Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Shadow_chan    10/05/2013    0 recensioni
Non eravamo ne amici ne nemici. Eravamo noi, tutto qui ed
essere noi era la cosa più bella del mondo, ma quella sera, quella splendida al ballo aveva rimescolato un po' le carte.
[La storia non ha nulla a che vedere con il film]
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve a tutti! allora il capitolo si chima Gaspard perchè verrà raccontata da lui la vicenda, qunidi quelle scritte in prima persona è sempre lui che parla! 
Grazie per l'attenzione e buona lettura!!








Capitolo 5: Gaspard

 






Mi risvegliati in un letto morbido e caldo, mi sentivo la testa pesante, alzai un braccio per massaggiarla ma una piccola mano mi fermò.
Lei era li.
La mia Shirley era lì accanto a me con gli occhi pieni di lacrime.
-Perché piangi?-
-Come ti senti?-
-Shirley, non sai che a una domanda non risponde con un'altra?-
Lei sorrise ed io mi sentii meglio.
-Mi hai spaventato sai?- mi disse accarezzandomi la testa. Aveva le mani fresche e il suo tocca delicato mi porto a chiudere gli occhi per bearmene al meglio.
-Sono ore che dormi, ti ho trovato a terra e per un po’ hai anche tremato- la sua voce si era incrinata, aveva abbassato il viso, le mani le tremavano un po’.
Riuscì ad alzarmi e afferrai la sua mano -Scusami-.
-Per cosa?-
-Per averti spaventato lei alzò il viso e mi sorrise, e non resistetti dalla voglia di baciarla, ma dopo un attimo lei si scansò
-Che c’è?- le chiesi preoccupato, mi sovvenne solo dopo che avevamo litigato –scusa hai ragione-
Lei si sedette al mio fianco e accarezzandomi il viso mi chiese –Ricordi il mio sedicesimo compleanno?- la guardai di traverso che centrava adesso? Le feci un cenno col capo –E’ stata una bella festa, perchè melo chiedi?- lei in silenzio mi guardava, un misto di paura, dolore, confusione e indecisione impregnava i suoi occhi.
-Ricordi che dopo la festa, andasti via?-
-Si certo, andai a trovare un mio amico perchè?-
-Raccontami di lui-
-Shirley, che c’è? Che mi nascondi?- lei titubante si mordicchiò il labbro inferiore.
-E’ solo che..- Abbassò lo sguardo e si stese al mio fianco, fece un gran respiro prima di parlare
-Dopo la festa, quando sei andato dal tuo amico, sei tornato a casa due settimane dopo. Mi sono sempre chiesta, dove fossi stato. La sua voce era tornata ferma, ma gli occhi si erano un po’ inumiditi, sintomo che non mi stava dicendo tutto, ma decisi di pensarci dopo, quindi le raccontai di quelle due settimane.
-Si chiama Josef, l’ho conosciuto a una festa pochi giorni prima del tuo compleanno.
Bastò davvero poco per entrare in confidenza era come se lo conoscessi da sempre.
Dopo il tuo sedicesimo compleanno andai da lui. Non era solo. C’era una ragazza con lui, non ricordo il suono nome o forse non mi è mai stato detto, m’invitarono a bere con loro una specie di the, non so che intruglio era ma mi sentii molto più leggero, tranquillo quasi felice.
Senza accorgermene volarono via uno, due, tre giorni. Avevo perso la condizione del tempo finche questa ragazza non mi mise in mano un libro.
“Farmaci, dal laboratorio al consumatore” mi affascinò così tanto che ne lessi altri dello stesso argomento.
Josef mi portava i libri che divoravo in poco tempo e Lei mi faceva bere il suo te.
Man mano molti ricordi furono sostituiti solo dalle informazioni e dalle nozioni apprese leggendo. Ricordo l’ultimo girono che passai li,Josef mi disse che erano trascorse due settimane e che tutti erano preoccupati per me e di come stessi.
Ancora non capisco di cosa stava parlando.
Lei ci guardava dalla soglia della porta, mi si era avvicinata e mi aveva spinto fuori di casa sussurrando “ICE enterprise”.
Così ho deciso di entrare in quell’azienda.-
Per tutto il tempo avevo fissato il soffitto, rimasi molto sorpreso, quando mi voltai verso di lei.
Stava tremando e piangeva! Spaventato la scrollai
-Shirley! Che hai? Stai male?- lei scosse la testa e con gli occhi rossi mi disse,
-Tu hai dimenticato! Come hai potuto dimenticarlo?-
Non capivo, che cosa avrei dimenticato?
-Hai dimenticato l’incidente? Hai dimenticato l’odio? Hai dimenticato tuo padre, Gaspard?-
 
 
***
 
 
Mira e Mary avevano parlato a lungo della faccenda Gaspard&Shirley.
-Non ne verrà nulla di buono-
-Lo so Mira, ma dobbiamo tentare di far ricordare a Gaspard ciò che è accaduto!-
-Mary, ho paura! Non voglio che mio figlio provi rancore verso Shirley per un incidente!- l’amica lo abbracciò mentre quella piangente si nascondeva tra le sue braccia.
Erano trascorsi cinque anni dalla morte del marito e non vi era stato giorno in cui la donna non avesse pianto.
Prima per il dolore della perdita dell’uomo amato, poi per la scomparsa del figlio e in fine, per non poter rivelare al figlio il reale motivo della morte del padre.
Lei gli aveva raccontato che era morto a causa di un incidente stradale, pochi giorni dopo la sua scomparsa. Gaspard aveva versato qualche lacrima ma nulla di più, nei giorni seguenti sembrava un automa, studiava e mangiava. Per farlo lavare lo doveva buttare nella vasca, spogliarlo e lavarlo lei stessa.
Le sembrava che il figlio fosse rimasto traumatizzato dalla morte del padre, quello che la preoccupava di più erano i suoi occhi, erano vuoti e persi chi sa dove. Lo trovava a notte inoltrata a studiare Farmacologia senza sosta.
Poi un giorno tornò a casa sorridente e pieno di vita, pianse anche quel giorno ma furono lacrime di gioia.
-Mira, alzati! Devi parlare con tuo figlio ed io con Shirley!- la voce ferma e dura di Mary la riportò alla realtà, si pulì il viso sporco di trucco, si alzò dalla sedia con occhi fiammeggianti di determinazione.
-Andiamo!- l’amica, le sorrise e partirono verso casa Mich.
 
 
***
 
 
Mia madre era alla porta di casa nostra con una strana espressione in viso.
Le invitai a entrare e Shirley offri loro una tazza di te.
Con la mora non ero riuscito a finire il discorso “Hai dimenticato” proprio perchè il campanello aveva suonato.
Ci sedemmo al tavolo della cucina e mia madre chiese gentilmente a Mary e Shirley di lasciarci soli, queste si alzarono e andarono nello studio della ragazza.
-Mamma io..- volevo scusarmi con lei, non sarei dovuto presentarmi da lei in quel modo e dirle tutte quelle cose senza prima prepararla alla notizia.
-No- mi interruppe subito –Ascoltami e non mi interrompere, è molto importante che tu sappia la verità-
-Che verità?- chiesi subito, molto curioso e stranito. Sentivo una specie di morsa allo stomaco che non riuscivo a spiegare. Mia madre fece un gran respiro prima di parlare.
-La verità sulla morte di tuo padre.- una calda lacrima le bagno il viso. E lei parlò. Non la interruppi mai, nemmeno quando mi disse che avevo riversato l’odio su Shirley, sulla disperazione provata quel giorno.
Mi racconto come aveva passato quelle due settimane, che mi aveva dato per disperso.
-Quando sei scappato e non sono riuscita a trovarti ho cominciato a temere il peggio, volevo suicidarmi, non sarei mai stata in grado di vivere senza te e tuo padre.
Sono state due settimane davvero buie, Mary mi è stata accanto fino alla fine e ci resterà sempre, si trasferì da me dopo che tentai di uccidermi nella vasca da bagno, lei mi ha salvato. Le devo molto.
-Il viso di mia madre pieno di lacrime mi uccise e distrusse il cuore. Anch’io piangevo, dalle mani poi gocciavo sangue per quanto le unghie, stringendo il pugno, si erano conficcane nella carne.
Nonostante cercassi di controllarmi, non potevo evitare di piangere con lei. Mi alzai e mi ci sedetti affianco, stingendola a me lei continuò a parlare.
-Nei giorni seguenti all’incidente, organizzai il funerale. Durante lo svolgimento della cerimonia incontrai il tuo amico Josef che mi disse che eri da lui e che avevi bisogno di un po’ di tempo per metabolizzare la cosa, mi lasciò anche il suo indirizzo di casa in caso avessi voluto controllarti. Ma non venni mai da te. So che tu hai un modo tutto tuo di metabolizzare le cose, non ho voluto intromettermi.
Mary, però, non era concorde e quindi veni da te. Mi disse che stavi studiando come un pazzo, ti ha visto mentre ridevi con i tuoi amici, ti ha visto rinato. Ho sperato fino alla fine che tu tornassi in fretta. Avevo bisogno di te, ma quando tornasti e mi chiesi, dove era papà, ti raccontai una bugia, avevi rimosso totalmente il ricordo e non volevo che tu in qualche modo ti vendicassi sulla figlia di Mary- La stinsi più forte che potei.
-Grazie mamma. Grazie per avermi detto la verità- lei mi sorrise e io con lei.
-Perché hai aspettato cinque anni per dirmi la verità?- su questo ero un po’ arrabbiato ma mia madre accarezzandomi il viso mi disse
-Non volevo deludere tuo padre-
-Cosa intendi?-
-Papà ti amava molto, ha sempre sperato per te un futuro rigoglioso e ricco di avventure e amore-
-Avventure e amore?-
-Si, Gaspard. Avventure e amore. La vita, figlio mio è un’avventura spettacolare che va vissuta appieno per non rimpiangere nulla. L’amore perchè guida il cuore e l’anima perso nuovi orizzonti e scoperte. Desiderava che tu vedessi il mondo in ogni sua sfaccettatura.-
Non capivo ancora, ma tutta la rabbia, l’angoscia e la tristezza stavano sfumando via. Mia madre aveva quel tocco delicato e quel sorriso pieno d’amore che ti riempiva l’anima di pace, ora capisco mio padre, ora comprendo perchè lei riusciva a calmarlo con un solo tocco, ora conosco l’amore di una madre verso il proprio figlio, conosco l’amore di una madre verso il marito, conosco l’amore che accoglie e consola le persone di questo mondo.
-Shirley- mia madre mi guarda interrogativa –la voglio solo per me. Come Moglie, come amica, come amante e come madre dei miei figli-
Sorride radiosa e mi abbraccia più stretto – Ma non era una stracciona?- non potevo credere che l’avesse detto in un momento come questo!
L’unica cosa che potei fare contro mia madre e le sue freddure fu ridere, ridere di cuore e in pace con il mondo e con me stesso.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Shadow_chan