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Autore: Rawer    09/05/2013    4 recensioni
Kate è un'adolescente che cerca di superare tutto quello che le succede,cercando di rimanere a galla e non essere risucchiata dall'oscurità.
Non crede nell'amore,nei sentimenti ma solo nel dolore perchè è questo che lei è abituata a fare,soffrire.
Con le brutte esperienze avute, si chiude sempre di più in se stessa diventando fredda con tutti.
Per fortuna ha la sua migliore amica Anne, che le riempie le giornate con i suoi sorrisi,ma non tanto quando per casa gironzola Zayn.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4

Ero mentalmente sveglia ma non riuscivo ad aprire gli occhi,mi sentivo troppo stanca così mi abbandonai al buio quella che sembrava la essere la strada più semplice.


I raggi di sole appena sorto decisero che era il momento di svegliarsi una volta per tutte.

Cercai di focalizzare dove fossi e non appena riconobbi la mia stanza mi sentì tranquilla rendendomi conto che dovevo girarmi visto,che da troppo tempo ero ferma.

Alzai svogliatamente un braccio per afferrare la coperta pesante notando i molteplici segni violacei su entrambe le braccia iniziando a ricordare tutto,esattamente tutto.


Le fitte allo stomaco correvano per tutto il corpo e d'istinto feci un grande respiro ma il dolore alle costole mi fece quasi fermare il cuore.

Come se non riuscissi più a controllare un grugnito o meglio un urlo soffocato uscì risuonando per tutta la stanza.


-Hey hey,tranquilla.-

-Zayn....mio...Luke?-chiesi a denti stretti.

-Anne ha deciso che non doveva vederti in questo stato così gli ha dato il permesso per dormire da Matt.-

Anche parlare è diventato impossibile,cristo sono diventata un catorcio.

-Sono davvero... così.. orribile..?-

-Kate riposati e ascoltami. Non hai la minima idea della paura che io ed Anne ci siamo presi.So che noi due ci conosciamo da poco ma stai diventando importante per me e ricordati queste parole perchè non le ripeterò mai più.Comunque nessuno dei due è tornato a casa,abbiamo preferito restarti vicino. Prendi questi antidolorifici e non appena Anne avrà finito di preparare la colazione ti cambieremo i vestiti.-

No aspetta un momento,sto male ma non sono sorda.Perchè ha detto cambieremo?!


Molto probabilmente si accorse che la cosa non mi era chiara, così con l'espressione della naturalezza in viso decise di darmi una valida spiegazione.


-Sei completamente dolorante,non riesci a muovere nemmeno un muscolo ed Anne da sola non può farcela quindi devo aiutarla e si bhè dato che la prossima domanda sarà “che cosa hai fatto alla mano” ho picchiato quegli stronzi prima che ti violentassero.Tu...non..nemmeno ti immagini quanta rabbia avevo in corpo. Avevi perso i sensi ma a loro non importava,continuavano a toccarti e...tu eri in intimo quasi completamente ricoperta del tuo stesso sangue.-

-Basta.Per..favore,smettila.- cercai di interrompere quel che sembrava la trama di un film horror.

-Hai ragione scusa,non volevo.-





Uscì dalla cabina doccia avvolgendo prima i capelli poi il corpo in un morbido asciugamano,fermai la musica in riproduzione lasciando l'ipod sopra la mensola.

Lo specchio rifletteva una figura di una ragazza magra,forse troppo con qualche segno violaceo all'addome e al lato destro del viso.

Oggi dopo ben due settimane sarei di nuovo uscita.


I lividi sul mio corpo non mi provocano dolore o tristezza, solamente rabbia.

Rabbia per essere stata così fragile,innocente e deficiente per aver incassato tutto.

Mi ero sempre difesa bene e non solo con le parole ma..in quel caso no.


Le ferite ormai cicatrizzate davano la stessa emozione,rabbia.

Per questo decisi che non avrei coperto nulla,indossai dei jeans una normalissima maglia per poi asciugare i capelli.

Truccai solo gli occhi ed un leggero strato di burro cacao sulle labbra puntualmente torturate dai denti.


Stavo semplicemente passeggiando senza una meta,sentivo che finalmente ogni pensiero poteva vagare dato che ritenevo in casa stessero troppo stretti.

Respirare e sentire l'aria nei polmoni mi rende così libera e così esposta al mondo.


Dovevo ringraziare Anne e Zayn dato che per due settimane si erano presi cura di me,anzi credo che alla fine si stessero divertendo così avevamo appuntamento al solito pub,White Castle.


Non appena varcata la soglia mi era impossibile ignorare Anne sbraitare come una foca in calore e Zayn a bagno maria sulla sedia.

-Buon giorno crocerossine!-

-Giorno anche a te Kate,vedo che ti sei ripresa.- Ammise Anne facendo la finta offesa.

-Zayn?.- Per quanto rincoglionito potesse essere non rispose nemmeno ma sollevò l'indice.


Perchè infatti le persone normali si danno il buongiorno alzando l'indice,ovvio.


-Salve bellissime,cosa vi porto?- Proprio oggi che sono una cagata di piccione sul parabrezza doveva venire il cameriere più figo anzi,l'unico.

-Per me un cappuccino,tu Kate?-

-Allora vorrei...una ciambella,un cappuccino,una spremuta e un tramezzino al formaggio.-Ne avevo abbastanza del vomito di cammello che mi faceva mangiare Anne ogni santo giorno e poi dovevo affogare il dispiacere di essere una cagata di piccione nel cibo.

Mollai un calcio a Zayn che magicamente era tornato dal mondo dei morti.

Funziona sempre.

-Per me...una fetta di crostata e un cappuccino.- disse al cameriere trucidandomi con lo sguardo.


-Stronza mi hai fatto male!- Sbraitò lui.

-Lo so.- Risposi continuando a fissare il cameriere.

-Kate! Ascoltami quando parlo.-

-Lo stavo facendo e comunque posso dirti una cosa?-

-Cosa?!-

-Sembri un bambino a cui è stato tolto il gelato dalle mani.-

-Domani si va in gita!Cristo non vedo l'ora, ma ci pensate ragazzi?Una settimana!- Disse Anne euforica.

-Cazzo me ne sono dimenticata.-

-A che ora si parte?.-chiese Zayn massaggiandosi il punto ancora dolorante.


Cazzo non gli ho mica asportato una gamba,esagerato.


-La partenza è alle nove nel parcheggio della scuola, però noi saremo lì molto prima.-

-Tipo..?-chiesi con il timore della risposta.

-Alle otto,è ovvio!.-

-Scordatelo.-

-Zayn vive a casa mia quindi gli sfondo la porta io,tu invece cara migliore amica dormirai da me.- Disse con un sorriso trionfante sulle labbra rosso ciliegia.

-Non posso Anne,devo fare la valigia e poi parlare con Luke, non posso mica lasciarlo solo.-

-Quanto costa una porta blindata?-

-Zayn sei un imbecille.-

-Kate,aspetta tu-non-hai-preparato-la-valigia?!.- Adesso gli viene un attacco d'asma.

-No, l'ho detto prima.Calmati nel pomeriggio la faremo,ok?- Ormai era impossibile avere un dialogo di senso compiuto con entrambi dato che una rischiava l'infarto e l'altro sembrava il fratello di Bob Marley.


-Prima che tu possa iniziare ad urlarmi contro e sbraitare come una pescivendola con la dentiera io me ne vado dato che devo passare a riprendere quell'embrione di mio fratello e poi fare la spesa.Ci vediamo questa sera,adios budino in ammollo e hola bellissima pazza scellerata.-

-Avevi detto pomeriggio,Kate!- urlò lei dal tavolo quando io ero già arrivata sulla soglia del locale.

-Appunto “avevo”.Ti chiamo Anne,tranquilla.-


La breve telefonata che avevo avuto il giorno prima con mia madre continuava a ronzarmi in testa,era un fastidioso moscerino rompi palle che non voleva nemmeno spiaccicarsi sul parabrezza,preferiva vivere il brivido del pericolo.

Odiavo stare male per qualcosa a cui nemmeno pensavo era come se la mia psiche fosse una cosa a sé,completamente scollegata da me.

Bella merda!


L'embrione che vive sotto il mio stesso tetto o meglio quella pulce di mio fratello aveva appena finito di fare la doccia ed ovviamente ero sempre io a riordinare tutto ma dato che dovevo lavarmi anch'io questa volta per me non era un peso.


E' stranamente terrificante il modo in cui mi rilassi sotto la doccia, potrei svenire,battere la testa ed essere sbranata da un lupo ed io non sentirei nulla.

Il regolare scroscio dell'acqua,la temperatura e l'ignoto silenzio che aleggiava indisturbato nella stanza,erano il mix perfetto per farmi pensare a tutto quello che mi stava succedendo.


L'aggressione,il viaggio di mia madre,il tumore di mia nonna,l'operazione del nonno...

Cristo che sta succedendo?!

Per caso ho fatto qualcosa per meritare tutto ciò,perchè io?

Le domande avevano sempre lo stesso inizio,perche?.

Non ero tenuta ad avere risposte,forse non le volevo o non le meritavo oppure non c'èrano probabilmente.

Mi sentivo nera dentro,vuota,incapace di provare emozioni,incapace di sorridere.

Odiavo sentirmi debole,indifesa come odiavo la mia stessa pelle,quella che era stata toccata contro il mio volere.

Il fatto che io stessa fossi diventata una specie di depressa faceva ulteriormente crescere l'odio che provavo nei miei confronti.



-Merda manca solo che inizi a pensare al suicidio,anche se...-









* * *

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Allora ciao belle!

Come vedete dopo un mese ho aggiornato,so di essere in ritardo ma prima non ho potuto dato che nel mese di aprile non sono stata mai a casa,sono tornata il 5 maggio.

Poi il 6 sono tornata a scuola quindi si spiega tutto.

La storia è del genere comico ma volevo far capire che anche la nostra Kate ha un cuore ed è un personaggio molto complicato,infatti dai prossimi capitoli capirete molte cose.

Ah!

Dimenticavo,nel prossimo capitolo avremo l'ingresso di un nuovo personaggio,non so ancora chi debba essere ma qualche idea me la sono fatta.


Non so nemmeno quando aggiornerò visto che ho moltissimi esami,tutti di caratteri diversi.

Lo studio uccide, i know.

Anzi distrugge anche la mia vita sociale.

Dato che ho rotto,mi levo di torno.


Hope you like it,and comment please.

Lasciatemi una recensione dato che siete arrivate fin qui e poi mi fareste contenta :)

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