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Autore: youmoveme    07/05/2013    6 recensioni
Thad e Sebastian, una difficile convivenza per entrambi. Ma, fra battutine, assoli contesi, feste alcoliche e enormi figure di merda, fra i due compagni di stanza succederà qualcosa di più oppure continueranno ad odiarsi senza riserve?
He spoilt everything with something stupid (like 'I love you')
Genere: Commedia, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeff Sterling, Nick Duval, Sebastian Smythe, Thad Harwood, Warblers/Usignoli | Coppie: Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Inviato da Thad
“Nick”

Inviato da Nick
“Smettila di sfrangere i coglioni e vatti a pomiciare quel perditempo francese”

Inviato da Thad
“Jeff, non volevo interrompervi mentre copulavate”

Inviato da Nick
“Sei un supermassive cock-block, ne sei consapevole, vero?”

Inviato da Thad
“Da' il cellulare a Nick, Jeff”

Inviato da Nick
“Sei una persona orribile, nanetto”
“Thad, scusalo. Diciamo che era molto... uhm... nel bel mezzo dell'azione”

Inviato da Thad
“EEEEEEWWW, non voglio sapere, ok?!” 
“Comunque, tralasciando le immagini poco carine che mi hai infilato nel cervello e che, con ogni probabilità non riuscirò mai più a scordare, ho un problema”

Inviato da Nick
“Tell me boy, tell me boy *coretto alla Grease*”

Inviato da Thad
“Profondamente simpatico, Duvall. In ogni caso ecco qui la mia paranoia: voglio chiedere a Sebastian di uscire con me”

Inviato da Nick
“E di cosa ti preoccupi? Avete già abbondantemente limonato, e il che di solito è una conseguenza di uscire”

Inviato da Thad
“Nick, lui è Sebastian. A colazione non mette il limone nel thé, ma limona con il thé”

Inviato da Nick
“Non dovrei risponderti. La tua battuta ci ha devastato”

Inviato da Thad
“In senso positivo?”

Inviato da Nick
“NO.”

Inviato da Thad
“Comunque il fatto è questo: sono sicuro che mi dirà di no”

Inviato da Nick
“Fammi capire un po' CHECCAZZONESAI di cosa ti risponde?”

Inviato da Thad
“Non è tipo da appuntamenti”
“Si fa prendere dal panico e manda tutto a puttane. (Non chiedermi perché lo so, ma lo so e basta)”

Inviato da Nick
“Mamma mia (here I go again) che ansia 'sto benedetto ragazzo”

Inviato da Thad
“Che posso dirti? Mi piace rendermi la vita impossibile”

Inviato da Nick
“Sono Jeff e ho un'idea geniale”

Inviato da Thad
“Spara”

Inviato da Nick
“Se la montagna non va a Maometto, puoi portare Maometto alla montagna”

Inviato da Thad
“Prendi un termometro e misura quanta febbre ha il tuo ragazzo, infermiera Duvall”

Inviato da Nick
“Quello che voglio dire è: se Sebastian non vuole andare ad un appuntamento, beh, porta 'appuntamento da lui. Di nascosto, di soppiatto e senza farti sgamare prima del tempo”

Inviato da Thad
“Così da farmi odiare per sempre? Grazie mille, ma anche no”

Inviato da Nick
“So che l'amore è un rischio. So che l'unica cosa che pensi è che non possa funzionare, ma ora prova a riflettere: e se funziona?”

Inviato da Thad
“Ne sarà valsa la pena”

Inviato da Nick
“Ecco, hai trovato la risposta. In bocca al lupo, Thad”
“Forse Nick intendeva 'in bocca a Smythe', secondo me”

Inviato da Thad
“Grazie mille, ragazzi. Non so proprio come farei senza di voi”

Inviato da Nick
Pochi ringraziamenti e più dettagli sconci, Harwood”

Inviato da Thad
“Sarai il primo, te lo assicuro, Jeff”

Thad ripose il cellulare in tasca, sorridendo come un ebete. Cominciò a vagare per la stanza per cercare un pezzo di carta. Finalmente trovò il retro dello spartito di Whistle e una penna rosa glitterata; alzò il sopracciglio: non era equivoco, di più, ma alla fine si mise a scrivere. Aveva chiaro quello che doveva fare:
- organizzare l'appuntamento più perfetto di sempre
- fare in modo che nessuno (in particolar modo Sebastian) lo venisse a sapere
- imparare a cucinare con qualche video su youtube
- comprare molte, molte, molte candele [e anche qualche preservativo magari]
- preparare una atmosfera simil interni del Moulin Rouge
- trattenersi dal cantare 'Come What May' a Sebastian
- NON FARE COSE STUPIDE
E la parte migliore era che aveva solo un pomeriggio per spuntare ogni elemento dalla propria lista.



Dalla mente perversa e malvagia di Sebastian Smythe
Un'altra sessione assassina di prove con il malefico Mont(ato)gomery è finita.
Ho sofferto ogni singolo instante. E anche i miei soliti passatempi non c'erano: Trent era in infermeria per non so quale strana intossicazione alimentare, quindi niente risate compulsive, c'era un tipo strano, uno nuovo, un tale Hunter (etero, ma WTF?!), ma la cosa peggiore è che non potevo allietarmi neanche guardando il notevole fondoschiena di Thad. Anche lui oggi non era presente, ed è piuttosto strano soprattutto perché Wes non lo ha minacciato di prendere parte ad un remake scolastico di Saw... Dovrei seriamente prendere in considerazione l'idea di fargli da 'mentore' per le coreografie. Per doppi fini, ovviamente. Che vantaggi può portare se diventa più bravo di me? Nessuno, questo è certo. Beh, in ogni caso stasera glielo chiederò.
Voglio solo entrare in camera, stravaccarmi sul letto e morire. In realtà preferirei che Thad mi trasportasse a forza nella doccia, ma non si può avere tutto dalla vita. Dopotutto sono stato abbastanza fortunato: accento francese da orgasmo, voce fantastica e tutte le mie altre doti non troppo nascoste. Mi pare ingrato da parte mia chiedere anche Thad.

Finalmente arrivo alla nostra camera.
LETTO, LETTO, LETTO, LETTO, CENSURATO, LETTO.
La porta scricchiola, strano, non me ne sono mai accorto.
O SANTA MADRE FRANCIA. COS'E' QUESTO BORDELLO DI COSE NELLA MIA CAMERA? Cuscini, cuscini, cuscini rossi dappertutto. Odore di ventordici aromi di candele mischiati. Qualcosa di evidentemente bruciato. Una vaghissima musica che assomiglia molto a Come What May. Thad Harwood di fronte a me con una rosa rossa in mano.

Questo deve essere un incubo.
Ne sono certo.
Ho paura.
Voglio girarmi e scappare via. Ma non posso farlo.
Thad si metterebbe a piangere, o qualcosa del genere, e non posso sopportare di vederlo piangere.

Thad... Cosa sta succedendo?”
“Sto portando Sebastian alla montagna”
“Cazz- dici?”
“Una sorta di strano proverbio della famiglia di Jeff, credo”
“Tutto quello che ha a che fare con quella banda di Raperonzoli è strano”
“Già, ma non sempre strano è brutto”
“Cosa vuol dire tutto questo?”
“Tutto questo cosa?”
“Sai... i cuscini, le candele, la musica soffusa, il cibo bruciato, la rosa”
“Ah, intendi questo 'questo'” dice indicando con un gesto piuttosto vago tutta la nostra camera.
“Esatto, intendo questo 'questo'”
“Io, ecco, mi stavo chiedendo se volevi uscire qualche volta. Con me”
“A me sinceramente pare che siamo al chiuso”
“Non fare il cretino come al tuo solito”
“Perché non me lo hai chiesto e basta?”
“Avevo paura. Paura che mi dicessi di no”
“Quindi hai reputato più intelligente tendermi una trappola e obbligarmi? Mi pare logico...”
“Dovresti ormai esserti accorto che io e la logica siamo distanti anni luce, soprattutto se c'entri tu”
“Sembra tanto un complimento, mascherato da qualcos'altro”
“Forse lo è”
“Senti, Thad, io non so cosa ti abbiano detto di me, ma non sono una persona da appuntamenti, ecco”
“Lo so”
“E allora? Cosa pensavi di fare?”
“Non lo so. Di solito odio correre rischi”
“Cosa c'è di diverso questa volta?”
“Speravo che valesse la pena di sembrare un totale cretino”
“Per me?”
“Lascia perdere, non fa nulla. Mi sono reso già abbastanza ridicolo per oggi”
“Io, Thad, mi dispiace, ma questa cosa non fa molto per me”
“Avrei dovuto saperlo”
“Davvero, io sto bene con te, ma uscire per davvero non.. non sono io, ecco”
“Non preoccuparti, Sebastian. Avevo calcolato questa possibilità”
“Di cosa stai parlando?”
“Sapevo che quel qualsiasi cosa ci fosse fra di noi poteva essere solo un mio fraintendimento. Ma va bene così, cioè, ci farò l'abitudine, non è un problema.”
“Thad, non devi prenderla in questo modo...”
“Come la sto prendendo? Mi pare abbastanza bene, calcolando come mi hai trattato in questi giorni”
“Cosa ho fatto?”
“Nulla”
“Allora che problemi hai?”
“Non era un nulla positivo”
“Non capisco cosa vuoi da me, Harwood”
“Nulla che tu possa darmi”
“Prova a chiedere”
“Sebastian, non voglio rendere questa cosa imbarazzante per nessuno dei due, ma è piuttosto chiaro che vogliamo cose diverse uno dall'altro. Io non voglio il tuo sabato sera, ma la domenica mattina, e la tua pigra domenica pomeriggio. I tuoi capelli spettinati e un po' rovinati dal cuscino, non quelli perfettamente ingellati. La tua voce un po' roca quando hai il mal di gola, e gli occhi gonfi quando fai tardi per fingere di studiare in vista di un esame. La stanchezza di quando finisci gli allenamenti e ti butti sul divano, e ti rifiuti anche solo di alzare un dito per aiutarmi. Io vorrei tutto questo da te, ma so che è una follia. E non posso farci nulla”
“Thad, io non pensavo... senti, mi dispiace. Io non posso darti queste cose in esclusiva”
“Basta, ho capito. Non c'è bisogno che tu me lo ripeta”
“Credo che possiamo continuare a frequentarci, senza troppo impegno”
“Allora sei tu che non vuoi capire, Sebastian. Io non voglio iniziare una storia in cui l'altro non investe tutto se stesso, come me”
“Non voglio perdere la tua amicizia”
“Forse ora è un po' tardi per pensarci”



4. Niente appuntamenti, le relazioni sono scomode
Ho mandato tutto a puttane. Di nuovo.

NdA:

ecco un altro capitolo-parto.
Sono ripetitiva, lo so.
Mi dispiace un sacco di non avere aggiornato per un sacco di tempo, ma ho avuto un sacco di impegni fra scuola e cazzi vari. E boh, niente, so che mi state lanciando ortaggi marci a distanza per il cliffhanger di questo capitolo, ma prometto solennemente di aggiornare martedì prossimo con l'undicesimo e zanzanzanzaaaaaaan ultimo capitolo.

  
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