~ like a date
Inviato
da Thad
“Nick”
Inviato
da Nick
“Smettila di sfrangere i coglioni e vatti a
pomiciare
quel perditempo francese”
Inviato
da Thad
“Jeff, non volevo interrompervi mentre copulavate”
Inviato
da Nick
“Sei un supermassive cock-block, ne sei consapevole,
vero?”
Inviato
da Thad
“Da' il cellulare a Nick, Jeff”
Inviato
da Nick
“Sei una persona orribile, nanetto”
“Thad,
scusalo. Diciamo che era molto... uhm... nel bel mezzo
dell'azione”
Inviato
da Thad
“EEEEEEWWW, non voglio sapere, ok?!”
“Comunque,
tralasciando le immagini poco carine che mi hai infilato nel cervello
e che, con ogni probabilità non riuscirò mai
più a scordare, ho un
problema”
Inviato
da Nick
“Tell me boy, tell me boy *coretto alla
Grease*”
Inviato
da Thad
“Profondamente simpatico, Duvall. In ogni caso ecco qui
la mia paranoia: voglio chiedere a Sebastian di uscire con me”
Inviato
da Nick
“E di cosa ti preoccupi? Avete già
abbondantemente
limonato, e il che di solito è una conseguenza di
uscire”
Inviato
da Thad
“Nick, lui è Sebastian. A colazione non mette il
limone
nel thé, ma limona con il thé”
Inviato
da Nick
“Non dovrei risponderti. La tua battuta ci ha
devastato”
Inviato
da Thad
“In senso positivo?”
Inviato
da Nick
“NO.”
Inviato
da Thad
“Comunque il fatto è questo: sono sicuro che mi
dirà
di no”
Inviato
da Nick
“Fammi capire un po' CHECCAZZONESAI di cosa ti
risponde?”
Inviato
da Thad
“Non è tipo da appuntamenti”
“Si fa prendere dal
panico e manda tutto a puttane. (Non chiedermi perché lo so,
ma lo
so e basta)”
Inviato
da Nick
“Mamma mia (here I go again) che ansia 'sto
benedetto
ragazzo”
Inviato
da Thad
“Che posso dirti? Mi piace rendermi la vita
impossibile”
Inviato
da Nick
“Sono Jeff e ho un'idea geniale”
Inviato
da Thad
“Spara”
Inviato
da Nick
“Se la montagna non va a Maometto, puoi portare
Maometto alla montagna”
Inviato
da Thad
“Prendi un termometro e misura quanta febbre ha il tuo
ragazzo, infermiera Duvall”
Inviato
da Nick
“Quello che voglio dire è: se Sebastian
non vuole
andare ad un appuntamento, beh, porta 'appuntamento da lui. Di
nascosto, di soppiatto e senza farti sgamare prima del tempo”
Inviato
da Thad
“Così da farmi odiare per sempre? Grazie mille, ma
anche no”
Inviato
da Nick
“So che l'amore è un rischio. So che
l'unica cosa
che pensi è che non possa funzionare, ma ora prova a
riflettere: e
se funziona?”
Inviato
da Thad
“Ne sarà valsa la pena”
Inviato
da Nick
“Ecco, hai trovato la risposta. In bocca al lupo,
Thad”
“Forse Nick intendeva 'in bocca a Smythe', secondo
me”
Inviato
da Thad
“Grazie mille, ragazzi. Non so proprio come farei senza
di voi”
Inviato
da Nick
“Pochi ringraziamenti e più dettagli
sconci,
Harwood”
Inviato
da Thad
“Sarai il primo, te lo assicuro, Jeff”
Thad
ripose il cellulare in tasca, sorridendo come un ebete.
Cominciò a
vagare per la stanza per cercare un pezzo di carta. Finalmente
trovò
il retro dello spartito di Whistle e una penna rosa glitterata;
alzò
il sopracciglio: non era equivoco, di più, ma alla fine si
mise a
scrivere. Aveva chiaro quello che doveva fare:
- organizzare
l'appuntamento più perfetto di sempre
- fare in modo che nessuno
(in particolar modo Sebastian) lo venisse a sapere
- imparare a
cucinare con qualche video su youtube
- comprare molte, molte,
molte candele [e anche qualche preservativo magari]
-
preparare una atmosfera simil interni del Moulin Rouge
-
trattenersi dal cantare 'Come What May' a Sebastian
- NON FARE
COSE STUPIDE
E la parte migliore era che aveva solo un pomeriggio
per spuntare ogni elemento dalla propria lista.
Dalla
mente perversa e malvagia di Sebastian Smythe
Un'altra
sessione assassina di prove con il malefico Mont(ato)gomery
è
finita.
Ho sofferto ogni singolo instante. E anche i miei soliti
passatempi non c'erano: Trent era in infermeria per non so quale
strana intossicazione alimentare, quindi niente risate compulsive,
c'era un tipo strano, uno nuovo, un tale Hunter (etero, ma WTF?!), ma
la cosa peggiore è che non potevo allietarmi neanche
guardando il
notevole fondoschiena di Thad. Anche lui oggi non era presente, ed
è
piuttosto strano soprattutto perché Wes non lo ha minacciato
di
prendere parte ad un remake scolastico di Saw... Dovrei seriamente
prendere in considerazione l'idea di fargli da 'mentore' per le
coreografie. Per doppi fini, ovviamente. Che vantaggi può
portare se
diventa più bravo di me? Nessuno, questo è certo.
Beh, in ogni caso
stasera glielo chiederò.
Voglio solo entrare in camera,
stravaccarmi sul letto e morire. In realtà preferirei che
Thad mi
trasportasse a forza nella doccia, ma non si può avere tutto
dalla
vita. Dopotutto sono stato abbastanza fortunato: accento francese da
orgasmo, voce fantastica e tutte le mie altre doti non troppo
nascoste. Mi pare ingrato da parte mia chiedere anche Thad.
Finalmente
arrivo alla nostra camera.
LETTO, LETTO, LETTO, LETTO, CENSURATO,
LETTO.
La porta scricchiola, strano, non me ne sono mai accorto.
O
SANTA MADRE FRANCIA. COS'E' QUESTO BORDELLO DI COSE NELLA MIA CAMERA?
Cuscini, cuscini, cuscini rossi dappertutto. Odore di ventordici
aromi di candele mischiati. Qualcosa di evidentemente bruciato. Una
vaghissima musica che assomiglia molto a Come What May. Thad Harwood
di fronte a me con una rosa rossa in mano.
Questo
deve essere un incubo.
Ne sono certo.
Ho paura.
Voglio
girarmi e scappare via. Ma non posso farlo.
Thad si metterebbe a
piangere, o qualcosa del genere, e non posso sopportare di vederlo
piangere.
“Thad...
Cosa sta succedendo?”
“Sto portando Sebastian alla
montagna”
“Cazz- dici?”
“Una sorta di strano proverbio
della famiglia di Jeff, credo”
“Tutto quello che ha a che fare
con quella banda di Raperonzoli è strano”
“Già, ma non
sempre strano è brutto”
“Cosa vuol dire tutto questo?”
“Tutto
questo cosa?”
“Sai... i cuscini, le candele, la musica
soffusa, il cibo bruciato, la rosa”
“Ah, intendi questo
'questo'” dice indicando con un gesto piuttosto vago tutta la
nostra camera.
“Esatto, intendo questo 'questo'”
“Io,
ecco, mi stavo chiedendo se volevi uscire qualche volta. Con
me”
“A
me sinceramente pare che siamo al chiuso”
“Non fare il cretino
come al tuo solito”
“Perché non me lo hai chiesto e
basta?”
“Avevo paura. Paura che mi dicessi di no”
“Quindi
hai reputato più intelligente tendermi una trappola e
obbligarmi? Mi
pare logico...”
“Dovresti ormai esserti accorto che io e la
logica siamo distanti anni luce, soprattutto se c'entri tu”
“Sembra
tanto un complimento, mascherato da qualcos'altro”
“Forse lo
è”
“Senti, Thad, io non so cosa ti abbiano detto di me, ma
non sono una persona da appuntamenti, ecco”
“Lo so”
“E
allora? Cosa pensavi di fare?”
“Non lo so. Di solito odio
correre rischi”
“Cosa c'è di diverso questa volta?”
“Speravo
che valesse la pena di sembrare un totale cretino”
“Per
me?”
“Lascia perdere, non fa nulla. Mi sono reso già
abbastanza ridicolo per oggi”
“Io, Thad, mi dispiace, ma
questa cosa non fa molto per me”
“Avrei dovuto
saperlo”
“Davvero, io sto bene con te, ma uscire per davvero
non.. non sono io, ecco”
“Non preoccuparti, Sebastian. Avevo
calcolato questa possibilità”
“Di cosa stai
parlando?”
“Sapevo che quel qualsiasi cosa ci fosse fra di noi
poteva essere solo un mio fraintendimento. Ma va bene così,
cioè,
ci farò l'abitudine, non è un problema.”
“Thad, non devi
prenderla in questo modo...”
“Come la sto prendendo? Mi pare
abbastanza bene, calcolando come mi hai trattato in questi
giorni”
“Cosa ho fatto?”
“Nulla”
“Allora che
problemi hai?”
“Non era un nulla positivo”
“Non capisco
cosa vuoi da me, Harwood”
“Nulla che tu possa darmi”
“Prova
a chiedere”
“Sebastian, non voglio rendere questa cosa
imbarazzante per nessuno dei due, ma è piuttosto chiaro che
vogliamo
cose diverse uno dall'altro. Io non voglio il tuo sabato sera, ma la
domenica mattina, e la tua pigra domenica pomeriggio. I tuoi capelli
spettinati e un po' rovinati dal cuscino, non quelli perfettamente
ingellati. La tua voce un po' roca quando hai il mal di gola, e gli
occhi gonfi quando fai tardi per fingere di studiare in vista di un
esame. La stanchezza di quando finisci gli allenamenti e ti butti sul
divano, e ti rifiuti anche solo di alzare un dito per aiutarmi. Io
vorrei tutto questo da te, ma so che è una follia. E non
posso farci
nulla”
“Thad, io non pensavo... senti, mi dispiace. Io non
posso darti queste cose in esclusiva”
“Basta, ho capito. Non
c'è bisogno che tu me lo ripeta”
“Credo che possiamo
continuare a frequentarci, senza troppo impegno”
“Allora sei
tu che non vuoi capire, Sebastian. Io non voglio iniziare una storia
in cui l'altro non investe tutto se stesso, come me”
“Non
voglio perdere la tua amicizia”
“Forse ora è un po' tardi per
pensarci”
4.
Niente appuntamenti, le relazioni sono scomodeHo
mandato tutto a puttane. Di nuovo.
NdA:
ecco
un altro capitolo-parto.
Sono ripetitiva, lo so.
Mi dispiace un
sacco di non avere aggiornato per un sacco di tempo, ma ho avuto un
sacco di impegni fra scuola e cazzi vari. E boh, niente, so che mi
state lanciando ortaggi marci a distanza per il cliffhanger di questo
capitolo, ma prometto solennemente di aggiornare
martedì
prossimo con l'undicesimo e zanzanzanzaaaaaaan
ultimo capitolo.