Mentre io ero te, tu eri me.
Nessuno si era accorto della differenza, quando invece essa era evidente.
Ha ingannato tutti, me compresa. Tutti ti credevano amica e invece ti sei rivelata la peggiore delle serpi, quella più insidiosa e velonsa.
Hai messo in trappola anche me. Ero la preda più facile da prendere e, tuttavia, la più succulenta. Agendo nell’ombra, hai attirato l’attenzione su di me, rendendomi l’unica colpevole.
Vorrei tanto non essere stata così ingenua ed essermi subito accorta di essere una pedina del tuo folle gioco, che ti necessaria per fare scacco matto e rimanere in vita.
E pensare che tutto ciò è acccaduto per una bambola.