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Autore: Raven_Phoenix    10/05/2013    5 recensioni
"Il meccanico aggiusta tutto. Il meccanico sa tutto. Ma soprattutto, il meccanico CREA tutto."
E se il meccanico, dopo mille disavventure, si ritrovasse con quello che é comunemente chiamato "blocco dell'artista?"
Chi potrebbe mai aiutarlo?
E cosa succederebbe se qualcuno stesse tentando di soffiargli il lavoro?
"-Tony… non sei tu, vero?- chiese Pepper anche se dentro di lei sperava vivamente ci fosse riuscito ma avesse voluto tenere tutto nascosto.
-Ti pare che possa essere io quel rottame ambulante?- urlò lui stizzito saltando fuori dalla vasca di colpo ed avvicinandosi allo schermo per osservare meglio –Jarvis, torna indietro e stoppa sull’immagine.- ordinò sentendo il cuore battergli a mille.
Quello che si vedeva pareva quasi ai livelli del Mark 1, era lampante che fosse stato costruito alla buona. Eppure quel coso riusciva a volare e a muoversi in qualche modo."
SPOILER SU IRON MAN 3
Questa storia é ideata come un sequel che non segue in nessun modo il fumetto o qualsiasi altro possibile seguito decideranno di creare in futuro!
Hope you like it ^^
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tony Stark, Un po' tutti, Virginia 'Pepper' Potts
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buondì buondì ragazzi miei ^^
Dunque, mi accingo a postare non solo la mia prima ff su Iron Man, ma nella categoria film in generale u.u Mi sono sempre mossa nella categoria anime/manga, e spero di riuscire a gestire anche questa categoria XD
Dunque, ci terrei a dare qualche avvertimento prima di farvi iniziare a leggere questo primo capitolo:
Come scritto nell'introduzione, questa é una fanfiction che si pone dopo il terzo film e non fa assolutamente nessun riferimento a qualunque trama dei fumetti né a qualsiasi film futuro (e spero che ne facciano anche se ho i miei dubbi T_T), quindi i nostri protagonisti tradizionali verranno affiancati da nuove cose/persone/luoghi inseriti e inventati completamente da me u.u
Spero di avervi incuriosito ^^
Buona letturaaaaaaa!


Capitolo 1:
 
 
“Il meccanico aggiusta tutto. Il meccanico sa tutto. Ma soprattutto, il meccanico CREA tutto.”
 
Clangori metallici, bulloni che cadevano a terra, fili elettrici che saltavano, e imprecazioni a volumi parecchio alti.
-Non ci siamo, PERCHÉ?!-
Altre urla indefinite, altre cose che volavano per la stanza.
Si poteva pensare di trovare un uomo nerboruto, con bicipiti enormi e pieni di tatuaggi intento a distruggere tostapani a testate… invece…
Un uomo che di certo per la statura non brillava, i capelli sparati in testa con il gel e una maglietta di qualche gruppo rock talmente consumata che non era più possibile capire il disegno che c’era sopra. Sicuramente aveva un bel fisico, ma l’idea che lui da solo stesse facendo tutto quel macello era impensabile.
-No, no, no. Non ci siamo. Jarvis, metti qualcosa di… ispirevole. Esiste la parola ispirevole?- chiese lui rivolto al nulla, ma straordinariamente una voce metallica gli rispose automaticamente.
-No signore, non esiste. Le vanno bene i Black Sabbath?-
-Bene, allora l’ho appena inventata io, aggiungila al vocabolario Stark. Sì, metti quello che vuoi, basta che mi faccia pensare decentemente.- prese l’ennesimo circuito che aveva davanti e dopo averlo studiato per qualche secondo lo lanciò via, mandandolo in frantumi.
-Signore, potrei suggerirle una vacanza per aprire la mente?-
-Dì un po’, mi prendi in giro? Sto cercando di trovare rapidamente una soluzione per rimettermi in gioco e tu mi consigli una vacanza? Devo aver sbagliato a programmare anche te, di male in peggio.- borbottò scuotendo la testa –Per oggi ci rinuncio. DI NUOVO.-
Non si curò di riporre niente, imboccò la porta a vetri e abbandonò il laboratorio senza però dargli un’ultimo sguardo accompagnato da un sospiro.
Con tanta fatica il suo rifugio dove inventare era stato rimesso in piedi, ricostruito da zero, ma quelle teche sulle pareti restavano sempre vuote. Gli pareva di rivederle come fantasmi, una a una come la sua collezione preferita di figurine… ed era stato lui a mandarle in fumo. Si passò una mano sulla fronte per poi salire le scale e tornare nel mondo consono conosciuto da tutti.
Era impensabile che dalla disperazione si fosse costretto a dei “turni di lavoro”, sperando che il sonno in eccesso lo portasse a qualche illuminazione divina, o per lo più lo faceva per non far preoccupare lei.
Sentì il rombo di una macchina nel vialetto, e poco dopo le porte si aprirono.
Eccola, lei.
-Bentornata, tesoro.- la salutò lui mentre si lanciava con ben poca grazia sul divano gigantesco.
-Ciao.- rispose lei mentre con un sospiro di piacere si levava i tacchi a spillo che portava.
Si sdraiò accanto a lui, e la televisione grande quanto una parete si accese. Si accoccolarono entrambi abbracciandosi.
-Com’è andata la giornata?- chiese lui dopo averle baciato la fronte.
-Mh, pensavo peggio. Happy si è ripreso del tutto, dopo un’ora già sbottava per i badge. A modo suo ha fatto sentire la sua mancanza.- rispose lei stiracchiandosi.
-Non ne dubitavo.- commentò sghignazzando.
-E tu? Fatto qualche passo avanti?- lo chiese con un filo di esitazione.
Sbuffò e si passò una mano sul viso.
-Niente di niente. È come se avessi la metà del cervello in una vetrina. Vedo le informazioni che mi servono ma non riesco a prenderle per metterle in pratica.-
-Tony, non ti sta mettendo fretta nessuno, ok?- lo guardò negli occhi per scongiurare una nuova crisi di autostima pressoché inesistente.
-IO mi sto mettendo fretta- si mise a sedere e iniziò a massaggiarsi le tempie –Non mi sento al sicuro, ho paura che TU non sia al sicuro, Pepper. Te l’ho già detto.-
-Lo so, lo so.- si mise seduta anche lei e iniziò a coccolarlo accarezzandogli il collo –Ma per ora non c’è nessun pericolo.-
Si sentiva terribilmente in colpa.
Era colpa sua se Tony aveva deciso di distruggere tutte le armature, e lei non aveva fatto niente per impedirglielo nonostante sapesse quanto contassero per lui, perciò era stata ben felice quando l’aveva visto tornare al lavoro nel suo laboratorio. In un certo senso anche lei ora capiva la sicurezza che immettevano quelle teste di latta, si erano salvati la vita a vicenda grazie a quelle, e detestava ammetterlo, ma quella luce blu al centro del suo petto le mancava.
C’era, però, un altro piccolo inconveniente.
Il grande genio Tony Stark… con un blocco artistico.
Erano passati quasi tre mesi da quando aveva ricominciato ad armeggiare con i cacciaviti, ma non era ancora riuscito a venirne a capo. Aveva dovuto rivedere tutti i piano da zero, senza il reattore a dargli potenza doveva inventarsi qualcosa di estremamente sofisticato per riuscire a dare le stesse prestazioni di prima, se non migliorarle.
-Senti, perché adesso non chiamiamo il take away di quel ristorante giapponese che ti piace e andiamo a cenare nella nuova vasca idromassaggio? Per oggi ti vieto di pensarci ancora e ti autorizzo a fare il riccone arrogante.- propose baciandolo sull’angolo della bocca.
Tony rimase amareggiato ancora per qualche secondo, poi spuntò l’ombra di un sorriso.
-Potrei usare la tecnica del meccanico derelitto ogni volta che voglio mangiare sushi, non sarebbe male.-
Dentro di lei Pepper tirò un sospiro di sollievo, quando riprendeva a fare battute il peggio era già passato.
Avrebbe trovato una soluzione prima o poi, anche se sperava arrivasse presto.
In quel momento alla TV inquadrarono forse l’unica cosa rimasta integra dopo l’ultima avventura. L’ennesima notizia sulle gesta di Iron Patriot.
-Almeno quella mi fa ancora sentire un figo. Anche se preferivo War Machine.- disse per la milionesima volta.
-E se tu partissi con lo studiare la sua di armatura?- chiese Pepper sperando di dargli qualche nuova idea.
-Nah, quella lattina a stelle e strisce gli serve, non posso rubargliela per un mese e smontargliela pezzo per pezzo senza la convinzione di poterla rimontare. Stavamo parlando di tanto sushi, giusto?-
-Sì, ma potresti finalmente sbloccarti. La sua in fin dei conti funziona benissimo senza reattore.
-Non resiste nemmeno la metà rispetto a quelle che avevo progettato per me. Che dici, mi riempirei troppo ordinando due barche per quattro persone? Potrei andare in overdose da wasabi.-
-È pur sempre un punto di riferimento!- lo incalzò non capendo quale fosse il problema.-
-Se sono riuscito a creare tutto da zero è da zero che devo ricominciare. Dov’è il numero di quel ristorante? Sto morendo di fame, potrei iniziare a mangiare le tende.- detto questo si alzò e andò verso i mille post it che troneggiavano sulla parete della cucina.
Pepper scosse la testa esasperata. Almeno era tornato sicuro di sé, aveva abbandonato definitivamente gli attacchi di panico.
Mentre Tony passava in rassegna il menù del take away non poteva fare a meno di sentire quell’immenso vuoto che sentiva dentro, proprio all’altezza del cuore, dove fino a poco tempo prima aveva quel buco enorme riempito di energia pura.
Avrebbe trovato il modo di tornare Iron Man a tutti gli effetti.
DOVEVA.
Ma probabilmente non si sarebbe aspettato un improvviso cambiamento di programma.
-Niente male, forse potrei aggiungerci qualche led colorato, che ne dici tesoro?- commentò Tony mentre si godeva le piacevoli bolle della “modesta” vasca idromassaggio grande quasi quanto una piscina.
-Tutto quello che vuoi, basta che tu non la rompa. Potrei ucciderti.- rispose lei totalmente in estasi dall’acqua calda e il vino.
-Sono il meccanico, ricordi? Io aggiusto.- ribatté prima di riempirsi letteralmente la bocca di nigiri al salmone prendendoli dall’enorme vassoio strapieno di sushi.
-Certo, come sto aspettando ancora che tu ripari quella vecchia auto d’epoca che hai voluto assolutamente comprarmi perché mi piaceva e che adesso prende polvere in garage. Ci speravo tanto.- disse punzecchiandolo.
-Hofha?- bofonchiò lui cercando di parlare con la bocca strapiena.
Vennero interrotti improvvisamente dalla voce di Jarvis che risuonò per tutto il bagno.
-Signore, consiglio a lei e a Miss Potts di non uscire di casa ora, un’orda di giornalisti si è appostata fuori dai cancelli e non sembra essere intenzionata ad andarsene.-
Tony corruciò la fronte.
-He havolo hi hanno hui?-
-Signore, le consiglio anche di mandare giù quello che sta trangugiando, non mi ha ancora programmato per tradurre i suoi lamenti.-
Ci volle qualche minuto in cui rischiò quasi di strozzarsi e affogare nell’idromassaggio.
-Ehm… dicevo. Che cavolo ci fanno qui? Non mi pare di aver dato scalpore presentandomi nudo a qualche conferenza… mi pare.- disse facendo velocemente mente locale.
-No, ma credo c’entri con l’ultima notizia che sta impazzando sui notiziari.- rispose Jarvis.
-Accendi il monitor.- ordinò sbuffando.
Immediatamente la parete adiacente alla vasca si illuminò.
-Hai fatto qualcosa che mi hai tenuto nascosto?- chiese Pepper sospettosa appoggiando il suo bicchiere di vino e avvicinandosi a lui con fare minaccioso.
-Non ho fatto niente!- piagnucolò lui alzando le mani come un bambino piccolo.
Finalmente arrivarono le immagini dell’ultimo telegiornale, e per Tony quel giorno fu la seconda volta che rischiò di affogare tra le bollicine.
“Non si hanno ancora notizie ufficiali dalle Stark Industries, ma pare che il ritorno di Iron Man sia praticamente ufficiale!”
Improvvisamente più che in una vasca Tony si sentì perso come in mezzo ad un oceano.
-Che… che cosa…- balbettò facendo segno di alzare il volume.
“Da diverse fonti è stato avvistato e filmato brevemente quello che sembra essere un nuovo prototipo di Iron Man. L’uomo di ferro è apparso molto più grezzo di quello alla quale ci siamo abituati, per questo si azzarda l’idea di non più che un prototipo, ma potrebbe segnare il ritorno dell’ amato supereroe. Al momento vige il silenzio a villa Stark dove si attende un possibile annuncio ufficiale.”
Le immagini mostravano una sagoma sfocata per la lontananza, che volava in maniera piuttosto impacciata zigzagando nel cielo per poi avere come un sussulto e sparire a tutta velocità lungo la costa.
-Tony… non sei tu, vero?- chiese Pepper anche se dentro di lei sperava vivamente ci fosse riuscito ma avesse voluto tenere tutto nascosto.
-Ti pare che possa essere io quel rottame ambulante?- urlò lui stizzito saltando fuori dalla vasca di colpo ed avvicinandosi allo schermo per osservare meglio –Jarvis, torna indietro e stoppa sull’immagine.- ordinò sentendo il curoe battergli a mille.
Quello che si vedeva pareva quasi ai livelli del Mark 1, era lampante che fosse stato costruito alla buona. Eppure quel coso riusciva a volare e a muoversi in qualche modo.
-È tutto sbagliato, guarda qui! Si vede benissimo che il materiale è scadente, in più l’idiota che l’ha costruita non ha nemmeno calibrato i sensori per la distribuzione del peso e non ha predisposto una protezione per i propulsori, probabilmente quando sarà atterrato sarà andato a fuoco.- disse parlando più con sé stesso.
-Tony, stai calmo e… almeno copriti.- disse Pepper osservandolo completamente nudo, in una posizione simile a quella di una rana accovacciato sul pavimento, e nella foga di uscire dalla vasca si era rovesciato addosso il suo preziosissimo sushi trovandosi con pezzi di tonno e branzino appiccicati sulle spalle e le gambe.
-Ma dico, l’hai visto?! E attribuiscono quella… quella COSA a me?! Razza di ingrati, io sono Tony Stark! Dalla mia officina non uscirà mai un obbrobrio simile! Aspetta che mi sentano…- si stava dirigendo direttamente fuori dal bagno così com’era, e Pepper dovette uscire di corsa dalla vasca per trattenerlo.
-Tu rimani esattamente dove sei e vediamo di capirci qualcosa. Non andrai COSÌ a parlare con i giornalisti!- disse in tono autoritario e piantandosi le mani sui fianchi.
-Tesoro, non fraintendere ma… non mi fai paura se ti vedo nuda e mezza ricoperta di schiuma, anzi, se non fossi terribilmente furioso ti troverei estremamente sexy e provocante, ma ho una cosa da fare.-
Pepper rimase a fissarlo esterrefatta diventando rossa peggio di una Ferrari.
-Jarvis, chiudi le porte, non farlo uscire!- urlò lei prendendo alla svelta un accappatotio.
-L’avevo già messo in programma Miss Potts, non si preoccupi.- rispose l’automa che pareva esasperato anche lui.
-Ehi, voi due. Evitate di fare comunella, con me non funziona. Jarvis, apri IMMEDIATAMENTE le porte.-
-Signore, è stato lei stesso ad ordinarmi che in caso di crisi d’identità da parte sua avrei dovuto dare retta unicamente a Miss Potts. Credo che questa sia una di quelle occasioni.-
Tony si esibì in una sorta di urletto stridulo dando un calcio al bordo del letto e ritrovandosi a saltellare per la stanza.
Pepper scosse la testa cercando di restare seria, anche se non era facile trovandosi davanti il pluri miliardario Tony Stark, in arte Iron Man, saltellante e coperto di sushi livido dalla rabbia, il ché non gli dava un’aria molto mascolina ma più quella di un bimbo che voleva le sue caramelle.
-Chiunque abbia costruito quella armatura sicuramente non mi sembra in grado di costituire una minaccia almeno per ora. Probabilmente… deve aver trovato qualche tuo vecchio progetto da qualche parte.- disse Pepper cercando di trovare un punto della situazione che lo facesse calmare.
-Non ho mai lasciato in giro nessun progetto, sono tutti al sicuro qui dentro.- indicò la sua testa mentre si sedeva sul bordo del letto e si levava una pallina di riso che gli era finita in mezzo ai capelli. –Quel che non riesco a spiegarmi é… é…- sbuffò e si lasciò cadere all’indietro tra le lenzuola –perché in questo momento io non riesco a progettare assolutamente niente e qualcuno a caso in questo mondo invece ce l’ha fatta con chissà quale banale trucchetto?-
Pepper rimase a fissarlo basita; in effetti quel coso di metallo ambulante era apparso nel momento meno opportuno. Stava per pensare ad una risposta quando lui si rialzò di scatto.
-Jarvis, analizza il filmato, dammi le coordinate di dove è apparsa quella armatura e trova qualunque dato che possa riguardare questa faccenda.- detto questo tornò verso il bagno, immergendosi di nuovo nella vasca.
-C… cosa vuoi fare?- chiese Pepper guardandolo accigliato.
-Beh, veramente pensavo di finire la cena mentre Jarvis prepara quello che mi serve, ti vuoi unire?- rispose in tutta tranquillità.
-Tutto qui?-
-Per ora.-
-E dopo?- aveva quasi paura a chiederlo.
Lui guardò brevemente fuori dalla finestra osservando il tramonto con una serietà quasi anormale per lui.
-Lo troverò.- disse per poi voltarsi di nuovo verso di lei –Troverò quell’idiota che sta pensando di rubarmi le idee, scoprirò cos’ha in mente e se sarà necessario mi assicurerò che non dia fastidio a nessuno.-
Pepper annuì anche se non sapeva esattamente se fosse una buona idea.
-Ti sbrighi a tornare qui? La tua visione sexy che ho visto prima mi manca.- concluse lui fissandola con gli occhi da cucciolo come se niente fosse.

 

Ecco qui il primo capitolo *___* Che emozioneee, sono in fibrillazione e ho il terrore delle prime recensioni >_< 
Esprimetevi liberamente, critiche e segnalazioni di eventuali errori di battitura bene accetti!
Spero di avere presto tanti lettori e spero di non deluderli mai!
Sappiate che mi sto divertendo in una maniera assurda ad impersonarmi in Tony, abbonderanno le battute nel pieno stile del fantomatico meccanico u_u
Per ora non ho osservazioni particolari da fare, quindi non mi resta che darvi appuntamento al prossimo capitolo ^___^ MI RACCOMANDO RECENSITEEEEE CIAUUUUUU!
  
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