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Autore: 1rebeccam    09/05/2013    14 recensioni
Entri in casa e ti accorgi che chiude velocemente il cassetto dello scrittoio restando immobile senza voltarsi a salutarti.
Spoiler finale 5 stagione
Il promo del season finale mi ha messo ansia...
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Rick Castle
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
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Entri in casa e ti accorgi che chiude velocemente il cassetto dello scrittoio restando immobile senza voltarsi a salutarti. Appoggi la borsa sul divano e sospiri cercando di trovare il coraggio di parlargli finalmente, quando la sua voce tagliente ti pugnala alle spalle.

-Com’è andato il colloquio?-
Ti volti di scatto aprendo la bocca senza riuscire però a dire niente, solo allora si muove verso di te e senza guardarti passa oltre per andare in cucina.
Con movimenti lenti e silenziosi prende un bicchiere, lo riempie di acqua e la beve a piccoli sorsi come a voler prendere tempo per consentirti di rispondere. Posa il bicchiere, si gira finalmente verso di te e si appoggia al bancone della cucina, con le braccia conserte, in silenzio.
-Lo sai già?!-
Dici con la tua solita calma, quella che ti contraddistingue quando dentro di te c’è un tornado che vuole sopraffarti e tu vuoi impedirglielo assolutamente.
Lui fa una smorfia con le labbra e solleva le spalle stizzito, proprio per quella calma che ostenti e che lo fa innervosire ancora di più.
-Non certo perché tu ti sia degnata di dirmelo!-
Risponde asciutto con una punta di rabbia nell’intonazione.
-Allora… quando ti trasferisci?-
Tu non rispondi ma punti gli occhi dentro ai suoi, cominci ad arrabbiarti anche tu e Rick solleva le braccia lasciandole andare lungo i fianchi sorridendo.
-Ah beh… forse ti serve un po’ di tempo per scrivere un post-it da lasciare attaccato al frigorifero: mi hanno offerto un lavoro a Washington, parto tra un paio di giorni…-
-Smettila!-
Gli dici stizzita e lui scuote la testa.
-Perfetto, la migliore difesa è l’attacco, quindi quello che deve smetterla perché sta sbagliando sono io!-
Sospiri cercando di calmarti.
-Non te l’ho detto solo perché non ho ancora deciso e non so se accetterò mai… non so nemmeno se mi ritengono adatta a questo lavoro.-
Rispondi secca anche tu, ma lui si mette a ridere.
-Seriamente Kate? Se questa è l’unica risposta che puoi darmi significa che non hai capito niente.-
Ti avvicini e lo affronti quasi aggredendolo.
-Allora spiegamelo visto che non capisco.-
Lui scuote la testa e si allontana dandoti le spalle.
-No Kate, non devo spiegarti niente, se non ci arrivi da sola non serve nessuna spiegazione.-
-Santo cielo Castle! Mi hanno offerto un lavoro, un’ottima opportunità… sto solo pensando a cosa devo decidere…-
Si gira di scatto e alza le mani davanti alla tua faccia.
-Ecco il punto Beckett! Ti hanno offerto un lavoro, un’ottima opportunità, stai pensando a cosa decidere… da sola!-
Tu corrucci la fronte e lui sorride.
-Non capisci nemmeno di cosa parlo vero Kate? Tu decidi… per te, per me, per chiunque… Non credi che sia una cosa che avresti dovuto dirmi subito? Non ti è passato per la testa che avessi il diritto di sapere? Invece hai ritenuto giusto parlarne con il mondo intero tranne che con me.-
Deglutisci, sai che ha ragione, ma come fai a spiegarglielo?
-Castle, non sapevo nemmeno se volevo pensarci, se era una proposta da prendere in considerazione, volevo solo essere sicura che potesse interessarmi prima di parlartene e discutere per niente…-
-Non sapevi se prenderla in considerazione!? Hai fatto un colloquio Kate maledizione! Questo è più che prendere in considerazione e quando ti ho chiesto dove sei stata tutta la mattina tu hai deviato il discorso.-
-Castle parliamone con calma…-
-Parliamone con calma? Adesso? Ora vuoi parlarne con calma?-
Stringe i denti e si passa la mano tra i capelli sbuffando.
-La settimana scorsa ti ho chiesto cosa voleva Stack e tu hai risposto NIENTE! Cosa pensavi Kate, che ti avrei ostacolata? Credevi che ti avrei chiesto di non pensarci nemmeno?-
Scuoti la testa cercando di rispondere, ma lui ti travolge come un treno.
-Dovresti conoscermi abbastanza da sapere che sono così stupido che se me lo avessi detto avrei saltellato sul divano  sentendomi orgoglioso della mia compagna.-
Tu lo guardi seria e ancora non riesci a rispondere. Hai pensato che fosse giusto non metterlo in agitazione se prima non avessi capito esattamente cosa poteva darti questo cambiamento, non glielo hai detto subito e con il passare dei giorni è diventato sempre più difficile, perché quel lavoro è davvero un’ottima opportunità, ma ti porterebbe via da New York.
-Ma il punto è che tu non ragioni così, non hai mai ragionato così…-
-Ci sono decisioni che devono essere prese da soli, come quando sei partito per Parigi senza dire niente a nessuno… credi di essere stato corretto con me?-
Lui solleva le mani scuotendole.
-Non rinfacciarmi questo Kate, non te lo permetto. Sai perché ci sono andato da solo. Non potevo passare per i canali ufficiali, quello che avrei fatto sarebbe stato illegale e tu non avresti potuto aiutarmi comunque, mettendoti nei guai… perciò no… non te lo permetto.-
Ha alzato la voce più del dovuto e se ne rende conto quando stringi le labbra in segno di rabbia. Sospira cercando di calmarsi e la sua voce diventa un sussurro.
-Avrei fatto la stessa cosa per te… sarei venuto a cercarti ovunque se fossi stata in pericolo… e tu questo lo sai, ora sai di cosa sono capace per le persone che amo!-
E’ vero, ora lo sai di cosa è capace e lo hai amato ancora di più per il modo in cui riesce a dare tutto se stesso.
Si avvicina e sospirando ti prende il viso tra le mani. Chiudi gli occhi perché hai un immenso bisogno di quel tocco, di quel calore, ma li spalanchi improvvisamente quando la rabbia diventa solo un sussurro.
-Cosa sono io per te Kate? Di sicuro non un compagno di vita.-
-Non è… vero…-
Riesci a balbettare, ma le parole ti muoiono in gola guardando i suoi occhi mentre toglie le mani dal tuo viso e abbassa lo sguardo.
-Qualche settimana fa mi hai chiesto dove stiamo andando tu ed io, in un momento inappropriato, in un momento in cui non avremmo dovuto prendere una discussione seria… ed io ho finto di non capire, rispondendoti una cazzata!-
Sei tu che gli prendi il viso tra le mani adesso costringendolo a guardarti.
-Perché non mi hai risposto quella sera allora?-
-Perché un altro uomo ti aveva baciata, perché volevo farti sentire che non sei scontata per me, perché a volte sono un ragazzino, ma ti amo… perché ho desiderato tanto una vita con te che adesso che è vera, non voglio dire o fare niente che ti faccia indietreggiare… eppure ti sto perdendo comunque.-
Spalanchi gli occhi e lo guardi dritto in faccia.
-Io non sto andando da nessuna parte Castle! Qualunque cosa io decida ti voglio con me.-
Lui scuote la testa e sospira.
-Non è questo il punto. Ti sto perdendo perché non sono parte attiva delle tue decisioni. In questo caso mi hai detto apertamente che non conto nulla, non ho voce in capitolo. Il punto è che io so dove voglio andare insieme a te, invece sembra proprio che tu non lo sappia.-
-Non è vero. Io voglio stare con te, ma questo non significa che non sia lusingata per questa offerta…-
-E non significa nemmeno che non la devi accettare, sono io il primo a dire che devi accettarla se è quello che vuoi, ma siamo una coppia. Dovremmo essere capaci di camminare sulla stessa strada… ma tu in certe occasioni, come adesso, continui a camminare da sola.-
Chini la testa e sospiri, capendo che ha assolutamente ragione, che ancora non hai imparato a ragionare a 360 gradi con lui.
-Kate io so cosa voglio da questa storia, so dove voglio che ci porti dal primo momento che ho capito d’amarti. Ho la fortuna di poter lavorare dove mi pare, mi basta un portatile. Sarei stato capace di vivere in uno sconosciuto appartamento di Washington, di aspettarti per giorni interi mentre svolgi la tua nuova attività, sarei stato pronto a seguirti in capo al mondo… ma tu prendi in considerazione qualunque cosa e qualunque consiglio, tranne che da me.-
Senti gli occhi bruciare e le tempie pulsare. Quello che dice non è vero, tu sai cosa vuoi, ma sei confusa, sei così… dannatamente Beckett.
Come se ti leggesse nella mente ti accarezza lievemente la guancia con un mezzo sorriso.
-Evidentemente non sono stato bravo, perché un paio di quei mattoncini sono ancora dentro di te, a fermarti, a proteggerti… da me! Tu tieni ancora un piede fuori dalla porta Kate, anche con me ed io questo non lo posso accettare, non dopo tutto quello che abbiamo superato insieme.-
-Ho cercato di pensare bene Castle, proprio perché so di non avere nessun diritto di chiederti di seguirmi, non te l’ho detto subito per essere sicura di me, non di quello che provo per te. Sono certa dei miei sentimenti per te… non pensavo che ti saresti arrabbiato.-
Lui annuisce, sembra stanco e i suoi occhi sembrano così opachi.
-Continui a non capire Kate. Io non sono arrabbiato, sono deluso. Per anni ti sono stato vicino, per anni ci siamo fatti del male a vicenda e per anni tu mi hai fatto del male senza rendertene conto, eppure non mi sono mai arreso perché  sei parte di me. Questo dovrebbe farti capire cosa sarei capace di fare e accettare per te. Ma tu non lo capisci, non lo hai mai capito. Dovevi dirmelo subito. Ne avremmo parlato, valutato i pro e i contro, capire come continuare a gestire la nostra relazione, perché io non ti avrei mai intralciata, non avrei mai potuto farlo. Invece hai fatto tutto da sola, come hai sempre fatto e come farai sempre, perché io non conto nulla, non sono il tuo compagno di vita, sono solo uno che ti fa stare bene qualche volta e che non ti porterà mai da nessuna parte.-
Non riesci a trattenere le lacrime, gli occhi bruciano e senti il viso bagnato, anche se cerchi in ogni modo di non piangere.
-Quello che dici non è vero Rick, tu sei tutto per me…-
-Vorrei che fosse così Kate, ma non è vero… tu non ti fidi di me, non ti sei mai fidata. Io ti amo… e ho anche smesso di dirtelo perché ogni volta il tuo sguardo mi diceva che non volevi pressioni… e l’ho accettato, ho fatto in modo di fartelo capire con i gesti, con le parole e credevo che anche tu facessi lo stesso… ma questo Kate… questo non lo accetto.-
Chini la testa e ti asciughi le lacrime, lui invece resta a fissarti respirando affannosamente.
-Ero venuta per discuterne con te, non credevo che l’avresti presa così male…-
-Se mi avessi tenuto in considerazione nelle decisioni importanti della tua vita, non avrei avuto motivo di prenderla così male. Qui non si tratta di decidere se accettare o no questo lavoro, non ti chiederei mai di rinunciarci per me. Qui la decisione da prendere è un’altra. Sei pronta per farmi essere parte della tua vita, delle tue decisioni, di fare parte di quel mondo che fino ad ora è stato sempre e solo di Katherine Beckett? Devi decidere se sei pronta a questo, perché se non lo sei, allora la nostra relazione finisce qui.-
Senti un pugnale dentro al cuore, lo guardi negli occhi e ti aggrappi a lui, stringendogli la camicia.
-Rick, io voglio stare con te…-
Lui ti prende per i polsi e sorride.
-A modo tuo? Finchè le cose vanno bene a te? No Kate, questo non lo posso accettare più. Te lo ripeto, io so cosa voglio da noi, anche se dovessi vivere settimane lontano da me, ma io ragiono pensando a te e a me insieme come un noi, tu non lo fai Kate, lo fai solo quando le cose sono lineari, ma quando diventano serie ed importanti, io non ci sono.-
Ti volta per l’ennesima volta le spalle.
-E’ strano un discorso del genere da me, per il gossip quello che sbaglia e che fa soffrire sono sempre stato io…-
Si gira a guardarti e ti sorride.
-Mi duole dirlo, mi fa soffrire come un cane dirlo, ma a prescindere che tu accetti o no il lavoro, la prima cosa che devi decidere è che parte vuoi darmi nella tua vita. Io so che parte hai nella mia, quindi come vedi, la decisione è tua.-
Prende la giacca e senza darti il tempo di rispondere esce, sbattendosi la porta alle spalle.
Per la prima volta dopo tanto tempo ti senti vuota.
Avresti dovuto dirglielo, ne sei consapevole, ma quella tua maledetta paura di sbagliare per te e per gli altri… invece hai sbagliato comunque e adesso... lo stai perdendo!
Scuoti la testa violentemente come a volere scacciare questa terribile verità.
Ti guardi intorno, quella casa è diventata parte di te proprio per i momenti vissuti con lui, come coppia, come un noi.
Sai benissimo cosa vuoi, perché non glielo hai detto e basta? Perché sei brava solo a trincerarti dietro quella forza che non hai veramente e quell’orgoglio che con lui non è mai servito?
Sai che quello che ha detto è la verità, sai perfettamente che non ti avrebbe impedito di decidere liberamente, se solo lui fosse stato parte in causa. Cosa ti ha trattenuto, cosa ti ha spaventata?
Se questa offerta si fosse presentata anche solo un paio di anni fa, l’avresti presa al volo, senza pensarci, ma adesso… parlandone con lui ti saresti persa nei suoi occhi e non avresti potuto decidere lucidamente.
Ma decidere cosa poi? Tu sai già cosa vuoi, l’hai sempre saputo…
Non è lì che risiede il mio cuore!
E’ stata questa la tua prima risposta a Stack quando ti ha prospettato una nuova opportunità di carriera, una risposta che includeva Richard Castle, insieme ai tuoi amici, alla tua famiglia, alle tue vittime.
Guardi lo scrittoio all’entrata e ti viene in mente che lui era lì quando sei arrivata e stava guardando qualcosa dentro al cassetto.
Ti avvicini e sospirando, passi le dita sul piano di legno lucido e apri il cassetto.
Io so cosa voglio da noi Kate…
Il cuore ti balza in gola e ti ritrovi a sorridere tuo malgrado davanti a quel piccolo astuccio di velluto rosso. Non lo apri, ma prendi il biglietto ripiegato che c’è nascosto sotto ad esso. La grafia inconfondibile di Rick ti fa salire ancora le lacrime agli occhi.

Sarai seduta sul letto con questo foglio tra le mani e una paura incredibile, chiedendoti perché ho lasciato tutto sul vassoio della colazione e me la sono svignata.
Te lo spiego subito.
Non avrei avuto il coraggio di esprimermi bene, probabilmente mi sarei messo a balbettare, tu non avresti capito e ti saresti spaventata e alla fine avremmo anche potuto litigare.
Invece non voglio che succeda questo, non voglio nemmeno farti paura.
Voglio solo farti sapere che io sono pronto a tutto con te. Lo sono da tanto.
Questo anello non è una catena e nemmeno un obbligo.
Ti conosco, so che non sei pronta ad un passo del genere, soprattutto con ‘lo scrittore’... me!
Vorrei solo che lo prendessi come un pegno, una specie di firma che metto ad un nostro contratto per un periodo indefinito.
Voglio farti sapere che quello che voglio da noi è una vita insieme, tanti anniversari da festeggiare e anche un paio di piccole pesti per casa. Non sussultare ti prego, non intendo domani o fra qualche settimana, non importa quando, l’importante è che anche tu possa prendere in considerazione una cosa del genere insieme a me.
Nel frattempo mi basta essere parte di te, come tu lo sei di me.
Il resto verrà da se, come e quando vorremo, insieme…
Buon anniversario detective!
Ti amo. Rick.
PS:. Il pacchetto… non tirarmelo dietro quando torno, potresti farmi molto male e rovinare il mio meraviglioso profilo!

Accarezzi le parole scritte con delicatezza e non puoi fare a meno di ridere tra le lacrime.
Ti senti travolta da una strana pace dentro al cuore, una serenità che non sentivi da giorni... perché tu sai cosa vuoi, non hai bisogno di pensarci o di decidere.
Non guardi dentro l’astuccio, ha ragione lui, non sei ancora pronta a questo, ma una certezza ce l’hai: vuoi arrivare a quel momento insieme a lui.
Prendi la borsa e stringendo la lettera tra le mani, esci di corsa per corrergli dietro.
Devi parlargli subito e devi convincerlo ad ascoltarti a costo di ammanettarlo, ma prima devi trovarlo, capire dove può essere andato.
Salendo in macchina sorridi e capisci improvvisamente quanto lui faccia davvero parte di te, perché sai esattamente dove trovarlo.
...
Spegni il motore e guardi oltre la recinzione.
Come hai immaginato si è rifugiato lì, si dondola con lo sguardo perso nel vuoto e la mascella rigida, le mani intrecciate sulle catene.
Non è difficile Kate, devi solo sederti accanto a lui e aprirgli il tuo cuore…



Angolo di Rebecca:

Non ho molto da dire su questa storia, solo che dovevo assolutamente scriverla...
Buon finale di stagione, voglio essere ottimista ;)

 
 
 
 
  
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