimBear." rispose

"Hei TomBear."

"Novità?"

"Una novità ci sarebbe... sono a Bristol." disse per la prima volta contenta di dirlo

"No, dai, è uno scherzo? Se è uno scherzo sappi che il mio cuore ha fatto tre capriole."

"Non scherzo."

"Beh allora stasera sei con me."

"Ovviamente."

"Me e dei miei amici, okay?"

"A me basta che io possa abbracciarti." mentì la ragazza, avrebbe preferito soli, ma così le andava bene lo stesso. Pur di vederlo.

"Bene allora."

"Io vado a buttarmi nel letto, sto morendo di sonno." disse stanca la ragazza

"Okay piccola, a dopo." rispose Tom

 

Kimberly si buttò nel lettino morbido e si lasciò travolgere da una sensazione di stanchezza.

 

Alle 17:00 in punto la madre di Kimberly la chiamò

-Hei, Kim,sù, sveglia.-

-Che c'è?- chiese la ragazza intontita dal sonno

-Sono le 17:00, devi uscire?-

-Sìsì, ora mi alzo.- disse la ragazza mettendosi a sedere e prendendo il suo Iphone che le aveva da poco regalato la madre. Notò un messaggio:

 

'Messaggio da TomBear:

Passiamo noi? la mia piccola non può vagare sola per una città sconosciuta.'

 

Le piccole dita della ragazza che girovagavano per lo schermo in cerca delle lettere.

 

'Okay, sapete dove sono? Non so l'indirizzo.'

'Hai il gps attivato. P.S toglilo piccola idiota, sennò qualcuno viene a stuprarti.'

'eeeh esagerato.'

 

Tom

-Ragazzi, sono felicissimo cazzo, quanto tempo che voglio abbracciarla...- disse Nathan felice di poter vedere Kimberly

-Okay, ma non ti eccitare brò.- scherzò Max

-Guardala e poi dimmi se non ti ecciti.- rispose Tom diretto verso casa di Kimberly

 

I ragazzi arrivarono sotto il portone e Kimberly scese poco dopo, indossava dei jeans blu stretti che fasciavano le sue gambe perfette, una t-shirt blu con scritto "I'll be good... maybe not"e una giacca di jeans sopra

-TomBear- urlò la ragazza

-KimBear- rispose il moro abbracciandola

-Tu quindi sei la sventola con cui parla per ore Tom?- chiese un ragazzo dai lineamenti perfetti

-mmh... beh sì.- rispose la ragazza staccandosi dall'abbraccio con Tom

-Io sono Siva.- disse il ragazzo parato davanti a lei

-Io sono Jay.- intervenne un riccio

-Io Max.- disse un ragazzo dagli occhi color cielo.

-Manca solo Nathan, ma oggi non verrà.- disse Tom abbracciando nuovamente la ragazza

-Chi è Nathan?- chiese Kimberly

-Un ragazzo che di solito è con noi, ooh ti piacera molto... Ha molte t-shirt come le tue.- disse... Max.

-Sì, beh quello stronzo ha la febbre e non è potuto venire.- continuò Tom

 

-Odio questo posto.- borbottò Kimberly.

I ragazzi la guardarono con aria interrogativa.

-C'è perennemente freddo, mi sono dovuta allontanare dalla città, significa che vedrò di meno mio padre... ma per fortuna ci sei tu.- sussurrò quelle ultime parole a Tom.

-Cazzo, mi dispiace. Hei ma qua ti divertirai, se senti freddo andremo a casa e ti accenderemo i riscaldamenti, se stai male ti cureremo, se vuoi vedere tuo padre ti accompagneremo a Dublino.- quel ragazzo di cui sapevo a malapena il nome: Jay.. credo; disse quella frase con un sorriso stupendo e sincero.

-Grazie, davvero.-disse Kimberly, rimasta senza parole.

-Vedi? Non sei sola...- le sussurrò Tom.

-Grazie TomBear.- rispose la ragazza commossa, abbracciando quel ragazzo che per lei era come un fratello.

 

-Facciamo una domanda l'uno alla nuova arrivata? Dai, è tradizione.- disse Siva... domande? pensò Kimberly Che domande? Caro ragazzo, non farti odiare, non da me.

-Ma manca Nathan.- disse Max

-Domando io per Nath!- intervenne Tom accorgendosi poco dopo che la ragazza non voleva fatte domande, si sentiva a disagio con delle domande.

-Scusa.- le sussurrò, cosa avrebbero fatto delle domande? Fece spalluccie.

-Inizio io.-disse Jay, il riccio. -Dove hai comprato quella maglia?- chiese

-Me l'ha regalata Tom.- disse la ragazza

-Che pervertito, come al solito.- disse Max dando una pacca sulla spalla a Tom che saltando lo rincorse ridendo

-Ora io: sei vergine?- chiese Siva, del sangue inizio a salire sulle guancie di Kimberly che si sentii estremamente affuocata

-S-sì.- rispose la ragazza. Max e Tom tornarono riempendosi le guance l'uno dei baci dell'altro, stava inziando ad amare quei ragazzi, in amicizia, ovviamente.

-Tocca a me!- disse Max -Stupreresti un ragazzo moro, mogoflettico, con occhi azzurro ghiaccio, che indossa t-shirt come le tue e che è uno stronzo ma che con te è dolce?- chiese

-Stuprare? Soltanto?- rispose la ragazza

-Bene, allora non vedi l'ora di conoscere Sykes.-continuò Max

-Ora io.. hum.... la domanda mia è: Resteresti in questo posto odioso?- chiese Tom

-Sì, ci sei tu, quindi sì.- rispose Kimberly

-Che dolce KimBear.- disse il moro -Probabile domanda da parte di Sykes: Quella maglietta è un invito?- continuò

-Ah. Ah. Ah. Divertente lui... Comunque dipende.- rispose la ragazza facendo alzare delle voci, si sentii allo stadio.

-Tu e Sykes sarete una bella coppietta.- disse Siva Ecco. Ora ti odio pensò la ragazza

-Non credo..-

 

Passarono la serata a rincorrersi sopratutto Max e Tom che sembravano avere uno stretto legame...

 

   
 
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