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Autore: Notte senza luna    09/05/2013    0 recensioni
[Acab-All cops are bastards]
[Acab-All cops are bastards]Questa storia l'ho scritta,immaginando come potrebbe essere un possibile seguito del film "Acab-All cops are bastards",mantenendo gli stessi personaggi e aggiungendone di nuovi,come:
_Raffaele Comincini: ragazzo ventenne un pò sballato.
_Giovanna: trentenne sorella maggiore di Raffaele.
_Laura e Giuseppe: migliori amici e soci di lavoro di Giovanna.
_Sandro: amico coetaneo di Raffaele.
_Omar Solari: ex migliore amico di Raffaele.
_Aspide:nuovo cellerino in squadra con Cobra,Mazinga e Negro.
_Cinzia: compagna di vita di Aspida,dalla quale aspetta un bambino.
_Avvocato Sara Covelli: cugina di Giovanna e Raffaele.
_Matteo e Paolo: amici di Laura e Giovanna.
I cellerini Cobra,Mazinga e Negro,ancora nella stessa squadra,si trovano ad affrontare un omicidio,nella quale sono coinvolti,insieme ad un nuovo cellerino di nome Aspide.
Durante una serie di coincidenze,la verità sull'omicidio verrà a galla.
STORIA SCRITTA VERSIONE SCENEGGIATURA
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Schermata nera,con presentazione della casa di produzione; schermata nera e titoli di testa,con I nomi degli attori.


_CESARA BUONAMICI(voce,mentre compaiono I nomi degli attori): apriamo il tg con una notizia di cronaca: a Roma,poche ore fa,è stato trovato il corpo senza vita di un ragazzo di vent’anni,colpito alla testa e al volto,forse con con una spranga….

_MONICA GASPARINI(voce,mentre continuano a comparire I nomi degli attori): pare che si sia trattato di una lotta tra bulli,quella che ha portato alla morte di un giovane ventenne di Roma,il cui corpo è stato trovato con numerose ferite alla testa e al volto; nel frattempo,Omar Solari,il giovane ventenne di una banda di bulli,accusato dell’omicidio del coetaneo,è stato rilasciato.

_PAOLO TROMBIN(voce,mentre I nomi degli attori continuano a comparire): sono ancora senza un nome gli assassini del giovane trovato morto a Roma; la sorella dice “voglio giustizia”.

(Schermata nera).

_RAGAZZI(voce a coro,mentre compare il titolo del film): poliziotti figli di puttana! Poliziotti figli di puttana! Poliziotti figli di puttana!





Aula di tribunale.
Cobra,Mazinga e Negro,sono seduti  al tavolo a sinistra della cattedra del giudice,con Mario,mentre in un altro tavolo non molto distante dal loro c’è Aspide che ha un grosso livido sul naso e dei segni in faccia. all’altro tavolo a destra,c’è Giovanna con Sarah. Seduti dietro Giovanna e Sarah,ci sono Laura,Giuseppe,Adriano,Omar e Sandro; dietro di loro,a qualche panca di distanza ci sono Maria e Giancarlo.
Il giudice è alla sua cattedra.


_GIUDICE: Oggi siamo riuniti in quest’aula,per svolgere il processo contro gli imputati Cobra,Mazinga,Aspide e Negro,accusati di omicidio volontario,ai danni di Raffaele Comincini.

(Giovanna dà un breve sguardo a Cobra,che ricambia lo sguardo,abbassando poi la testa. Giovanna è sul punto di piangere).




Colonna Sonora “Dimmi il nome” dei Litfiba.
Roma.
È mattina presto e le strade dei vari quartieri sono semi deserte.
Cobra è nel suo appartamento,in camera da letto e sta facendo gli addominali sdraiato a terra.




Negro sta facendo jogging nel parco,con l’mp3 nelle orecchie.




Mazinga è nel suo bagno,davanti allo specchio,in accappatoio e con I capelli bagnati; prende il rasoio e si fa la barba.




Aspide è in camera sua,davanti allo specchio dell’armadio e si sta abbottonando la divisa da poliziotto.




Centrale vii nucleo celere.
Tutti I celerini,compreso Cobra,Mazinga,Aspide e Negro,in divisa e caschi,si armano di manganelli e scudi,poi,escono dalla centrale,camminando tutti raggruppati,dirigendosi verso I vari furgoni; la scena è a rallentatore.
La colonna Sonora finisce.




Università la Sapienza.
Fuori dal cancello,c’è Sandro,con le mani in tasca; dopo alcuni istanti,arriva Raffaele in motorino. Parcheggia il motorino,si leva il casco e si avvicina a Sandro.


_RAFFAELE: ciao Sà.

_SANDRO: ciao.

(con la mano,Raffaele gli passa dei soldi,mentre Sandro gli passa una bustina di “erba”).

_RAFFAELE(mettendo in tasca la bustina): gli hai pigliati I biglietti per la partita di domani sera?

_SANDRO(estraendo dalla giacca due bigletti,mostrandoli brevemente a Raffaele): m’è andata di culo; sò riuscito ad appiopparmi gli ultimi due biglietti rimasti per la curva sud.

_RAFFAELE: ma che me fai andà in mezzo agli ultras?

_SANDRO: te l’ho detto,erano gli unici posti rimasti; c’è lo stadio esaurito.

_RAFFAELE: e te credo,con Roma-Napoli.

_OMAR(arrivando minaccioso,rivolgendosi a Raffalele): brutto pezzo de merda! Dove sono I miei soldi??

(si mette faccia a faccia con Raffaele).

_RAFFAELE(con aria da insolente): quali soldi?

_OMAR: le duecentocinquanta euro che mi devi per il fumo,stronzo!

_RAFFAELE(sempre con aria da insolente): io non ti devo proprio niente; m’hai venduto la merda,ar posto del fumo! Quindi,vedi da andartene,và!

_OMAR(arrabbiato e minaccioso,afferrando Raffaele dal colletto della giacca): allora nun ce semo capiti; vojo I miei soldi!

_SANDRO(intervenendo,spingendo via Omar): finiscila!

_OMAR(rivolgendosi a Sandro): e tu che cazzo vuoi?? Eh??

_RAFFAELE(minaccioso,mostrando a Omar un coltellino): vattene và,che è mejo! E nun farte più vedere,o giuro che t’ammazzo.

(Omar lo guarda un pò intimorito,allontanandosi lentamente).

_OMAR(andando via): non finisce qui!

(Raffaele lo segue ironicamente con lo sguardo).

_RAFFAELE(rivolgendosi a Sandro): annamo a lezione,và,che siamo in ritardo.

(I due entrano all’università).




Centrale di polizia.
È sera e I celerini,armati di scudi,caschi e manganelli,si dirigono ai loro blindati,andando via. Arriva Adriano in Borghese e si sofferma a guardarli.
Arrivano Cobra,Mazinga,Negro e Aspide e si dirigono al loro furgone,dando un breve sguardo ad Adriano.


_ADRIANO(con tono quasi ironico,rivolgendosi ad Aspide): anvedi,un celerino nuovo.

_ASPIDE(con tono un pò di sfida): ma cà vuje?

_ADRIANO(ironico): questa è davvero bella;un celerino napoletano,che viene mandato per la prima volta di servizio allo stadio,durante la partita Roma-Napoli.

_ASPIDE(minaccioso,preparandosi ad estrarre il manganello): guarda che non mi faccio scrupoli a colpire un semplice poliziotto comm’attè.

(lui e Adriano si guardano minacciosamente).

_COBRA(avvicinandosi ai due): Aspide,vai sul furgone,avanti.

(Aspide continua a guardare minacciosamente Adriano,poi se ne va).

_ADRIANO(ironico,rivolgendosi a Cobra): l’avete trovato giusto il nuovo celerino. Insegnateli bene il mestiere,mi raccomando.

_COBRA: và a casa dalla mamma,che è tardi.

(se ne va. Adriano lo guarda quasi schifato).




Appartamento di Giovanna.
Giovanna entra in casa,dove ci sono le luci accese.


_GIOVANNA(togliendosi la giacca e mettendola sull’attacca panni): Raffaele,ci sei?

_RAFFAELE(non si vede ma si sente la voce da un’altra stanza): sono appena uscito dalla doccia e mi sto vestendo!

(Giovanna si dirige in cucina,apre il frigorifero,prende una bottiglietta d’acqua,la apre e la beve. In quel momento,si sente un cellulare che squilla in lontananza).

_GIOVANNA(tornando in salotto,rivolgendo lo sguardo verso le camere,mentre il cellulare continua a squillare): c’è il tuo telefono che squilla!

_RAFFAELE(non si vede ma si sente la voce da un’altra stanza): sarà Sandro! Il telefono è nella tasca del mio giubbotto; ti spiace rispondere tu??

_GIOVANNA: okay!

(si dirige all’attacca panni e mette le mani nelle tasche di un giubbotto di jeans maschile; mette la mano in una tasca interna e assume un’espressione stranita,estraendo un coltellino e divenendo poi perplessa. Il cellulare smette di squillare).

_RAFFAELE(arrivando alle sua spalle): hai trovato er telefono?

(Giovanna si volta,mostrando il coltellino).

_GIOVANNA: cos’è questo?

_RAFFAELE(cercando di fare lo gnorri): e che nun lo vedi che è?!

_GIOVANNA: e tu vai in giro con questo coso in tasca?

_RAFFAELE(un pò infastidito,avvicinandosi a lei,rubandole il coltellino di mano): non sono affari tuoi.

_GIOVANNA(un pò arrabbiata): come sarebbe a dire che non sono affari miei? Sei mio fratello e mi preoccupo per te!

_RAFFAELE: non ho bisogno della tua preoccupazione; ho vent’anni e non sono più un bambino.

(Raffaele si dirige all’attacca panni,prende la sua giacca e si dirige alla porta d’ingresso).

_GIOVANNA: dove pensi di andare? Non ti lascio uscire con quel coltello.

_RAFFAELE: allora nun ce semo capiti; tu non sei la mamma per dirmi quello che posso fare e quello che non posso fare. Sono maggiorenne e vaccinato e faccio quello che voglio.

(Giovanna resta allibita a guardarlo).

_RAFFAELE: io vado con Sandro allo stadio,a vedere la partita. Non aspettarmi alzata.

(apre la porta ed esce di casa. Giovanna è ancora visibilmente allibita).




Stadio Olimpico.
È sera e si sta svolgendo la partita; lo stadio è pieno di tifosi,in particolare,la curva nord,dove vi sono I tifosi del Napoli,che è circondata da alcuni celerini,tra cui Cobra,Mazinga,Negro e Aspide. Tutti armati di caschi con visiere abbassate,manganelli e scudi.


_TIFOSO(minaccioso,rivolgendosi a Negro): ma che cazzo tieni da guardà,celerino e‘mmerd??

(Negro lo guarda,senza rispondere).

_TIFOSO: ma che sì surdo? O sì semplicemente strunz?

_NEGRO(minaccioso): mettiti a sedere e guarda la partita,pezzo di merda.

(I due si guardano per qualche istante).

_TIFOSO(urlando a mò di coro): celerini figli di puttana!! Celerini figli di puttana!!

_TIFOSI(tutti in coro,rivolgendosi a Cobra e gli altri): celerini figli di puttana!! Celerini figli di puttana!!

_MAZINGA(rivolgendosI ai suoi): mantenete la calma.




Curva sud.
Raffaele e Sandro sono seduti a metà curva; si sente il coro degli ultras del Napoli,contro I celerini.


_SANDRO(visibilmente divertito,guardando verso la curva nord): anvedi quelli,ce l’hanno coi celerini.

(Raffaele,visibilmente concentrato a guardare verso il campo,lo ignora).

_SANDRO: ahò,ma me stai a sentì?

_RAFFAELE(guardando verso il campo,pronto ad esultare): anvedi er Pupone….dai,dai,dai…..(alzandosi con tutti I tifosi, e Sandro,esultando come un pazzo) goooooool!!!!!!!

_RAFFAELE E TIFOSI(rivolgendosI alla curva del Napoli): siamo noi,siamo noi,I campioni dell’Italia siamo noi!!!




Curva nord.


_TIFOSI(rivolgendosI alla curva sud): Roma,Roma,vaffanculo!! Roma,Roma,vaffanculo!!

_MAZINGA(rivolgendosi a Cobra,mentre I tifosi continuano col coro): sta vincendo la Roma; all’uscita dallo stadio prevedo rissa.

(Cobra gli fa un’espressione d’approvazione).




Fuori dallo stadio ci sono I celerini in gruppo,tra cui Mazinga,Negro,Aspide e Cobra.
Dallo stadio stanno uscendo gli ultras del Napoli.


_ULTRAS NAPOLI(cantando in coro): Roma,Roma vaffanculo!!! Roma,Roma vaffanculo!!!

_MAZINGA: pronti a proteggervi e ad agire.

_UTRAS NAPOLI(avanzando verso I cellerini): celerini di merda!!! (battendo le mani tre volte) celerini di merda!!! (battendo le mani tre volte) celerini di merda!!!

(alcuni di loro,iniziano a gettare roba addosso ai celerini).

_MAZINGA: ripararsi e indietreggiare!

(lui e gli altri indietreggiano,riparandosi con gli scudi,mentre gli ultras avanzano verso di loro,continuando a lanciargli roba addosso. Alla loro sinistra,sbucano gli ultras della Roma,tra cui Sandro e Raffaele).

_ULTRAS NAPOLI(accorgendosi degli ultras della Roma,facendo fischi e “buuu”): ladri!

_RAFFAELE(ad alta voce): dai ragazzi,rispondiamo a tono! Se veniamo di lì!!

_ULTRAS ROMA: se veniamo di lì,vi facciamo un culo così!!!

_TIFOSO NAPOLI(rivolgendosI ai suoi): ammazziamoli!!!

(I due gruppi di ultras si dirigono l’uno verso l’altro e iniziano una rissa. I celerini intervengono e colpiscono I vari ultras coi manganelli).

_RAFFAELE(rivolgendosi a Sandro): levamose di qua,dai!

(I due,escono dalla mischia e fanno per scappare. Aspide gli guarda e gli rincorre,raggiungendoli e colpendo Sandro al braccio; Sandro cade a terra. Raffaele torna indietro e dà un pugno in faccia ad Aspide,che cade a terra stordito).

_RAFFAELE(aiutando velocemente Sandro ad alzarsi da terra): annamo,alzati!

(I due corrono via. Aspide rimane a terra,toccandosi il labbro sanguinante).




Raffaele e Sandro sono in moto e si fermano davanti ad un palazzo di periferia; Sandro scende dalla moto e si toglie il casco.


_SANDRO: beh,allora ciao Raffaè.

_RAFFELE: ciao Sà. Se vedemo domani pomeriggio.

_SANDRO(dirigendosi al portone): va bene. Ciao.

_RAFFAELE: ciao.

(rimette in moto il motorino e se ne va).




Stadio olimpico.
Fuori dallo stadio ci sono ancora Mazinga,Cobra,Negro,Aspide e gli altri celerini; Aspide è senza casco e ha un fazzoletto pigiato sul labbro.


_MAZINGA(avvicinandosi ad Aspide): a ragazzì,in questo mestiere non si agisce prima di essere minacciato o attaccato,altrimenti,questi sono I risultati.

(Aspide lo guarda).

_MAZINGA: e adesso andiamo,forza.

(salgono sul furgone).






Raffaele è in giro in motorino e,improvvisamente si ferma.


_RAFFAELE: noooo! Me sò dimenticato di fà benzina!

(si toglie il casco e sbuffa,poi,scende dal motorino e lo porta a mano).




Una zona malfamata,vicino al centro.
Omar e altri due suoi coetanei,sono appoggiati ad un muretto e stanno fumando uno spinello,passandoselo a vicenda.
Da una via,arriva Raffaele,portando a mano il motorino


_OMAR(con tono provocatorio,accorgendosi di Raffale): anvedi chi c’è! Quello che fa il fighetto solo quando è in compagnia di quell’artro suo amico, e che quando è da solo,nun te guarda nemmeno in faccia!

_RAFFAELE(visibilmente infastidito,fermandosi a pochi metri da loro): ma che cazzo vuoi?!

_OMAR(sempre con tono provocatorio e quasi derisorio): ma allora mi sbagliavo; il fighetto sà rispondere anche quando è da solo!

(I suoi amici ridono).

_RAFFAELE(seccato): ma vattela a pijà in dar culo!

(fa per incamminarsi nuovamente).

_OMAR(minaccioso,gettando via lo spinello e avvicinandosi a Raffaele,seguito dai suoi amici): che m’hai detto?? (dando una spinta a Raffaele) a “coso”,ma come cazzo te permetti,eh??! Ma lo sai con chi stai a parlà??

_RAFFAELE(altrettanto minaccioso,lasciando cadere a terra il motorino): certo che lo sò; stò a parlà con uno stronzo!!

_OMAR(dandogli un’altra spinta): a chi “stronzo”?? pezzo de merda!!

(Raffaele,di botto,da un pugno in faccia a Omar,facendolo cadere a terra; subito dopo,viene aggredito dagli altri due,riuscendo anche a difendersi).





 Cobra,Negro,Aspide e Mazinga,in divisa,sono sul loro furgone della polizia; Negro alla guida,Cobra al lato passeggero e gli altri due,seduti dietro. L’autoradio suona la canzone “Dinosauro” dei Litfiba,ormai,a più di metà testo.


_MAZINGA(mentre la canzone continua a sentirsi): ahò,abbassa un pò sta radio!

(Negro sorride divertito e abbassa la radio).

_COBRA(sorridendo anche lui divertito): non ti piacciono I Litfiba?

_MAZINGA: non le canzoni di vent’anni fa.

(Cobra e Negro continuano a sorridere divertiti,intanto,la canzone finisce. C’è qualche istante di silenzio).

_COBRA(perplesso,guardando di fronte a sè): cazzo succede?

(Anche gli altri,perplessi,guardano di fronte a sè; dal furgone,in lontananza si vedono Omar e gli altri che stanno facendo rissa tra loro. Il furgone si ferma ad alcuni metri,ma I ragazzi non se ne accorgono perchè sono intenti a fare a botte. Raffaele afferra Omar e I due finiscono a terra,cercando di picchiarsi; Cobra e gli altri,scendono dal furgone,armati di caschi con visiera abbassata e manganelli,dirigendosi minacciosamente verso I ragazzi).

_RAGAZZO(accorgendosi dall’arrivo dei celerini): c’è la polizia! Via!!

(tutti scappano via,tranne Omar che è a terra,con sopra di sè Raffaele).

_RAFFAELE(dando un breve sguardo ai poliziotti,rivolgendosI poi a Omar,alzandosi da lui): porca puttana! (aiutando Omar ad alzarsi) vattene!!

(Omar lo guarda sbalordito,poi corre via. Raffaele,solleva il motorino da terra e,nel frattempo,viene circondato da Cobra e gli altri,che lo guardano minacciosamente; Raffaele lascia cadere nuovamente il motorino).

_ASPIDE: chist è o’strunz che m’ha spaccato il labbro.

_MAZINGA(minaccioso,rivolgendosi a Raffaele): sdraiati a terra e metti le mani sopra la testa!

_RAFFAELE(scuotendo la testa,con aria provocatoria): no. (estraendo il coltellino dalla tasca) preferisco morire,piuttosto che cedere a degli sbirri!

(Mazinga e gli altri,si preparano ad agire).

_COBRA: getta quel coltello.

(I Quattro avanzano verso di lui).

_RAFFAELE(ad alta voce,minaccioso): non vi avvicinate,cazzo!!

(Cobra,Mazinga,Aspide e Negro si guardano tra loro. C’è qualche istante di silenzio).

_COBRA(abbassando lentamente il manganello,parlando con tono calmo): nessuno qui vuole farti niente,okay. (avvicinandosi lentamente a Raffaele,tendendo una mano verso di lui) dammi quel coltello.

(lui e Raffaele si guardano,poi,Raffaele dà un breve sguardo anche agli altri,che,rispetto a Cobra,sono ancora pronti ad agire).

_RAFFAELE(provocatorio): fanculo!

(tenta di scappare,ma viene subito aggredito e preso a manganellate da tutti,cadendo a terra. Mentre tutti lo colpiscono,Raffaele fa dei lamenti; Cobra,smette di colpirlo,ma gli altri continuano. Raffaele smette di lamentarsi).

_COBRA(intervenendo,fermando gli altri): ehy! Ehy,ehy,ehy,ehy basta!!

(Mazinga,Aspide e Negro si fermano e si allontanano da Raffaele,che è steso a terra,immobile,in un lago di sangue; Cobra abbassa lo sguardo verso di lui,si alza la visiera del casco e si china,sentendogli  le pulsazioni al collo).

_COBRA(basito,alzando lo sguardo verso gli altri): ma che l’abbiamo ammazzato?

(tutti assumono un’espressione sconvolta,guardandosi poi tra loro).

_ASPIDE(alzando la visiera del casco,sconvolto e sul punto di piangere): non è possibile. (rivolgendosi a Cobra,che è ancora chinato accanto a Raffaele) magari ti sei sbagliato…

_COBRA(ad alta voce,interrompendolo): è morto,cazzo!! Come ve lo devo dire??

_MAZINGA(rivolgendosi a Cobra,alzando anche lui la visiera del casco): abbassa quella voce!

_COBRA(furioso): tanto chi cazzo vuoi che ci senta! Siamo in culo ai lupi!

(Negro,visibilmente agitato e preoccupato si leva il casco e lo lascia cadere a terra. C’è qualche istante di silenzio).

_NEGRO(visibilmente agitato): che facciamo adesso??

_MAZINGA: niente! Era una lotta tra bulletti,no?! (facendo un’espressione di intesa ai suoi compagni) uno di loro ha esagerato,ed è finita in tragedia.

(tutti lo guardano,poi si guardano tra loro. Negro gira per caso lo sguardo alla sua sinistra,divenendo perplesso).

_NEGRO: ahò,ma che cazzo stai a fà??

(si dirige velocemente e minacciosamente con in mano il manganello alla sua sinistra,dove c’è Omar in lontananza che sta riprendendo la scena col cellulare).

_OMAR(spaventato): cazzo.

(corre via. Negro tenta di raggiungerlo).

_ASPIDE(seguendo Negro con lo sguardo): dove cazzo vai??

_NEGRO(fermandosi e tornando indietro): quel bastardo ci stava filmando col cellulare!

_COBRA: ma chi?

_NEGRO(arrabbiato): ma che ne sò,uno di quei pezzi di merda di bulli!

_COBRA: datti una calmata!

_MAZINGA: Diamocela tutti una calmata!

(c’è qualche istante di silenzio e I Quattro si guardano tra loro).

_MAZINGA: annamo.

(se ne vanno,lasciando il corpo di Raffaele a terra).





Appartamento di Giovanna.
Giovanna sta dormendo nel suo letto e improvvisamente,suona il telefono di casa,svegliandola.


_GIOVANNA(ancora addormentata,rispondendo al telefono): pronto!?…sono io…(divenendo prima scioccata,poi sconvolta) cosa?!




Luogo dell’omicidio di Raffaele.
È mattina presto e,sul posto,ci sono poliziotti e alcuni curiosi,che cercano di vedere la scena; a terra c’è ancora il corpo di Raffaele,circondato da quelli della scentifica che lo esaminano e lo fotografano.
Arriva un taxi e si ferma a pochi metri dai curiosi; vi scende Giovanna,che corre in mezzo alla folla,cercando di oltrepassare I poliziotti di guardia.


_POLIZIOTTO(fermandola): mi scusi,ma non si può passare!

_GIOVANNA: è mio fratello!

_POLIZIOTTO(trattenendola): mi dispiace,ma non si può passare.

(Giovanna si accorge del cadavere di Raffaele e urla sconvolta).

_GIOVANNA(scoppiando a piangere,cercando di liberarsi dal poliziotto): noooo!!!

(urla nuovamente,piangendo disperata,lasciandosi cadere a terra,mentre il poliziotto tenta di sorreggerla).




Appartamento di Mazinga.
La tv è accesa e ce la sigla del tg cinque; Giancarlo è in cucina e sta prendendo una cocacola dal frigorifero. Sul ripiano della cucina c’è un piatto con dentro un panino.
Giancarlo,con in mano una lattina di coca,prende il piatto col panino e si dirige in sala,sedendosi poi sul divano. Il tg inizia.


_CESARA BUONAMICI(dalla tv): buongiorno. Apriamo il tg con una notizia di cronaca: a Roma,poche ore fa,è stato trovato il corpo senza vita di un ragazzo di vent’anni,colpito alla testa e al volto,forse con con una spranga di ferro. (mentre Giancarlo mangia il panino,guardando la tele) Non si conoscono ancora i motivi dell’omicidio,ma si parla di “lotta tra bulli”. Il servizio della nostra inviata.

_INVIATA(voce dalla tv,mentre scorrono le immagini del servizio): è stato trovato senza vita dai carabinieri,in questa zona periferica di Roma,il giovane Raffaele Comincini; era riverso per terra,con diverse ferite alla testa e al volto. (mentre scorrono alcune foto di Raffaele) Era un ragazzo come tanti,Raffaele,che studiava e amava la vita (Mentre Giancarlo,scioccato si sofferma a guardare le foto in tv) quella vita che purtroppo,gli è stata tolta.

(Giancarlo,continua a guardare la tv scioccato e quasi incredulo).




Cimitero.
Giovanna,Laura,Giuseppe,un prete ed un gruppo di altre persone,sono fermi davanti ad un sepolcro aperto,dove c’è riposta una bara.


_PRETE: ora,il nostro amato fratello Raffaele,può andare in pace. (benedicendo la bara) nel nome del padre,figlio e dello spirito santo.

(Giovanna è sul punto di piangere. Laura la abbraccia,poi,è il turno di Giuseppe e,poco alla volta,delle altre persone presenti).




Zona centro.
Negozio di calzature.
Nel negozio ci sono Giovanna,Laura e Giuseppe; lui è dietro al bancone,Laura sta sistemando delle scarpe sugli scaffali e Giovanna è davanti alla vetrina,a guardare fuori con lo sguardo triste e pensieroso.


_GIUSEPPE(rivolgendosi a Giovanna): secondo me è meglio se te ne vai a casa e resti tranquilla per qualche giorno.

_GIOVANNA(senza voltarsi,continuando a guardare fuori): e a che pro? Per autocommiserarmi tutto il giorno?! No,grazie. Preferisco venire a lavorare,almeno vedo gente (voltandosi verso Giuseppe e Laura) e soprattutto sto con voi.

_LAURA(avvicinandosi a Giovanna): sò che è dura,ma devi cercare di reagire.

_GIOVANNA(annuendo): lo sò. È per questo che voglio giustizia per mio fratello.

(si allontana. Laura e Giuseppe si guardano).




Scuola elementare.
Negro è fuori dalla scuola,insieme ad altri genitori; improvvisamente,escono I bambini,tra cui,sua figlia Carolina.


_CAROLINA(contenta,correndo verso Negro): papà!!

_NEGRO(altrettaanto contento,prendendola in braccio): ehy,cucciola! Come stai,eh?

_CAROLINA: bene,papà. E tu,come stai?

_NEGRO(facendo “naso contro naso” all’eschimese): bene,topolina.

(la mette a terra e I due se ne vanno,mano nella mano).




Appartamento di Aspide.
Aspide è in salotto,seduto al pc,posto sul tavolo; è alle prese col programma word e sta scrivendo “sfogare la propria rabbia contro qualcuno,è sempre una sensazione liberatoria”.


_CINZIA(arrivando alle sue spalle,con un evidente pancione): il pranzo è pronto.

_ASPIDE(senza voltarsi): mi era sembrano di averti detto che non avevo fame.

_CINZIA(un pò perplessa): mah…ti ho fatto la pasta al forno,come piace a te.

_ASPIDE(un pò seccato): vorrà dire che la mangerò stasera.

(c’è qualche istante di silenzio e Cinzia lo guarda).

_CINZIA: c’è qualcosa che non và?

_ASPIDE(un pò seccato): non c’è niente che non và. E adesso,lasciami in pace (voltandosi verso Cinzia) ti spiace?!

(Cinzia ci rimane male e se ne va. Aspide si volta nuovamente verso il pc e riprende a scrivere).





Studio legale.
Sarah è nel suo ufficio e sta lavorando al pc.
Bussano alla porta.


_SARAH: avanti!

_DONNA(entrando): mi scusi,avvocato,c’è qui una signorina che vorrebbe parlare con lei.

_SARAH: la faccia passare,grazie.

(la donna si sposta,facendo passare Giovanna,che entra nell’ufficio).

_SARAH(visibilmente stupita alla vista di Giovanna): Giovanna?!

_GIOVANNA: ciao,Sarah.

_SARAH: vieni,accomodati.

(Giovanna accenna ad un sorriso e si siede alla scrivania).

_SARAH: che posso fare per te?

_GIOVANNA: mio fratello Raffaele è stato ucciso.

_SARAH: si….ho Saputo. Anzi,scusa se non sono venuta al funerale,ma ero ad un convegno.

_GIOVANNA: non ti preoccupare.

(c’è qualche istante di silenzio).

_GIOVANNA: se io volessi trovare gli assassini di mio fratello,cosa dovrei fare?

_SARAH: beh….nemmeno la polizia è ancora riuscita a trovare gli assassini.

_GIOVANNA: Sarah….per favore.

(c’è qualche istante di silenzio e Sarah fa un sospiro).

_SARAH: devi avere delle prove schiaccianti che riguardano la persona o le persone che hanno compiuto l’omicidio; solo così potrai incastrarli.

_GIOVANNA: se dovessi riuscire a trovare delle prove che incastrino qualcuno…saresti il mio avvocato?

_SARAH: certo che sarei il tuo avvocato. E poi,siamo cugine e in famiglia ci si aiuta sempre.

_GIOVANNA(annuendo): grazie.

(Sara accenna ad un sorriso).




Appartamento di Mazinga.
Mazinga,Maria e Giancarlo sono a tavola e stanno cenando,con la televisione accesa e c’è un servizio del Tg5.


_CESARA BUONAMICI(dalla tv,subito dopo il servizio): e torniamo a parlare di un fatto di cronaca,accaduto più di una settimana fa a Roma: l’omicidio di Raffaele Comincini,un giovane ventenne romano,trovato morto in una zona periferica della capitale,con numerose ferite alla testa e al volto….

_MAZINGA(un po’ infastidito,cambiando canale col telecomando): che palle. Sempre quelle cose fanno vedè.

_GIANCARLO: io lo conoscevo quel ragazzo.

(Mazinga lo guarda perplesso).

_MARIA(rivolgendosi a Giancarlo): dove l’hai conosciuto?

_GIANCARLO: l’ho conosciuto una sera,fuori da un pub; io avevo litigato con dei tipi che volevano menarmi,e lui è intervenuto in mia difesa.

_MAZINGA(con tono da strafottente,rivolgendosi a Giancarlo): e te pareva che come al solito,ce stà qualcuno che te vò menà. Ma se po’ sapè che combini quando esci??

(Giancarlo lo guarda serio,quasi seccato).

_MARIA(rivolgendosi perplessa a Mazinga): vabbè,ma che c’entra? Si sta parlando di un ragazzo che è stato ammazzato.

_MAZINGA: e che sicuramente,sarà stato ammazzato da qualcuno con cui ha fatto rissa. (rivolgendosi a Giancarlo) Voi giovani d’oggi ve credete de essere tutti fighi,tutti tosti…e infatti poi che fine fate? Andate a finì all’ospedale o peggio ancora al cimitero,come quel ragazzo.

(Maria e Giancarlo lo guardano attoniti. Mazinga continua a pranzare).





Tribunale.
Matteo è seduto al banco degli imputati e,davanti a lui c‘è Sarah. Matteo ha un evidente livido sul naso.


_SARAH: la persona che le ha fatto quel livido sul naso,è presente in quest‘aula?

_MATTEO(annuendo): sì.

_SARAH: ce la può indicare?

(Matteo indica Cobra col dito. Cobra lo guarda serio. C’è qualche istante di silenzio).

_SARAH(rivolgendosi a Matteo): ci sono altri stati altri episodi di violenza,da parte del celerino Cobra,nei suoi confronti?

_MATTEO(dando un breve sguardo da insolente a Cobra): oh sì,c’è stato un altro episodio.

(Cobra continua a guardarlo serio).





È sera.
Cobra è affacciato al balcone del suo appartamento e sta fumando una sigaretta.




Giovanna e Matteo sono in macchina e lui sta guidando.
Improvvisamente,parcheggia in un posto vuoto all’angolo di un marciapiede.


_GIOVANNA(un pò stranita): perchè ti sei fermato qui?

_MATTEO(con l’espressione un pò maliziosa): non volevi parlare?

(le si avvicina e cerca di baciarla).

_GIOVANNA(respingendolo): sì,infatti,”parlare”.

_MATTEO(malizioso e sensuale): okay,allora tu parla pure se vuoi.

(cerca nuovamente di baciarla).

_GIOVANNA(respingendolo nuovamente,visibilmente infastidita): ma ti vuoi stare fermo??

_MATTEO: e dai,non fare la preziosa. E poi,non ci credo proprio che sei uscita con me,solo per parlare e basta.

(si avventa di botto su di lei,cercando nuovamente di baciarla).

_GIOVANNA(cercando di dimenarsi): lasciami!!

(lo prende da un orecchio,tirandoglielo bruscamente,riuscendo ad allontanarlo brevemente da sè. Mentre Matteo soffre,Giovanna riesce ad allontanarlo,lasciandogli poi l’orecchio).

_MATTEO(sofferente,toccandosi l’orecchio): ma sei matta??

(Giovanna apre la portiera dell’auto e vi scende,allontanandosi).

_MATTEO(scendendo a sua volta dalla macchina,restando a metà tra la portiera): dai,Giovanna,scherzavo!

_GIOVANNA(continuando a camminare): mi lasci in pace??!

(svolta l’angolo e si ritrova sotto al palazzo dove abita Cobra).

_MATTEO(raggiungendola e fermandola,prendendola dal braccio): ma dove vai,si può sapere??

_GIOVANNA: vado a casa a piedi!

(si volta e fa per andarsene nuovamente. Cobra si accorge della scena e si sofferma a guardare).

_MATTEO(seguendola): ma se non sai manco ando stai adesso.

_GIOVANNA: chi se ne frega!? Improvviso una strada!

_MATTEO(fermandola da un braccio,visibilmente seccato): ma chi ti credi di essere per tiratela così? Pensi che ce l’hai solo tu??

(Cobra continua a guardare la scena).

_GIOVANNA: per tua informazione,non sono quel tipo di donna! E poi,tu nemmeno sei il mio tipo!

(fa per andarsene ancora).

_MATTEO(afferrandola nuovamente dal braccio,tenendola stretta e tirandola a sè): e come sarebbe il tuo tipo??

_GIOVANNA: lasciami,mi stai facendo male!

(Giovanna cerca di dimenarsi).

_COBRA(dal suo balcone,facendo un fischio): ahò! Embè!?

_MATTEO(alzando insieme a Giovanna,lo sguardo verso Cobra): “embè” che??

_COBRA: lascia il braccio alla signorina e vattene!

_MATTEO(insolente): perchè non chiami gli sbirri,già che ci sei,stronzo!?

_COBRA(serio,ma con tono ironico): sì sì,mò gli chiamo subito. Aspetta lì!

(entra in casa e chiude la porta finestra).

_GIOVANNA: dai,mollami,prima che veramente quello chiama la polizia.

_MATTEO: non me ne frega un cazzo!

(mentre Giovanna cerca nuovamente di liberarsi il braccio,dal portone del palazzo arriva Cobra,con in mano il distintivo da poliziotto; si dirige velocemente verso Matteo).

_MATTEO(minaccioso,rivolgendosi a Cobra,lasciando il braccio a Giovanna): e tu che cazzo vuoi??

_COBRA(avvicinandosi a Matteo,mostrandogli il distintivo): sono io la polizia,stronzo!

(afferra Matteo dai capelli,portandogli la testa all’indietro e lo trascina verso una macchina parchegggiata accanto al marciapiede,sbattendolo sul cofano,a faccia in giu).

_COBRA: e adesso chiedi subito scusa alla signorina qui presente!

_MATTEO(sofferente,ma con tono di sfida): vaffanculo,sbirro di merda!

_COBRA(ad alta voce,con tono arrabbiato,tenendo pigiata la faccia di Matteo sul cofano): ho detto “chiedi subito scusa alla signorina”!!

(Giovanna,un pò perplessa guarda la scena).

_MATTEO(ad alta voce): e va bene,scusa,cazzo,scusaaa!!!

_COBRA(lasciandolo andare e spingendolo via): ecco,bravo! Mò vattene,và!

(Matteo lo guarda scioccato,poi,si volta e se ne va).

_COBRA(rivolgendosi a Giovanna): tutto bene,signorina?

(Giovanna,un pò allibita,annuisce).

_COBRA: mi scusi per la scena a cui l’ho fatta assistere,ma con certi tipi,spesso bisogna usare le maniere forti.

_GIOVANNA(accennando ad un sorriso): non si preoccupi. Purtroppo,al mondo ci sono ancora uomini come quello.

_COBRA: e per fortuna,non siamo tutti uguali.

_GIOVANNA: già.

(I due si sorridono e c’è qualche istante di silenzio).

_COBRA(tendendo una mano verso di lei): io mi chiamo Cobra.

_GIOVANNA(stringendogli la mano): Giovanna.

(I due si sorridono).

_GIOVANNA: senta,io avrei il cellulare scarico; non è che mi potrebbe chiamare un taxi,gentilmente?

_COBRA: se vuole,la riaccompagno io?

_GIOVANNA: la ringrazio,ma non vorrei disturbare.

_COBRA: nessun disturbo. Mi fa piacere.

_GIOVANNA(accennando ad un sorriso intimidito): okay.

(Cobra le sorride dolcemente).




Cobra e Giovanna sono in macchina di lui,che sta guidando.


_COBRA: mi tolga una curiosità….lei non è di Roma,vero?

_GIOVANNA: no,sono di Milano.

_COBRA: è qui in vacanza?

_GIOVANNA: a dire il vero,vivo qui da quindici anni. Lavoro in un negozio di scarpe a Campo De Fiori.

_COBRA: però,l’accento Milanese non se l’è mai perso.

_GIOVANNA: no,infatti; quella è l’unica cosa buona del nord che mi è rimasta.

(sorridono).

_GIOVANNA(indicando alla sua sinistra): ecco,io abito lì.

(Cobra ferma la macchina sul ciglio del marciapiede).

_GIOVANNA: beh,allora,grazie di tutto.

_COBRA: è stato un piacere.

_GIOVANNA(sorridendogli dolcemente): a presto.

(mentre Giovanna scende dall’auto,Cobra ricambia il sorriso).




Piazza Campo De Fiori.
Cobra e Negro camminano per la piazza.


_NEGRO: ma sei sicuro che ti ha detto che lavora in un negozio di calzature?

_COBRA: e certo che sò sicuro.

_NEGRO: e com’è? Carina?

_COBRA: è molto carina.

(c’è qualche istante di silenzio e I due continuano a camminare,poi,Negro si sofferma a guardare un negozio di calzature).

_NEGRO(rivolgendosi a Cobra): non è che è quello il negozio?

(anche Cobra si sofferma a guardare il negozio; al suo interno,si intravede Giovanna dietro al bancone,alle prese con una cliente).

_COBRA(annuendo): è lei.

_NEGRO: beh,cosa stai aspettando? Vai!

_COBRA(quasi intimidito): ma no,dai,sta lavorando.

_NEGRO(ironico): ma che fai il timido?

_COBRA(visibilmente imbarazzato,ma cercando di non darlo a vedere): no,ma che timido?! È solo che non mi va di disturbarla mentre lavora.

_NEGRO: ho capito…vengo con te.

(I due si dirigono verso il negozio e vi entrano; al suo interno non c’è nessuno).

_NEGRO(un pò stranito): ando stà?

(dalla porta del magazzino arriva Giuseppe).

_GIUSEPPE: buongiorno! Cosa posso fare per voi?

(Negro e Cobra si guardano divertiti,cercando di trattenere le risate).

_COBRA: sto cercando la signorina Giovanna.

_GIUSEPPE: un attimo che  gliela chiamo.

(entra nuovamente in magazzino,lasciando però la porta socchiusa).

_GIUSEPPE(non si vede ma si sente la voce in lontananza): ehy,Giovanna,c’è di là un fustacchione che ti cerca.

(Cobra e Negro si guardano divertiti,cercando di trattenere le risate).

_GIOVANNA(voce in lontananza): un “fustacchione”? e chi è?

_GIUSEPPE(voce in lontananza): non lo sò,non gliel’ho chiesto. È qui con un tizio,alto,pelato…una faccia rozza.

(Cobra continua a cercare di trattenere le risate. Negro lo guarda un pò male; arrivano Giovanna e Laura).

_GIOVANNA(sorridendo un pò sorpresa,guardando Cobra): tu che ci fai qui?

_COBRA: passavo da queste parti e mi sono ricordato che mi hai detto di lavorare in un negozio di calzature,così,ho pensato di venirti a trovare.

(Giovanna gli sorride dolcemente).

_COBRA(riferendosi a Negro): a proposito,lui è Negro,mio amico e collega.

_NEGRO: ciao!

_GIOVANNA: ciao! (riferendosi a Laura): lei invece è Laura,mia migliore amica e collega di lavoro.

_LAURA(sorridendo e stringendo la mano a Negro): ciao! Piacere!

_NEGRO(mentre Laura stringe la mano anche a Cobra): piacere mio!

(c’è qualche istante di silenzio imbarazzante).

_NEGRO(intervenendo): il mio amico Cobra avrebbe bisogno di un paio di scarpe da tennis.

_COBRA(stranito,rivolgendosi a Negro): ma de che?

(Negro gli fa un’espressione di intesa).

_COBRA(un po’ imbarazzato,capendo l’espressione): ah,sì,è vero. Me servono giusto un paio de scarpe.

(Giovanna e Laura si guardano divertite).

_GIOVANNA(rivolgendosi a Cobra): dai vieni. Ti aiuto io a scegliertene un paio.

(Giovanna e Cobra si dirigono ad uno scaffale,dove vi sono riposte delle scarpe da tennis varie).

_GIOVANNA(riferendosi alle scarpe): come le vuoi? Sportive o sull’elegante?

_COBRA(un po’ stranito): ma perché,ce stanno pure le scarpe da tennis eleganti?

_GIOVANNA: ma certo; sono quelle che puoi mettere sia con un jeans che con un pantalone un po’ classico.

(c’è qualche istante di silenzio e Cobra guarda le scarpe).

_COBRA: dammele da tennis che è meglio.

_GIOVANNA: ok. Che numero porti?

_COBRA: il 44.

_GIOVANNA(prendendo una paio di scarpe da tennis dallo scaffale e mostrandole a Cobra): che ne dici di queste?

_COBRA(annuendo): va bene.

_GIOVANNA(porgendo le scarpe a Cobra): provale,dai.

(i due si dirigono alla panca,dove Cobra si siede e si toglie le scarpe. Nel frattempo,Negro gli si avvicina,visibilmente divertito,ma cercando di non darlo a vedere. Cobra lo guarda con un‘espressione tra il serio e l‘ironico,intanto,si mette le scarpe nuove).

_COBRA(rivolgendosi a Giovanna,riferendosi alle scarpe): sò comode.

_NEGRO(canzonaatorio): perché non te ne provi altre?

_COBRA: no! Va bene così. (rivolgendosi nuovamente a Giovanna) le prendo.

_GIOVANNA(annuendo): ok.

(intanto che Cobra si toglie le scarpe da tennis,dà un’occhiataccia a Negro,che cerca di trattenere le risate).

_GIOVANNA(prendendo le scarpe da tennis e mettendole in una scatola): te le porto alla cassa,ok?

_COBRA(rimettendosi le sue scarpe): va bene,grazie.

(Giovanna si dirige dietro al bancone).

_NEGRO(a bassa voce,rivolgendosi a Cobra,mentre si allaccia le scarpe): embè,chiedile di uscire,no!?

_COBRA(parlando a bassa voce,finendo di allacciarsi le scarpe): non è questo il momento!

(si alza dalla panca e si dirige alla cassa,dove c’è Giovanna che lo aspetta).

_COBRA(rivolgendosi a Giovanna): quant’è?

_GIOVANNA: sono cinquantacinque euro,ma facciamo cinquanta.

_COBRA(estraendo il portafoglio e sorridendo a Giovanna): ah,grazie.

_NEGRO(toccando dentro Cobra al braccio,mentre Cobra prende i soldi): e daje,diglielo.

_COBRA(a bassa voce,rivolgendosi a Negro): e statte zitto. (voltandosi verso Giovanna,porgendole i soldi) ecco a te.

_GIOVANNA(prendendo i soldi,sorridendo,porgendo lo scontrino a Cobra): grazie. Beh,allora a presto.

(Negro tocca nuovamente dentro Cobra col braccio).

_COBRA(serio,rivolgendosi a bassa voce a Negro): ma che vhoi?

_NEGRO(a bassa voce): e diglielo.

_GIOVANNA(un po’ stranita): c’è qualche problema?

_COBRA(cercando di fare lo gnorri): no no,nessun problema.

_NEGRO(intervenendo): il mio amico Cobra,qui,vorrebbe chiederti…

_COBRA(interrompendolo,un po’ infastidito): lascia fa a me! Te dispiace!?

_NEGRO(ironico): prego.

_COBRA(un po’ imbarazzato,rivolgendosi a Giovanna): ecco….quello che te volevo chiedere era se…se ti andava di uscire a cena con me,una sera di queste.

_GIOVANNA(sorridendo,un po’ sorpresa e allo stesso imbarazzata): ok. Mi farebbe piacere.

_COBRA(sorridendo a sua volta,anche lui imbarazzato): perfetto. Ti va bene venerdì sera alle otto?

_GIOVANNA(sorridendo nuovamente,annuendo): perfetto.

(si sorridono a vicenda,sempre visibilmente imbarazzati).

_COBRA: allora,ci vediamo venerdì sera. Ti passo a prendere io.

_GIOVANNA: d’accordo.

_COBRA(andando via con Negro): ciao!

_GIOVANNA: ciao!

(c’è qualche istante di silenzio,intanto,Giuseppe si avvicina a Giovanna).

_GIUSEPPE(malizioso): carino il tuo amico fustacchione. Dove l’hai trovato?

_GIOVANNA: l’ho conosciuto qualche sera fa; è un poliziotto,sai?

_GIUSEPPE(malizioso): da un poliziotto così,mi farei mettere volentieri le manette.

(Giovanna ride divertita).




Appartamento di Giovanna.
Giovanna arriva in salotto,con I capelli bagnati,indossando solo un accappatoio; con un asciugamano si asciuga I capelli. Prende I telecomando e accende la tv,poi,si siede sul divano. In tv parte il tg 5.


_CESARA BUONAMICI: è stato arrestato questa mattina a Roma,Omar Solari,l’assassino del giovane Raffaele Comincini; la vittima,era stata trovata due settimane fa in una zona malfamata della capitale,con numerose ferite al volto e alla testa. Vediamo il servizio.

(Giovanna,visibilmente scioccata guarda la tv,mentre vi scorrono le immagini di Omar che viene portato via dalla polizia. Giovanna,non molto convinta,scuote la testa).




Appartamento di Mazinga.
Mazinga è seduto sul divano e sta guardando il tg5,dove c’è il servizio su l’arresto di Omar; alle sue spalle c’è Maria,in piedi.Mazinga spegne la tv.


_MARIA: era ora che trovassero l’assassino di quel povero ragazzo.

(Mazinga non risponde e si alza dal divano).

_MAZINGA(andando via): io esco.

(Maria resta perplessa a guardarlo).




Cimitero.
Sandro è in piedi davanti alla tomba di Raffaele e sta piangendo,guardando la foto dell’amico. Alle sue spalle arriva Giovanna che si sofferma a guardarlo.


_GIOVANNA: Sandro?

(Sandro,continuando a piangere,si volta e la guarda. Lei lo guarda a sua volta,poi,gli si avvicina e I due si abbracciano).




un bar.
Giovanna e Sandro sono seduti ad un tavolo; arriva la cameriera e gli porge due caffè.


_SANDRO(mentre la cameriera se ne va): sono stato io a denunciare Omar.

_GIOVANNA(un pò allibita): perchè?

_SANDRO: lui e Raffaele avevano avuto una discussione per via di “roba” scadente che Omar gli aveva venduto.

_GIOVANNA(stranita): no,aspetta…cosa intendi per “roba”?

_SANDRO(facendo un piccolo sospiro): ogni tanto,tuo fratello si faceva le canne,ed era Omar a procurargli il fumo. Solo che un giorno,gli ha venduto del fumo non buono e così,Raffaele non gliel’ha pagato; Omar si è incazzato e I due stavano per fare a botte davanti alla Sapienza,però,siccome Raffaele gli ha fatto vedere il coltellino,Omar se nè andato,minacciandolo che non sarebbe finita lì.

_GIOVANNA(quasi scioccata,ma poco convinta): non credo che Omar abbia potuto uccidere Raffaele. Loro sono sempre stati amici e sono praticamente cresciuti insieme.

_SANDRO(scuotendo la testa): gli amici non si mettono le mani addosso per 250 euro.

_GIOVANNA(scuotendo la testa a sua volta): conosco Omar e sò che non avrebbe mai ammazzato Raffaele.

(Sandro la guarda senza rispondere,poi abbassa la testa, c‘è qualche istante di silenzio).

_SANDRO: io volevo bene a tuo fratello; lui era una persona speciale. Anche se a vederlo non sembrava,si preoccupava sempre prima degli altri e poi di sè stesso.

(Giovanna lo guarda,accennando ad un sorriso).

_SANDRO(accennando anche lui ad un sorriso,visibilmente commosso): sai…quella sera che siamo andati a vedere Roma-Napoli,lui fuori dallo stadio mi ha difeso da un celerino che mi aveva colpito alla schiena….(piangendo ma cercando di sorridere) non me lo scorderò mai questo suo gesto.

(Giovanna,altrettanto commossa,gli accarezza la mano).




È sera.
Cobra e Giovanna arrivano in macchina sotto casa di lei; parcheggiano.


_GIOVANNA: perché non sali un minuto che ci beviamo un caffè?

_COBRA: volentieri.

(i due si sorridono e scendono dall’auto).




Appartamento di Giovanna. L’appartamento è buio; si sente aprirsi la serratura,poi,Giovanna apre la porta e accende la luce,entrando poi in casa seguita da Cobra.


_COBRA(guardandosi attorno,mentre Giovanna chiude la porta): che bella casetta.

_GIOVANNA(togliendosi la giacca e riponendola sull’attacca panni): grazie. (dirigendosi alla cucina) vado a fare il caffè. Tu intanto mettiti pure comodo.

_COBRA: okay.

(si toglie la giacca e la mette sul divano,poi,passeggia per la sala,guardandosi attorno; si avvicina al mobile della televisione e si sofferma a guardare una foto incorniciata,raffigurante un uomo e una donna,con Giovanna,visibilmente più giovane,con accanto a sé un bambino sui dieci anni).

_COBRA(un po’ stranito): mah,che c’hai un fratello più piccolo?

_GIOVANNA(voce dalla cucina): sì,di dieci anni più piccolo di me.

_COBRA: la tua famiglia vive a Roma?

_GIOVANNA(non si vede ma si sente la voce dalla cucina): ci siamo trasferiti qui da Milano quando avevo quindici anni e mio fratello aveva solo cinque anni. Poi,dopo qualche mese,mio padre è scappato e ci ha abbandonati. (arrivando con in mano un vassoio con sopra due tazze di caffè) tre anni fa,mia madre è morta e io e mio fratello siamo rimasti da soli.

(mette il vassoio sul tavolino).

_COBRA: mi dispiace.

_GIOVANNA: non fa niente. Quanto zucchero vuoi nel caffè?

_COBRA: due cucchiaini.

(mentre Giovanna mette lo zucchero nel caffè,Cobra continua a guardare le foto incorniciate,tra cui,una recente di Giovanna e Raffaele insieme. Cobra rimane a guardarla quasi scioccato).

_COBRA(prendendo in mano la foto e mostrandola a Giovanna): è questo tuo fratello?

_GIOVANNA(sedendosi sul divano): si. È quel ragazzo che è stato ucciso qualche settimana fa.

(c’è qualche istante di silenzio e Cobra,scioccato,guarda la foto).

_GIOVANNA: il caffè si fredda.

_COBRA(allibito): scusa ma,devo andare.

_GIOVANNA(stranita): perché?

_COBRA(prendendo la sua giacca dal divano,dirigendosi alla porta): mi sono ricordato che dovevo fare una cosa.

_GIOVANNA(sempre più stranita): okay. Quando ci rivediamo?

_COBRA(aprendo la porta di casa): ti chiamo io.

(esce dall’appartamento. Giovanna continua ad essere stranita).




Un palazzo di nuova costruzione in una zona periferica della città.
Fuori dal palazzo ci sono un gruppo di libanesi,uomini e donne,compresi alcuni celerini che stanno scortando i libanesi fuori dal palazzo. Tra i celerini,ci sono anche Cobra,Mazinga e Negro,che portano tre libanesi con gli altri,poi,si allontanano.


_MAZINGA: allora,“Co”,di cosa ce devi parlà?

_COBRA: ve lo ricordate il ragazzo che abbiamo ammazzato un mese fa?

_MAZINGA: si e allora?

_COBRA: la ragazza con cui sto uscendo è sua sorella.

_NEGRO(sbigottito): Giovanna?

(Cobra annuisce).

_MAZINGA: come fai a saperlo?

_COBRA: l’altra sera l’ho portata fuori a cena e quando l’ho riaccompagnata a casa,mi ha chiesto di salire per un caffè; sò salito e ho visto delle foto in cui c’erano lei e lui da piccoli,e anche una foto recente,in cui,si vedeva bene che era quel ragazzo.

_NEGRO: e tu che hai fatto?

_COBRA: niente. Che dovevo fà? Ho inventato una scusa e me ne sono andato.

_ASPIDE(non si vede ma si sente la voce): cammina,piezz’emmerd!!

_LIBANESE UOMO(non si vede ma si sente la voce): per favore,lasciami qui!

(i tre si voltano e vedono Aspide che tenta di trascinare via un uomo libanese sui 50 anni).

_LIBANESE(quasi piangendo,lasciandosi cadere a terra): ti prego,io non avere altro posto dove andare!

_ASPIDE(furioso,estraendo il manganello): che fai,piangi? Mò te faccio piangere io!

(fa per colpirlo col manganello,ma viene fermato da Negro e Cobra).

_COBRA(spingendo via Aspide): cazzo stai a fa??

_ASPIDE(con aria da strafottente): il mio lavoro.

_COBRA: il tuo lavoro?? A “Napoli”,qui il tuo lavoro è quello di evitare il disordine,non di crearlo! Ce semo capiti?!

_ASPIDE(sempre con aria da strafottente): a celerì,a me nun me cumanda nisciuno. (facendo il verso a Cobra) Ce semo capiti?!

(se ne va).

(Cobra,Negro e Mazinga lo seguono con lo sguardo).

_MAZINGA(rivolgendosi a Cobra): è mejo nun dirgli niente a quello,riguardo quella cosa che c’hai detto; mejo tenerlo fuori…nun me fido di lui.

(Cobra e Negro annuiscono).




DiscoPub.
Giovanna,Laura,Cobra e Negro sono seduti ad un tavolo.
Parte la canzone “bad romance” di Lady Gaga.


_LAURA: mmm,adoro questa canzone! (rivolgendosi agli altri tre) Andiamo a ballare!

(si alza dalla sedia).

_NEGRO(alzandosi a sua volta dalla sedia): volo!

(sorride divertito con Laura,poi, I due se ne vanno).

_COBRA(rivolgendosi a Giovanna): che dici,ci buttiamo nella mischia?

_GIOVANNA(annuendo): andiamo!

(si alzano dalle sedie e si dirigono in pista,raggiungendo Negro e Laura che stanno ballando. Iniziano a ballare anche loro,visibilmente divertiti e scatenati. A fine canzone,si abbracciano,sorridendo divertiti).




Giovanna e Cobra sono in macchina di lui; si fermano sotto casa di lei.


_GIOVANNA: grazie per la serata. Era da un sacco di tempo che non mi divertivo così.

_COBRA: è stato un piacere. E poi,mi sono divertito anch’io.

(si sorridono dolcemente e c’è qualche istante di silenzio).

_GIOVANNA: beh…(avvicinandosi a Cobra) allora buonanotte.

(si danno I tre bacini sulle guance,poi,si soffermano a guardarsi e si baciano per qualche istante).

_GIOVANNA: sarà meglio che vada.

_COBRA(annuendo): ti chiamo domani,okay? Così,magari ci vediamo.

_GIOVANNA(sorridendo dolcemente): ciao.

_COBRA(ricambiando il sorriso): ciao.

(Giovanna scende dalla macchina e se ne va).

_COBRA(visibilmente contento e soddisfatto): evvai!

(mette in moto l’auto e se ne va).




Negozio.
Giovanna,Laura e Giuseppe escono dal negozio,ridendo divertiti.


_GIUSEPPE(estraendo un mazzo di chiavi dalla tasca): non riesco proprio a togliermi dalla mente,la faccia di quello,quando gli ho detto che le scarpe numero quarantanove non le teniamo; è rimasto così!

(fa una caricatura,con occhi e bocca spalancati. Inserisce le chiavi nella serratura,mentre Giovanna e Laura ridono divertite. Alle loro spalle,arriva Cobra in divisa e con in mano una pizza).

_COBRA: ciao.

_GIOVANNA(sorridendo): e tu che ci fai qui?

_COBRA: passavo da queste parti e ho pensato “chissà se Giovanna ha voglia di una pizza”?!

(Giovanna sorride dolcemente,poi abbassa lo sguardo).

_LAURA(sorridendo maliziosamente): beh,noi vi lasciamo soli. Ci vediamo più tardi! (rivolgendosi a Giuseppe) andiamo?!

_GIUSEPPE(ironico,ma allo stesso tempo malizioso,porgendo le chiavi a Giovanna): divertitevi.

(prende Laura sotto braccio e se ne vanno).

_COBRA(sorridendo dolcemente a Giovanna): che dici…ti va?

(Giovanna ricambia il sorriso,poi annuisce).




Giovanna e Cobra sono nel negozio,seduti sulla panca; in mezzo a loro c’è la scatola di pizza vuota e I due,in mano,hanno una lattina di coca cola.


_GIOVANNA: scommetto che uno come te è sempre circondato da donne.

_COBRA(ironico): ah,si,guarda. C’ho talmente tante donne che me escono pure dalle tasche.

(sorridono divertiti).

_COBRA: a dire il vero,da quando faccio questo lavoro,non sono mai uscito con una donna.

_GIOVANNA(sorridendo nuovamente divertita): si,certo,come no.

_COBRA: beh,non nego di averne conosciute tante….ma non le ho mai frequentate.

_GIOVANNA(un pò stupita): non dirmi che sei il classico uomo che pensa solo al lavoro e basta,evitando le distrazioni?

_COBRA: lo ero…..ma poi ho incontrato te.

(I due si guardano dolcemente e c’è qualche istante di silenzio).

_GIOVANNA(visibilmente emozionata): sarà meglio che butto questa roba.

(si alza dalla panca,prendendo il cartone della pizza,e si dirige al bancone,buttando poi il cartone nel cestino. Alle sue spalle arriva Cobra e la abbraccia da dietro,annusandole il collo).

_COBRA(con tono quasi sensuale): hai un profumo fantastico.

(le bacia il collo. Giovanna chiude gli occhi,con l’espressione persa. Dopo qualche istante,lei si volta e I due si baciano appassionatamente per un pò,poi,lei gli abbassa lentamente la cerniera della divisa e gli bacia il collo; lui,visibilmente eccitato,la bacia sulle labbra,poi,scende sul suo seno,eccitando lei a sua volta. Subito dopo,mentre lei gli toglie la giacca della divisa,lasciando lui in canottiera,Cobra le slaccia I pantaloni,togliendoglieli e mettendola di peso,seduta sul bancone,continuando a baciarla su labbra e seno,slacciandosi nel frattempo I pantaloni. Subito dopo,la penetra e fanno sesso per alcuni istanti; durante l’orgasmo,restano abbracciati in maniera passionale.




Carletto è nella sua guardiola della scuola per cui sta di guardia e sta guardando su un piccolo televisore,posto alla sua destra,il tg di studio aperto su Italia uno.


_MONICA GASPARINI(dalla tv): pare che si sia trattato di una lotta tra bulli,quella che ha portato alla morte di Raffaele Comincini,un giovane ventenne di Roma,il cui corpo è stato trovato con numerose ferite alla testa e al volto; nel frattempo,Omar Solari,il giovane ventenne di una banda di bulli,accusato dell’omicidio del coetaneo,è stato rilasciato. Il servizio del nostro inviato Paolo Trombin.

_CARLETTO(molto perplesso e quasi disgustato): se continuamo così,chissà dove andremo a finire.

(in quel momento,arriva Cobra).

_COBRA: ciao Carlè.

_CARLETTO: ciao “Cò”. (Riferendosi alla televisione,mentre Cobra si siede accanto a lui) hai sentito di quel ragazzo che hanno trovato morto un mese fa?

_COBRA(come se niente fosse): no,quale ragazzo?

_CARLETTO: quello che è stato massacrato alla testa. Hanno rilasciato quello che credevano fosse il suo assassino….un bulletto con una faccia da stronzo. (rivolgendo lo sguardo alla tv,dove scorrono le immagini di Omar che esce dalla caserma di polizia) guardalo lì; quasi mi stupisce che non sia lui l’assassino.

(Cobra guarda la tv,con l’espressione seria e quasi perplessa).

_PAOLO TROMBIN(voce dalla tv): e intanto sono ancora senza un nome gli assassini del giovane trovato morto a Roma; la sorella dice “voglio giustizia”.

_CARLETTO(indignato,spegnendo la tv): povero ragazzo. (rivolgendo nuovamente lo sguardo verso Cobra) vai a trovà chi so sti stronzi che l’hanno ammazzato.

(accanto a Carletto c’è un pacchetto di pavesini. Carletto lo prende).

_COBRA(un po’ infastidito,mentre Carletto apre il pacchetto di pavesini): e si fa presto a dì stronzi. Tu che ne sai che magari sto Comincini se l’è andata a cercare!?

_CARLETTO(perplesso,estraendo un pavesino dal pacchetto): e vabbè,ma stai calmo. Non c’è bisogno che ti esalti così.

_COBRA: nun me sto esaltando. E poi,pure tu hai fatto il celerino e dovresti saperlo che la prima regola dei celerini è quella di reagire sempre,specialmente quando si viene minacciati.

_CARLETTO(visibilmente confuso,ancora col pavesino in mano): e mò che c’entra sta cosa dei celerini con la morte di sto ragazzo?

_COBRA(sempre visibilmente infastidito): niente,si fa per dire.

_CARLETTO(ancora visibilmente confuso e col pavesino in mano): ma si fa per dire che??

_COBRA(infastidito): che palle! E mangnate sti pavesini!

(Carletto,stranito e confuso si mangia il pavesino. C’è qualche istante di silenzio,intanto,Carletto mastica).

_CARLETTO(rivolgendosi a Cobra,porgendogli il pacchetto di pavesini): vuoi?

(Cobra lo guarda schifato).




È giorno e in un parchetto un pò malfamato ci sono tre rumeni sui trent’anni; due seduti sugli scalini a bere una bottiglia di birra e l’altro in piedi a fumare una sigaretta. Dalla vietta del parco,arriva Laura.
Il rumeno in piedi la vede e dice qualcosa agli altri due,nella loro lingua,intanto,Laura si avvicina e fa per passare davanti a loro.


_RUMENO 1(mettendosi davanti a Laura,facendola fermare): ehy,bella ragazza. Dove che vai?

(Laura,un pò intimorita,lo ignora e cerca di passare,ma il rumeno continua a mettersi davanti).

_RUMENO 1: hai uno euro da dare me?

(Laura lo guarda,sempre più intimorita,poi,si volta e fa per andarsene,ma si trova alle spalle gli altri due rumeni,che la circondano).

_LAURA(visibilmente spaventata): non ho soldi.

_RUMENO 2(malizioso): allora,tu può offrire qualcosa di meglio di soldi.

(lui e il terzo rumeno le si Avvicinano maliziosamente; Laura indietreggia,andando addosso al primo rumeno. Laura urla spaventata e I tre la afferrano,cercando di palparla. Laura urla disperata,dimenandosi e riuscendo poi a liberarsi,correndo via).

_RUMENO 1(dirigendo lo sguardo verso Laura): curva di muti!!

(I tre si dirigono agli scalini).




Appartamento di Cobra.
Cobra e Giovanna sono seduti sul divano e stanno guardando un film; lui ha le gambe distese sul tavolino,mentre lei è appoggiata di schiena al suo petto. Lui ha un braccio attorno alle sue spalle e sta bevendo una birra dalla bottiglia,mentre lei ha l’espressione pensierosa.


_COBRA: come sei silenziosa stasera. Non ti piace il film?

_GIOVANNA: no…non è per il film; è per Laura. Oggi pomeriggio,mentre tornava al negozio,dopo essere stata dal suo dentista, è stata aggredita da alcuni rumeni,al parco. Le hanno messo le mani addosso,ma per fortuna è riuscita a scappare.

(Cobra resta perplesso).

_GIOVANNA: potevo esserci io al suo posto,visto che il mio medico ha lo studio vicino a quello del dentista di Laura.

(c’è qualche istante di silenzio e Cobra si sofferma a pensare).

_COBRA: quanti hai detto che erano sti rumeni?




Parchetto,verso l’ora del tramonto.
I tre rumeni sono seduti sugli scalini e stanno fumando uno spinello,passandoselo a vicenda. Di fronte a loro,arrivano Cobra,aspide e Negro,con la faccia coperta da dei passamontagna; in mano hanno I manganelli.


_RUMENO 1(alzandosi in piedi,divertito con gli altri due rumeni,rivolgendosi a Cobra e Negro): ma come vi siete conciati? Non è mica carnevale!

(ride con I suoi amici).

_NEGRO(afferrando il rumeno 1 dal bavero,sbattendolo contro il muretto): che cazzo ti ridi,figlio di puttana??

_RUMENO 2(alzandosi,cercando di intervenire): ehy,cazzo fai??

_ASPIDE(minacciando il rumeno 2 col manganello): non pensarci nemmeno. (mentre il rumeno lo guarda intimorito) siediti.

(il rumeno si siede nuovamente sui gradini).

_COBRA(minaccioso,rivolgendosI al terzo rumeno,che è seduto sulle scale): tu,vieni qui.

(il rumeno,visibilmente intimorito,si alza e si avvicina lentamente a Cobra,che lo afferra di botto e lo sbatte contro l’altro muretto,mettendogli il manganello alla gola).

_RUMENO 3(visibilmente spaventato): cosa vuoi,eh?? Noi non fatto niente!

_COBRA(minaccioso): tu dici?!

_NEGRO(rivolgendosI al rumeno 1,continuando a tenerlo contro il muretto): ieri pomeriggio è passata di qui una ragazza….bionda,carina. E voi tre merde non avete esitato a metterle le mani addosso! Dico bene?

_RUMENO 1(con tono da insolente): non ricordo,ne passano talmente tante di puttane qui.

(Negro,furioso,lo colpisce violentemente col manganello,su un braccio. Il rumeno cade a terra dolorante,tenendosi il braccio. Gli altri due rumeni sono visibilmente spaventati).

_COBRA(rivolgendosI al rumeno 3): se non vuoi fare la fine del tuo amico,ti conviene dire la verità!

_RUMENO 3(spaventato,deglutendo): okay,è vero…ieri è passata di qui bella biondina. Però noi non fatto niente. Lei tua ragazza?

_COBRA(con l’espressione furiosa,schiacciando violentemente il manganello sul collo del rumeno): no,lei non mia ragazza,ma migliore amica di mia ragazza! E adesso,dimmi la verità…cosa le avete fatto??

_RUMENO 3(con voce sofferente): solo toccato culo e tette! Nient’altro!!

(Cobra guarda Negro e Aspide,facendo un cenno di intesa. Subito dopo,I tre colpiscono violentemente I rumeni coi manganelli,sia in faccia che sulle braccia,lasciandoli poi a terra doloranti e coi nasi sanguinanti).

_COBRA(minaccioso): vi conviene sparire,perchè se veniamo a sapere che avete messo le mani addosso a qualche altra ragazza,vi buttiamo addosso una tanica di benzina e vi diamo fuoco. Intesi??

(I tre rumeni non rispondono e continuano a lamentarsi. Cobra,Negro e Aspide se ne vanno).




Negozio di calzature.
Giuseppe è davanti alla vetrata e sta guardando fuori,dove,dall’altra parte della strada,c’è Omar che guarda verso il negozio; dalla porta del magazzino,arrivano Giovanna e Laura.


_GIUSEPPE(continuando a guardare fuori): è da più di un quarto d’ora che quel tipo sta lì.

(Giovanna e Laura gli si Avvicinano,guardando anche loro fuori,dove c’è ancora Omar che guarda verso il negozio).

_LAURA: ma non è quel ragazzo che avevano accusato dell’omicidio di Raffaele?

_GIOVANNA: io non credo che sia stato lui.

(c’è qualche istante di silenzio e Giuseppe si allontana,dirigendosi al bancone. Omar e Giovanna si guardano).

_GIUSEPPE(tornando alla vetrata,visibilmente minaccioso): mò lo faccio scappare io.

(fa per uscire dal negozio).

_GIOVANNA(fermandolo): aspetta! Magari vuole parlare con me.

(lei,Laura e Giuseppe si guardano,poi,Giovanna esce dal negozio e si dirige verso Omar,avvicinandosi a lui. I due si guardano).

_GIOVANNA: ciao,Omar.

(Omar la guarda e abbassa lo sguardo).

_GIOVANNA: mi devi dire qualcosa?

(c’è qualche istante di silenzio e Omar la guarda,quasi come se stesse prendendo coraggio; improvvisamente,dirige lo sguardo dietro Giovanna,guardando Cobra che parcheggia la moto accanto al negozio di calzature e vi scende,togliendosi il casco e guardando verso lui e Giovanna. Omar,assume un’espressione intimorita).

_GIOVANNA: che succede?

(Cobra posa il casco sulla moto e si dirige verso di lui. Omar,sempre più intimorito,si volta e corre via. Cobra arriva accanto a Giovanna,soffermandosi perplesso a guardare Omar).

_COBRA(rivolgendosi a Giovanna): che voleva quello?

_GIOVANNA(stranita e un pò confusa): non lo sò.

(Cobra assume un’espressione pensierosa,poi,cercando di fare finta di niente,si volta con Giovanna e I due si dirigono al negozio).




È sera.
Da una farmacia,esce Omar,con in mano un sacchettino di medicinali e si incammina in una via.
Improvvisamente,mentre fa per svoltare l’angolo,si trova davanti Cobra e Negro,entrambi con mani in tasca e sguardo minaccioso. I due lo afferrano e lo sbattono contro il muro.


_COBRA: cazzo c’hai da dire alla mia ragazza te??

_OMAR(visibilmente spaventato): niente. Non sò nemmeno chi siete,lo giuro!

_NEGRO: a “sorcio”,nun dì cazzate! Lo sò che quella sera c’hai ripreso col telefonino,mentre menavamo il tuo amico.

_OMAR(spaventato): non sò di cosa state parlando.

(Negro gli dà un pugno in faccia. Omar cade a terra col naso sanguinante. Cobra si china su di lui,frugandogli nelle tasche,trovando poi il cellulare; lo prende e lo butta per terra,calpestandolo violentemente,fino a romperlo).

_NEGRO: e se racconti a qualcuno questa storia,la prossima volta veniamo direttamente a casa tua.

(lui e Cobra se ne vanno. Omar resta a terra col naso sanguinante).




È giorno.
Zona centro.
Cobra,Aspide,Mazinga,Negro e Carletto sono seduti fuori da un bar; Mazinga,Negro e Carletto sono seduti di spalle rispetto al bar,mentre Cobra e Aspide,sono seduti di spalle rispetto alla strada.


_CARLETTO: stasera che facciamo? Ci andiamo a mangiare una pizza?

_NEGRO: stasera non posso; ho promesso a Carolina che l’avrei portata al luna park.

_COBRA: manco io posso.

_CARLETTO: non dirmi che esci con una donna?

_MAZINGA: e che non lo sai?! Il nostro Cobra si è fidanzato.

_CARLETTO(ironico): anvedi er mandrillone.

(tutti sorridono divertiti. Intanto,dietro Mazinga,Negro e Carletto,passa Adriano in divisa da poliziotto,insieme ad altri due colleghi; Adriano sta fumando una sigaretta).

_COBRA(accorgendosi di Adriano): anvedi chi c’è sta….l’infamone.

(con la testa indica Adriano e gli altri si voltano a guardarlo. Adriano si accorge di loro e,mentre anche lui si sofferma a guardarli,continuando a fumare,I suoi due colleghi entrano nel bar).

_ASPIDE(con tono di sfida,rivolgendosI ad Adriano): che cazzo vuoi?

(Adriano non risponde e lo guarda con un’espressione di sfida. A sinistra di Cobra arriva Giovanna con in mano un sacchetto,ma Cobra non se ne accorge).

_GIOVANNA(sorridendo,dando un bacio sulla guancia a Cobra): ciao! (rivolgendosi a Negro) ciao Negro!

_NEGRO: ciao!

_COBRA(sorridendo a sua volta): ehy! Che ci fai da queste parti?

_GIOVANNA(mostrando a Cobra il sacchetto): sono andata a comprare il regalo per il compleanno di Laura.

(Adriano è fermo a guardare la scena).

_CARLETTO(ironico): a “Co”,non ci presenti la signorina?

_COBRA(un pò imbarazzato): ahm…Giovanna,loro sono Carletto,Mazinga e Aspide. Ragazzi,lei è Giovanna.

_GIOVANNA(sorridendo e rivolgendosi a Carletto e Aspide): ciao!

_CARLETTO(sorridendole a sua volta): ciao e piacere!

_GIOVANNA(rivolgendosi a Mazinga): buongiorno!

_MAZINGA: nun ce semo Giovà; dimmi pure “ciao” e dammi del tu.

_GIOVANNA: okay.

_MAZINGA(sorridendole): ecco,brava.

_CARLETTO(ironico): e così….tu sei la ragazza di Cobra?

(Giovanna sorride imbarazzata. Adriano continua a guardare la scena,poi,butta la sigaretta ed entra nel bar).

_COBRA(visibilmente imbarazzato,rivolgendosi a Carletto): Carlè,e sù!

(Carletto sorride divertito).

_GIOVANNA(rivolgendosi a Cobra): per il suo compleanno,Laura vorrebbe andare al luna park; ti va di venire?

_COBRA: ma certo che me và.

_GIOVANNA(rivolgendosi a Negro): vieni anche tu?

_NEGRO: io ci devo giusto portare mia figlia. Quindi,potremmo andare tutti insieme?!

_GIOVANNA(annuendo e sorridendo): okay. (rivolgendosi a Cobra) allora a stasera.

(lei e Cobra si danno un bacio).

_GIOVANNA(rivolgendosI agli altri Quattro): ciao ragazzi!

_CARLETTO E MAZINGA(mentre Giovanna se ne va): ciao!

_MAZINGA(rivolgendosi a Cobra): è molto carina. Complimenti.

_CARLETTO(ironico): è vero. Quello che mi chiedo è come ha fatto a mettersi con uno come te.

(ride divertito).

_COBRA(ironico,prendendo una patatina dalla ciotolina sul tavolo e tirandola addosso a Carletto): falla finita!

(ridono).




È sera.
Miriam e Carolina sono fuori dal portone del palazzo in cui abitano; arriva la macchina di Cobra e si ferma lì davanti. Dal sedile posteriore,scende Negro,intanto,Cobra abbassa il suo finestrino; in macchina si notano anche Giovanna,seduta davanti con Cobra,e Laura seduta dietro.


_NEGRO(rivolgendosi a Carolina): ciao,Tesoro! Pronta per le giostre?

_CAROLINA: sì!

_NEGRO: sali in macchina,dai.

(Carolina corre alla macchina e vi sale).

_LAURA(da dentro l’auto,rivolgendosi a Carolina): ciao! Io sono Laura.

_CAROLINA(sorridendo): ciao! Io mi chiamo Carolina.

_MIRIAM(rivolgendosi a Negro,riferendosi a Laura): chi è quella ragazza?

_NEGRO: è un’amica della ragazza di Cobra; dovevano andare anche loro al luna park e così gli ho proposto di andare tutti assieme.

_MIRIAM: non fate tardi.

(Negro annuisce,poi,sia lui che Miriam se ne vanno).




Luna park.
Cobra,Giovanna,Laura,Negro e Carolina stanno camminando per il luna park; Cobra e Giovanna sono mano nella mano.


_LAURA(guardando di fronte a sè,sorridendo contenta): ciao!!!

_GIUSEPPE(arrivando davanti a loro,sorridendo contento): ma ciao!!! (dando I tre bacini a Laura) auguri,Tesoro!!

_LAURA: grazie.

_GIUSEPPE(guardando Carolina): ma chi è questa bella bambina?

_NEGRO: è mia figlia.

_GIUSEPPE(divenendo perplesso): ah.

_LAURA: allora,andiamo su qualche giostra?

_GIOVANNA: se andassimo sul galeone?

_COBRA: dai,annamo.

_NEGRO: noi però restiamo giù a guardarvi.

(lui,Giovanna e Cobra se ne vanno. Laura fa per seguirli).

_GIUSEPPE(fermando Laura da un braccio): spiegami una cosa….(riferendosi a Negro) quella “mozzarella” come fa ad avere una figlia nera?

(Laura sorride divertita,scuotendo la testa,poi se ne va. Giuseppe,confuso la segue).




Luna park.
Cobra,Giovanna,Giuseppe e Laura arrivano agli autoscontri.


_GIUSEPPE: facciamo una sfida “uomini contro donne”?

_LAURA: no,io non salgo. Vado a fare compagnia a Negro alla giostra dei bambini.

_GIOVANNA: okay. Allora ci vediamo dopo?

(Laura annuisce e se ne va verso una giostra per bambini,posta davanti agli autoscontri; seduto sulla panca c’è Negro che,visibilmente pensieroso guarda Carolina sulla giostra).

_LAURA(sedendosi accanto a lui): tutto bene?

_NEGRO(sempre visibilmente pensieroso): si.

(c’è qualche istante di silenzio).

_NEGRO: anzi no. La verità è che mi manca la mia famiglia.

_LAURA: da quanto tu e Miriam siete divorziati?

_NEGRO: da un anno.

_LAURA: la ami ancora…vero?

(Negro non riponde e abbassa lo sguardo).

_LAURA: scusa,non sono fatti miei.

_NEGRO: non ti preoccupare.

(I due si guardano per qualche istante).

_LAURA: secondo me,Dovresti dirglielo.

(Negro la guarda senza rispondere,divenendo nuovamente pensieroso).




Appartamento di Miriam.
suonano alla porta e lei va ad aprire; fuori c’è Negro con in braccio la bambina,che sta dormendo.


_NEGRO: ciao.

_MIRIAM(facendogli spazio per passare): entra.

_NEGRO(entrando): grazie. (riferendosi alla bambina) la metto a letto.

_MIRIAM: no,lascia. Ci penso io.

_NEGRO(porgendole la bambina): okay.

(Miriam prende la bambina e si dirige alle camere. Negro intanto “passeggia” per la sala,soffermandosi a guardare una foto incorniciata,dove ci sono lui e Miriam il giorno in cui si sono sposati. C’è qualche istante di silenzio).

_MIRIAM(arrivando alle spalle di Negro): vuoi un caffè,o qualcos’altro?

(c’è qualche istante di silenzio. Negro si volta verso Miriam e I due si guardano).

_NEGRO: ti amo.

_MIRIAM(un pò allibita): come,scusa?

_NEGRO(avvicinandosi a lei): non faccio altro che pensare a te…..a noi.

(le si avvicina col viso contro il suo).

_MIRIAM(abbassando lo sguardo): Negro,per favore.

(Negro la bacia sulla bocca; all’inizio,lei sembra volersi ritrarre,poi,ricambia il bacio. I due si baciano appassionatamente,dirigendosi nel frattempo verso il divano,togliendosi la maglietta a vicenda,sdraiandosi poi sul divano,continuando a baciarsi appassionatamente).




Appartamento di Cobra.
Cobra e Giovanna entrano in casa,baciandosi appassionatamente e visibilmente eccitati,togliendosi a vicenda le giacche e “buttandosi” sul divano,stando lei sopra di lui,continuando a baciarsi.




Appartamento di Mazinga.
Mazinga è seduto sul divano e sta spegnendo la tv; si alza dal divano e si dirige al bagno,dove al suo interno c’è Maria in accappatoio e con i capelli bagnati,che si sta asciugando i capelli con un asciugamano. Mazinga si sofferma a guardarla.


_MARIA(accorgendosi di Mazinga): che c’è?

(Mazinga non le risponde e le si avvicina,baciandola appassionatamente).




Appartamento di Aspide.
Aspide e Cinzia sono nel loro letto,sdraiati uno accanto all’altra; lei si accarezza la pancia.


_CINZIA(sorridendo dolcemente da sola): oh mio Dio…il bambino sta scalciando. (prendendo la mano di Aspide e mettendola sul pancione) senti.

(c’è qualche istante di silenzio e Aspide resta con la mano sul pancione di Cinzia; i due si guardano).

_CINZIA(visibilmente felice): lo senti?

_ASPIDE(come se niente fosse,divenendo serio): no,non lo sento.

(le toglie la mano dalla pancia e si alza dal letto,andando via).

_CINZIA(divenendo stranita e perplessa): ma dove vai?

_ASPIDE(non si vede ma si sente la voce): al pc.

(Cinzia diviene pensierosa).




Negro è nel letto,nudo e coperto solo dalle lenzuola; dalle fessure della tapparella entra della luce.


_MIRIAM(arrivando accanto al letto,vestita normalmente,scuotendo Negro da un braccio): ehy,alzati dai.

(Negro,ancora visibilmente assonnato,si sveglia e si stira).

_MIRIAM(un po’ spazientita): allora,ti alzi o no?!

_NEGRO(stranito,sedendosi sul letto): che c’hai?

_MIRIAM(spazientita): non ho niente. Voglio solo che te ne vai,prima che Carolina ti veda qui.

_NEGRO: anche se dovesse vedermi qui,che male ci sarebbe?

_MIRIAM(facendo un sospiro): senti,stanotte è stato bello….ma ciò non vuol dire che io e te siamo tornati insieme.

_NEGRO(un po’ perplesso e un po’ confuso): mah…io credevo che anche tu mi amassi ancora.

_MIRIAM: io non ho mai smesso di amarti….ma non voglio tornare con te. E ora vattene,ti prego.

(Miriam esce dalla stanza. Negro resta perplesso a pensare).




Negro è fermo ad un bancomat,con l’espressione arrabbiata. Alla sua destra arriva Cobra,ma Negro non se ne accorge e inizia a prendere violentemente a calci e pugni lo sportello.


_COBRA(correndo da Negro e fermandolo): ahò,ma che stai a fa??

_NEGRO(furioso,cercando di colpire nuovamente il bancomat): fanculo!!

_COBRA(spingendolo via): ma che te sei impazzito,a “Ne”?!

(c’è qualche istante di silenzio e Negro prende fiato,divenendo più calmo).

_COBRA: che t’è successo?

_NEGRO: sono un idiota; credevo che bastasse dire a Miriam che l’amavo,per far sì che tornassimo insieme. Ma mi sbagliavo. Lei è solo una sgualdrina,come tutte le altre; prima si è fatta “sbattere” e poi mi ha buttato nuovamente fuori di casa. (furioso) puttana!

_COBRA: Negro,calmati.

_NEGRO(alzando la voce,sempre furioso): puttanaaa!!!

_COBRA(alzando a sua volta la voce): ahòòò!! Ma che te devo dà un cazzotto in faccia??!

(Negro sembra divenire un po’ più calmo,accennando ad un sorriso ironico).

_COBRA: annamo a berci qualcosa,così ti rilassi ed eviti di fare il pazzo in mezzo alla strada.

_NEGRO(sorridendo ironicamente,scuotendo la testa): tutte troie.

_COBRA(portando via Negro): si,okay,tutte troie.




Bar.
Giovanna,Giuseppe e Laura sono seduti ad un tavolo e stanno bevendo il caffè.


_GIUSEPPE(ironico,rivolgendosi a Giovanna): allora,gioia,a quando le nozze tra te e il bel poliziotto?

_GIOVANNA: ma se stiamo insieme da neanche un mese.

_GIUSEPPE(canzonatorio): beh,ma avete tutti e due una certa età ed è ora che vi affrettate.

_GIOVANNA(sorridendo divertita con Laura): che cafone.

(gli dà una piccola sberla sul braccio,continuando a sorridere divertita con entrambi. Nel bar entra Adriano,in divisa da poliziotto e si sofferma per un istante a guardare Giovanna,che lo guarda a sua volta; Adriano si siede al bancone).

_ADRIANO(rivolgendosi al barman): mi fa un caffè,per favore?

_LAURA(ironica,rivolgendosi a Giovanna): mi sà che hai fatto colpo. Hai visto come ti ha guardata?

_GIOVANNA: si….e mi ha fatto venire I brividi.

_GIUSEPPE(ironico): sei una calamita per I poliziotti a quanto pare.

(il barman porge il caffè ad Adriano,che si volta a dare un breve sguardo a Giovanna).

_GIUSEPPE(guardando l’orologio): forza ragazze,dobbiamo riaprire il negozio.

_GIOVANNA(alzandosi dalla sedia): vado un secondo in bagno.

_GIUSEPPE: okay. Io intanto pago e ti aspettiamo fuori.

(Giovanna si allontana e Adriano la segue con lo sguardo).




Giovanna esce dal bagno del bar e si trova davanti Adriano.
I due si guardano.


_ADRIANO: tu sei la ragazza di Cobra,giusto?

_GIOVANNA(un pò stranita): si. Tu sei un suo collega?

_ADRIANO: ex collega.

(Giovanna lo guarda sempre più stranita).

_ADRIANO: stai molto attenta….il tuo uomo è uno pericoloso,che non si fa scrupoli a fare qualcosa di violento.

_GIOVANNA: scusa,ma non ti seguo.

_ADRIANO: capirai,credi a me.

(I due si guardano nuovamente,poi,lui entra in bagno).

_ADRIANO(prima di chiudere la porta,voltandosi verso Giovanna): a proposito,domani mattina fatti un salto in piazza Barberini; vedrai chi è veramente  Cobra.

(chiude la porta del bagno. Giovanna resta immobile con l’espressione tra il perplesso e il pensieroso).




Piazza Barberini.
Ci sono un gruppo di manifestanti che stanno protestando,arrivando da una delle vie laterali; davanti al loro furgone,ci sono Cobra,Mazinga,Negro e Aspide,insieme ad un gruppo di altri celerini. Tutti sono armati di casco con visiere abbassate,scudi e manganelli.


_MANIFESTANTI(rivolgendosI alla polizia): poliziotti figli di puttana! Poliziotti figli di puttana! Poliziotti figli di puttana!!

_MAZINGA(rivolgendosI alla sua squadra e agli altri): tenetevi pronti ad agire.

_MANIFESTANTI(avvicinandosi minacciosamente ai poliziotti): via,via,polizia!! Via,via,polizia!! Via,via,polizia!!

(Mazinga e gli altri si avventano sulla folla di manifestanti,colpendoli con I manganelli. Cobra prende a manganellate alcuni tizi,poi,da una forte manganellata in faccia ad un tizio,che cade a terra,stordito; subito dopo,Cobra si volta e vede che alle sue spalle,infondo alla piazza c’è Giovanna,immobile,che lo guarda con l’espressione scioccata e quasi sconvolta. Cobra resta immobile a guardarla,poi,Giovanna si volta e corre via).

_COBRA(a bassa voce,guardando Giovanna andare via): cazzo….(rincorrendola) Giovanna!!

(la raggiunge e la ferma,prendendola da un braccio).

_COBRA: aspetta!

_GIOVANNA(liberandosi bruscamente il braccio): non toccarmi!!

(fa per andarsene nuovamente).

_COBRA(seguendola e fermandola nuovamente,prendendola dal braccio): lascia che ti spieghi.

_GIOVANNA(liberandosi nuovamente il braccio,visibilmente arrabbiata e sconvolta): che cosa mi devi spiegare? Che non sei un semplice poliziotto,ma che sei uno che si diverte a massacrare la gente??

_COBRA(un pò seccato): tu davvero pensi che mi ci diverto a fare quello che faccio?? Fa parte del mio lavoro!

_GIOVANNA(molto sconvolta e molto arrabbiata): mi sembra che ti soddisfi molto il tuo lavoro!

_COBRA(cercando di farle una carezza sul viso): Giovanna,calmati.

_GIOVANNA(respingendolo bruscamente): non mi toccare,cazzo!! “faccio il poliziotto” mi dice, e io scema che ci ho creduto!!

_COBRA(spazientito): Sì,faccio il celerino,embè!? Qual è il problema??

_GIOVANNA: “qual è il problema??” tu massacri la gente,ecco qual è il problema!!

_COBRA(spazientito): lo stato mi paga per questo! È un lavoro,non è che stò a giocà!

_GIOVANNA(quasi disgustata): bel lavoro,complimenti. Peccato che io con uno come te non ci voglio stare!

(fa per andarsene).

_COBRA(spazientito,fermandola da un braccio): senti,sei libera di fare quello che vuoi…(assumendo un tono ed un espressione più calma,quasi triste) ma se ti ho mentito,è solo perchè mi piaci…tu mi piaci veramente,Giovà. Non ti voglio perdere.

(I due si guardano e c’è qualche istante di silenzio. Giovanna abbassa la testa,divenendo pensierosa; Cobra le si avvicina lentamente,mettendole una mano sul viso e poggiando poi il suo viso,contro quello di lei. C‘è qualche istante di silenzio e Giovanna è sul punto di piangere).

_COBRA: mi dispiace di non essere stato sincero con te. (mentre a Giovanna scendono le lacrime dagli occhi) perdonami.

_GIOVANNA: ti Prego…giurami che non mi mentirai più.

_COBRA(annuendo): te lo giuro.

(si baciano per pochi istanti,poi,si abbracciano; in quel momento,alle loro spalle, a qualche metro da loro,c’è Mazinga che li guarda,sollevando la visiera del casco,assumendo un’espressione preoccupata).




Spogliatoi del vii nucleo celere.
Mazinga,Adriano e Negro,sono appena usciti dalla doccia e,in accappatoio si dirigono ai loro armadietti.
Cobra è davanti al suo armadietto aperto e si sta abbottonando la camicia. Mazinga lo guarda,poi,si siede sulla panca posta davanti agli armadietti.


_MAZINGA(asciugandosi un piede con un asciugamano): stasera esci con lei?

_COBRA(sistemandosi il colletto della camicia): sì.

_MAZINGA(asciugandosi l’altro piede): mi sembra che ti stai spingendo troppo oltre con quella ragazza. O sbaglio?

_COBRA(sistemandosi I capelli con la mano): sbagli.

_MAZINGA(alzandosi e avvicinandosi a Cobra): dì la verità….ti sei innamorato?

_COBRA(un pò infastidito): perchè,ci sarebbe qualcosa di male in questo?

_MAZINGA: no. Ma non vorrei che magari,preso dai sensi di colpa,racconti a Giovanna di quello che abbiamo fatto a suo fratello.

_COBRA: se è solo questo che ti preoccupa,puoi stare tranquillo; (mettendosi la giacca) ho fatto un giuramento “proteggere me stesso e I miei fratelli”,e non ho alcuna intenzione di tradire questo patto. Mai.

(chiude l’armadietto e se ne va. Mazinga resta immobile,con l’espressione pensierosa).




Un ristorante,dove c’è un’orchestra e alcune persone che ballano in pista.
Cobra e Giovanna sono seduti ad un tavolo e hanno appena finito di cenare,sorridendo divertiti. C’è qualche istante di silenzio e l‘orchestra suona un lento.


_COBRA: ti va di ballare?

(Giovanna accenna ad un sorriso e annuisce,poi,I due si alzano da tavola e si dirigono in pista,iniziando a ballare. C‘è qualche istante di silenzio e I due si guardano negli occhi).

_COBRA: io ti amo.

_GIOVANNA(un pò stupita): cosa?

_COBRA: mi sono innamorato di te dal primo istante in cui ti ho vista. Ho letteralmente perso la testa per te.

(I due si guardano,poi si baciano,stringendosi forte l’uno all’altra. Si guardano nuovamente).

_GIOVANNA: anch’io ti amo.

(si baciano).




Negozio.
Giuseppe sta pulendo il bancone,Laura sta sistemando alcune scarpe sugli scaffali,mentre Giovanna sta passando la scopa a terra.


_GIUSEPPE(visibilmente incuriosito,rivolgendosi a Giovanna): embè,non ci racconti niente di ieri sera?

_GIOVANNA(sorridendo): e cosa vi dovrei raccontare?

_GIUSEPPE: beh,ad esempio com’è andata la serata con quel bel fustacchione di Cobra.

_GIOVANNA: e come volete che sia andata?! Siamo andati fuori a cena,abbiamo ballato e….

_GIUSEPPE E LAURA(molto incuriositi): E?

_GIOVANNA: lui ha detto che mi ama.

_GIUSEPPE(entusiasta come Laura): davvero??

_GIOVANNA(annuendo): si.

_LAURA: e tu che hai risposto?

(c’è qualche istante di silenzio e Giovanna è visibilmente intimidita).

_GIOVANNA: gli ho detto che lo amo anch’io.

_GIUSEPPE(entusiasta): Madò,che bello!! (divenendo malizioso) poi,scommetto che avete fatto “fuoco e fiamme”?!

_GIOVANNA: mi dispiace deluderti,ma ieri sera,è stata una serata romantica,fino alla fine; abbiamo dormito insieme,senza fare niente,stando abbracciati a condividere il silenzio.

_GIUSEPPE: come ti invidio! Magari lo incontrassi anch’io un uomo così; invece,conosco solo degli sfigati che vogliono solo portarmi a letto (ironico) e non per dormire.

(I tre ridono divertiti).

_LAURA(rivolgendosI dolcemente a Giovanna): sono felice per te. Da quando stai con Cobra,ti è tornato il sorriso.

(Giovanna le sorride dolcemente,abbassando lo sguardo).

_GIUSEPPE(con tono un pò canzonatorio): adesso però,devi convincerlo a cambiare lavoro. E un suggerimento per convincerlo ce l’avrei.

(le fa il gesto del rapporto orale).

_GIOVANNA(ridendo con Laura): noo!

(ridono tutti e tre).

_GIOVANNA: e poi,non potrei mai fargli cambiare lavoro; anche se quello che fa è un mestiere violento,io lo accetto…o per lo meno,mi sforzo di accettarlo.

_GIUSEPPE: lo ami proprio tanto,eh?

_GIOVANNA(annuendo): già.

(c’è qualche istante di silenzio e Giuseppe e Laura la guardano).

_LAURA: sai che facciamo? Per festeggiare,ce ne andiamo tutti e tre fuori a cena!

_GIOVANNA: non posso. Stasera viene Cobra a casa mia a vedere un film.

_GIUSEPPE(canzonatorio): spero che non sia un porno.

_GIOVANNA(ridendo con Laura): ma no,scemo!

(ridono).

_LAURA(rivolgendosi a Giuseppe): beh,allora andiamo noi!

_GIUSEPPE: puoi dirlo forte!

_GIOVANNA: io finisco di pulire qui,poi me ne vado.

_GIUSEPPE: okay,allora chiudi tu. (dirigendosi verso l’uscita,seguito da Laura) Ciao,bella!

(apre la porta ed esce dal negozio).

_GIOVANNA: ciao!

_LAURA(sorridendo a Giovanna): ciao!

_GIOVANNA: ciao! E buona serata!

_LAURA(uscendo dal negozio): anche a te!

(Giovanna si avvicina alla porta e la chiude a chiave,poi,riprende la scopa e continua a passarla per terra,raccogliendo la polvere con la paletta dopo alcuni istanti,si sente bussare alla porta. Giovanna,appoggia la scopa allo scaffale).

_GIOVANNA(sorridendo divertita,dirigendosi verso la porta): cosa vi siete dimenticati?

(si impietrisce davanti alla porta,divenendo perplessa; fuori dal negozio c’è Omar che ha un grosso livido sul naso. I due si guardano per alcuni secondi).

_GIOVANNA(aprendo la porta del negozio): mio Dio,ma che ti è successo?

_OMAR(visibilmente agitato e preoccupato,estraendo un cd dalla giacca): qui dentro c’è tutta la verità sull’omicidio di tuo fratello.

(le porge il cd. Giovanna,perplessa,prende il cd e lo guarda,poi,guarda Omar).

_OMAR: due di quei bastardi mi hanno menato, e mi hanno rotto il cellulare…ma io avevo già salvato il filmato sul mio computer.

_GIOVANNA(un pò allibita): se sapevi chi ha ucciso Raffaele,perchè non l’hai detto alla polizia?

_OMAR: perchè ho una madre e una sorella più piccola da proteggere…..e mia sorella è malata,lo sai. (mentre Giovanna lo guarda) Se scoprono che ho parlato con te e ti ho dato quel dischetto,mi ammazzano.

(Giovanna continua a guardarlo allibita e perplessa).

_OMAR: quella sera tuo fratello mi ha aiutato a scappare. Per questo merita giustizia.

(corre via. Giovanna lo guarda,poi,guarda il cd,assumendo un‘espressione pensierosa).




Appartamento di Giovanna.
Giovanna è seduta sul divano,davanti al tavolino dove vi è riposto il pc portatile; in mano ha il dischetto. Toglie il dischetto dalla custodia,apre il masterizzatore del pc,ci mette il dischetto e lo richiude; sul monitor compare la scena di Raffaele circondato da Cobra e gli altri.


RAFFAELE(scena nel pc): Fanculo!

(tenta di scappare,ma viene subito aggredito e preso a manganellate dagli altri,cadendo a terra. Mentre tutti lo colpiscono,Raffaele fa dei lamenti; Cobra,smette di colpirlo,ma gli altri continuano. Raffaele smette di lamentarsi).

_GIOVANNA(guardando il pc,visibilmente sconvolta): oddio.

(si copre la bocca con le mani,continuando a guardare il pc).

_COBRA(scena nel pc,intervenendo,fermando gli altri): ehy! Ehy,ehy,ehy,ehy basta!!

(Mazinga,Aspide e Negro si fermano e si allontanano da Raffaele,che è steso a terra,immobile,in un lago di sangue; mentre l’immagine si zoomma,Cobra abbassa lo sguardo verso di lui,si alza la visiera del casco e si china,sentendogli  le pulsazioni al collo).

_GIOVANNA(sconvolta e sul punto di piangere,guardando il pc): non è possibile.

_COBRA(scena nel pc,basito,alzando lo sguardo verso gli altri): ma che l’abbiamo ammazzato?

(tutti assumono un’espressione sconvolta,guardandosi poi tra loro).

_ASPIDE(alzando la visiera del casco,sconvolto e sul punto di piangere): non è possibile. (rivolgendosi a Cobra,che è ancora chinato accanto a Raffaele) magari ti sei sbagliato…

_COBRA(ad alta voce,interrompendolo): è morto,cazzo!! Come ve lo devo dire??

(Giovanna piange,sconvolta e scioccata).

_MAZINGA(scena nel pc,rivolgendosi a Cobra,alzando anche lui la visiera del casco): abbassa quella voce!

_COBRA(furioso): tanto chi cazzo vuoi che ci senta! Siamo in culo ai lupi!

(Negro,visibilmente agitato e preoccupato si leva il casco e lo lascia cadere a terra. C’è qualche istante di silenzio).

_NEGRO(visibilmente agitato): che facciamo adesso??

_MAZINGA: niente! Era una lotta tra bulletti,no?! (facendo un’espressione di intesa ai suoi compagni) uno di loro ha esagerato,ed è finita in tragedia.

(Giovanna continua a piangere sconvolta,scuotendo la testa,quasi incredula).

_NEGRO(scena nel pc,guardando verso l’obbiettivo della videocamera): ahò,ma che cazzo stai a fà??

(si dirige velocemente e minacciosamente col manganello verso l’obbiettivo).

_OMAR(voce nel video,mentre l’obbiettivo si abbassa): cazzo.

(l’obbiettivo si abbassa,inquadrando involontariamente le gambe di Omar,mentre corre via velocemente. Il video finisce. Giovanna ha le mani sulla bocca,piangendo,visibilmente sotto schock. Suona il citofono e,all’inizio si spaventa,poi,si asciuga rapidamente le lacrime e va al citofono).

_GIOVANNA(rispondendo al citofono): si!?

_COBRA(voce nel citofono): sono io! Apri?

(Giovanna non risponde e preme il tasto per aprire il portone,poi,chiude il citofono,aprendo poi la porta,lasciandola socchiusa.Velocemente,si dirige al pc e lo chiude,poi,prende la custodia del dischetto e la nasconde sotto ai cuscini del divano. Si asciuga nuovamente le lacrime e si siede sul divano).

_COBRA(entrando): è permesso!?

(si sofferma a guardare Giovanna,che lo guarda seria).

_COBRA(visibilmente stranito,chiudendo la porta): cos’è successo?

_GIOVANNA(mantenendo la calma): avevi giurato che non mi avresti più mentito.

_COBRA(divenendo confuso): non capisco.

_GIOVANNA(continuando a mantenere la calma,sul punto di piangere): tu e quei bastardi dei tuoi amici avete ucciso mio fratello.

_COBRA(cercando di fare lo gnorri): Giovanna,ma che dici?

_GIOVANNA(furiosa,alzandosi dal divano): non fare finta di cadere dal pero! Sò tutto di come l’avete massacrato per bene!!

_COBRA(toccandole le braccia): non urlare.

_GIOVANNA(furiosa): non mi toccare,figlio di puttana bugiardo!! Mi fai schifo…tu e I tuoi amici mi fate solo schifo!!!

_COBRA(perplesso): come fai a saperlo? Te l’ha detto quel ragazzo,non è così??

_GIOVANNA: tu non preoccuparti di chi è stato a dirmelo! Quello che voglio sapere,è perchè non l’hai fatto tu,invece di prendermi per il culo con la storia che sei innamorato di me??!

_COBRA(arrabbiato): non ti ho preso per il culo! È tutto vero quello che provo per te! E poi che facevo?? Venivo da te e ti dicevo “ehy,guarda,io e la mia squadra abbiamo ammazzato tuo fratello”!

(Giovanna gli dà di botto uno schiaffone. Cobra si zittisce e abbassa lo sguardo. C’è qualche istante di silenzio).

_GIOVANNA(piangendo): perchè l’avete fatto?

(Cobra non risponde e resta con lo sguardo basso).

_GIOVANNA(furiosa e sconvolta): rispondi,perchè l’avete fatto??!

_COBRA(seccato): è stato un incidente,cazzo!!…(divenendo più calmo) è stato un incidente. Ci aveva minacciati con un coltello…e volevamo dargli una lezione.

_GIOVANNA: una lezione?  a manganellate?? Gli avete spaccato la testa,te ne rendi conto??!

(Cobra non risponde).

_GIOVANNA(disgustata,scioccata e sconvolta): esci da casa mia!

_COBRA: Giovanna,ti Prego…

_GIOVANNA(furiosa,interrompendolo): vattene!!!

(Cobra la guarda per pochi istanti,poi esce di casa. Giovanna scoppia a piangere,sedendosi sul divano,mettendosi le mani nei capelli,stando a testa bassa).




È giorno.
Cobra,Mazinga,Negro,Aspide e altri celerini,sono sul furgone della celere; Mazinga è alla guida,mentre gli altri sono seduti dietro. Cobra è appoggiato con la testa al finestrino e ha l’espressione pensierosa; Mazinga lo guarda dallo specchietto.




Fuori da una fabbrica ci sono degli ex operai quasi tutti sui cinquant’anni che stanno protestando.
Arrivano I celerini,tra cui,Mazinga e gli altri,tutti con caschi e visiere abbassate,manganelli e scudi; due degli operai prendono delle catene e si ammanettano al cancello della fabbrica.


_OPERAIO 1 INCATENATO(rivolgendosI ai celerini): è inutile che vi avvicinate! Tanto noi non ce ne andiamo!!

_MAZINGA(rivolgendosi agli operai): fatela finita,tanto non avete scelta!

_OPERAIO 1 INCATENATO: e chi lo dice?! Voi?? Un branco di celerini del cazzo! Ma chi vè credete d’esse??

_OPERAIO 2 INCATENATO: sì infatti,almeno voi un lavoro ce l’avete! Quelli che si ritroveranno in mezzo ad una strada siamo noi!!

_OPERAI: sì,è vero!!!

(tutti gli operai,visbilmente arrabbiati,prendono dei sassi e iniziano a scagliarli contro ai celerini,che nel frattempo si riparano con gli scudi,avanzando verso gli operai,che continuano a scagliarli addosso i sassi. Improvvisamente,i celerini reagiscono,iniziando a colpire gli operai con i manganelli. I due operai incatenati al cancello cercano di liberarsi dalle catene; Cobra,minaccioso,si sofferma a guardarli,intanto,l’operaio 2 si libera e riesce a scappare,mentre l’operaio 1 cerca ancora di liberarsi dalle catene,nel frattempo,Cobra gli si avvicina,pronto a colpirlo col manganello).

_OPERAIO 1(spaventato,cercando di liberarsi dalle catene): cazzo!!

(Cobra gli arriva davanti e inizia a colpirlo violentemente col manganello per alcuni istanti; l’uomo urla e si lamenta. Uno degli altri colleghi celerini si accorge della scena e resta impietrito a guardare per pochi istanti,poi,corre da Cobra).

_CELERINO(fermando Cobra e allontanandolo): ma che fai,sei impazzito??

_COBRA(furioso,cercando di liberarsi dal celerino): lasciami stà,fatti i cazzi tuoi!!!

(a fermare Cobra,intervengono anche Negro e Mazinga. L’operaio 1 è a terra,con la faccia insanguinata,lamentandosi dal dolore. Cobra sembra calmarsi e si sofferma a guardarlo,braccato da Negro,Mazinga e il collega celerino).




Sempre fuori dalla fabbrica.
I celerini portano via i vari operai,compreso quello a cui Cobra ha spaccato la faccia.
Cobra è appoggiato al furgone,senza casco e con le braccia conserte; arriva Mazinga.


_MAZINGA: embè!?

_COBRA: “embè” che??

_MAZINGA: nun me devi dì niente?

_COBRA: sì,damme na sigaretta.

(Mazinga lo guarda,poi,estrae un pacchetto di sigarette dalla tasca e lo porge a Cobra,che vi estrae una sigaretta e se la mette in bocca; Mazinga prende l’accendino e gli accende la sigaretta. C’è qualche istante di silenzio e Cobra fa un paio di tiri).

_MAZINGA: a “Co”,se po’ sapè che c’hai?

_COBRA(visibilmente seccato): nun c’ho niente. So solo un po’ nervoso.

_MAZINGA: tu non me la racconti giusta.

_COBRA(sempre seccato,continuando a fumare la sigaretta): c’ho i cazzi miei,va bene??!

(Nel frattempo,alle spalle di Mazinga arriva anche Negro,seguito da Aspide).

_MAZINGA(un po’ arrabbiato): no,non va bene! Quando si lavora i problemi si lasciano a casa!

_COBRA(seccato): ma che me fai la morale?!

_MAZINGA(arrabbiato): certo che ti faccio la morale! Poco fai hai quasi ammazzato una persona; ti rendi conto o no che per questa tua smania di sfogo,rischi di venir sospeso??!

(lui e Cobra si guardano seri per qualche istante).

_ASPIDE(rivolgendosi a Cobra,con tono provocatorio): poi ero io quello violento,eh.

_COBRA(minaccioso,buttando via la sigaretta): cazzo c’hai da dì te?

(fa per dirigersi verso Aspide,ma viene fermato da Negro. Aspide,guarda Cobra in maniera provocatoria).

_MAZINGA(rivolgendosi ad Aspide): ah “Napoli”,vatte a fà un giro!

(Aspide diviene serio e guarda male Mazinga,poi,se ne va. C’è qualche istante di silenzio e Cobra accenna ad un sorriso ironico forzato).

_COBRA(continuando a sorridere forzatamente): Giovanna m’ha scaricato.  

(Mazinga e Negro si guardano tra loro,perplessi).

_COBRA(continuando a sorridere forzatamente): M’ha mollato…(divenendo arrabbiato) m’ha mandato a fanculo!

(di botto,si volta verso il furgone,dando un forte pugno al finestrino,facendo una crepa nel vetro; Negro e Mazinga lo fermano,allontanandolo).

_MAZINGA: ma che te sei impazzito??

(Cobra lo guarda per qualche istante,poi,abbassa la testa,divenendo triste. Negro e Mazinga lo guardano,poi cercano di consolarlo).




È sera e in una zona un pò malfamata,c’è un rave party; ci sono un sacco di giovani e di ragazzini.  Arrivano Mazinga,Cobra,Aspide e Negro.


_COBRA: ma che m‘avete portato al rave?

_NEGRO: e certo. Così almeno te svaghi un pò; da quando te sei mollato con Giovanna non sei più te stesso. Sei diventato di una tristezza unica.

_MAZINGA: e vedi di divertirti che t’abbiamo portato qui apposta e io me ce sò trascinato col mal de testa.

_NEGRO(ironico,dando una pacca sulla spalla a Mazinga): la vecchiaia è una brutta bestia.

(sorride divertito con Cobra e Aspide).

_MAZINGA(serio,ma con tono di botta e risposta): vattela a pijà in dar culo.

(continuano a sorridere divertiti e si allontanano).




Suona la canzone “Maudit” dei Litfiba e,in pista,ci sono Giovanna,Matteo,Laura e Paolo che ballano tra di loro,a coppie; Mazinga e gli altri, passeggiano per il rave,guardandosi attorno. Improvvisamente,Cobra si accorge di Giovanna e si sofferma a guardarla,divenendo perplesso.


_NEGRO(accorgendosi a sua volta di Giovanna): oh cazzo.

_LAURA(accorgendosi di Cobra,avvicinandosi a Giovanna,toccandola dentro col braccio): hai visto chi c’è?

(Giovanna guarda Cobra,che la guarda a sua volta. Giovanna assume prima un’espressione di disgusto,poi si avvicina maliziosamente a Matteo,continuando a ballare,muovendosi sensualmente e provocantemente nei confronti di Matteo,che sembra apprezzare,dando dei brevi sguardi a Cobra,che la guarda infastidito).

_MAZINGA(rivolgendosi a Cobra): nun la guardà,se no je dai soddisfazione.

(Giovanna dà le spalle a Matteo,appoggiandosi col sedere contro di lui,continuando a ballare sensualmente e in maniera sempre più provocante,continuando a dare degli sguardi a Cobra; Matteo,visibilmente eccitato,mette le sue mani attorno ai fianchi di Giovanna,baciandole il collo in maniera sensuale).

_COBRA(molto infastidito e quasi arrabbiato): mò vado lì e gli ammazzo.

(fa per scagliarsi in pista,ma Mazinga e Negro lo fermano subito).

_MAZINGA: Cobra calmati,nun fà cazzate.

_COBRA(cercando di dimenarsi): lo fà apposta per farmi incazzare.

_MAZINGA: appunto! Quindi non le dare soddisfazione.

(Cobra assume lentamente un comportamento più calmo; Mazinga e Negro lo lasciano).

_MAZINGA: annamo al chiosco a bere qualcosa,dai.

(si allontana con gli altri,spingendo via Cobra,che continua a guardare Giovanna,che continua a fare la scema con Matteo,guardando Cobra a sua volta).




Mazinga,Cobra,Negro e Aspide si spostano in un altro lato della festa; Mazinga prende Cobra da parte e si allontana dagli altri due.


_MAZINGA: a Cobra,dimmi la verità…che sta succedendo?

_COBRA: niente.

_MAZINGA: niente,eh? Eravate una coppia perfetta e improvvisamente vi siete mollati.

_COBRA(seccato): senti,“Mazì”,lascia perdere! Va bene??

(Mazinga lo guarda perplesso).

_COBRA: scusa,ma ho bisogno di stare un attimo da solo.

(se ne va. Mazinga lo guarda).




Giovanna,Matteo,Laura e Paolo sono ancora in pista a ballare.


_GIOVANNA(rivolgendosi a Matteo): vado un attimo in bagno.

(Matteo annuisce e continua a ballare. Giovanna si allontana dalla pista e si dirige verso I bagni pubblici,posti a una trentina di metri dalla festa).

_COBRA(non si vede ma si sente la voce): vedo che dopo di me non hai perso tempo.

(Giovanna si volta e alle sue spalle c’è Cobra; lei lo guarda ironicamente,poi si volta e fa per andarsene nuovamente).

_COBRA(raggiungendola e fermandola da un braccio,visibilmente arrabbiato): con quello stronzo ti sei messa mò??

_GIOVANNA: lasciami,mi fai male!

(I due si guardano per qualche istante,poi,lui le lascia il braccio).

_COBRA(cercando di mantenere un tono calmo): stai con lui?

_GIOVANNA: non sono cazzi tuoi.

(c’è qualche istante di silenzio e I due si guardano).

_COBRA(arrabbiato): te se fatta scopà,vero?? (minaccioso,mettendosi faccia a faccia con lei) è più bravo di me??

_GIOVANNA: tu sei pazzo!

_COBRA(furioso): rispondi,porca troia!!!

_GIOVANNA(altrettanto furiosa): vaffanculo,cazzo!!!

_MATTEO(arrivando alle spalle di Cobra): che cazzo succede??

(appena si avvicina,Cobra lo colpisce al volto con un pugno; Matteo cade a terra,visibilmente stordito e col naso sanguinante).

_GIOVANNA(dando uno spintone a Cobra): sei impazzito per caso??

_COBRA(mentre alla sua destra arrivano di corsa Mazinga,Negro e Aspide): io lo ammazzo a quello stronzo se ti tocca un’altra volta!!

_MAZINGA(arrivando e mettendosi davanti a Cobra): a Cobra,ma che cazzo fai??

_MATTEO(alzandosi da terra,con le mani sul naso sanguinante): ohò,ma che sei scemo?? A celerino de merda!!

(Cobra,visibilmente furioso,fa per scagliarsi su Matteo,ma viene fermato subito da Mazinga e Negro. Matteo,spaventato indietreggia).

_COBRA(rivolgendosi a Giovanna,riferendosi a Matteo): lo ami?

_GIOVANNA: vaffanculo!

_COBRA(furioso): ami quel coglione sì o no??

_GIOVANNA(con tono da insolente): e se ti dico di si,che fai? Dai un pugno in faccia anche a me?? Tanto ormai sei abituato a spaccare la faccia alla gente,(sarcastica) fa parte del tuo lavoro!

_COBRA: io per te sono pronto a dare le dimissioni dal mio lavoro!

_GIOVANNA: questo non servirà a ridarmi mio fratello!

(I due si guardano per qualche istante. Mazinga,Aspide e Negro,perplessi,guardano Cobra,poi si guardano tra loro).

_MATTEO(stranito e spaventato): ma che cacchio sta succedendo,si può sapere?

_GIOVANNA(arrabbiata,rivolgendosi a Matteo): tu zitto e torna a ballare! Okay??

(Matteo la guarda allibito).

_MATTEO: voi siete tutti matti.

(si volta e si dirige velocemente verso la pista).

_COBRA(serio,ma con tono ironico,riferendosi a Matteo): l’hai addestrato bene il cagnolino.

_GIOVANNA(con tono di botta e risposta): almeno lui non è un assassino come voi!

_MAZINGA(cercando di fare lo gnorri): ma che stai a dì?

_GIOVANNA(mettendosi faccia a faccia con lui): stò a dì quello che hai capito. Lo sò che siete stati voi ad ammazzare mio fratello Raffaele,con I vostri manganelli.

_ASPIDE(arrabbiato e allibito,rivolgendosi a Cobra): gliel’hai detto,eh?? Ma come cazzo stai??

_NEGRO(intervenendo,rivolgendosi ad Aspide): abbassa quella voce tu!…(rivolgendosi a Cobra) a “Co”,gliel’hai detto tu?

_COBRA(scuotendo la testa): No. io ho mantenuto fede al giuramento.

_GIOVANNA(disgustata e sul punto di piangere): mi disgusti,tu e questi tre buffoni!!

_ASPIDE(intervenendo minaccioso,mettendosi faccia a faccia con Giovanna): a chi “buffoni”?? eh??!

_COBRA(intervenendo,spingendo via Aspide): ahò!!

_ASPIDE(rivolgendosi a Cobra): tu sì tutto scem! Te sì fatto abbindolare ‘a capa da una femmina?!

_MAZINGA(rivolgendosI ad Aspide): calmati e abbassa quella voce!

_NEGRO(rivolgendosi a Giovanna): come cazzo fai a sapere quello che abbiamo fatto a tuo fratello? È stato quello stronzo di un bullo a dirtelo vero?? Anzichè rompergli il naso,lo dovevo ammazzare!

(nel frattempo,alle spalle di negro e gli altri,arriva Giancarlo con due suoi amici e si sofferma perplesso a guardare la scena).

_GIOVANNA(minacciosa,mettendosi faccia a faccia con Negro): tu tocca un’altra volta Omar, e io ti giuro che vado dritta alla polizia e vi denuncio tutti per omicidio.

_MAZINGA: ormai è troppo tardi per denunciarci,il caso è stato archiviato. E poi,non hai le prove che siamo stati noi.

_GIOVANNA: tu dici?!

_GIANCARLO(molto perplesso): papà,ma che sta succedendo?

(Mazinga e gli altri si voltano a guardarlo. C’è qualche istante di silenzio e Giovanna è visibilmente scioccata).

_MAZINGA(rivolgendosi a Giancarlo): niente. Non sta succedendo niente. (divenendo un po’ arrabbiato) e poi tu che ci fai qui??

_GIANCARLO: mah,io…

_MAZINGA(un po’ arrabbiato,interrompendolo): và subito a casa,che questo non è posto per un diciassettenne!

(Giancarlo lo guarda attonito,poi se ne va. Giovanna è ancora visibilmente scioccata).

_GIOVANNA(rivolgendosi a Mazinga,quasi disgustata): con che coraggio l’hai fatto?…picchiare a morte un ragazzo di vent’anni e lasciarlo lì come se fosse una bestia,pur essendo tu padre di un ragazzino di diciassette anni?!

(Mazinga si zittisce e abbassa la testa per qualche istante).

_GIOVANNA(disgustata e sul punto di piangere): mi fate schifo. Meritate solo di finire in galera.

_COBRA: se volevi denunciarci,lo avresti già fatto,subito la sera in cui l’hai scoperto. E invece siamo ancora tutti quì.

(lui e Giovanna si guardano per qualche istante e lei è sul punto di piangere. Giovanna si volta e si allontana. Cobra,allibito e con lo sguardo basso,se ne va; gli altri si guardano tra loro,poi lo seguono. Aspide guarda male verso Giovanna,poi,raggiunge gli altri).




Mazinga,Negro e Aspide sono sul minivan; Mazinga alla guida,Negro seduto accanto a lui e Aspide dietro.


_ASPIDE(visibilmente seccato e preoccupato): quella stronza sà tutto e voi due ve ne state calmi,come se niente fosse??

_MAZINGA: Giovanna non ci denuncerà.

_ASPIDE(sarcastico): ah beh,certo….infondo,abbiamo solo ucciso suo fratello. Quindi,perchè ci dovrebbe denunciare?

_NEGRO: senti “Napoli”,l’ha detto pure Mazinga che ormai il caso è stato archiviato. Perciò,di che ti preoccupi?

_ASPIDE: forse non ci siamo capiti; la mia ragazza aspetta un bambino,e io non posso permettermi di finire in galera!

_MAZINGA: a “coso”,qui mi sa che l’unico a non aver capito sei te; Giovanna non ha le prove dell’omicidio che abbiamo commesso,quindi nessuno di noi andrà in galera.

(Aspide gli guarda quasi allibito,scuotendo la testa).




Negozio di calzature.
Giovanna sta sistemando degli stivali da donna nella scatola,mentre Laura è al bancone,alle prese con una signora,molto distinta; mette una scatola di stivali in un sacchetto e lo poggia sul bancone.


_LAURA(rivolgendosI alla signora): ecco I suoi stivali.

_SIGNORA(porgendo a Laura I soldi): grazie,cara. E tenga pure il resto.

_LAURA(prendendo I soldi,sorridendo dolcemente): grazie a lei. Arrivederci!

_SIGNORA(dirigendosi all’uscita): arrivederci!

(la signora esce dal negozio. Giovanna sospira e si siede sulla panca,abbassando la testa e mettendosi le mani nei capelli. Laura la guarda).

_LAURA: non mi hai ancora raccontato cos’è successo ieri sera.

(Giovanna non risponde e continua a stare a testa bassa,con le mani nei capelli).

_LAURA(uscendo dal bancone,avvicinandosi a Giovanna): Matteo ha detto che tu e Cobra avete litigato ieri sera,e che Cobra l’ha pestato.

(Giovanna continua a non rispondere).

_LAURA(sedendosi accanto a Giovanna): tu e Cobra eravate perfetti insieme,poi tu improvvisamente l’hai mollato. Perché?

_GIOVANNA: capita di mollare qualcuno.

_LAURA: sì,ma io ti conosco da quando eravamo ragazzine e sò che non sei il tipo da mandare al diavolo le persone a cui vuoi bene,a meno che queste non ti facciano un torto grave.

(le due si guardano,poi Giovanna abbassa lo sguardo,sul punto di piangere).

_LAURA: ti Prego,Gio…dimmi cos’è successo.

(c’è qualche istante di silenzio).

_GIOVANNA(con le lacrime agli occhi,alzando lo sguardo verso Laura): Cobra e la sua squadra hanno ammazzato Raffaele.

(Laura la guarda all’inizio perplessa,divenendo poi scioccata e allibita).

_LAURA(mettendosi una mano sulla bocca): oddio.

(Giovanna scoppia a piangere. Laura la abbraccia).

_GIUSEPPE(entrando nel negozio): scusate il ritardo,ma c’ è stato un incidente sulla Cassia e….

(si zittisce,guardando la scena di Laura e Giovanna abbracciate).

_GIUSEPPE: ma che è successo?

(Giovanna e Laura continuano a rimanere abbracciate).




È sera ed è quasi buio.
Adriano esce dalla centrale di polizia,insieme ad un suo collega; entrambi,vestiti in Borghese. I due,escono dal cancello della centrale e,Adriano si accorge che,dall’altro lato della strada c’è Giovanna; I due si guardano.


_COLLEGA(rivolgendosi ad Adriano): vuoi un passaggio?

_ADRIANO: no,grazie. Se vedemo domani,dai.

_COLLEGA: vabbè. Ciao Adrià.

(il collega se ne va. Adriano guarda nuovamente Giovanna,poi,attraversa la strada e le si avvicina).

_ADRIANO(con tono un pò ironico): anvedi chi c’è…la fidanzata del celerino Cobra.

_GIOVANNA: ex fidanzata.

_ADRIANO: te l’avevo detto che prima o poi avresti capito.

(c’è qualche istante di silenzio e I due si guardano).

_ADRIANO: che ci fai da queste parti?

_GIOVANNA: ho bisogno di parlarti. Possiamo andare in un altro posto?

(Adriano annuisce e I due se ne vanno).




Appartamento di Cobra.
Cobra e Mazinga sono seduti sul divano,Negro è in piedi appoggiato alla ringhiera del balcone,mentre Carletto è in piedi davanti a loro.


_CARLETTO: a Cobra,tu mi devi spiegare cosa ti sta succedendo; prima ti metti con questa ragazza,poi,vi mollate e tu dai fuori di testa,menando un tizio che ballava con lei ad un rave.

_COBRA(visibilmente infastidito): quello nun stava ballando con lei,quello glie metteva le mani addosso,intanto che lei glie sì strusciava contro. È diverso.

_CARLETTO: e vabbè,ma allora lasciala perdere,scusa. Evidentemente,non ti ama più.

_COBRA(seccato): e chi l’ha detto questo?! Mò non è perchè se una donna ti molla,significa che non ti ama più!

_CARLETTO: beh,di solito è così.

_COBRA(seccato): e invece no!

_MAZINGA(rivolgendosi a Cobra): calmati…..(facendo un sospiro e rivolgendosi a Carletto) il problema qui è un altro. Due mesi fa,dopo il derby Roma-Napoli,abbiamo beccato una banda di bulli che faceva rissa tra loro; quando ci hanno visti arrivare,sono scappati tutti,meno uno….un ragazzo sui vent’anni,che ci ha minacciati con un coltellino. Lo abbiamo pestato coi manganelli e lo abbiamo ammazzato.

_CARLETTO(basito): mi state prendendo in giro,vero?

_MAZINGA: no,Carlè,non ti stiamo prendendo in giro. Il ragazzo in questione è Raffaele Comincini.

(Carletto,visibilmente sconvolto,si sofferma a pensare).

_CARLETTO: no….non può essere.

_COBRA: e invece è così. E Giovanna è sua sorella,solo che,quando l’ho sconosciuta non lo sapevo. L’ho scoperto dopo e ho continuato a frequentarla,tenendole nascosto quello che era successo. Anche se,poi lei ha scoperto tutto e mi ha mollato.

(Carletto è visibilmente sconvolto e incredulo. C‘è qualche istante di silenzio).

_CARLETTO: eravate solo voi tre?

_MAZINGA: no. Con noi c’era anche Aspide,il nuovo arrivato.

_CARLETTO: voi siete pazzi.

_NEGRO: ma pazzi de chè?? Che se quello stronzetto buttava a terra il coltello come je avevamo detto,tutto sto casino non sarebbe successo!

_CARLETTO: ah beh,allora ammazziamo tutti quelli armati che girano per strada!

_COBRA: ma perchè,se c’eri tu al posto nostro non facevi uguale??

_CARLETTO: l’avrei menato,è vero. Ma non l’avrei di certo ammazzato!

_NEGRO: ma perchè,tu pensi che l’abbiamo fatto apposta ad ammazzarlo?

_CARLETTO: da uno schizzato come te,c’è da aspettarsi di tutto!

_NEGRO(minaccioso): chi sarebbe lo schizzato?!

_MAZINGA(rivolgendosi a Negro): sta buono lì tu. (rivolgendosi a Carletto) Non volevamo uccidere quel ragazzo. È stato un incidente.

_CARLETTO(scioccato,abbassando per un attimo lo sguardo): mio Dio. Ma vi rendete conto di quello che avete fatto?

(Cobra,Mazinga e Negro lo guardano,poi,abbassano lo sguardo).




Adriano e Giovanna sono in un locale,seduti al tavolo a bere due coca cole.


_ADRIANO: se hai delle prove che inchiodano gli assassini di tuo fratello,perchè non sei andata subito alla polizia?

_GIOVANNA: perchè non potevo.

_ADRIANO: ti hanno minacciata?

_GIOVANNA(scuotendo la testa): no,non mi hanno minacciata. È solo che….l’uomo che amavo è uno degli assassini di Raffaele.

(c’è qualche istante di silenzio e Adriano si sofferma a pensare,prima stranito,poi perplesso).

_ADRIANO: tu mi stai dicendo che Cobra….

_GIOVANNA(sul punto di piangere,interrompendolo): esatto; Cobra,Mazinga,Negro e Aspide hanno ucciso mio fratello Raffaele.

(Adriano rimane a guardarla senza parole. Lei abbassa la testa).

_ADRIANO: lo ami ancora?

_GIOVANNA: non ho mai smesso di amarlo….ma voglio giustizia per Raffaele.

_ADRIANO: sei ancora in tempo a denunciarli,se vuoi.

(Giovanna abbassa la testa,con le lacrime agli occhi. C’è qualche istante di silenzio).

_ADRIANO: tuo fratello non avrebbe voluto vederti così; lui avrebbe voluto vederti felice. Devi fare quello che secondo te è la cosa giusta.

_GIOVANNA(accennando ad un sorriso): tu somigli molto a Raffaele; sei forte,deciso….(mettendo la sua mano su quella di Adriano) un duro fuori,ma un grand’uomo dentro. Proprio com’era lui.

(Adriano la guarda un pò intimidito).

_GIOVANNA(un pò imbarazzata,togliendo la sua mano da quella di Adriano): scusa.

(c’è qualche istante di silenzio).

_ADRIANO(accennando ad un sorriso): non ti devi scusare.

(a sua volta,mette la sua mano di quella di Giovanna. I due si sorridono).





Appartamento di Cobra.
Cobra e gli altri sono ancora lì.


_COBRA: domani mattina vado al comando e mi costituisco.

_NEGRO: ma che stai a scherzà?!

_COBRA: State tranquilli,non farò I vostri nomi; dirò che sono stato solo io ad ammazzare quel ragazzo.

_MAZINGA: a Cobra,nun dì cazzate,sù.

_COBRA: Ormai ho deciso.

_NEGRO(avvicinandosi agli altri): ma che sei scemo!? Stiamo parlando di omicidio! Hai idea di quanto sia la pena per omicidio??

_COBRA: lo sò. Ma per una volta,nella mia vita,voglio avere la coscienza pulita.

(gli altri tre lo guardano,senza sapere cosa dire).




Giovanna e Adriano stanno camminando su un marciapiede; improvvisamente,si fermano sotto al palazzo in cui abita lei.


_GIOVANNA: io sono arrivata.

(I due si guardano per qualche istante).

_GIOVANNA: grazie di tutto,Adriano.

_ADRIANO(annuendo): di niente.

(c’è qualche istante di silenzio,poi,lei lo abbraccia; lui,al momento sembra come intimidito,poi,ricambia l’abbraccio).

_GIOVANNA(smettendo di abbracciare Adriano,cercando qualcosa in borsa): senti,io non ne ho il coraggio,ma tu si.

(estrae dalla borsa il dischetto e lo porge ad Adriano,che lo prende,un pò stranito).

_GIOVANNA: fà la cosa giusta.

(I due si guardano per pochi istanti,poi,lei si dirige al portone e lo apre. Adriano continua a guardarla,anche quando lei entra nel portone. Adriano se ne va. Da una macchina parcheggiata a qualche metro dal portone,c‘è Aspide che guarda la scena,con aria vendicativa).




Giovanna entra in casa e accende la luce; chiude la porta a chiave,poi si toglie la giacca e la mette sull’attacca panni. Visibilmente pensierosa,si dirige alle camere ed entra in quella di Raffaele; nella stanza ci sono due letti: uno pieno di peluches,e l’altro normale. Sulle pareti ci sono dei poster di gruppi rock famosi e sul mobile dove c‘è il letto normale,c‘è una foto incorniciata,raffigurante Raffaele e Omar; Giovanna si guarda attorno,divenendo malinconica,soffermandosi a guardare una foto incorniciata,raffigurante lei e Raffaele da piccoli. si avvicina al letto normale e vi si sdraia.




Appartamento di Aspide.
In salotto non c’è nessuno,ma la luce è accesa.


_CINZIA(non si vede ma si sente la voce): Mauro,non vieni a letto?

(dalle camere arriva Cinzia,in pigiama; si guarda attorno e si accorge che il pc è acceso e che accanto ad esso c‘è il cellulare di Aspide. Cinzia si siede davanti al pc e clicca sull’icona “documento di Word” e pare il documento,rappresentato come diario. Scorre la pagina del documento col mouse,fino ad arrivare all’ultima cosa scritta. La legge in silenzio per alcuni istanti,assumendo poco alla volta un’espressione scioccata).




Appartamento di Giovanna.
Aspide sale le scale del pianerottolo e arriva davanti alla porta di casa di Giovanna; indossa i guanti neri da celerino e in mano ha un coltellino e il manganello nella cinta in vita. Si mette in faccia un passamontagna e,col coltellino cerca di forzare la serratura della porta.




Appartamento di Cobra.


_COBRA(alzandosi dal divano): devo avvertì pure il napoletano.

(prende il cellulare da sopra il tavolo).

_NEGRO: a Cobra,sei sicuro di quello che vuoi fare?

_COBRA(digitando i tasti del cellulare): sicurissimo.

(mette il cellulare all’orecchio).




Appartamento di Aspide.
Cinzia è ancora al pc e sta leggendo il documento di word,con l’espressione molto scioccata e incredula; squilla il cellulare di Aspide.


_CINZIA(rispondendo al cellulare): pronto?!

_COBRA(parlando al cellulare dal suo appartamento): pronto!?,che c’è Aspide,gentilmente? Sono un suo collega.

_CINZIA(dal suo appartamento): no,Mauro non c’è….è uscito e ha lasciato il cellulare a casa.

_COBRA(voce nel telefono): sa per caso dov‘è andato?

_CINZIA(visibilmente preoccupata): no….però francamente sono preoccupata; ultimamente,Mauro si comporta in maniera strana e…..

(si zittisce e si mette una mano nei capelli).

_COBRA(da casa sua,visibilmente stranito): e?

_CINZIA(voce nel telefono): ho trovato il pc acceso,con un documento aperto,in cui Mauro ha scritto qualcosa mediante l’omicidio di un ragazzo,avvenuto più di un mese fa. E poi,c’è scritto anche di un omicidio di una donna……(mentre Cobra diviene scioccato e pensieroso) ti prego,trovalo e impediscili di fare qualche sciocchezza!

_COBRA(realizzando,parlando a bassa voce): cazzo. (chiudendo la chiamata,rivolgendosi agli altri,dirigendosi velocemente alla porta di casa) dobbiamo andare a casa di Giovanna!

_MAZINGA(perplesso come gli altri): che succede?

_COBRA(non si vede,ma si sente la voce): annamo,svelti!

(Mazinga,Carletto e Negro si guardano,poi se ne vanno).





Aspide è ancora sul pianerottolo e,dopo alcuni istanti,riesce a forzare la porta ed entra nell’appartamento,estraendo il manganello dalla cinta e camminando silenziosamente ma,urtando per sbaglio una cornice,facendola cadere.




Giovanna sta dormendo sul letto di Raffaele e,sentendo il rumore della cornice che cade,si sveglia di botto,alzandosi poi dal letto,visibilmente confusa. Si avvicina alla porta della camera,che è socchiusa e la apre,accendendo la luce esterna; lei e Aspide si guardano,poi,mentre lui fa per correre da lei,Giovanna,spaventata,cerca di chiudergli la porta della stanza in faccia; Aspide,da fuori cerca di spingere la porta,ma Giovanna riesce a chiuderla a chiave e corre a prendere il cellulare,digitando poi un numero sulla tastiera,nel frattempo,si sentono dei tonfi contro la porta.




Appartamento di Adriano.
Adriano è in camera sua,seduto davanti al pc a guardare il video dell’omicidio di Raffaele; squilla il cellulare,posto accanto al pc.


_ADRIANO(rispondendo al cellulare): pronto!?

_GIOVANNA(spaventata,dal suo appartamento,mentre si continuano a sentire dei forti tonfi contro la porta): c’è qualcuno in casa mia che vuole uccidermi!!

_ASPIDE(non si vede ma si sente la voce da fuori la porta,mentre continuano a sentirsi i tonfi): apri questa porta! Puttana!!

(oltre ai tonfi,si vede la porta che sta per essere sfondata. Giovanna è molto spaventata).

_ASPIDE(non si vede ma si sente la voce,mentre Adriano lo ascolta al telefono): T’ammazzo,giuro su Dio!!

_ADRIANO(da casa sua,dopo aver sentito le parole di Aspide): arrivo subito!

(si alza velocemente dalla sedia).




Giovanna è ancora in camera di Raffaele; fuori dalla porta si sentono ancora i tonfi. Giovanna indietreggia,visibilmente spaventata. Dopo alcuni istanti,c’è silenzio e,Giovanna,quasi allibita si sofferma a guardare la porta.
Non sentendo più nessun rumore,si avvicina lentamente alla porta,pur essendo visibilmente spaventata. Improvvisamente,di nuovo dei forti tonfi contro la porta.


_GIOVANNA(urlando terrorizzata): cosa vuoi da me,si può sapere????

(Aspide continua a dare dei forti tonfi alla porta,finchè riesce ad aprirla; entra in camera e lui e Giovanna si guardano: lei terrorizzata e lui con l’espressione da pazzo).

_ASPIDE(furioso): che cazzo hai raccontato a quello sbirro e’mmerd??

(Giovanna continua a guardarlo terrorizzata,senza rispondere).

_ASPIDE(furioso): rispondi,brutta troia!!!

_GIOVANNA(scioccata,realizzando): tu sei il napoletano che è in squadra con Cobra e gli altri!?

(Aspide fa una risatina ironica. Giovanna lo guarda).

_ASPIDE(anche con tono ironico): ebbene sì. (togliendosi minacciosamente il passamontagna) e mò te faccio jettare o’sang!

(Giovanna lo guarda impietrita,poi,di botto,le squilla il cellulare che ha in mano da prima e,senza pensarci due volte,lo lancia addosso ad Aspide,colpendolo in testa,poi,mentre lui si tocca la fronte,lamentandosi dolorante,lei corre fuori dalla camera,ma lui la prende da dietro e la ferma. Giovanna urla disperata e,per liberarsi da Aspide che cerca di metterle una mano sulla bocca,gliela morde. Aspide fa un lamento,poi,gira velocemente Giovanna verso di sé e la colpisce in faccia con uno schiaffo,facendola cadere a terra).




Cobra,Mazinga,Negro e Carletto sono sul minivan; alla guida c’è Mazinga e sul lato passeggero c’è Cobra che sta telefonando col cellulare.


_VOCE DI DONNA(nel cellulare): il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile.

_COBRA(visibilmente nervoso,chiudendo la chiamata): Ha il cellulare staccato,cazzo!!…(rivolgendosi a Mazinga) non puoi andare più veloce??

(Mazinga si trattiene dal rispondere e accellera).




Appartamento di Giovanna.
Giovanna è ancora a terra e ha del sangue che le esce dal naso. Alza lentamente lo sguardo verso Aspide,che le si avvicina e la guarda ironicamente.


_ASPIDE: tu e il tuo amato fratellino siete uguali: arroganti (mentre Giovanna lo guarda) vi credete di poter essere più forti degli altri….(divenendo minaccioso) ma in realtà,non siete nessuno. (estraendo minacciosamente il manganello dalla cinta) sono io il più forte.

(Giovanna cerca di alzarsi e scappare,ma Aspide la colpisce subito alla schiena col manganello,facendola cadere nuovamente a terra,lamentandosi dal dolore).

_ASPIDE: preparati a raggiungere tuo fratello,puttana!!

(la colpisce ripetutamente e violentemente col manganello,su schiena e testa; per un po’ si sentono dei lamenti,poi,il silenzio. Aspide si ferma,la guarda stesa a terra e in un lago di sangue,poi,le sputa addosso. In quel momento,in casa fanno irruzione Cobra,Mazinga,Negro e Carletto e si soffermano a guardare la scena,scioccati).

_COBRA(molto scioccato,rivolgendosi ad Aspide): che cazzo hai fatto?

_ASPIDE: vi ho salvato il culo.

(Cobra gli si avvicina velocemente e lo colpisce di botto in faccia con un pugno,facendo cadere Aspide a terra,poi,insieme agli altri,lo riempie di calci e pugni per alcuni istanti. Alla fine,Aspide,visibilmente esausto e ferito,vene sollevato da terra da Cobra,che estrae la pistola e gliela punta contro).

_COBRA(imbufalito): ti ammazzo,figlio di puttana! Lo giuro davanti a Dio!

(toglie la sicura alla pistola,puntandola alla testa di Aspide).

_MAZINGA(rivolgendosi a Cobra): non farlo.

(c’è qualche istante di silenzio e Mazinga,Negro e Carletto guardano la scena,preoccupati,,mentre Cobra è ancora visibilmente imbufalito. Quando sembra che stia per sparare,Giovanna fa un lamento; tutti si guardano tra loro,poi,Giovanna fa un altro lamento. Cobra spinge via Aspide e si china verso Giovanna,che muove a fatica una mano,rimanendo riversa sul pavimento,senza muoversi).

_COBRA(quasi commosso): Giovà,mi senti?

(Giovanna non risponde e continua a cercare di muovere la mano).

_MAZINGA: chiamate un’ambulanza,presto!

(Negro prende velocemente il suo cellulare e telefona).

_COBRA(prendendo la mano a Giovanna): sono qui. Stai tranquilla.

_ADRIANO(facendo irruzione in casa,con la pistola puntata,insieme ad alcuni poliziotti in divisa): fermi e alzate le mani!!! (rivolgendosi a Cobra,mentre gli altri alzano le mani) tu,allontanati da lei!

(Cobra e gli altri si guardano).

_MAZINGA: guardate che c’è un errore. Non siamo noi che abbiamo aggredito la ragazza.

_ADRIANO: però siete quelli che avete ucciso suo fratello…Raffaele Comincini.

(tutti si guardano nuovamente tra loro).

_POLIZIOTTO(avvicinandosi con gli altri colleghi a Cobra e gli altri,mettendo a tutti le manette): avete il diritto di non parlare. (mentre un altro poliziotto mette le manette ad Aspide,che è a terra dolorante) qualsiasi cosa direte,sarà usata contro di voi.

(Adriano mette via la pistola e si avvicina a Giovanna,chinandosi accanto a lei).

_ADRIANO(prendendo la mano a Giovanna): sta tranquilla,è tutto finito.

(Giovanna gli stringe la mano a sua volta. Cobra,guarda la scena perplesso,poi,viene portato via).




Tribunale.
Tutti sono ancora in aula.


_GIUDICE: Il tribunale,condanna gli inputati Cobra,Mazinga,Aspide e Negro a venticinque anni di carcere,per l’omicidio del giovane Raffaele Comincini. (mentre vengono inquadrati Cobra e i gli altri tre) Condanno inoltre a quindici anni di carcere,aggiunti ai venticinque già da scontare,l’imputato Aspide,per il tentato omicidio di Giovanna Comincini. (mentre Giovanna guarda verso Aspide e gli altri) La sentenza è tolta.

(Mazinga si volta e guarda Maria,che abbassa la testa,divenendo triste,mentre Giancarlo guarda il padre con un‘espressione di disgusto).

_ASPIDE(furioso,alzandosi dalla sedia e rivolgendosi a Giovanna): sei una puttana! (mentre le guardie intervengono per portarlo via) Add’a murì,zoccola!!!

(Giovanna lo guarda,mentre viene portato via,poi si alza e,lei e Sarah si abbracciano,poi,Giovanna abbraccia Laura e Giuseppe. Mentre le guardie stanno portando via anche Cobra e gli altri,lui si sofferma a guardare Giovanna,che,nel frattempo,sta abbracciando Adriano; anche lei si sofferma a guardare Cobra. I due si guardano per alcuni istanti,poi,lui viene portato via e lei continua a guardarlo.




                                                           FINE.




















  
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