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Autore: Osage_No_Onna    12/05/2013    0 recensioni
[Slash://]
[Slash://]Bonsoir! Oggi la sottoscritta rompiballe e strafissata si sente francese.
Vabbè... vi risparmio le mie solite paranoie e passo direttamente alla trama della storia.
Chi di voi ha letto "Invisibile e libera"? *deserto, palla di polvere che passa e frinire di grilli.*
In ogni caso, in questa fiction si citano otto cristalli (uno rosso, uno arancio, uno giallo, uno verde, uno blu, uno indaco, uno viola e l' ultimo bianco) dagli strani poteri, che rappresentano rispettivamente la Passione, la Solarità, l'Energia, la Natura, la Sapienza, la Speranza, l' Arte e la Purezza.
Isaia, Paula, Chen, Tomoya, Matilde, Muhammad, Stephan e Yumiko sono adolescenti come tanti che, con l' ausilio di una pietra verde, viaggiano attraverso la rete Internet e vivono magnifiche avventure. A loro sono destinati questi otto cristalli che rappresentano una loro importante caratteristica e li aiuteranno in un'importante missione.
Cosa mai penseranno i nostri giovani protagonisti quando ormai l' amore comincia a farsi strada nell' aria?
Scopritelo leggendo qui (in questa fiction dal titolo palesemente copiato da una canzone della mitica Cristina d' Avena che vi consiglio di ascoltare durante la lettura)!
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You can stay under my red umbrella

 

“Se racchiudi un sogno in te
Presto svegliati perché
Solo se ti sveglierai
Tu vedrai
Che lo realizzerai!”

 
Che brutto tempo! Ѐ estate, ma piove a dirotto… io questo tempaccio non lo sopporto. Siamo tutti e otto nella mia città natale, Los Angeles, ed approfittando del fatto che ormai sono iniziate le vacanze abbiamo deciso di visitarla. Cioè, gli altri sette che non l’ hanno mai vista vogliono vederla, io casomai faccio da guida. Però il sottoscritto abita in periferia, che è tutta un’ altra cosa rispetto al centro e i quartieri di Hollywood.
E, giusto per guastarci la festa, è venuto a piovere. Adesso io e Yumiko siamo in una fumetteria e lei chiacchiera allegramente, in inglese, con la cassiera, che a quanto pare ha origini asiatiche, è insopportabilmente pettegola e quando parla alza il volume di cinquantamila decibel.
Almeno me la levo un po’ dai piedi, dato che io e la “gentile cassiera” ci guardiamo in cagnesco… mica male l’ inglese di Yumiko. Secondo me dovrebbe fare il liceo linguistico perché, appunto, con le lingue ci sa fare e ha una certa abilità nel tradurre.
Nel frattempo guardo la pioggia scendere tristemente e battere contro i vetri del negozio, cosa che mi mette una tristezza enorme addosso. Sono meteoropatico, buono a sapersi. Anche se secondo me questa è una cosa che accomuna un po’ tutti.
Il campanello davanti alla porta suona e qualcuno entra. La guardo. Ma davvero è lei? Ѐ bagnata fradicia perché non ha l’ ombrello con sé e i suoi capelli neri come l’ ebano, che solitamente sono impeccabili, sono tutti appiattiti. Adesso strizza la manica della sua maglia a kimono gialla così bagna il pavimento, brava!  Vuoi mica far arrabbiare il personale?
Ma non me ne frega niente, anzi mi avvio da lei perché vederla in quello stato mi preoccupa. Neanche il suo cincillà, anzi il topastro variopinto, è stato risparmiato dal Diluvio Universale Junior. Ne godo… per lui, ma per lei no.
“Chen! Dannazione, ma un ombrello non ce l’ avevi con te?”
“No, ti pare? Altrimenti non sarei entrata qui grondante come una fontana!” risponde stizzita lei. Cin, o meglio il topo variopinto, trema tutto.
Yumiko si gira e fa un sorrisetto. Poi mormora qualcosa del tipo “Dannato Giove Pluvio” e paga, trascinandoci dentro ad un bar senza tante pretese.
Appena entrata, ordina tre cioccolate calde.
Buona. A me piace un casino la cioccolata calda, anche se mi vergogno da morire ad ordinarne una al bar: fa molto bambino piccolo.
Beviamo tutti e tre senza fiatare e poi paghiamo, sfoderando un sorriso stile perfetti ebeti.
L’ italo-giapponese esce, offrendosi di contattare gli altri, e si allontana reggendo un ombrello blu. Noi due, invece, restiamo vicino al bar aspettando che ritorni. C’è un piacevole tepore e, dato che dobbiamo stare in due sotto al mio striminzito ombrello rosso, stiamo praticamente attaccati l’ uno all’ altra.
Lei trema tutta, bagnata com’ è, inoltre ha lo sguardo triste, ma è da un mese circa che è così.
E poi davanti a me si apre uno squarcio d’ eternità, perché all’ improvviso la afferro per le spalle e la bacio. Sulle labbra. Mai fatta una cosa del genere, è stata l’ ispirazione di un momento, forse volevo rallegrarla, non so. Sta di fatto che tutto dentro di me si riempie di luce, anche perché io la amo da… quando ci siamo incontrati per la prima volta? Un’ eternità, in pratica.
Penso che, se vuole, può restare quanto vuole sotto al mio ombrello, che è rosso come l’ Amore.

Angolo dell' Autrice
Wohooo, aggiorno dopo circa un mese dalla pubblicazione della storia. O.O
Dio quanto sono scema. Allora, il protagonista di questa One-shot è Isaia, il nostro afroamericano preferito, colui che possiede il cristallo rosso della Passione e il cui simbolo è la fiamma! Ghhmmm, dà da pensare.
Voi cosa ne pensate?
Un ringraziamento a
ryoku e a NiceGirl_98 che hanno recensito il primo capitolo!
See you!
-Puff

  

   
 
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