Don't Leave Me Alone,Brother





 *bip bip*
 
Arya ignorò il telefonino che suonava e si rigirò nel letto.
 
*bip bip*
 
Di nuovo.Arya allungò una mano verso il cellulare sul comodino. Le erano arrivati due messaggi.
 
DA:ROBB
"l'ho appena salutato. L'aereo arriverà a momenti. Ti conviene correre."
 
DA:ROBB
"Affrettati."
 
Arya chiuse il telefono e si alzò di scatto dal letto,scalciando le lenzuola. Si vestì in fretta e furia,infilando la felpa e i pantaloni del giorno prima,gettati alla rinfusa su una sedia. Stava per uscire di casa,quando...
"no! Le scarpe...!"
Infilò i suoi anfibi neri della Doc Martens alla velocità della luce e,agguantati chiavi e telefon ino,infilò la porta. Volò sulle scale rischiando di cadere e rompersi le ossa,maledicendo il fatto di abitare all'ultimo piano. Uscita dal palazzo,corse verso il motorino e partì. Non c'era quasi nessuno per strada a quell'ora (erano appena le sei) e questo la facilitò.
"non ho neanche il casco" pensò "se mi beccano una bella multa non me la toglie nessuno"
Accellerò,sfiorando i 100 km/h . "Dai,muoviti" pensò.
Arivò all'aereoporto,parcheggiò il motorino in doppia fila e corse all'interno. Un aereo stava arrivando. Cercò con lo sguardo,disperata,ansimando per la corsa fatta. E finalmente lo vide.
Un ragazzo alto avvolto in un cappotto nero,al collo aveva una morbida sciarpa di lana rossa e tirava dietro di sè un trolley nero a rotelle.
Arya gli corse incontro,chiamandolo.
-Jon!- il suo grido risuonò nell'aereoporto semi-deserto. Il ragazzo si voltò,per nulla sorpreso,e un sorriso smagliante comparve sul suo volto. -Sorellina!- chiamò di rimando. Arya corse ad abbracciarlo stretto. -Non farlo,ti prego,non partire per la Barriera! Resta con me,non te ne andare!- mentre parlava le erano scese le lacrime...
 
*drin! drin!*
 
Aveva sognato di nuovo ad occhi aperti. Era ancora sul motorino. Lo squillo del telefono l'aveva riportata alla realtà. Si decise a rispondere. Era Robb.
-Sbrigati Arya,l'aereo sta arrivando.-
Arya attaccò e accellerò,all'aereoporto mancava poco. Parcheggiò e corse dentro.Non c'erano molte persone,data l'ora,e Arya cercò Jon con lo sguardo,ma quando si voltò vide,alla sua sinistra,l'aereo decollare
"No!" pensò,e si accasciò sulla panca vicina,coprendosi gli occhi con le mani. Non l'avrebbe rivisto mai più. Non lo aveva neppure salutato.
-Che fai,sorellina,piangi?- disse una voce di fronte a lei
Arya alzò lo sguardo -Jon! Non sei più partito!-
-Eh,già...non ce la facevo a lasciarvi.-
Arya lo abbracciò stretto,godendo del suo calore. Ma stavolta non era un sogno.








Note,dediche,ripensamenti dell'ultimo momento:  Allora,prima di tutto,dedico questa storia a Nancy,che mi sopporta,e voglio che sappia che le voglio davvero tanto bene. Poi,spero che questa flashfic vi sia piaciuta. Ho avuto (come sempre) l'idea in treno, eppure ho sviluppato la storia a scuola,durante un'ora di matematica.
Credo che sia venuta una mezza schifezza,dato che avevo in mente due finali diversi,e volevo metterli tutti e due,per questo ho fatto si che Arya sognasse ad occhi aperti. Che dire, adoro Arya e Jon, e li adoro ancora di più insieme,mi ricordano me e mio fratello,ed è anche a quest'ultimo che dedico questa storia.
Grazie per aver letto,
Isidar