Fanfic su artisti musicali > Green Day
Ricorda la storia  |      
Autore: BrutalLove    11/05/2013    10 recensioni
[ATTENZIONE: CONTENUTI ALTAMENTE DEMENZIALI!] [LINGUAGGIO]
Dal testo:
“Che cos'è quella? Una delle tue canzoncine melodiche?” domandò indicando un foglio scritto con una penna dall'inchiostro rosa e con una calligrafia molto curata. []
“Ah, eh stavo provando a scrivere una fanfiction, sai? Adesso non iniziare a dire che sono strano, però!”.
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Ciao, mi chiamo Billie Joe e...'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

[Questa fanfiction è il continuo di quest'altra http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1647432&i=1 ]

 

“Allora, come diavolo sono andato?” chiese Billie a Mike, mentre si rivestivano.

“Benino, diciamo che non dovresti seguire alla lettera tutto ciò che leggi in quelle fottutissime fanfiction... ti do la sufficienza per la prestazione, perchè sono un bravo professore... ma un quattro per la scelta dello scenario... e della fottutissima lavatrice, soprattutto”.

Gli spigoli gli si erano conficcati nella schiena proprio come aveva previsto.

“Smettila, ammettilo che ti sei divertito, cazzo!” lo incitò Billie.

“Uhm, si, d'accordo”.

“Davvero?”

“Sì Billie, okay? Ora vado a casa però, prima che torni Adrienne... ah, a proposito, lei non si accorge che sei... strano?”

“Io non sono strano!”.

“Come vuoi... ci si vede, Cenerentola”.

Mike uscì di casa chiudendosi la porta alle spalle e lasciando Billie alle sue faccende domestiche.

 

 

-Due giorni dopo-

 

“Pronto Mike, sono Billie”.

“Ciao BJ, dimmi”.

“Ti va di passare da me, questo pomeriggio? Adrienne e i ragazzi non sono in casa... potrei soffrire di solitudine!”.

“Cos'è, vuoi coinvolgermi in qualche altra strana avventura che hai letto su EFP?”.

“No, stai tranquillo! Potremmo rivedere un po' i testi delle canzoni, che ne dici?”.

“Dico che è un'ottima idea, ti devo sorvegliare prima che tu scriva una canzoncina melodica d'amore!”.

“Ah-ah. Che spiritoso, senti....”.

“Che c'è?”.

“Mike, io....mi sento tremendamente in colpa per una cosa”.

“Billie non mi fare preoccupare, cazzo, dimmi che succede!”.

“No, niente, solo che... te lo ricordi Speedy?”

“Il pesciolino che avevi comprato a Joey? Certo che lo ricordo, era un mito, quel pesciolino!”.

“Eh si...bè, lui non è morto come ho sempre detto...in realtà gli stavo cambiando l'acqua della boccia, i bambini erano a scuola, Adrienne era fuori casa...per sbaglio l'ho fatto cadere nel lavandino e... puff! Andato! Ho sempre detto a Joey che era morto! Non ha mai saputo la verità!”

“E...fammi capire...tu ti senti in colpa per questo?”

“Sì Mike, fottutamente, terribilmente in colpa! Pensi che dovrei parlarne con lui?”.

“Con il pesciolino? Non credo, visto che ormai sarà arrivato al mare!”.

“Con Joey, non con Speedy, coglione!”.

“Tu sei proprio andato, amico! Comunque fai come vuoi, parlargliene se ci tieni tanto... ma penso che abbia superato il trauma della perdita all'alba di quasi 6 fottuti anni dopo!”.

“Non lo so....ti ricordi che bella boccia aveva? Non hai idea di come mi senta quando ci ripenso...”.

“Billie ma stai cadendo in depressione?”.

“No...”.

“Mezz'oretta e sono da te, non fare cose stupide mentre sto arrivando, mi sembri molto strano”.

“Farò il bravo”.

“Ok, a dopo”.

“A dopo”.

 

 

-Poco dopo-

 

-I'm too tired to be bored and too bored to be tired-, cazzoculo Billie, ti sei sprecato con le parole!” ironizzò Mike, leggendo uno dei testi che l'amico aveva scritto.

Aveva appena finito di confortarlo per farlo sentire meno in colpa per la sorte del pesciolino di Joey, e ora tentava di interpretare le canzoni che il moro aveva composto.

Fece scivolare i fogli sul tavolo, in modo da averne una visione complessiva.

Uno in particolare attirò la sua attenzione.

“Che cos'è quella? Una delle tue canzoncine melodiche?” domandò indicando un foglio scritto con una penna dall'inchiostro rosa e con una calligrafia molto curata. Così curata che era difficile pensare che fosse quella di Billie.

“Ah, eh stavo provando a scrivere una fanfiction, sai? Adesso non iniziare a dire che sono strano, però!”.

Mike ci rimase di stucco.

“Tu...cosa? No Billie, basta, diventerai irrecuperabile se continui così! Anzi secondo me lo sei già, ti abbiamo perso! Ma che cazzo ho fatto io di male per ritrovarmi in una band con una signorina dedita alle faccende domestiche e con un ragazzone poco cresciuto che scopa ogni notte con la compagna? Elimina quell'account, Billie... ma come cazzo ti è venuto in mente di iscriverti ad un sito del genere? Ti eri stancato di YouPorn? Eri molto più normale quando passavi le giornate su quel sito, sai?”.

“Esatto, mi ha stancato” replicò Billie seriamente, e poi aggiunse “A te no?”.

Mike non rispose. Non avrebbe nemmeno saputo cosa dire.

“Bè, allora?” chiese Billie, “Non vuoi nemmeno sapere come s'intitola il mio capolavoro?”.

“Veramente no, vivo meglio essendone all'oscuro, ma se proprio ci tieni...”.

“-Ciao mi chiamo Billie Joe e scrivo fanfiction-” rispose Billie.

“Cazzo Billie, sdraiati, va... qui, per terra... secondo me non ti arriva abbastanza sangue al cervello! A che cazzo serve questa presentazione? So già il tuo nome e purtroppo so anche già che scrivi fanfiction! Tu stai andando, ragazzo mio, sarà meglio che ti prenoti un posto in una clinica psichiatrica, prima che tu sia troppo fuori anche per un fottuto posto come quello!”.

“E' il titolo, idiota” rispose Billie di rimando.

“Come?”. Mike sembrava non capire.

“Il titolo della fanfiction che sto scrivendo è -Ciao mi chiamo Billie...”. Non fece in tempo a finire la frase perchè Mike lo interruppe.

“Che cos'è questa puzza? C'è odore di bruciato, cazzo... sicuro che non ti stia andando a fuoco la casa?”.

“Porca troia!” disse Billie, con un tono di voce fin troppo alto, “Vaffanculo, la torta di mele!!!”.

“Come?”.

“L'ho lasciata nel forno! Cazzo, me la sono dimenticata!” rispose il moro, prima di correre in cucina. Mike lo seguì.

“Non ti avevo detto di non fare cose stupide mentre venivo a trovarti?” chiese.

“Fare una torta non è una cosa stupida!” protestò l'amico, quasi pestando i piedi come se avesse cinque anni.

In cucina c'era un fumo pazzesco, sembrava che qualcosa fosse andato completamente a fuoco.

Billie sfornò la torta bruciacchiata sbraitando e bestemmiando a gran voce, tanto che l'amico gli dovette ripetere un paio di volte di calmarsi.

“Fanculo, non dirmi di calmarmi! Minchia, la mia torta! La mia fottutissima torta!”.

“Billie non credo sia il caso di piangerci su, sai...” gli rispose Mike.

“Bè, ci avevo messo amore, tempo e fatica!”

“Chissà che buon sapore allora! Sicuro di esserti ricordato anche gli ingredienti secondari? Che ne so, la farina, ad esempio...”.

“Cazzo, Mike, ma cosa credi? Che non sappia fare una torta? Evidentemente tu non ne hai mai fatta una, altrimenti sapresti quanto tempo ci si mette ad allineare tutte le mele nella teglia e...”.

“Tu stai male, Billie”.

“Starei meglio se la torta non fosse bruciata, in effetti!”.

“...”.

“Senti Mike, renditi utile, va! Vai a prendere la tovaglia che almeno apparecchio la tavola per stasera!”.

“La tovaglia? E dove la trovo? Nella lavatrice che ti piace tanto, magari?”.

“Nah, è in terrazza ad asciugare”.

Mike lo guardò storto per qualche istante, poi salì le scale che portavano al piano di sopra e si diresse verso la terrazza.

Fu di ritorno pochi minuti dopo.

“Ecco la sua tovaglia, signorina”.

“Grazie cazzone”.

“Prego coglione... ah a proposito... sono passato di fronte alla camera da letto tua e di Adie e ho visto che le hai fatto un regalo...pensiero tenerissimo, però secondo me hai sbagliato taglia, amico”.

Billie alzò lo sguardo. “A che cazzo ti riferisci?”, domandò poco dopo.

“All'accappatoio panna con i cuoricini viola, l'ho visto appoggiato sul letto, ma mi sembra leggermente grandino per Adie..”.

“Infatti è per me... Ed è una vestaglia, per l'esattezza, non un accappatoio, c'è differenza”.

“Tu...tu ti metti quella roba?”.

“Sì, che problema c'è? E ho anche le pantofole coordinate, era un set”. Sospirò. “Oh Mike, non ti va mai bene niente!” aggiunse poco dopo, vedendo l'espressione sconvolta dell'amico.

“E' tardi, meglio che vada, prima che venga a conoscenza di qualche altra tua strana abitudine” biascicò il biondo, aggirando l'affermazione di Billie e dirigendosi verso la porta.

“D'accordo, ciao Mike, ci si vede!” gli gridò, in modo che l'amico lo sentisse.

“Ciao Cenerentola!”.

 

 

Billie si stiracchiò, mettendo il tappo alla penna che teneva in mano e rileggendo quello che aveva scritto. Il testo gli sembrava abbastanza corretto e scorrevole. Ripassò il titolo con un evidenziatore rosa in modo da farne risaltare bene le lettere. - Ciao mi chiamo Billie Joe e scrivo fanfiction -.

Non riusciva a trovare un titolo migliore e alla fine, dopo essersi scervellato per una buona mezz'ora, decise di lasciare quello.

Si era divertito a scrivere una storia su sé stesso in terza persona su quello che era successo qualche giorno prima. E su Mike. Non vedeva l'ora di fargliela leggere, anche se sapeva bene cosa l'amico pensasse del suo sito preferito, EFP. Pazienza, il parere degli altri non gli importava. Del resto lui era uno 'punk' e i punk fanno quello che vogliono.

Rilesse una seconda volta per assicurarsi che non ci fossero orrori grammaticali.

Il testo iniziava così:

-“Allora, come diavolo sono andato?” chiese Billie a Mike, mentre si rivestivano.

Benino, diciamo che non dovresti seguire alla lettera tutto ciò che leggi nelle fottutissime fanfiction... ti do la sufficienza per la prestazione, perchè sono un bravo professore... Ma ti do un quattro per la scelta dello scenario... e della fottutissima lavatrice, soprattutto”. Gli spigoli del macchinario gli si erano conficcati nella schiena proprio come aveva previsto.

Smettila, ammettilo che ti sei divertito, cazzo!”lo incitò Billie.

Uhm, si, d'accordo”.

Davvero?”

Sì Billie, ok? Ora vado a casa...-

 

 

 

 

 

Angolo Autore:

Imbarazzante essere la mente malata che ha partorito questa cosa D:

Non impegnatevi a trovarvi un solo briciolo di senno, perchè vi assicuro che non c'è.

Grazie mille per aver letto (lo so, è stato faticoso e sfiancante arrivare fin qui!), se recensite mi fate molto piacere, ormai lo sapete :)

Rage & Billie Joe

 

BrutalLove x

 

 

  
Leggi le 10 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Green Day / Vai alla pagina dell'autore: BrutalLove