Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Bobbieyoung    12/05/2013    3 recensioni
E' colpa di Brittany se l'asilo dove lavora è stato costruito in prossimità del campo da football dove Santana allena le sue Cheerios? No. Ed è colpa sua se le due non vanno d'accordo? In parte.
DAL CAP1:
E’ così testarda… Chi cerca di impressionare? Perché non riesce a parlarmi civilmente? Beh… Magari neanch’io sono stata troppo gentile, ma è sempre lei a cominciare.
Testarda e sexy… ma tutto ciò non ha importanza adesso, perchè presto incontrerà una bella ragazza che la farà innamorare, e lei si dimenticherà di me. Che è una buona cosa, perché io non sono più interessata a lei.
Per niente!
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Dave Karofsky, Quinn Fabray, Sam Evans, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Chiedo umilmente perdono, ma mi si era rotto il pc -.- comunque sono tornata con l'ultimo capitolo. Grazie a chi ha seguito :)


 

 Capitolo 8

 *Perché è mia*

-Brittany-



 

Il cuore mi batte all’impazzata e le dita mi tremano a causa dell’adrenalina che scorre nel mio corpo. Ho paura che qualcuno possa entrare in aula insegnanti in qualsiasi momento, ma non vorrei mai che lei si fermasse.

E’ in piedi tra le mie gambe, mentre io sono seduta sul tavolo, e mi sta baciando furiosamente, mentre una delle sue mani continua a massaggiarmi il seno destro. L’altro braccio è avvolto intorno ai miei fianchi, come per assicurarsi che sia spinta verso di lei nel modo giusto. Non riesco a credere che questa sia la quinta volta, in una settimana, che mi ritrovo seduta sul tavolo dell’aula insegnanti, con le gambe divaricate e il corpo totalmente fuori controllo.

"Sei così sexy in questo momento" Sussurra Santana tra un bacio e l’altro, mentre io metto le braccia intorno alle sue spalle, perché sto praticamente bruciando dal desiderio.

"E tu sei sempre sexy" Rispondo con un gemito che avevo cercato di trattenere dal momento in cui mi ha attaccata, subito dopo che Tina è uscita dalla stanza lasciandoci da sole. "Ma ci dobbiamo fermare, piccola. La campanella è appena suonata e Puck o Rachel o chiunque altro sarà qui da un momento all’altro."

Santana geme di frustrazione e io riesco a sentire come mormori "chi se ne frega?" prima di tornare a baciare le mie labbra. La mano che teneva sul mio seno scende in mezzo ai nostri fianchi e io, proprio prima che tocchi il mio centro, le afferro il polso per fermarla.

"Non qui…" Ansimo, chiudendo gli occhi, quando appoggio la mia fronte sulla sua. Santana accetta e la sua mano si ferma sulla mia coscia.

"Mi stai uccidendo, Britt" Biascica, e io mi sento subito colpevole. Ero io a lanciarle occhiate sensuali mentre Tina cercava di parlare della seconda guerra mondiale e sono stata io a farle piedino sotto il tavolo, lasciando che il mio piede si muovesse su e giù lungo tutta la sua gamba. Praticamente l’ho provocata affinché si avventasse su di me con baci bagnati e tocchi delicati, non appena Tina ci avesse lasciate da sole.

"Posso fermarmi da te stanotte?" Le chiedo, lasciandole un bacio sulle labbra. Osservo come la speranza le solchi il viso, mentre la sua mano stringe gentilmente la mia coscia.

"Vuoi venire a casa mia e passare la notte con me?" Vuole essere sicura che stiamo parlando della stessa cosa.

"Sì. Lo so cos’hai in mente dal momento in cui abbiamo deciso di riprovarci e sarebbe un’enorme bugia se dicessi di non aver pensato la stessa cosa. Ma non voglio avere paura che possano interromperci in qualsiasi momento. Voglio che siamo solo io e te e il tuo letto… e qualche candela e…"

"E Fergie?"

Mi allontano, sollevando un sopracciglio.

"Stavo per dire e un po’ di buona musica, ma se vuoi includere Fergie direi che è una cosa abbastanza malata."

Santana ride ammaliata, scuotendo la testa.

"No, non voglio che Fergie partecipi. Ma sai quanto sia ossessionata da te. Se venissi da noi non ti lascerebbe un secondo e io potrei ingelosirmi un po’ perché è sempre lei a ricevere i tuoi baci e le tue carezze."

"Oh beh, allora dovrò assicurarmi di portarle un giochino nuovo che la distragga mentre io e te ci intrufoliamo in camera tua e chiudiamo la porta."

Santana spalanca gli occhi, mordendosi il labbro timidamente.

"Vuoi dire che sei pronta?"

Poso le mani sulle sue guance, baciandole tutta la faccia.

"Sono stata pronta da quando la settimana scorsa sei venuta a casa mia e sei stata investita da una ciclista." Sussurro, guadagnandomi un sorriso nervoso sul volto di Santana.

"Beh allora… Dovresti decisamente venire da me stanotte."

Ci sorridiamo e io voglio avvicinarmi per un altro bacio, ma poi sentiamo qualcuno aprire la porta. Santana si allontana velocemente e io salto giù dal tavolo, ma lo sguardo di Sam quando entra in aula insegnanti mi fa intendere che sappia perfettamente cos’abbia interrotto.

"Hey ragazze" Dice con un sorriso, andando dritto verso la macchinetta del caffè. "Prendo solo del caffè. Vado via subito."

Santana gira intorno al tavolo per prendere la sua giacca e le tue cose.

"Non ti preoccupare, bocca da trota. Devo correre perché le mie ragazze stanno aspettando in campo." Si mette la borsa sportiva sulle spalle e sorride quando si avvicina a me ancora una volta. "Ci vediamo dopo da Dave?"

"Sì, ci vediamo lì." La sua mano è sul mio fianco quando si avvicina e chiude la distanza tra le nostre labbra per un salutarmi con un bacio. Sorrido, sentendo le farfalle nello stomaco, e la guardo andare via con una sensazione nel petto.

Non appena siamo da soli, Sam lascia uscire un sospiro esagerato e si tocca il petto.

"Se l’amore non è meraviglioso…" Dice con sguardo sognante e io gli do un colpo alla spalla, quando mi si avvicina.

"Lo è. E sono sicura che tu lo sappia, visto che tu e Rachel siete usciti parecchie volte ormai. "

Sam annuisce con gli occhi a cuoricino, mentre ci sediamo al tavolo per sorseggiare i nostri caffè. Il mio è già freddo perché si può dire che sia stata interrotta prima.

"A proposito… Rachel e io ci stavamo chiedendo se tu e Santana voleste uscire con noi una volta?"

"Intendi per un appuntamento a quattro?" Per poco non scoppio a ridere al pensiero, ma riesco a trattenermi. Non è che non voglia uscire con loro, ma già mi vedo la faccia di Santana quando glielo dirò – non le piacerà l’idea di passare un’intera serata con “Labbra da pesce” e l’ “Hobbit”.

"Penso che possa essere divertente. E siccome io e Rachel siamo gli unici a sapere di te e Santana, pensavamo che vi potesse piacere non dover nascondere la vostra relazione di fronte a noi."

Guardo all’interno della mia tazza pensando alle sue parole. Ha ragione. Mi piacerebbe da morire passare una serata con Santana e i nostri amici comportandoci come una coppia. E’ passata solo una settimana da quando abbiamo deciso di riprovarci e, da allora, ne abbiamo parlato sono con Sam e Rachel. Anche Quinn lo sa, perché Santana le ha dovuto spiegare come mai non dovessero più fingere di frequentarsi. Ma tutti gli altri non hanno la minima idea che io e Santana stiamo insieme, né che lo fossimo mai state.

Dirlo ai nostri amici sarà difficile, soprattutto perché so che Dave prova ancora qualcosa per me. E oltretutto non sono neanche sicura che tutti sappiano che sono gay. Una volta ho portato Lana a un evento scolastico, ma non penso che tutti gli altri insegnanti mi abbiano vista con lei.

Ora che io e Santana siamo finalmente tornate insieme, voglio fare tutto nel modo giusto. Quando ci frequentavamo, otto mesi fa, ho fatto l’errore di nascondere la nostra relazione e non ha funzionato. Non posso lasciare che accada di nuovo.

Quando Santana è stata investita dalla ciclista e io, più tardi,  l’ho riportata a casa, mi aveva chiesto di passare la notte da lei e io l’ho fatto. Ci siamo baciate nel suo letto per ore, perse nel nostro piccolo mondo. Abbiamo deciso di prendere le cose con calma, per vedere come ci trovassimo insieme prima di dirlo ai nostri amici.

Ma non voglio aspettare ancora molto…

"Sai cosa, Sam? E’ un’idea fantastica. Chiederò a Santana cosa ne pensi."

Sam sorride soddisfatto e io, con un sorriso felice, finisco il mio caffè.





 






Sono l’ultima ad arrivare da Dave, un paio di ore dopo e, quando entro in giardino, tutti mi salutano con un sorriso. Un mese fa Santana non mi avrebbe nemmeno guardata o mi avrebbe lanciato occhiatacce dalla parte opposta del tavolo, sorseggiando il suo cocktail. Mentre, a quei tempi, quelle occhiate e quegli sguardi d’odio mi avrebbero fatta sentire miserabile, oggi è il suo sorriso colmo d’amore fa aumentare i battiti del mio cuore.

Anche se di solito i giovedì sera salutavo Dave con un bacio sulla guancia, ora mi limito a fargli un gesto con la mano e a sorridere, quando lui annuisce e mi indica l’unica sedia libera, vicino a Blaine e Quinn. Ancora una volta Santana è seduta di fronte a me e mi fa l’occhiolino quando, per scherzo, le tocco il piede sotto il tavolo.

Dopo solo due secondi mi sto già perdendo nei suoi occhi, ma il rumore di Dave che si schiarisce la gola ripetutamente mi riporta alla realtà, così alzo gli occhi. E’ l’unico in piedi vicino al tavolo del suo giardino, e sta tenendo in mano un bicchiere del suo ultimo cocktail.

"Ragazzi, vorrei dire qualcosa. Prima di tutto vorrei ringraziare Puck e Tina per essere venuti prima e avermi aiutato a preparare questa fantastica cena. Di solito ci limitiamo a buttare un pezzo di carne o delle verdure sulla griglia, ma stasera abbiamo cucinato per tutti voi perché sarà l’ultima cena prima delle vacanze estive. Sono sicuro che alcuni di noi si vedranno durante l’estate, ma non tutti torneremo al McKinley l’anno prossimo. Mi dispiace che Blaine se ne vada, ma l’offerta di lavoro che ha ricevuto dall’altra parte del paese è troppo buona per essere rifiutata e sono sicuro di parlare a nome di tutti augurando a te e a Kurt quanto di meglio vi possa accadere in questa nuova svolta della vostra vita."

Guardando alla mia sinistra, vedo Blaine con le lacrime agli occhi. Mi ero quasi dimenticata che questa fosse la sua ultima settimana al McKinley e mi viene un groppo in gola se penso a come le cose stiano cambiando. I miei bambini andranno a scuola dopo l’estate e io avrò bimbi più piccoli come nuovi alunni.

Sono eccitata da cosa potrebbe succedere dopo l’estate ma, quando guardo oltre il tavolo, sono ancora più eccitata per le prossime settimane, perché Santana mi sta scaldando con il suo sorriso più dolce e riesco a sentire le sue gambe contro le mie sotto il tavolo.

"Infine vorrei ringraziare Quinn, che è diventata una nostra buona amica in pochissimo tempo. E, prima di iniziare a mangiare, c’è ancora una cosa.  Faccio i miei migliori auguri a Sam e Rachel, che hanno da poco capito di amarsi e, se posso, vorrei dirvi che siete veramente una coppia adorabile. Alla salute! E ora mangiamo."

Sollevo il mio bicchiere e rido alla vista delle guance arrossate di Sam e al modo in cui stringe Rachel a sé, per lasciarle un bacio sulla tempia.

E’ una serata stupenda e io sono contentissima di passarla con le persone con cui non solo lavoro, ma che sono anche diventati i miei migliori amici. La cena di Dave e il suo cocktail “School is over” sono deliziosi e mi viene da ridere quando sento Quinn raccontare una barzelletta divertente. Non l’avrei mai pensato quando l’ho incontrata, ma ora sono contenta che sia anche mia amica.
Parliamo di dove ognuno di noi trascorrerà le vacanze e quali siano i nostri piani. Gli occhi di Santana si fissano nei miei quando Puck le chiede quali siano le sue intenzioni.

"Non sono ancora sicura. Mi piacerebbe passare qualche giorno in un posto di mare, oppure fare visita alla mia famiglia per fargli vedere cosa ci sia di nuovo nella mia vita." Un’onda di eccitazione mi percorre, perché sembra proprio che voglia presentarmi alla sua famiglia e voleva anche intendere passare qualche giorno al mare con me? Adoro il mare…

Arrivati al dessert, scusandomi, mi alzo per andare in bagno e, con la coda dell’occhio, riesco a vedere come Santana si alzi solo pochi secondi dopo.

"Mi sei mancata" Sussurra al mio orecchio, posizionandosi dietro di me e circondandomi la vita con le braccia, non appena entriamo dentro casa di Dave. Riesco a sentire le risate degli altri in giardino, ma dopo poco ascolto solo il battito del mio cuore e Santana che mi sussurra. "Sei bellissima stasera."

E’ buio nel corridoio tra il salotto e il bagno e io chiudo gli occhi, beandomi delle mani di Santana che si spostano dai miei fianchi al mio stomaco.

"E avevo voglia di baciarti da quando hai messo piede in giardino."

Ruoto leggermente la testa, per scorgere gli occhi di Santana colmi di desiderio. La pelle della sua guancia è calda sotto il mio tocco e lei si morde il labbro.

"Anch’io." Sussurro, tirandola verso di me per far scontrare le nostre labbra. Tutto il suo corpo si schiaccia contro la mia schiena e io vorrei solo che potessimo scappare e guidare fino a casa sua, senza nemmeno salutare gli altri.

Non ho mai avuto tanta voglia di stare con lei quanta ne ho stasera. Ho sempre voluto stare con lei, ma stasera è tutto molto più accentuato. Voglio il suo corpo, i suoi baci e i suoi tocchi. Voglio fare tutte le cose che non abbiamo mai fatto prima e voglio dimostrarle di appartenere a lei e a nessun’altro. Credo che lei stia pensando le stesse cose, perché mi abbraccia con un’intensità infinita, mentre le nostre labbra danzano gentilmente insieme.

"Non posso aspettare che finisca la cena." Dico senza riflettere appena le nostre labbra si separano, poi mi giro nel suo abbraccio finché non mi trovo di fronte a lei.

"Cosa intendi?" Chiede senza fiato, mentre i suoi occhi mi osservano.

Intreccio le braccia dietro la parte superiore del suo collo, nascondendo il mio viso tra il suo collo e la sua spalla, dove lascio baci disperati.

"Ti voglio così tanto…" Le sussurro, imbarazzandomi per il tremore nella mia voce. Come sono diventata così disperata? E’ tutta colpa sua. Per tutta la settimana mi ha provocata con baci proibiti in aula insegnanti o nel parcheggio.

Ieri è venuta a casa mia per cenare con me e Lauren e, dopo poco, sono finita sul divano sopra di lei e abbiamo continuato a baciarci fino a ben dopo la mezzanotte. Poi è dovuta andare a casa perché Fergie non usciva da ore, ma giuro che se avesse passato la notte da me non sarei riuscita a trattenermi ancora per molto.

Sentendo il mio tono implorante, l’espressione di Santana si addolcisce. Poi si volta per guardare oltre la sua spalla.

"Ma gli altri sono ancora là fuori e prima o poi si chiederanno che fine abbiamo fatto."

"Non mi interessa." Rispondo velocemente, non lasciando a Santana altra scelta che portarmi a casa.

"Lasciami andare a dirgli che ce ne andiamo, così non si preoccuperanno. Torno subito." Mi lascia un bacetto sulle labbra e sorride, per poi voltarsi e attraversare di corsa il salotto.

Sento Santana dire ai nostri amici che io non mi sento molto bene e che, perciò, mi accompagnerà a casa.  C’è un “awwww” dispiaciuto e, solitamente, sarei toccata dalla loro solidarietà, ma ora come ora vorrei essere toccata da una sola persona.

"Sei pessima. Lo sai, vero?" Mormora Santana tornando indietro e porgendomi la mia borsa.

"Sì. E non mi dispiace per niente…"

Santana ride con voce rauca, lasciando che la guidi oltre la porta d’ingresso e dall’altra parte della strada, verso la mia macchina. Grazie a Dio Santana era venuta qui con Puckerman, invece che con la sua macchina.

Proprio quando voglio aprire la porta del passeggero al posto suo, un paio di braccia mi fanno voltare con forza e Santana mi spinge all’indietro, finché non colpisco la porta e mi si mozza il respiro. Si avvicina a me, pressando il suo bacino contro il mio.

"Non riesco a credere che tu mi stia facendo perdere la favolosa mousse al cioccolato di Dave solo perché sei troppo vogliosa."

Quando mi bacia la mascella riesco a trattenere un gemito, poi chiudo gli occhi. Effettivamente mi sento un po’ sciocca per aver saltato il dessert ed essermene andata senza salutare.

"Possiamo sempre tornare indietro e dire che mi sento meglio." Mormoro, cercando di scusarmi e di riacquistare un certo contegno. "Non volevo strapparti dai nostri amici o dal dessert -"

"Stavo scherzando." Ridacchia, lasciando un bacio caldo sulle mie labbra. "Davvero credi che preferisca la mousse al cioccolato a te? Sei ridicola… e molto sexy quando sei disperata."

Ansimo, quando preme con più forza la parte inferiore del suo corpo contro il mio. Non so come faccia ad avere così tanto potere su di me, ma credo che farei qualsiasi cosa in questo momento. Proprio qui, in una strada di Lima circondata da case in cui ci sono persone che potrebbero vederci.

"Sali in macchina ora…" Sussurra Santana, lasciandomi un ultimo bacio prima di allontanarsi e io corro intorno al veicolo per fare ciò che mi ha detto.





 






-Santana-



 

 
In qualche modo Brittany riesce a guidare fino a casa mia senza fare incidenti e, quando parcheggia nel mio vialetto, noto come le tremino le dita mentre si toglie la cintura. Il rossore sulle sue guance quando si accorge che la sto guardando è probabilmente la cosa più adorabile che abbia mai visto.

Mi avvicino a lei, prendendo una delle sue mani tra le mie. 

"Stai bene piccola?" Le sussurro, guardando come Brittany annuisca timidamente.

"Sì. Sono solo un po’ nervosa."

"Perché?"

Brittany deglutisce, osservando le nostre mani. Solleva le spalle e in quel momento le lascio un bacio sulla fronte e sulla punta del naso.

"Non esserlo. Sono solo io …"

Sospira contro la mia guancia e a me torna in mente il giorno in cui eravamo sedute nella mia macchina, dopo che quel bimbo si era rotto il braccio. Ma questa volta non la lascerò scappare senza seguirla.

"Ci vediamo davanti alla porta?"

Brittany sorride e annuisce di nuovo, prima di aprire la portiera e uscire dalla macchina. Io faccio la stessa cosa e sono proprio dietro di lei quando raggiungiamo la porta del mio appartamento.

Cerco frettolosamente le chiavi all’interno della mia borsa e, dopo averle trovate, mi vengono strappate di mano e Brittany ci mette solo tre secondi ad aprire la porta e a spingermi dentro.

Subito dopo mi spinge contro un muro, per riempirmi la faccia e il collo di baci. Il mio cervello fa le capriole alla sensazione delle sue labbra calde e al pensiero di quello che accadrà non appena entreremo in camera da letto.

Qualcosa mi sfiora lo stinco e, quando sento un leggero piagnucolio, mi allontano per guardare tra le nostre gambe. Fergie è incollata alla mia caviglia e guarda in su con i suoi occhioni.

"Oh mio Dio, ciao piccolina!" Inizia Brittany, piegandosi sulle ginocchia fin quando si ritrova faccia a faccia con il mio cane. Pensavo non vedesse l’ora di stare con me e le bastano un paio di occhioni da cucciolo per dimenticarselo? "Cosa hai fatto stasera, eh? Dormito come un campione?"

Osservo come Fergie sia tutta adorabile e come Brittany caschi ai suoi piedi, come sempre.

"Scusa" Sussurra al mio orecchio dopo essersi rialzata in piedi, poi si avvicina per baciarmi sulla guancia. "Ma è troppo carina."

Tremo quando sento un naso freddo annusarmi sotto l’orecchio e scoppio a ridere, accorgendomi che Brittany sta tenendo Fergie in braccio, mentre lei mi lecca la mascella.

"Cioè, come si fa a resistere a quegli occhi? Guardala!"

Non riesco a non darle ragione quando Fergie piagnucola piano e Brittany la osserva con occhi innamorati.

"La porto fuori velocemente, ok? Prenditi qualcosa da bere se vuoi e mettiti pure comoda sul divano. O nel mio letto…" Suona molto più sensuale di quanto avessi programmato ma è una cosa positiva, visto che gli azzurri di Brittany si spalancano e la sua attenzione è di nuovo su di me.

"Fai veloce allora." Mormora, passandomi Fergie con un bacio sulle labbra.

Prometto di farlo, mi precipito fuori dall’appartamento e spero che Fergie sappia cosa stia per accadere e faccia la pipì il più velocemente possibile.





 






"Britt?" Chiudo la porta dietro di me, affrettandomi ad andare in cucina per riempire la ciotola di Fergie. Il petto mi si gonfia di eccitazione al pensiero che Brittany mi stia aspettando.

Lancio via le scarpe inciampando in corridoio e, quando raggiungo la porta della mia camera, busso leggermente, nonostante sia stata lasciata socchiusa.

"Stai bussando prima di entrare in camera tua?" Sento la voce di Brittany dall’interno e, con un sorrisetto, entro.

Dal sorriso passo a spalancare completamente la bocca, appena vedo Brittany sdraiata sul mio letto con addosso solo l’intimo. Indossa delle mutandine nere con un reggiseno coordinato e la bocca mi si secca completamente quando si sdraia su un lato e mi sorride maliziosamente.

"Vedo che ti sei messa comoda. Senti caldo oppure perché ti sei tolta i vestiti?" Mi avvicino al bordo del letto e non riesco a credere a quanto sia sexy il corpo di Brittany.

Le sue gambe sono infinite e ha degli addominali per cui morirei. Le sue tette sembrano più grandi ora che è senza maglietta e i suoi capelli non sono più legati in una coda di cavallo, ma ricadono sulle sue spalle leggermente ondulati.

"Sto sognando oppure la donna più attraente del pianeta è distesa sul mio letto?" Per un secondo mi pento di averlo detto ad alta voce, ma quando Brittany mi sogghigna timidamente, mi inginocchio e gattono più vicino a lei.

"Non è un sogno" Mormoro quando le sfioro un polpaccio, poi le mie dita sorpassano il suo ginocchio, per fermarsi sulla sua coscia. In quel punto la pelle e calda e io sento l’impulso di baciarla, ma i miei pensieri vengono interrotti.

"Non hai detto che volevi delle candele e un po’ di buona musica?" Le chiedo, ricordandomi di cosa avesse detto oggi in aula insegnanti.

Con cautela salgo sopra di lei, mettendomi a cavalcioni sulle sue cosce. Il suo petto comincia ad alzarsi e ad abbassarsi più velocemente quando mi piego sul suo corpo, sorreggendomi posando gli avambracci ai lati delle sue spalle. Brittany alza lo sguardo verso di me, osservandomi con occhi colmi di desiderio e forse con un accenno di nervosismo e insicurezza.

"Non ho bisogno delle candele… ora che siamo qui ho tutto quello che voglio." Sussurra, mentre io osservo come si muova la sua gola quando deglutisce.

Mi abbasso per posare le labbra sulla sua spalla scoperta. Una scia di baci segue la linea della sua clavicola e del suo sterno. Posso dire che questo la stia facendo impazzire, perché riesco a sentirla contorcersi lievemente sotto di me e, dopo poco, le sue mani si intrecciano ai miei capelli, tenendo la mia testa vicina alla sua pelle.

"Stai ancora indossando troppi vestiti." Mi fa notare. E io penso che abbia ragione.

"Posso rimediare molto velocemente." Asserisco, tornando a sedermi sulle sue cosce. Raddrizzo la schiena e noto come, mentre mi sfilo la maglietta, gli occhi di Brittany siano incollati al mio petto.

Calde mani si poggiano sul mio stomaco, risalendo fino a posarsi sul mio seno attraverso il reggiseno. Gli occhi mi si chiudono alla sensazione, ma si riaprono non appena sento delle dita tremolanti armeggiare con il bottone dei miei pantaloni. Quando mi abbasso per lasciarle un bacio sulla guancia, sento che il suo viso è bollente e, pochi secondi dopo, inizia ad avere difficoltà a slacciarmi i pantaloni perché i miei baci la distraggono troppo.

Mi abbasso fino a che il mio corpo non copre il suo e la mia coscia scivola tra le sue. I miei pantaloni possono aspettare.

Brittany singhiozza quando mi premo contro di lei per mostrarle cosa sia in procinto di fare. Solleva i fianchi dal materasso per scontrarli contro i miei e afferra la mia faccia, per guardarmi negli occhi. Improvvisamente il mio reggiseno si slaccia e, con un sorriso nascosto male, Brittany lo fa scivolare lungo le mie braccia. Smetto i miei movimenti per permetterle di toglierlo completamente.

Una mano calda mi afferra per la prima volta un seno scoperto e io non riesco a trattenermi dal gemere.

"Non hai idea di quanto abbia voluto tutto questo quando stavamo insieme… perché non l’abbiamo mai fatto?" Chiedo, continuando a muovermi su di lei.

"Dev’esserci sfuggito di mente." Risponde Brittany e, dal modo in cui ansima e rantola ogni volta che la mia coscia tocca il suo centro, sono sicura che non le ci vorrà molto.

L’altra mano di Brittany mi accarezza la schiena e, quando mi graffia con le unghie, quasi perdo il controllo. Non siamo neanche completamente nude, eppure riesco a farla dimenare e ansimare in questo modo. E’ così bella… dovrei dirglielo.

"San… rallenta." Sospira afferrandomi una spalla con disperazione.

"Non credo di riuscirci."

"Ma sto per… mi farai venire se non ti fermi ora." Corruga le sopracciglia e la sua bocca si dischiude leggermente quando, invece di rallentare, aumento le spinte.

Faccio scontrare le nostre labbra in un bacio e questo è tutto ciò di cui Brittany abbia bisogno per lasciarsi andare. Aggrappandosi al mio corpo e nascondendo il viso tra l’insenatura del mio collo, raggiunge l’orgasmo tra le mie braccia e io non credo di aver mai assistito a niente di più sexy. Brittany freme e trema in modo deciso sotto il mio peso, mentre io la cospargo di soffici baci sulle labbra, sulle guance e sulle tempie.

Quando mi allontano per osservare la sua espressione, lei mi sorride timidamente. Sembra completamente rilassata e tutta la tensione che abbiamo accumulato durante le settimane passate abbandona il suo corpo.

"Scusa… è passato un po’ di tempo e tu sei fantastica. Non sono riuscita a trattenermi più a lungo."

"Stai scherzando?" Interrompo il suo tentativo di scusarsi. "E’ stato veramente eccitante."

Sorride leggermente, prima di afferrare il mio viso con entrambe le mani. Quando ci perdiamo l’una negli occhi dell’altra deglutisco, percepisco quanto sia grande la felicità che provo e che sento nel mio petto.

"Puoi decisamente dirlo, lo sai?"

Inarco le sopracciglia, chiedendomi a cosa stia pensando Brittany. O forse può davvero leggermi la mente.

"Dire cosa?" Chiedo sbalordita, mentre Brittany alza gli occhi al cielo scherzosamente.

"Che mi ami."

Sorride vittoriosamente al mio finto sconcerto.

"Cosa ti fa pensare che stessi per dirlo?" Voglio sapere.

"Uh il rossore sulle tue guance-"

"Io non arrossisco."

"Le tue labbra violacee."

"Mi hai baciata troppo forte."

"I tuoi occhi scuri…"

"Sono sempre scuri."

"Stasera sono un po’ più scuri. Dal desiderio."

"Sei abbastanza sicura di te stessa, sbaglio?"

"E’ vero. Perché tu mi ami tantissimo. E io lo so perché in questo momento in tuo cuore sta battendo fortissimo. Giuro di riuscire a sentirlo."

"Sul serio?" Sussurro, abbassandomi per posare le labbra sulla sua mascella.

"Sì"

"Beh allora… Credo che tu abbia ragione." Mi accarezza il fondo della schiena e mi viene da sorridere vedendo la speranza nei suoi occhi. "Ti amo Britt."

Brittany solleva la testa per avvicinare le nostre labbra in un bacio colmo di gioia. Con una forza scaturita dal nulla ribalta le nostre posizioni, sedendosi sui miei fianchi quando atterro sulla schiena.

"Ti amo anch’io" Sussurra al mio orecchio, mentre le nostre dita si intrecciano quando mi prende la mano e la preme contro il cuscino. "Ti ho sempre amata…"

Mi bacia così dolcemente che quasi mi dimentico la persistente sensazione che provo in mezzo alle gambe ma, quando  i suoi baci si spostano sul mio collo e tra i miei seni, non riesco a trattenere il singhiozzo che abbandona i miei polmoni.

Così tante volte sono rimasta sveglia di notte, chiedendomi come mi sarei sentita a stare nuda e sdraiata tra le braccia di Brittany. Tutto ciò che fa è baciare il mio corpo e il resto succede automaticamente.

Mi ritrovo a tremare dal desiderio quando non c’è più tessuto tra noi due e riesco a sentire la sua pelle così soffice e calda contro la mia. Mi sento vicina alle lacrime quando le sue labbra vagano su tutto il mio petto e il mio stomaco e non smettono di scendere. Il cuore mi scoppia quando si posiziona tra le mie gambe e io ricevo i baci più caldi che abbia mai ricevuto nel posto più intimo del mio corpo. Quasi non riesco a reggere l’emozione, ma non vorrei mai che si fermasse.

Sollevandomi su un gomito sposto i capelli dalla sua faccia per vedere chi mi stia facendo sentire così meravigliosa, desiderata e amata. I nostri occhi si incrociano per un’occhiata consapevole e, dopo poco, la forza nel mio braccio mi abbandona, facendomi ricadere sul materasso.

Brittany fa l’amore con me con così tanta devozione e passione che la lacrima che avevo cercato di trattenere mi scivola sulla guancia un secondo prima che io raggiunga l’orgasmo. E, nel momento in cui succede, mi rendo conto che sia la cosa più bella che abbia mai provato. Brittany si assicura che mi senta protetta con lei, risalendo il mio corpo e stringendomi in un caldo abbraccio. Mi lascia tremare e rantolare tra le sue braccia, baciandomi per lunghi minuti, fino a che non riesco a respirare propriamente.

Vengo assalita da sensazioni di felicità e completezza e sono sul punto di scoppiare. Sento le vertigini quando mi tiene tra le sue braccia in questo modo.

"Sai una cosa?" Mormoro una volta che Brittany si è sdraiata al mio fianco e io mi sono raggomitolata contro di lei. Mi bacia la fronte, scuotendo la testa.

"Cosa?"

Ridacchio, lasciando che un dito scorra lunga la pelle della sua schiena.

"Sei adorabile dopo aver fatto sesso. Sembri veramente esausta e felice e le tue guance sono leggermente arrossate."

Brittany brontola dall’imbarazzo, posandosi le mani sulle guance per nasconderlo.

"Sul serio, è una cosa veramente carina e io ne sono già dipendente… sei il mio piccolo pezzetto di adorabile eroina."

Brittany grugnisce dalle risate, avvicinandomi a lei.

"E’ una cosa piuttosto divertente da dire." Sogghigna. "Divertente e molto dolce. Sono quasi sicura di essere anch’io dipendente da te."

Restiamo nella nostra comoda posizione per quelle che sembrano ore. Potrei addormentarmi così, ma il mio piano viene rovinato quando sentiamo piagnucolare dall’altra parte della porta.
"E’ Fergie?" Sussurra Brittany guardando verso la porta.

"Spero sia Fergie e non qualcun altro." Borbotto e singhiozzo quando mi tocca alzarmi per farla entrare. Non smetterebbe di piangere finché non la farei entrare. Piccola rompiscatole… afferro una maglietta e un paio di pantaloncini e, non appena la porta si apre di qualche centimetro, Fergie schizza dentro la stanza e aspetta impazientemente che Brittany la faccia salire sul letto.

"Siamo così cattive, vero? Ti abbiamo lasciata fuori tutta sola!" Dice Brittany con voce da bimba, coccolando Fergie come un peluche. "Ma sai una cosa?…"

Ritorno a letto, sedendomi di fianco alle gambe scoperte di Brittany. Il suo corpo nudo è coperto, per la maggior parte, dalle lenzuola e i suoi capelli sono un disastro.

"Ora che io e la tua mamma  abbiamo fatto pace potrei essere qui molto più spesso… e allora ti coccolerò tuuuutta la notte. Affare fatto?" Chiede Brittany a Fergie, ma io so che sta parlando anche con me.

"Affare fatto" Sussurro e Brittany sorride luminosamente quando solleva lo sguardo. Allarga le braccia per permettermi di unirmi alla loro piccola sessione di coccole, così mi sdraio con loro, guadagnando qualche dolce bacio da Brittany e qualche non dolce ma bagnato bacio da Fergie.

"Quando è stata l’ultima volta che le hai fatto fare una passeggiata bella lunga?" Chiede Brittany dopo un po’.

"Uhm stamattina prima dell’ora di Spagnolo. Perché?"

"Perché avrei proprio voglia di fare due passi."

"Ma è quasi mezzanotte"

"E allora? E’ estate, no? Dai, sarà divertente. Io adoro camminare fuori quando è già buio ma fa ancora caldo. Sono sicura che anche Fergie apprezzerebbe e poi potremmo portarci delle patatine o qualcosa per fare lo spuntino di mezzanotte."

Sorrido all’idea di Brittany che, in realtà, mi sembra piuttosto buona.

"Tutto per le mie due ragazze preferite…" Mormoro baciando velocemente le labbra di Brittany. "Allora vestiti. Oppure vuoi uscire così?" Dico indicando il seno scoperto di Brittany, mentre lei si alza e mi fa la linguaccia.

"Se vuoi puoi prendere un paio di pantaloni e una maglietta. Intanto io prendo qualcosa da mangiare. Ci vediamo davanti alla porta tra cinque minuti?" Propongo e Brittany annuisce con un sorriso.

"Certo"





 






"Sei spaventata?"

"No"

"Sembri un po’ nervosa. Non ti preoccupare San. Abbiamo Fergie che si prende cura di tutte e due."

"Credo che Fergie sia quella più impaurita. Non esce mai quando è buio, perché sai quanto sia facile farla spaventare."

"Già… hey cos’hai ancora da mangiare?"

Lascio andare la mano di Brittany per poter aprire la borsa che ho preparato e le mostro il contenuto.

"Ci sono arachidi, marshmallows, albicocche, un chupa-chups…"

"Prendo un marshmallow." Gliene passo uno prima di mangiarne uno anch’io.

"Oh, prima che mi dimentichi" Esordisce Brittany leccandosi lo zucchero da un dito. "Io e te abbiamo un appuntamento con Sam e Rachel. Nel senso che abbiamo un’uscita a quattro."

Mi fermo improvvisamente, quasi strangolando Fergie. Poi afferro il polso di Brittany per farla voltare.

"Abbiamo cosa?" Le chiedo ingoiando il mio marshmallow.

"Sì, lui ha pensato che sarebbe divertente perché io e te non dovremmo nascondere la nostra relazione, visto che entrambi ne sono a conoscenza."

"Ma…" Chiudo gli occhi per un minuto, poi sorrido comprensivamente a Brittany. "Britt, io non voglio nascondere la nostra relazione da nessuno. Voglio che tutti i nostri amici lo sappiano. Lo so che abbiamo deciso di fare con calma, ma spesso mi chiedo: perché? Se tu sei pronta io sarei felicissima di dirlo a tutti."

Brittany mi si avvicina fino a far sfiorare i nostri corpi, prendendo il mio viso tra le sue mani. Per un secondo mi preoccupo che possa ripetersi quello che è successo otto mesi fa. Ma poi lei sorride.
"Sono più che pronta, Santana. Mi piacerebbe dirlo ai nostri amici e farti conoscere la mia famiglia."

"Anche a me…" Mormoro, posando la mia fronte contro la sua. "Ma non sono sicura che l’uscita a quattro sia una buona idea. Cioè, pensaci." Mi allontano, guardandola seriamente. "Se quei due avessero mai un figlio, quel povero bambino nascerebbe con una bocca enorme! Sarebbe pericoloso uscire con loro, perché cosa succederebbe se il bambino fosse stanco e sbadigliasse? Per sbaglio ti potrebbe ingurgitare interamente!"

Brittany socchiude gli occhi, poi scoppia a ridere. Allaccia le braccia intorno al mio collo e tutta la parte superiore del suo corpo viene scossa dalle risate.

"Sei divertente…" Mormora baciandomi la guancia. "Capisco la tua preoccupazione – potrebbe essere veramente una cosa rischiosa. Ma Sam è il mio migliore amico…  e Rachel non è così irritante, no? Veramente sono io che adesso cerco di farla sembrare meglio di come sia. Certe volte è brutalmente irritante. Ma potrebbe comunque essere divertente, non credi?"

Sulle mie labbra si forma un sorriso non appena scorgo il broncio di Brittany.

"In realtà Sam è abbastanza a posto." Ammetto. Poi riprendiamo a camminare mano nella mano. "Forse dovremmo dargli una possibilità. Ma sono sicura che si tinga i capelli."

Brittany piega la testa da un lato e sembra pensarci su.

"Credi davvero? All’inizio l’ho pensato anch’io, ma ora lo conosco piuttosto bene e lui giura che siano naturali."

"Sì certo, naturali. Io non credo a una parola di quello che esce dalla sua gigante bocca."

"Ora sei cattiva. Le sue labbra saranno anche un po’grandi..."

"Grandi? Sono sicura che i bambini le scambino sempre per giganteschi bruchi-"

Brittany mi zittisce con un soffice bacio e io mi dimentico immediatamente di capelli tinti e uscite a quattro. Queste sono le uniche labbra che mi interessino…
 

 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Bobbieyoung