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Autore: Underline    07/05/2013    73 recensioni
"Nella vita bisognava sapersi sbilanciare, non bastava più vivere con la certezza che il sottile filo che ci stabiliva l'equilibrio avesse la capacità di resistere per sempre.
A volte sbilanciarsi era segno di coraggio, a volte di codardia, ma se non ne eri in grado, in un modo o nell'altro, finivi lo stesso per terra.
Nella vita dovevi imparare a sbilanciarti, accettare di cadere ed essere in grado di rialzarti.
Io mi ero fermata all'accettare di cadere."
***
DAL PRIMO CAPITOLO:
"Assimilai il colpo, respirai cercando di calmare i battiti del cuore che acceleravano maggiormente. Mi sembrava impossibile: avevo appena baciato uno spacciatore."
***
Trailer Ufficiale: http://www.youtube.com/watch?v=nS0KFkmKGw4
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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"Vorrei essere soffiata via
Vorrei che mi mancasse la terra sotto i piedi 
Vorrei incontrare colui che mi faccia mancare il respiro 
Vorrei essere perdutamente innamorata 
Vorrei essere il tuo sogno che diventa realtà 
Vorrei essere spaventata dai miei sentimenti forti per te"
 

B-e-a-utiful-Megan Nicole





Official Trailer


Capitolo 1
 
 
 

Un punto, un ultimo maledetto punto e avremmo vinto.

Potevo farcela, una semplice schiacciata e la vittoria, tanto sospirata, sarebbe diventata concreta.

"Mel, schiaccia!" esclamò Allyson guardandomi con occhi speranzosi.

Non me lo feci ripetere, scagliai la palla nel campo avversario con tutta la potenza possibile in una schiacciata.

Passarono manciate di secondi, continuavo a tenere gli occhi fissi sulla palla, mentre nella palestra era calato un silenzio impregnato di sorpresa e speranza.

Sul terreno l'oggetto che avrebbe portato la vittoria alla nostra squadra, rimbalzava amplificando il suono della sua caduta sul terreno delle Leopards. Un boato esplosivo accompagnò il fischio di fine partita, era finita e avevamo davvero vinto!

Una massa di corpi impregnati di sudore e fatica si accingevano a sollevarmi in aria. Mi guidarono davanti al podio, dove un signore con un cipiglio mi porse la coppa tanto sospirata.

“Brucia perdere” tossii fintamente per poi rivolgergli un sorriso falso. Forse provocare quell'aziano borioso non era una mossa astuta, ma dettagli.

"Abbiamo vinto" sussurrò Allyson incredula. Mi voltai verso di lei e la abbracciai di slancio.

"Esatto ragazze, abbiamo vinto!" gridai euforica. A rispondermi furono le loro voci entusiaste quando passai loro la coppa.

 

***

 

 

"Propongo di farla tenere a Mel, in fondo è grazie alla sua schiacciata che abbiamo vinto" parlò Katrine decisa. Non ero mai andata molto d'accordo con quella ragazza, -leggi odiata dal primo momento- perciò sentire il suo intervento mi avevo sorpresa e non poco. Non ero l'eroina di turno, cazzo!

Eravamo fuori dalla palestra, discutendo su chi dovesse tenere il trofeo dorato con delle incisioni argentee ispirate alle foglie dell’olivo. L'unica cosa che ero realmente riuscita a vincere. Fantastico.

"Oh, non se ne parla! Piuttosto è Allyson che dovrebbe tenerla, è lei il capitano che ci ha spronato e sostenuto. Non siete d'accordo?" ribattei convinta, l'attenzione di tutti quegli sguardi non faceva per me. Decisamente no, quel trofeo andava ad Al, caso risolto.

Tutte le ragazze annuirono e consegnammo la coppa ad una Allyson totalmente sorpresa e commossa.

"Grazie davvero ragazze" rispose sbalordita. Si potevano notare i suoi occhioni diventare acquosi.

"Di niente tesoro, piuttosto asciugati quei lacrimoni!" la riprese Katrine con tono materno.

"Bene. Dopo questo commovente episodio, posso andare a casa soddisfatta. Ci vediamo all'allenamento di lunedì" mi ripresi e cominciai ad avviarmi verso casa. Percepivo la stanchezza cominciare farsi sentire, magari avrei iniziato ad imitare un morto vivente già che c'ero.

"Aspetta! Sicura di non volere un passaggio?" domandò Allyson, con il solito tono preoccupato. In effetti un passaggio sarebbe stato comodo, però Al aveva una macchina molto, ma molto piccola. I miei dubbi esistenziali!

"No grazie, camminare mi farà bene" rivolgendo un sorriso rassicurante a lei ed un cenno di mano alle altre, voltai loro definitivamente le spalle. Avevo bisogno di respirare, non di una claustrofica macchina.

Camminare per strada, seppure di notte, non mi faceva paura purché avessi un paio di cuffie nelle orecchie e buona musica ad innondarmi la mente.

Per mia fortuna il sole non si era ancora deciso a scomparire all'orizzonte, ma si poteva notare come i suoi ultimi raggi colorassero d'oro, rosso e sprazzi di giallo le modeste abitazioni di Greenwich.

Quel turbine di raggi mi misero di buon umore, ma non così tanto da non accorgermi dei due uomini che mi stavano seguendo. Il semplice fatto che una volta passata davanti a loro mi avessero fischiato dietro mi aveva infastidito, eppure mi ero astenuta dal ribattere.

Il fatto che ora si mettessero a seguirmi mi fece salire la collera. Si erano messi contro la ragazza sbagliata.

Nonostante sapessi che non sarei riuscita a combattere contro entrambi, un pensierino su loro stesi per terra non era male. Magari sarei riuscita a colpire i gioielli di famiglia. Se non avessi trovato un'altra soluzione, non mi sarei astenuta dal farlo.

Passai davanti ad un parco, uno di quelli ideato per le coppie infinitivamente innamorate.

Mi passò davanti una delle sopracitate coppie. Tempo tre settimane e si sarebbero mollati.

La mia attenzione, però, fu catturata da un ragazzo che se ne stava solitario su una panchina vicino all'ingresso del parco.

Fu grazie alla sua immagine solitaria che mi balenò in mente un'idea. Era infinitivamente stupida. Irrazionale. Non aveva neanche senso! Insomma un'idea delle mie, a farla breve.

Speravo vivamente che avrebbe funzionato.

"Ehi, tesoro scusa il ritardo!" esclamai fintamente accaldata.

La sua testa scattò rapidamente squadrandomi dalla testa ai piedi e rivelandomi i suoi occhi intensi e limpidi di un verde mischiato a scaglie di smeraldo.

Mi avvicinai velocemente per non lasciargli il tempo di ribattere. Lo abbracciai e posando le labbra in corrispondenza del suo orecchio, gli sussurrai: "Stai al gioco e baciami."

Rialzai la testa scontrandomi ancora una volta con quei suoi occhi chiari, quasi trasparenti. Nuovamente, senza che avesse il tempo di parlare, mi catapultai sulle sue labbra.

Fu un bacio casto, a stampo. Eppure scatenò dentro di me emozioni inaspettate, sciolse l'indifferenza del mio cuore, lasciando accelerare il battito cardiaco.

Baciare sconosciuti per strada? Sì, l'avevo appena fatto.

Mi scostai sorpresa e la sua espressione non era da meno: che avesse provato le stesse emozioni?

Scossi la testa non volendo rifletterci oltre.

Con la coda dell'occhio controllai la presenza dei due ragazzi che mi avevano seguito, ma di loro neanche l'ombra. Possibile che un semplice ragazzo potesse mettere tanta paura?

Mi lasciai andare ad un sospiro liberatorio sedendomi a mia volta sulla panchina.

"Scusa, ero nel bel mezzo di un inseguimento e non sapevo come tirarmene fuori" mi giustificai con un'alzata di spalle. Molto plausibile.

"Che maleducata non mi sono neppure presentata, mi chiamo Melanie, ma puoi chiamarmi Mel " ripresi subito dopo. Non ricevendo nessuna risposta mi costrinsi a chiedere: "E tu?"

Dopo un'estenuante silenzio si decise a parlare.

"Io mi chiamo Harry e, beh, hai appena mandato a fanculo il miglior affare della mia vita" ringhiò trapassandomi con tutto il gelido che avevano i suoi occhi. Dovevo ridere o piangere?

Solo allora notai le sue mani strette a pugno e le nocche visibilmente bianche. Mai far arrabbiare uno sconosciuto. Mai.

"Oh" riuscii a formulare, cercando un nesso logico di quello che aveva detto. Niente, non avevo idea di cosa avessi cambiato.

O questo tipo ne stava facendo una tragedia o era colpa mia. Forse l'opzione due.

"Mi dispiace" ripetei, c'era da segnarsi il fatto che mi stessi scusando. Io non mi scusavo mai.

"L'hai già detto, ma questo non farà tornare indietro i soldi della roba"

Mi pareva ovvio dato che, magicamente, mi mettevo rubare dei soldi, così, tanto per fare. Stavo seriamente cominciando a pensare che quel tipo fosse da ricoverare in maniconio, se non c'era già stato.

"Roba?" dire che ero confusa sarebbe stato un eufemismo, mi sembrava di star parlando con un alieno. O rimbeccilito.

"Sì, la droga!" esclamò esasperato.

Stop. Fermate tutto. Che cazzo avevo appena detto?

Assimilai il colpo, respirai cercando di calmare i battiti del cuore che acceleravano maggiormente. Mi sembrava impossibile: avevo appena baciato uno spacciatore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SPAZIO ME!

 

Eccomi qua con una nuova fan fiction. :)

Mi è partita di getto l'ispirazione e quindi ho deciso di pubblicare il primo capitolo :')

Dunque questa volta abbiamo un nuovo personaggio: Melanie. Non giungete a conclusioni affrettate, questa ragazza è tutt'altro tranne che dolce ed ingenua. Se lo fosse non penso che avrebbe mai baciato Harry, aka uno sconosciuto per lei.

E già, in questa fan fiction Harry interpreterà il ruolo dello spacciatore, tuttavia l'argomento dello sostanze stupefacenti sarà solo un argomento di sottofondo e non quello principale ^^

All'inizio i capitoli sono un po' corti dato che dovevo capire come rapportarmi con la storia lol

Dal 5 in poi si allungheranno a mano a mano c:

Allora che ve ne pare: sarei proprio curiosa delle vostre impressioni,consigli e pareri c:

Come ultima cosa volevo farvi notare che metterò sempre, all'inizio del capitolo, il link della canzone che potreste ascoltare leggendo il capitolo :)

A presto, Underline xxx

 
 
 
   
 
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