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Autore: KiaraRowling    25/11/2007    28 recensioni
Harry e Draco: due fratelli, legati dal sangue. Hermione: fidanzata di Harry, nemica giurata di Draco. Hary la ama, Draco la odia. Ma se, all'improvviso, una tragica circostanza costringesse Draco e Hermione a passare del tempo insieme.. cambierebbero le cose?
Genere: Romantico, Commedia, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Lavanda Brown, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Hermione
Note: Alternate Universe (AU), Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Hermione si vestì, fece colazione, e si affacciò nella camera di Draco.

- Devo uscire per un’oretta, posso lasciarti solo? - gli chiese.

Lui volse la testa verso di lei, e alzò le spalle.

- Ok, allora io vado. Mi raccomando, non ti muovere! -

- Sì, certo, come se potessi andare da qualche parte. - sbottò Draco, sarcasticamente.

Hermione sorrise, scosse la testa divertita, e uscì.

Si smaterializzò a Diagon Alley: doveva andare da " Sirma’s" , un nuovo negozio di Pozioni aperto da poco. lei, però, conosceva il figlio del proprietario, poichè erano andati ad Hogwarts insieme, anche se il ragazzo era finito a Corvonero.

Aprì la pesante porta di legno intarsiato, e lo scampanellìo che risuonò all’interno del negozio annunciò la presenza di un nuovo cliente.

- Ciao Matt. - salutò Hermione, sorridendo al moro che le andò incontro.

- Hermione, ciao! Che bello vederti! Come stai? - esclamò il ragazzo, ricambiando il sorriso.

- Molto bene, grazie. Senti, avrei bisogno di un unguento.. -

Matt annuì: - Di che tipo? -

- Quello contro i morsi velenosi.. - rispose Hermione, abbassando lo sguardo.

- Hermione.. sai che non poss venderti questo tipo di unguento, senza un foglio sottoscritto da un Medimago anziano. E’ la procedura. -

- Lo so.. ma è davvero importante Matt, non te lo chiederei se non fosse così! - esclamò la ragazza supplichevole.

Matt la guardò incerto per qualche istante, poi sospirò: - D’accordo.. ma non dire a nessuno che te l’ho dato, altrimenti finiremo entrambi nei guai. -

Hermione annuì e gli sorrise riconoscente, mentre Matt sparì nel retrobottega, e ricomparve poco dopo con delle boccette di liquido viola.

- Sai come usarlo? - le chiese Matt.

- Sì, tranquillo, so tutto sull’argomento. - affermò Hermione, usando la sua espressione tipica del periodo trascorso ad Hogwarts.

- Quanto ti devo? - chiese poi la ragazza, mettendo mano al borsellino, ma Matt la bloccò con un gesto della mano.

- Lascia stare - le disse - In fondo io non ti ho venduto nulla, perciò non mi devi niente.. - aggiunse il ragazzo.

- Grazie matt, davvero. - gli disse Hermione, sorridendo.

- Figurati, per così poco.. mi raccomando, usalo con prudenza! - le disse lui, e lei annuì.

- Tranquillo.. ciao Matt, e grazie ancora! - lo salutò, uscendo dal negozio.

- Ci vediamo, Hermione! -

La ragazza uscì dal negozio, nascondendo le boccette sotto il mantello, e girovagò un pò per Diagon Alley, fermandosi a salutare Fred e George che, con il loro negozio di scherzi, avevano guadagnato una fortuna; infine, si decise a tornare a casa.

- Sono tornata! - urlò Hermione, varcando la soglia di casa; si tolse la sciarpa e il mantello e, con le boccette tra le mani, salì al piano di sopra.

- Draco? -

Bussò piano alla porta della stanza, ed entrò: Draco stringeva i lembi delle lenzuola, gli occhi chiusi, il viso contorto in una smorfia di puro dolore. Si avvicinò a lui, toccandogli la fronte: bruciava.

- Draco! Draco, riesci a sentirmi? - chiese Hermione preoccupata.

Continu a chiamarlo, ma invano: il ragazzo non rispondeva, e continuava a tenere gli occhi chiusi.

- Draco, ti prego.. Draco! -

Lui le afferrò la mano all’improvviso, aprendo gli occhi discatto: aveva le pupille dilatate, gli occhi rossi e gonfi.

- A.. aiutami.. - mormorò in un sussurro a malapena udibile.

- Sono qui, cerca di calmarti.. - rispose lei, sedendosi sul bordo del letto.

Gli prese la mano, stringendola tra le sue, e lui non la ritrasse.

Continuò a tenergli la mano, accarezzandogli a tratti i capelli, a tratti il viso, mormorandogli frasi rassicuranti; gli aveva bagnato la fronte con un panno, ma sapeva che non sarebbe servito a molto: finchè le ferite non fossero state guarite, Draco avrebbe continuato a stare male.

Piano piano, riuscì a calmarlo, e tentò di farlo parlare, per potersi rendere conto di quanto fosse cosciente.

- Draco.. mi stai sentendo? -

Il biondo annuì lentamente, tenendo gli occhi chiusi.

- Hai di nuovo la febbre.. appena sarà scesa, proverò ad usare l’unguento sulle tue ferite.. è fatto apposta per le feirte provocate da morsi velenosi, ed è molto potente.. se dovesse funzionare, lo userò anche sulla schiena. D’accordo? - gli disse Hermione, e Draco annuì nuovamente.

- Sperando che Matt sia disposto a darmene altro.. - aggiuse poi a voce bassa, parlando tra sè.

Draco aprì gli occhi al rallentatore, fissandola.

- Chi è Matt? - chiese, con voce bassa e vibrante.

- Draco! Che spavento mi hai fatto prendere! Come ti senti? - gli chiese Hermione, sollevata dal fatto che lui riuscisse a tenere gli occhi aperti e a parlare.

- Ti ho chiesto chi cazzo è questo Matt!! - ripetè Draco, la voce intrisa d’odio.

- Draco, ma cosa.. -

Lui si tirò su di scatto, afferrandola per le spalle e facendola sobbalzare: - Tu sei mia, hai capito Mezzosangue?! Sei mia. Non ami mio fratello, non puoi amarlo, perchè sei attratta da me. Voglio scoparti, Granger. E so che anche tu lo vuoi. -

Hermione lo guardò, confusa e spaventata: - Draco, stai delirando.. -

Lui le afferrò il viso tra le mani, e la baciò: schiuse prepotentemente le sue labbra, esplorandole la bocca con la lingua.

Il tutto durò solo pochi istanti, perchè Hermione respinse Draco con forza.

Lui la fissò per qualche secondo, poi si portò la mano al petto, urlando; si accasciò sui cuscini, pallido, senza più forze, con gli occhi chiusi.

Hermione era sconvolta; si allontanò dal letto, ma non disse nulla: era chiaro che ciò che era successo era dovuto alla febbre, e probabilmente anche al veleno in circolo nel corpo di Draco. L’unica cosa a cui doveva pensare, al momento, era curarlo: tutto il resto, le sue parole, quel bacio strappato con forza, non avevano importanza.

Dopo qualche minuto, Draco aprì nuovamente gli occhi.

- Draco..? - chiese Hermione titubante, per paura di un nuovo attacco di delirio.

- Granger.. che.. che è successo? - chiese lui, con voce tremante.

Hermione si morse un labbro: - Tu non.. non ti ricordi.. nulla? -

Draco scosse la testa, e la fissò, in attesa di una risposta.

- Tu.. ehm.. fino a due minuti fa, stavi delirando.. - disse lei, ditogliendo lo sguardo da quegli occhi indagatori.

- Ho detto qualcosa di strano? - le chiese.

- No! - rispose subito Hermione - Non hai detto nulla di comprensibile, più che altro urlavi cose senza senso.. - mentì la ragazza.

Draco annuì, e Hermione, sentendosi più tranquilla, si avvicinò nuovamente a lui.

- E’ pazzesco.. - mormorò lei incredula, posandogli una mano sulla fronte: la febbre era scesa vistosamente.

La ragazza lo guardò: - Te la senti d’iniziare la cura con l’unguento? - gli chiese.

- Farà male? - chiese lui di rimando, ed Hermione annuì, sincera.

Draco sospirò, poi annuì: - Sono pronto. -

Hermione prese la prima boccetta, e la stappò.

- So che è molto difficile, ma devi cercare di rimanere più fermo che puoi.. ti farà meno male. - disse lei, e Draco annuì.

La ragazza intinse un piccolo manico di legno, liscio, dello spessore di due centimetri circa, nella boccetta, tirando su un pò dell’unguento, e, delicatamente, cosparse con esso la prima ferita.

Draco strinse i pugni, conficcandosi le unghie nella carne fino a farsi male, e si morse con forza le labbra: tuttavia, rimase immobile.

Hermione ci mise quasi due ore a coprire tutte le ferite con l’unguento, due ore in cui Draco soffrì le pene dell’inferno.

- Dobbiamo aspettare come minimo 24 ore, prima di poter controllare se l’unguento ha fatto effetto. - disse Hermione, e Draco annuì stancamente.

- Devi cercare di riposare, ora. - dise ancora lei.

- D’accordo. - rispose lui, il volto contorto in una smorfia di dolore.

Hermione lasciò la stanza, preoccupata: sapeva che le ferite bruciavano terribilmente, ma più di così non sapeva che fare.

Oltretutto, c’era un ulteriore problema: non era escluso, infatti, che Draco avrebbe delirato di nuovo. Lei sapeva perfettamente cosa bisognava fare in quei casi, era una delle prime cose che le avevano insegnato nel corso di specializzazione per diventare Medimaga.. e sperò con tutte le sue forze di non doverlo fare.

Perchè, se lui avesse delirato, lei non avrebbe avuto scelta: avrebbe dovuto assecondarlo.

 

 

Mi scuso innanzitutto per l'attesa: coooomunque, ecco qui il nuovo, attesissimo capitolo!!! Voglio ringraziare le 16 persone che hanno recensito il capitolo precedente, graaaaaazie!!!! E dopo aver constatato che siete tuuuuuutte tremendamente dispiaciute per la partenza di Harry (seeeeeeeee, come no...), a complicare la vita della nostra Hermione ci si mettono pure i deliri di Draco... ihihihih... ok, la smetto!!!!! XD Un bacione a tutte, mi raccomando, continuate a recensire!!!!!!! Bacionissssssssimi!!!!

Chiara

  
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