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Autore: Seele    07/05/2013    3 recensioni
Le lacrime scorrevano copiose sul volto di Len riflesso nello specchio. Sul suo volto.
Rin non poteva fare a meno di osservare quel riflesso, sforzandosi di non dire una parola, perché se solo avesse sussurrato qualcosa la magia sarebbe finita; Len sarebbe stato di nuovo Len, Rin sarebbe tornata ad essere soltanto Rin, e il riflesso nello specchio avrebbe ripreso la forma di una ragazza triste che tenta disperatamente di rivedere suo fratello gemello morto da tre mesi.
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Len Kagamine, Rin Kagamine | Coppie: Len/Rin
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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È da un sacco di tempo che non pubblico nulla su questo fandom, quindi mi sono decisa a ripescare una delle mie storie sul Kagamincest fra le vecchie cartelle del mio computer; questa è una shot a cui tengo particolarmente, avevo in mente di pubblicarla da molto tempo, e penso sia una delle poche cose che mi piace quasi davvero.

Vi auguro buona lettura, e mi piacerebbe che mi lasciaste una recensione se la storia vi piace o meno, per sapere cosa ne pensate c:

Un bacione da Seele!

Mirrors.

Rin spalancò l'armadio di suo fratello, dopo essere entrata di nascosto nella sua stanza aprendo la porta chiusa a chiave e essersi data un'occhiata allo specchio accanto alla scrivania.

Indossò la sua camicia, i suoi pantaloni, recuperò le sue scarpe da sotto il letto e mise anche la cravatta dell'unforme scolastica, ormai al completo.

Si tolse le mollette con cui aveva legato i capelli e il fiocco, prendendo invece l'elastico posato ancora sul comodino.

Raccolse i capelli in un codino alto, poi richiuse l'armadio e prese un respiro profondo.

Camminò ad occhi chiusi fino allo specchio, inspirando il profumo di Len ancora presente all'interno della stanza.

Infine si fermò; sollevò lentamente le palpebre.

Gli stessi vestiti, la stessa espressione sorpresa, gli stessi capelli biondi legati nel medesimo modo e gli stessi occhi azzurri che venivano riflessi nello specchio.

Era indentica a lui...

Vide l'espressione del ragazzo nello specchio cambiare, diventare disperata, assottigliare gli occhi e dischiudere le labbra in una smorfia di dolore, un attimo prima di scoppiare in un pianto infinito.

Le lacrime scorrevano copiose sul volto di Len riflesso nello specchio. Sul suo volto.

Rin non poteva fare a meno di osservare quel riflesso, sforzandosi di non dire una parola, perché se solo avesse sussurrato qualcosa la magia sarebbe finita; Len sarebbe stato di nuovo Len, Rin sarebbe tornata ad essere soltanto Rin, e il riflesso nello specchio avrebbe ripreso la forma di una ragazza triste che tenta disperatamente di rivedere suo fratello gemello morto da tre mesi.

Allungò una mano verso lo specchio, incapace di frenare i singhiozzi. “Len!”, urlò, chiudendo gli occhi per non vedere il ragazzo parlare con la sua voce. “Len, torna da me! Ti prego!”

Sollevò le palpebre, il suo riflesso continuava a piangere con lei. Sembrava così triste.

Non voleva vedere suo fratello piangere. Voleva vederlo sorridere, voleva vedere sul suo volto felice uno di quei sorrisi sinceri che le rivolgeva spesso. Era venuta lì apposta per questo, combattendo contro il dolore, superando le barriere della paura di entrare in quella camera...

Eppure, non riusciva a non smettere di piangere.

“Len...”, mormorò chiudendo gli occhi, posando la fronte contro lo specchio e anche entrambe le mani, “perché te ne sei andato?”

Quando riaprì gli occhi, improvvisamente il suo riflesso ritraeva suo fratello gemello che le sorrideva allegramente. Per la sorpresa cadde a terra, osservando basita quel riflesso che non corrispondeva con la sua figura. Si rialzò lentamente. Nonostante la sua espressione fosse tutt'altro che felice, il riflesso nello specchio sorrideva ancora. Poggiò il palmo della mano sul vetro -strano, eppure non ricordava di aver alzato anche lei la mano-, e le mani dei due combaciarono attraverso il vetro.

Osservando gli occhi sorridenti di Len, anche a Rin venne da sorridere...

Fu allora che, seppur mutando lievemente nell'espressione, il riflesso continuò a sorridere con lei.

  
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