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Autore: Russian Sonia 1992    07/05/2013    1 recensioni
[(500) giorni insieme]
[(500) giorni insieme]
(partecipante alla challenge "chi, con chi, che cosa facevano" di Kukiness)
In questa raccolta ci saranno trenta storie di vario genere: dall'AU al What if, passando per l'OOC, perciò non è necessario aver visto il film per la comprensione delle storie.
Ci saranno sia pairing Het, sia Slash e perfino Crack.
I personaggi di Sole e Luna saranno indicati con i nomi originali (rispettivamente Summer ed Autumn).
Buona lettura!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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PLOT8

Men for a week



(Plot bunny 8)







"Rachel Veronica Hansen, ti ordino di venire qui immediatamente!"


Quando suo fratello si rivolgeva a lei con il nome completo, era certa di trovarsi di fronte ad un brutto guaio.

"Eccomi, Tommy, cosa ho combinato questa volta?"

"Seguimi in cucina! E non ti azzardare a chiamarmi Tommy!"

"Va bene." rispondeva rassegnata.

Arrivata in cucina, Rachel si accorgeva di due strani individui: il primo era abbastanza corpulento e aveva una folta chioma rossiccia,  l'altro aveva una carnagione olivastra e dei capelli riccissimi.

"Chi sono questi due signori? E cosa ci fanno nella nostra cucina?" chiedeva Rachel spaesata.

"Non ci riconosci?" domandava il primo individuo.

"Guardaci bene." replicava quello dai capelli ricci.

"Un momento... ma tu sei Robin!"

"Esatto! E quel ciccione accanto a me è..."

"... La signora Farnsworth, non c'è dubbio!"

"Non chiamarmi ciccione!" protestava Evelyn.

"Scusami. Il fatto è che non riesco ad abituarmi a te in versione maschile."

"Ma anche tu sei un maschio!"

"Osservazione legittima!"

"Smettetela di battibeccare!" gridava Tom; poi, rivolto a sua sorella, ordinava: "E tu, signorinella, spiegami cosa è successo ieri!"

"OK, vi diro la mia versione dei fatti: ieri sera Robin, la signora Farnsworth ed alcune loro amiche hanno organizzato una cena qui a casa nostra."

"Questo lo so, ma come è finita?"

"Invece dei cocktail, ho versato per sbaglio il mio esperimento di scienze e il risultato... lo stiamo vedendo con i nostri occhi!"

"Sai quanto dura l'effetto del tuo... esperimento?"

"Sinceramente no!"

"Allora Robin ed Evelyn dovranno restare per sempre in queste condizioni?"

"Ho paura di sì." rispondeva Rachel avvilita.


**************

Era passata una settimana dall'incidente causato da Rachel e le due donne vivevano diversamente la propria esistenza maschile.

Evelyn frequentava un bar a poche miglia da Los Angeles, popolato da uomini rozzi e fumati e da donne dall'aspetto piacente.

Ogni sera rimorchiava una di quelle donne, facendosi chiamare "Evelard", e trascorrevano insieme una notte di piaceri e appagamenti.

Quella domenica "Evelard" aveva trascinato Robin nel locale, ma quest'ultima non voleva adeguarsi allo stile di vita della futura suocera.

La ragazza, infatti, non si sentiva a proprio agio in vesti maschili: odiava il biliardo, la birra causava in lei un effetto soporifero e, cosa più importante, non era minimamente interessate alle donne che circolavano nel locale.

Motivata da questi pensieri, Robin, facendosi dare un passaggio da un giovane camionista, si recava a casa di Paul.

In realtà si era promessa di non aver rivelato a nessuno la propria nuova identità, ma in cuor suo sapeva di aver fatto una promessa da marinaio.

"Grazie del passaggio, Jake!" gridava, utilizzando un tono più maschile possibile.

"Di nulla, è stato un piacere!"

Con un pizzico di paura in corpo, Robin suonava il campanello di casa Farnsworth.

"Chi è a quest'ora?" si sentiva dall'altro lato della porta.


"Sono Robin, ma non devi aprire..."

"E come mai?"

"Se te lo dico, finirai col prendermi per pazza e mettermi la camicia di forza!"

"Non lo farò, stai tranquilla!"

"D'accordo, puoi aprire." rispondeva Robin a malincuore.

Non appena aveva aperto la porta, Paul non poteva credere ai propri occhi: al posto della ragazza che ama, si trovava davanti un ragazzo mulatto dalla corporatura più o meno identica alla propria.

"Ma che... ?"

"Rachel."

"Cos'ha fatto di preciso?"

"Ha versato il suo esperimento di scienze nel mio daiquiri e guarda come sono diventata!"

"Capisco."

"E non sono l'unica a cui è successo: anche tua madre ora è un uomo!"

"Oh, santa pazienza!"

"E ogni giorno si porta a casa una donna diversa!"

"Non che lei abbia cambiato stile di vita; prima portava a casa un uomo diverso ogni settimana."

"Ma non sono qui solo per parlarti di questo casino."

"E per cos'altro?"

"Lo so che come richiesta è un po' bizzarra, ma... ecco... ti piacerebbe... fare l'amore con me, anche se sono in queste condizioni?"

"Non so cosa rispondere..."

"Di certo avrei voluto adeguarmi al modo di vivere di tua madre, ma il desiderio di stare con te è talmente forte da non farmi sopportare la compagnia di un'altra persona, uomo o donna che sia."

"Non sono ancora sicuro di volerlo fare..."

"Se non vuoi farlo, vorrà dire che non mi ami veramente."

A quel punto, notando il tono supplichevole della fidanzata, Paul non poteva non rispondere: "Io ti amo veramente e intendo dimostrartelo ora."

A quelle parole, Robin finiva per accasciarsi in ginocchio, afferrando così le caviglie del ragazzo.

Paul, d'altro canto, faceva alzare la ragazza e decideva di portarla dentro.

Man mano che salivano nella camera da letto, i due incominciavano rapidamente a togliersi i vestiti (lei) e il pigiama (lui).

Quando erano rimasti in biancheria intima, si bloccavano di colpo.

"Qualcosa non va?" domandava Paul.

"Sei proprio sicuro di volerlo fare?" chiedeva Robin imbarazzata; malgrado le fattezze maschili, indossava un paio di slip rosa antico con fiorellini gialli e azzurri.

"Ne sono più che sicuro."

"Anche se vedi in me un maschio mancato?"

"Sì, perché io non vedo un maschio, ma la ragazza che amo da sempre."

"D'accordo, allora proseguiamo!"

Tolti gli ultimi scampoli di stoffa, i due ragazzi trovavano il coraggio di poter consumare la loro passione anche in questa situazione scomoda.


Il mattino seguente, Robin si era svegliata più confusa del solito; decideva allora di recarsi in bagno per rinfrescarsi.

Ma un urlo interrompeva la quiete mattutina...

"Paul, vieni subito qui!!!"

"Che succede, cara?"

"Ti ho detto di venire qui!"

"Va bene, va bene, sto arrivando!"

Appena varcata la porta del bagno, il ragazzo rimaneva tra lo sbalordito e il rassegnato di fronte a ciò che si era manifestato.

"Sei tornata di nuovo tu!"

"Ebbene sì, sono tornata ad avere il mio vero corpo!"

"Sono molto contento di questa cosa, anche se devo ammettere che ieri notte mi sei davvero piaciuta!"

"Oh, grazie! E' la cosa più bella che sia uscita dalla tua bocca!"

I due erano sul punto di abbracciarsi, quando si sentiva uno squillo di cellulare.

"E' tua madre, caro: ti conviene risponderle!"

"Va bene."

Dopo aver afferrato il proprio cellulare, Paul preme sia il tasto verde di risposta sia il pulsante per il vivavoce.

"Mamma, che succede?"

"Sono in guai inimmaginabili!"

"Cioè?"

"Ieri sera io mi sono portata a letto, o meglio, Evelard si è portato a letto una ragazza stratosferica."

"E dove sarebbe il problema?"

"Sta nel fatto che stamattina sono ridiventata donna! L'effetto dell'intruglio di Rachel dura solo una settimana!"

"Lo vedo."

"E adesso non so come uscire da qui senza farmi vedere da lei!"

"Ma la ragazza è già sveglia?" chiedeva Robin.

"No, cara: perché me lo chiedi?"

"E allora corri fuori da lì prima che si svegli!"

"Oh, grazie, tesoro! Sei la quasi-nuora migliore del mondo!"

"Figurati, è sempre un piacere!"

"A presto, miei cari!"

"A presto, mamma!" rispondevano i due all'unisono.

"Ora che tutto si è risolto, cosa vorresti fare?" domandava Paul.

"Se sei d'accordo, possiamo tornare a letto e restarci ancora per un'oretta."

"Per me va benissimo."








Quanto è difficile tirare su una challenge!

Ed ecco (seppur in un ritardo stratosferico) una nuova storia!

Il plot bunny che ho seguito è il numero 8, ovvero quello del gender bender.

Dico solo questo: spero di aver reso bene questa faccenda.

Un bacione

Russian

PS: Questo fandom è stato coinvolto nel mio disastro chiamato "Eurovision Song Challenge; precisamente l'ho utilizzato in questa storia qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1810396&i=1














  
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