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Autore: Frem Write    10/05/2013    4 recensioni
"Lei che aveva sempre avuto paura del buio, ora era costretta a viverci.. per sempre"
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7.More than this.

 

{http://www.youtube.com/watch?v=WP6H0MXFKeU
One Direction, More than this.}


 

Zayn

Era via da un mese. Non sapevamo dove fosse finito, dove fosse andato, con chi fosse andato. Non aveva nemmeno avvisato noi, che eravamo i suoi colleghi, ma prima di tutto suoi fratelli e migliori amici. Avrei potuto considerarmi offeso e anche un po’ arrabbiato, ma poi ripensavo a quello che io gli stavo facendo e allora capivo che non c’era cosa peggiore che tradire un proprio amico.
Mi mancava, a dirla tutta, Harry.
Avrebbe potuto anche trovarsi a due metri di distanza che l’avrei sentito sempre distante da me, da quello che eravamo prima.
Non sapevo se ne valesse davvero la pena, intendo, rinunciare ad un’amicizia per una ragazza appena incontrata. Anche se quella ragazza mi faceva provare emozioni che non pensavo potessero esistere. Con un sorriso mi rallegrava la giornata, i suoi baci poi.. erano come droga per me. Non sapevo se l’amavo, forse era ancora troppo presto per poter definire il nostro rapporto ‘amore’, ma mi piaceva e le volevo un bene dell’anima, questo era certo.
Magari Harry aveva solo deciso di staccare per un po’ la spina, riordinare le idee nella sua testa e fare mente locale. Lui stesso aveva detto che con Megan non voleva impegnarsi, quindi non avevo fatto nulla di male.. più o meno. E poi, lui aveva occhi solo per Desirèe.
Credo anche Meg se ne fosse accorta, ma aveva continuato a far finta di nulla perché, in un certo senso, stare con Harry Styles non le dispiaceva.
L’unico che non l’aveva capito era Harry. Mi chiedevo come mai si comportasse così. Forse perché era la sorella del suo migliore amico? Forse perché era cieca? Forse perché aveva paura di poter amare, amare sul serio una ragazza?
In quel preciso istante avrei voluto poter avere un super potere: leggere nella mente.
Harry era così piccolo.
Faceva il grande davanti ai Media, ai concerti, e ovunque ci fosse una telecamera perché era il suo ruolo. Ma lui non lo era affatto. Oh no.
Harry aveva ancora tanto da imparare, da sperimentare, da capire, da provare. Harry aveva diciotto anni, ma ne dimostrava molto di meno. Ed era la caratteristica più bella di Hazza. Lui si ostinava ad affermare il contrario, ma tutti sapevamo che dietro alla figura da duro, c’era ancora il piccolo ragazzino di Holmes Chapel.
Fatto stava che ci stavamo davvero preoccupando, nonostante ci avesse da poco inviato un messaggio dicendoci di stare tranquilli e tutte quelle stupidaggini che le persone dicono quando non c’è da stare tranquilli. Dovevo fidarmi di lui, no?
Approfittati di questi attimi di pace in casa per accendere il computer e provare a contattare Harry in qualche modo. Il senso di colpa mi stava mangiando vivo.
«Computer di merda!» imprecai. Internet era lentissimo, forse perché pioveva quel giorno e le persone non potendo uscire intasavano i social network.
Riuscii ad entrare nella mia posta e cercai tra le e-mail qualcuna di Harry.
Tra le prime c’era il nostro manager che ci informava dei vari appuntamenti e ci ricordava che il tour sarebbe iniziato a breve.
Il tour, già.
Un tour che sarebbe durato per nove mesi. Nove mesi lontano da casa, dalla famiglia, da Megan.
Non volevo pensarci, non in quel momento.
Scorsi più in basso un’e-mail di un contatto sconosciuto.

Ciao Zayn,
sono Harry.. nel caso non l’avessi capito ho deciso di prendermi una pausa per riflettere su un po’ di cose. Sono felice –e lo dico davvero- per te e Megan. Ha bisogno di una persona che la ama al suo fianco, e tu sei quello giusto Zayn. Io l’ho fatta solo soffrire e anche se non ci siamo detti proprio ‘è finita’, credo lei lo abbia capito. Falla sorridere, tu puoi farlo. E non un sorriso falso, intendo uno vero, uno di quelli che ti scalda il cuore.
Non voglio dilungarmi troppo anche perché devo andare a fare il biglietto per ritornare in Inghilterra, ci tenevo a dirti che non sono arrabbiato con te. Come potrei esserlo?
Forse tu dovresti essere arrabbiato con me. Sono stato uno stupido a non capire quello che provavi per Megan, ero troppo confuso, ma ora no. Ora so cosa voglio.
Ci vediamo tra due giorni, Zayn.
Con affetto,
Harry.

 
Rilessi più volte la lettera incredulo delle parole di Harry. Che fosse cambiato davvero?
In tal caso mi piaceva il nuovo Harry, ed ero sicuro sarebbe piaciuto anche a Desirèe.
 

Harry

«Sei una merda.» mi diede un pugno il moro mentre prendevo i bagagli.
«Che ho fatto?» raccolsi la mia ultima valigia e risi. Ci incamminammo verso la macchina.
«Te ne sei andato così,senza dirci niente
«Avevo bisogno di starmene un po’ da solo..»
Salimmo in macchina e in poco tempo eravamo già sulla strada verso casa mia.
«Ti capisco amico,ma ci hai fatto stare in pensiero. Tutto qui.» mi sorrise leggermente concentrato sulla strada. Non c’era molta gente quel giorno, stranamente.
Arrivammo a casa mezz’ora dopo e non appena varcammo la soglia di casa, Louis si buttò tra le mie braccia. Inutile dire che mi era mancato.
Profumava di miele, sapeva che era il mio preferito tra tutti i suoi bagnoschiuma.
«Boo,mi stai stritolando.» la sua risata mi riempì il cuore.
Era il mio migliore amico, ma lo era davvero. Era il migliore in assoluto, mi capiva, mi ascoltava, mi consigliava. Non che gli altri non lo facessero, sia chiaro, però con lui c’era un legame più forte, una sorta di alchimia, ecco.
«Scusami Harry, è che mi sei mancato!» sorrisi sciogliendo l’abbraccio.
Mi guardai attorno.
«Non c’è, è uscita con Megan.»lo guardai stranito.
«Parlo di Desirèe.»
«Perché dovrebbe interessarmi
«Perché lo leggo dal tuo sguardo,Harry.» sospirò rassegnato e continuò, «Pensavo che questo viaggio ti avrebbe in un certo senso aperto gli occhi, invece continui a rinnegare i tuoi sentimenti. Sai che facendo in questo modo non risolvi niente?»
Abbassai lo sguardo: Louis aveva ragione.
Non potevo continuare a far finta che non mi interessasse niente di lei. Che non m’importasse dove fosse, se stesse bene, con chi fosse. Perché in un qualche strano e complicato modo io le volevo bene. Un bene diverso da un semplice amico, un bene diverso da un fratello. Non sapevo cosa fosse, sinceramente, ma era abbastanza da poter condizionare il mio umore.
Era una sorta di ossessione, sì. La mattina mi svegliavo preoccupato che le fosse accaduto qualcosa, avevo bisogno di sentirla accanto a me mentre mi addormentavo, volevo stringerla forte e farle capire che io c’ero, che non me ne sarei andato mai e poi mai.
Ma era difficile.
«Come sta?» chiesi dopo che Zayn se ne era andato. Mi interessava sapere tutto di lei, volevo sapere cosa aveva fatto in quel mese in cui ero stato assente, perché sentivo il bisogno di sapere tutto di lei.
«Uh,che domanda» sospirò di nuovo mentre entrò in cucina preparando del tè. Mi affrettai a seguirlo, curioso e preoccupato per quello che mi avrebbe detto, «Potrebbe stare meglio,ecco.»
«Che razza di risposta è,Lou? Sta bene o no?» mi accomodai su una delle sedie mentre cominciai a giocare con insistenza con il mio braccialetto.
«Ascolta Harry,io non lo so. Sto cercando di restaurare il rapporto che avevo con lei,ma diventa sempre più difficile. E’ chiusa,non vuole parlare con nessuno,nemmeno con Liam.»
Aggrottai le sopracciglia. Cosa c’entrava Liam?
«Scusa? Mi sono perso qualcosa?» Louis si girò leggermente.
«Liam, il ragazzo di Desirèe
Boom.
Un colpo al cuore.
Un pugnale diritto in pancia.
Un graffio,uno sparo,un taglio.
Avrei voluto aver capito male,avrei voluto che tutto ciò fosse stato solo un incubo dovuto alla stanchezza. Eppure,era la realtà. Mi sentii a pezzi come se fossi caduto da un grattacielo,come se avessi appena giocato i mondiali di calcio,come se fossi stato sveglio da settimane senza riposare.
Mi sentivo una merda.
Una di quelle che la gente calpesta più volte senza accorgersene,come se non fossi importante,come se fossi invisibile.
«Harry? Oddio. Non lo sapevi?»
Abbassai lo sguardo concentrato sul tavolo di legno,seguendo con lo sguardo le varie linee. Sentivo gli occhi pizzicare e mi maledissi mentalmente: non potevo piangere per una ragazza.
«H..Harry?» la voce spezzata di Louis mi fece alzare lo sguardo, e quando incontrai gli occhi azzurro cielo del mio migliore amico non resistetti.
Lasciai che tutto il dolore che provavo in quel momento scivolasse via da me tramite lacrime.
Lacrime.
Lacrime.
Lacrime, e ancora lacrime.
In quel momento era la sola cosa che avevo per sfogarmi, a parte Louis.
Le braccia del moro mi avvolsero e in quel momento mi sentii a casa,dopo tanto tempo. Il respiro di Louis si unì al mio,mentre il bollitore fischiava e fuori pioveva.
Louis era una sorta di madre per me,era il mio tutore. Quando ero lontano da Holmes Chapel lui c’era e mi trattava come fossi davvero suo figlio: senza di lui non avrei saputo cosa fare.
«Scusami Harry,non pensavo di ferirti così. Scusami,davvero
Lo abbracciai più forte.
«Non dire sciocchezze,Lou. Non hai fatto niente.»
Ci staccammo dall’abraccio e mi asciugai le lacrime che,purtroppo,erano scese dai miei occhi.
Mi sentivo un perdente,uno stupido,uno sciocco,un cretino. Se non avessi aspettato tutto questo tempo,se non fossi partito per quel viaggio,se non fossi stato così orgoglioso e così stupido,forse,sarebbe stata mia e non di Liam.
Liam era uno dei miei più cari amici,ero felice per lui,ma non riuscivo a tollerare il fatto che lui potesse averla per sé quando voleva, senza aver fatto nulla,senza aver combattuto. Perché sì,io avevo combattuto.. contro me stesso,contro i miei sentimenti e il mio carattere. Non mi era mai sembrato interessato a lei,quindi perché stavano insieme?
Non toglievo il fatto che a Liam potesse piacere,ma non quanto piaceva a me. Non avrebbe mai potuto donargli tutto ciò che avrei potuto donare io,non l’avrebbe mai amata nemmeno un quarto di quanto avrei potuto fare io. E su questo non c’erano dubbi.
Io potevo amarla più di così.
«Dai.. cambiamo argomento,ok?» incalzò Louis dopo qualche minuto di silenzio.
Annuii: «Raccontami cosa è successo qui durante la mia assenza.»
«Zayn si è fidanzato con Megan,ma questo tu lo sai già.. Liam,beh,anche questo sai. Io sono uscito con una ragazza,ma non credo continuerò a vederla e Niall,Niall non fa un cazzo dalla mattina alla sera e viene a rompere qui.»
«Hai conosciuto una ragazza?»
Era da tempo che non vedevo Louis uscire e divertirsi,forse perché sperava di riallacciare i rapporti con sua sorella,ma ovviamente lei aveva di meglio da fare.
«Sì.. al supermercato. Mi è sembrata carina e così siamo usciti a prenderci qualcosa.. Impossibile che tu non abbia visto le foto dei mille paparazzi che ci hanno ripreso
Scoppiai a ridere.
«Beh,devo ammettere che in questa vacanza ho staccato la spina da tutto,anche dai One Direction. Ne avevo bisogno
«Immagino..»
Sentimmo la serratura della porta scattare e delle voci –alquanto familiari- rimbombare nel corridoio.
La riconobbi subito dalla sua risata.
Fece il suo ingresso insieme a Megan: indossava un vestito blu a maniche lunghe e un paio di stivaletti di camoscio abbinati alla cintura e alla borsa. Era bellissima.
Meg mi guardò sconcertata e incredula.
Era bellissima anche lei, ero felice che Zayn stesse con lei, lui l’avrebbe amata meglio di quanto avrei mai potuto fare io.
Lasciò cadere le buste a terra e corse verso di me per abbracciarmi.
Mentre le sue braccia erano strette attorno al mio corpo io guardavo Desirèe.
Aveva lo sguardo perso, non capiva cosa stesse succedendo e in quel momento capii quanto potesse essere brutto vivere così: senza sapere cosa ti accade intorno, senza vedere il sole, la luce o i colori. Capivo cosa avesse provato il primo giorno che aveva messo piede in questa casa quando Louis aveva pronunciato quelle parole e lei lo aveva ripreso.
Capivo finalmente quanto soffrisse. Ma una sofferenza diversa dalla mia o da quella di Meg e di Louis. Noi soffrivamo per amore, per amicizia, lei soffriva per la vita. Non poteva vivere e credo che questo sia il peggiore fra tutti i mali che una persona possa ricevere.
Era così debole, era fragile, ma adesso c’ero io, non Liam, io.
«Harry,ma dove sei stato? Perché non mi hai avvisato del tuo ritorno?»
Risi alla preoccupazione di Meg. Come avevo anche solo potuto pensare che avrebbe funzionato con lei? Mi sembrava mai sorella Gemma.
Rivolsi prima uno sguardo a Desirèe e poi le risposi: «Uhm.. sorpresa! Volevo riflettere su alcune cose e ora credo di essere pronto.. Sono stato alle Hawaii.»
L’espressione di Meg tramutò dalla comprensione –forse aveva capito che si trattava di Des- alla rabbia.
«Tu sei stato alle Hawaii e non mi hai detto niente? Non mi hai invitata? Non mi hai comprato nada de nada?»
Mi grattai la testa piuttosto imbarazzato.
«Ops..»
Meg stava per ribattere, ma Louis intervenne prima di una possibile rissa. Che poi non sarebbe stata neanche una rissa perché lei mi avrebbe picchiato e io sarei stato fermo ad attutire i colpi di una ragazza.
«Tu e Harry potete parlare dopo,no Meg?»
All’inizio la bionda sembrò non capire, ma quando Louis accennò alla ragazza mora ancora sullo stipite della porta sorrise e annuì.
«Dopo io e te facciamo i conti..»
Louis e Meg uscirono dal salotto e rimasi solo con lei.
Non so per quanto tempo rimanemmo immobili senza muovere un braccio o una gamba, non so per quanto tempo la fissai, ma mi piaceva guardarla. Era perfetta.
All’improvviso si precipitò in avanti –intenta a venire verso di me- e per evitare che cadesse a terra o che sbattesse da qualche parte, le andai incontro.
Le sue braccia cinsero il mio collo e le mie la sua vita.
Mi strinse forte, tanto che mi sembrava un sogno. Forse gli ero mancato?
La sentii singhiozzare sulla mia spalla mentre mi accucciavo nell’incavo del suo collo, annusando i suoi bellissimi capelli.
«Perché piangi?» le sussurrai.
«Ero così in pensiero per te.»
Sorrisi leggermente alle sue parole: mi aveva pensato.
«Mi dispiace, non volevo farti preoccupare, ma avevo bisogno di riflettere..»
Sentii il suo respiro sul collo e rabbrividii.
«Sei un coglione Styles.»
Ci staccammo da quell’abbraccio insolito ma piacevole.
I suoi occhi erano diversi dal solito, sembrava che mi stesse guardando davvero, ma era solo una mia impressione.
«Mi sei mancata.»
«Anche tu, Harry.»
Mi aveva chiamato per nome e anche lei sembrava essersene accorta.
«Mi è scappato, ok? Non ti ci abituare
Ridemmo entrambi.
Mi avvicinai più a lei e le accarezzai una guancia scostandole i capelli. Mi abbassai verso il suo viso, o meglio, verso le sue labbra.
Ne avevo bisogno.
«No.. non possiamo, io non posso. Sto con Liam adesso, ci tengo a lui e non voglio rovinare tutto.»
Chiusi gli occhi e allontanai il mio viso e la mia mano dalla sua faccia. Quelle parole mi avevano ferito tanto che persi la ragione.
«Muori dalla voglia di baciarmi, ammettilo.»
«Smettila, come ti salta in mente? Io sto co-»
«Liam non c’entra un cazzo adesso! Non c’è: ci siamo io e te ed entrambi sappiamo perché siamo qui, perché ci siamo abbracciati, perché ci trattiamo sempre male.»
Lei scosse la testa, senza sapere che in quel modo non avrebbe scacciato quel pensiero.
Esperienza personale.
«Tu non sai cosa stai dicendo.»
«Non rinnegare quello che senti, per colpa sua!»
«Harry, a me piace,e stiamo insieme.. mettitelo in testa! Solo perché sei tornato adesso dalla tua bellissima vacanza non puoi pretendere di sapere tutto o di imporre le tue idee agli altri, a me.»
Mi passai una mano tra i capelli e mi girai verso la finestra per poi rivoltarmi.
Attraversare tutto l’oceano e tutta l’America per capire quello che provavo per lei era un gesto che non avevo mai fatto per una ragazza. Io la volevo per me, volevo prendermi cura di lei.
Ora o mai più.
«Desirèe io-»
«Sono a casa!» la voce di Liam mi bloccò.
Proprio in quel momento doveva arrivare?
Serrai la mascella e fissai l’entrata del salone. Desirèe si voltò, dandomi la schiena.
Non potevo vederla andare via da me, non potevo vederla andare da lui, come se tutto quello che c’era stato prima fra me e lei non fosse mai esistito.
«Ti prego Des, resta qui, con me.» sussurrai quelle parole in modo che Liam non potesse sentire.
«Non posso Harry,è tardi ormai.»
Liam entrò nel salone e mi abbracciò salutandomi.
Finsi un sorriso e ricambiai la stretta, mentre dentro stavo morendo lentamente.
Raggiunse poi Desirèe e le circondò le spalle con un braccio sussurrandole qualcosa all’orecchio.
«Harry!»
«Si?» chiesi speranzoso.
«Puoi dire a Louis che stasera sono da Liam
«Oh..» dissi deluso abbassando lo sguardo a terra.
«Ciao Harry! Domani parliamo meglio..» annuii alle parole di Liam.
Quando sentii la porta chiudersi mi accasciai sul divano. Presi la testa tra le mani e cominciai a singhiozzare.
Avevo sbagliato tutto con lei, l’avevo trascurata all’inizio perché avevo paura di quello che provavo dentro quando mi parlava o quando mi sfiorava.
Avevo bisogno di lei e il pensiero di lei e Liam insieme mi uccideva dentro.
Come avevo potuto essere così stupido? Avevo lasciato che Liam prendesse il mio posto.
Ma non mi sarei arreso perché io potevo amarla più di così.



IT'S ME!
Ok, potete uccidermi. 
C'mon lol 
Scusatemi davvero, è da secoli che non aggiorno questa storia. 
Ma la scuola m'impegna moltissimo, soprattutto in quest'ultimo perido. 
So che questo capitolo fa schifo, infatti è stato un travaglio, altro che parto! 
All'inizio vi ho messo il link della canzone perchè non saprei scegliere un pezzo, è tutta azzeccata lol 
Niente, spero che vi piaccia. 
Recensite? 
Tra poco inizierà la seconda parte, che sarà sicuramente migliore di questa, I swear. 
Ora vado, 
vi ringrazio per le recensioni. Sono di fretta quindi non posso scrivervi tutte, ma sappiate che siete meravigliose.
Ciao bellissime,
alla prossima.
-Frem.
  
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