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Autore: Seya89    08/05/2013    2 recensioni
Il pianeta Terra è stato invaso da una razza di alieni, il piano dell'evacuazione è già in moto nella zona nord di una città statunitense.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera ero assieme a mia moglie e con i nostri due figli, avevamo deciso di passare l’ultima sera insieme, prima del giorno della mia partenza verso una nuova missione pericolosa. Avevamo mangiato una bella grigliata a base di carne, mia figlia e mio figlio, avevano entrambi dieci anni,  e giocavano a basket uno contro uno. Li chiamai che era tutto pronto a tavola, corsero veloci come due leopardi e cominciarono a mangiare, io e mia moglie eravamo contenti, che nella nostra vita ci fossero i nostri due figli, era stata la cosa più bella che ci avesse capitato, avere due splendidi figli. La serata finì con un dolce delizioso, il tiramisù e  lo mangiammo davanti ad un bel film in blu-ray. Passarono due ore e si erano addormentati verso la fine del film. Dopo che li abbiamo messi a letto, mia moglie mi sorrise e mi bacio. «viene andiamo in camera, ho una sorpresa per te» dicendomi  con una voce dolce e allo stesso momento provocante. Eravamo in camera nostra, e mi bacio di nuovo e mi tolse la camicia, e capì cosa consisteva il mio regalo. Mi tolsi subito i pantaloni e la biancheria intima, anche lei si tolse tutto, eravamo entrambi eccitati, ma rimase con addosso il reggiseno e le mutandine. La baciai ancora e allo stesso momento le tolsi il reggiseno, e la portai sopra al letto, e con la bocca le succhiai i suoi due seni, e la senti che era eccitata,. Si distese e con le sfilai via le mutandine le baciai nelle sua parte intima e poi con il mio pene la penetrai, e li entrambi godemmo molto, fino ad a raggiungere entrambi l’orgasmo. Volevo stare con lei per sempre e anche con i nostri figli, ma quel maledetto giorno era arrivato, di corsa. La jeep era arrivata, e salutai mia moglie e miei due figli.
 
In tutta la città era già cominciato la evacuazione, sapevo che sarebbero andati in un posto al sicuro lontani da questo incubo. Il cielo non era più l’azzurro di una volta, bensì di un rosso fuoco, quel giorno dell’arrivo della razza aliena il mondo era scoppiato nel caos più totale, non sapevamo cosa volevano da noi, ma la cosa più sensata da pensare era che volevano impadronirsi del nostro pianeta. Quando arrivai alla base, vidi dal lontano gli elicotteri apache che stavano decollando, e anche gli F-16 della marina aeronautica statunitense erano pronti ad andare in missione. La città era stata attaccata ieri sera, e per  questo lo voluta passare un ultima volta con la mia famiglia. Il generale mi incrocio e facemmo il solito saluto militare. «capitano Rayan Shepard, partirai subito, con la tua unità per andare, a salvare i civili intrappolati, nella zona nord. Un ultimo consiglio armatevi per bene» mi disse il generale andandosene via. Comunicai la mia squadra la missione che avevamo ricevuto, e dissi a loro di prendere tutte le munizioni possibili. Dal lontano senti una voce femminile, e capi subito, che si trattava della mia vice capitano, e anche in questa guerra era sempre come al solito, la solita ritardataria. «scusa capitano, c’era traffico in strada» e la vidi che stava per cominciare a parlare a raffica, la fermai dicendole di armarsi per bene. Alla fine eravamo pronti ad andare nella zona nord, ad a prendere gli ultimi superstiti. Partimmo con due elicotteri apache, e dal lontano vedemmo, i carri armati sparare contro ad un paio di grossi robot corazzati. Dalle case uscirono fuori molti civili, accompagnati dai militari. Mancava solamente pochi metri dall’arrivo, e all’improvviso, ci colpirono nella parte posteriore e notai che anche l’altro elicottero venne colpito, ma non eravamo gli unici ad essere bersagliati. I due elicotteri andarono in avaria e per la nostra fortuna, i due piloti riuscirono ad atterrare bruscamente in un giardino di una casa, ed usciamo tutti di corsa al velivolo, e dai tetti ci spararono alcuni alieni corazzati e, con tutta velocità riuscì ad a ucciderli tutti, ma dalle case uscirono fuori altri alieni, e uccisero alcuni soldati. Con tutte le nostre forse riuscimmo a ucciderli tutti. Alla fine avevo perso otto soldati su venti e ordinai alla squadra di proseguire verso il nostro obbiettivo. Da questo giorno era cominciato il nostro incubo. In quel momento pensavo ad un'unica cosa, la mia famiglia.   

   
 
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