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Autore: Paperetta    09/05/2013    3 recensioni
"Lo stava perdendo. Stava perdendo la persona che più di ogni altra gli era stata vicina in diciotto anni di esistenza, con cui aveva condiviso tutto e per la quale non avrebbe esitato a morire.
Stava perdendo la persona più importante della sua vita".

Storia partecipante al contest "242" indetto da Audrey_24th.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Goten, Trunks | Coppie: Goten/Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nonostante fossero da parecchi anni in tempo di pace, ed entrambi avessero maturato con l'età una certa pigrizia, gli allenamenti di Goten e Trunks proseguivano ancora con una certa costanza. Goku se n'era andato, di nuovo, e così Goten aveva perso non solo il padre, ma anche il maestro più abile che avrebbe mai potuto desiderare; aveva chiesto più volte a Gohan di combattere insieme, ma suo fratello era sempre stato poco attratto dagli allenamenti e ora più che mai, essendo padre e lavoratore, aveva meno interesse e tempo del solito, perciò l'unica persona con cui avrebbe potuto sfogare il suo desiderio di combattere era Trunks.

Spesso si scopriva ad invidiarlo. Per quanto non fosse anch'egli dedito sette giorni su sette agli allenamenti, poteva di tanto in tanto cimentarsi contro Vegeta e saperlo gli faceva patire ancora di più l'assenza di suo padre.

Un giorno aveva persino avuto l'avventata idea di lamentarsene con sua madre, col risultato che la povera Chichi aveva pianto per una settimana e Gohan lo aveva sgridato.

Goten! Ma ti sembra il caso di dire certe cose alla mamma?”

Non mi importa!” aveva risposto lui, irritato. “Non capisco come facciate ancora a difenderlo. Ci ha mollati così, non si fa vedere da anni e tutto solo per allenare un ragazzino sconosciuto! E non è nemmeno la prima volta che lo fa, ricordi? Anche dopo aver battuto Freezer ha aspettato un anno per tornare mentre tu e la mamma lo aspettavate a casa, e non è voluto tornare in vita dopo Cell. Ho dovuto aspettare sei anni per conoscere mio padre e solo perché voleva allenarsi con chissà chi in mezzo ai morti!”

L'espressione contrariata di Gohan aveva presto lasciato spazio ad una profonda tristezza, non tanto verso se stesso – ormai era abituato alle assenze di suo padre e, in effetti, le proprie esperienze nel corso degli anni lo avevano portato a capirne le ragioni – quanto verso il fratellino; povero Goten, aveva diciotto anni e ne aveva trascorsi solo dieci in compagnia del padre, doveva capire anche la sua frustrazione. Sì, perché tra le tante persone che avevano sofferto per l'improvvisa partenza di Goku c'era anche la piccola Pan, che nell'intero anno successivo aveva trascorso molte notti a piangere e chiedere quando il suo adorato nonnino sarebbe tornato a casa.

Oh papà, guarda cos'hai combinato, pensò Gohan mentre Goten, che nel frattempo si era amaramente pentito di essersi sfogato in quel modo infantile, si era defilato.

Gli allenamenti di Goten e Trunks si svolgevano circa una volta alla settimana e generalmente alla Capsule Corporation; Trunks credeva che Goten gli chiedesse di allenarsi lì per fare un favore a lui e non costringerlo ad andare fino a casa sua e ignorava che la reale ragione fosse evitare gli stessi luoghi in cui era solito allenarsi con Goku.

Una domenica piuttosto calda di fine ottobre, i due ragazzi si trovavano nel cortile di casa Brief. Trunks accese la camera gravitazionale di suo padre, che nel frattempo il padre di Bulma aveva portato a una gravità massima di mille.

Mille? Ti va di scherzare?” chiese Goten con gli occhi sgranati. Trunks diede nella sua solita risata divertita.

Eheh, è sempre il solito! Fa le cose in grande papà, nemmeno la mamma è mai riuscita a farlo desistere”.

E non dirmi che ha fatto fare le cose in grande anche a te?”

Trunks scosse violentemente la testa.

Chi io? Sono collassato a gravità quattrocento” disse, un po' divertito un po' rammaricato. “Credo sia un po' deluso, sai?”

Goten lo guardò attentamente. Non capitava spesso di sentirlo parlare in quei termini di suo padre.

Ma no, non credo” fece, poggiandogli una mano sulla spalla. “Lui è molto più grande ed è pure un Saiyan a tutti gli effetti, sa benissimo che non può importi certi ritmi folli. Fregatene!”

Trunks sorrise.

Hai ragione, forse sto esagerando” disse. Nel frattempo aveva chiuso il portellone della stanza gravitazionale e si era avvicinato alla pulsantiera. “Dunque... facciamo duecento per cominciare?”

 

Qualche ora dopo, un duo di ragazzi stremati e sudati si avviava a fare la doccia, certi che se si fossero presentati in quelle condizioni a tavola Bulma li avrebbe usati per il lancio della pentola.

Erano quasi arrivati quando si imbatterono in Vegeta.

Ciao pa'” fece Trunks. Vegeta parve sorpreso di vedere anche Goten.

Ciao. Cosa ci fai qui Goten? Non ditemi che vi stavate allenando! Potrei anche decidere di piangere”. Entrambi i ragazzi risero e annuirono; l'espressione di Vegeta divenne un sorriso fin troppo simile a un ghigno malvagio che non fece loro una buona impressione.

Perché quel ghigno, Vegeta?”

Perché ho tutta l'intenzione di battermi con voi due nel pomeriggio, e non sperate di poter rifiutare”.

Cosa?” esclamarono in coro, guardandosi con rassegnazione e spavento. “E perché?”

Perché sono anni che non faccio un combattimento come si deve e sono certo che contro voi due messi insieme sarà molto divertente. Sì, avete capito cosa intendo”.

Messi insieme detto con quel tono poteva voler dire una cosa sola che non piacque a nessuno dei due.

La fusione?”

Dai Vegeta, non la facciamo da anni! Ci vuole tempo per rifarla come si deve!” protestò Goten, trovando nell'amico un tacito assenso.

Vegeta non volle sentire scuse. Ottennero solo qualche ora in più per prepararsi e così quella sera verso le sei erano di nuovo nel cortile di casa ad esercitarsi, in attesa del loro avversario.

Avevano impiegato alcune ore per imparare ancora una volta a portare la propria aura allo stesso livello e ad eseguire correttamente tutti i passi della posa.

Uffa, è tremendamente stancante” fece Goten, steso a terra. “Non ha senso batterci se siamo a pezzi”.

Già”. Trunks era nelle sue stesse condizioni; aveva solamente voglia di farsi un'altra doccia e infilarsi a letto, ma non voleva deludere di nuovo suo padre facendo la figura dello sfaticato. “Dai, facciamo la fusione e togliamoci il pensiero”.

In piedi a una distanza di alcuni metri l'uno dall'altro, trasformati in Super Saiyan, si concentrarono e in pochi passi furono un tutt'uno, per la prima volta dopo tanti anni.

Fu una sensazione strana, completamente diversa rispetto a quando erano bambini. Gotenks, che ovviamente era più alto, più forte e anche meno arrogante rispetto a prima, provava una insolita sensazione di disagio. Non riuscì a metterla bene a fuoco e non seppe darsene spiegazione, ma pareva quasi vergognarsi di se stesso; era come se alle due parti di cui era composto provocasse imbarazzo il trovarsi l'uno nel corpo dell'altro, e una serie di pensieri che gli attraversarono la mente in quegli istanti non fecero altro che confermarlo: Goten e Trunks che si facevano la doccia insieme ma senza riuscire a guardarsi in faccia; Trunks che sorrideva gentile e il cuore di Goten che accelerava all'improvviso; la paura da parte di entrambi di entrare in contatto così stretto con il corpo dell'altro, ma anche il desiderio di poterne conoscere tutti i pensieri ed i sogni più nascosti.

Gotenks scosse la testa, sconvolto.

No... non voglio restare così... devo tornare normale! Subito!

Ma la fusione sarebbe durata altri ventotto minuti e questo breve lasso di tempo gli parve così eterno da farlo uscire di testa. Camminava avanti e indietro, prendeva a pugni tutto ciò che gli capitava a tiro e ogni minuto lanciava sguardi disperati al grande orologio che sovrastava la porta sul retro.

Basta! Basta! Devo tornare normale, non ce la faccio più!

Poi, quando ormai le gambe gli avevano ceduto per lo stress e si era ritrovato in ginocchio per terra, la fusione terminò e i due ragazzi riottennero il controllo del proprio corpo, catapultati qualche metro più in là.

Si guardarono negli occhi. Nessuno dei due si azzardò a fiatare.

Rimasero così per un tempo indeterminato, fissandosi con uno sguardo strano. Era uno sguardo incredulo, curioso, ma soprattutto colpevole.

Poi, all'improvviso, Goten si alzò e si voltò.

Scusa... di' a Vegeta che ero troppo stanco per combattere...” disse e se ne andò più veloce che poté, lasciando Trunks seduto sull'erba, ancora basito.

In quel momento, Goten sapeva di provare qualcosa per Trunks. Trunks sapeva di provare qualcosa per Goten.

Ed entrambi sapevano che l'altro ricambiava.


******

NdA
Vi informo che questa fic è la prima che scrivo nel fandom di Dragon Ball, alla veneranda età di 22 anni e mezzo: non è mai tardi per cominciare, no?xD
Più o meno una volta all'anno vengo presa da undesiderio spasmodico di riguardarmi almeno un centinaio di puntate e quindi puntualmente mi viene voglia di leggere fic; questa volta però ho pensato di scriverne una io! Ho trovato all'ultimo un contest multifandom sul forum di EFP e avevo ventiquattr'ore per scrivere qualcosa di decente; ancora non ci credo, ma in circa sette/otto ore ho scritto una storia a due capitoli che mi soddisfa anche! o_o Considerando che sono secoli che non riesco a scrivere niente, è un miracolo xD
Ovviamente il fatto che non soddisfi me non significa che possa piacere per forza agli altri, quindi se c'è qualcosa che secondo voi non va bene vi prego di farmelo sapere (non me la prendo mai per i giudizi negativi e se anche non li condivido resto sempre educata xD)!

Comunque, non so voi ma ho cominciato ad appassionarmi terribilmente a questa coppia! Trovo che ci starebbero benissimo insieme *.* E trovo anche che, per quanto la GT sotto molti aspetti mi piaccia abbastanza, Goten e Trunks siano stati caratterizzati un po' così... soprattutto Goten, che è diventato un idiota totalmente marginale =(
Perciò, se scriverò altre storie, sicuramente non mi baserò su quelle puntate!

A presto con il secondo e ultimo capitolo!:D

P.s. ci vuole ancora un po' per gli esiti del contest, vi farò sapere ;D

  
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