07/05/2013
5 recensioniDio è nella pioggia-
Dio è nella pioggia.
Sono sotto la pioggia, sotto un diluvio, con una sigaretta bagnata in mano e il mascara colato; dio non c’è, non c’è niente a parte me e la mia sigaretta bagnata.
Ma poi in quale pioggia?
In quella bella pioggia primaverile che ti fa sorridere, o in un acquazzone con fulmini e tuoni?
Forse Dio dovrebbe essere nella pioggia che si fa attendere e che lascia con il fiato sospeso; dovrebbero essere nelle prime gocce dopo una siccità, ma alcuni non riescono a vederlo. Non fanno in tempo, perché la sete se li mangia, e Dio se ne frega.
E in quale fuoco è Dio? In quale scintilla?
È nelle armi dei soppressori o in quelle dei soppressi? E chi sono i soppressori e chi i soppressi? E chi è a deciderlo?
Puoi consolarti dicendoti che hai mille ragioni, trovandoti mille scuse, ma l’arma che hai tra le mani sparerà, ferirà e ucciderà comunque, anche in nome di Dio.
Dov’è allora questo Dio?
Nelle mani tremanti dei ragazzi, mentre si piantano una pistola alla testa? Nel sangue delle vittime? Nelle ossa rotte, frantumate? Nell’odio che hai nelle vene? Nel futuro che ti è stato strappato? Nella vita che ti hanno lacerato? Dove?
Non c’è.
Non lo vedo, non c’è. Non c’è nessuno.
Eppure vorrei tanto pregare. Sì, anche se non mi fido, mi viene da chiedere aiuto a Dio mentre guardo il sangue bagnarmi di una colpa che non ho.
Ma non lo vedo; non è in nessuna goccia, né di sangue, né di pioggia, né di lacrima. Sono sola. Completamente sola.
Sto per morire. La mia vita finisce, finisce qui. Il mio amore finisce, i miei sogni finiscono, finisce tutto.
Finisce tutto e Dio non mi dice nulla, non mi da neanche una pacca sulla spalla, neanche un ‘brava’. È come se non stesse succedendo niente, non gli importa.
Una lacrima mi scende dagli occhi; erano giorni che non riuscivo neanche più a piangere. Mi sfiora la guancia e arriva rapida alle labbra. Sembra pioggia.
Ma non c’è Dio; c’è la mia vita, ci sono io.
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