Note dell'autore: Rieccoci, dopo mesi e mesi di rinvii, cancellature e
altro, sono riuscita a pubblicare questa nuova parte della mia quarta stagione,
spero non siate scappati tutti. Ho in programma di pubblicare frequentemente, o
almeno voglio provarci. Per il momento ecco il nuovo capitolo (non badate al
titolo ma ho davvero poca fantasia)
Buona lettura e ricordate di recensire.
Cielo avvelenato
Capitolo I
Cielo Avvelenato
Il fumo diventava sempre più denso e l'aria insopportabile
da respirare, Donna imperterrita continuava a chiamare suo nonno ancora intrappolato
macchina, era terrorizzata, del resto chi non lo sarebbe in un caso come
questo.
"Sta soffocando" urlò tentando ancora una volta
di aprire lo sportello, l'anziano si accasciò sul sedile preoccupando di più la
rossa.
"Dottore" chiamò lei spaventata tentando di
vedere il Dottore.
"Non si apre" urlò da sotto la macchina, mentre
con i cacciavite tentava il tutto e per tutto. Se
neanche il Dottore ci riusciva, doveva farlo lei, doveva aiutare il nonno di
Donna in qualche modo, e doveva farlo in fretta. Si guardò attorno e vide un
sasso nel giardino di Donna, niente di meglio per essere pratici e veloci. Girò
attorno alla macchina e colpì il finestrino posteriore mandandolo in pezzi,
facendo attenzione a non toccare i vetri rotti infilò
il braccio aprendo lo sportello davanti manualmente.
"Donna aiutami" disse la biondina prendendo il
braccio dell'anziano, le due riuscirono fare uscire l'anziano dalla parte del
passeggero , il Dottore guardò il sasso e poi
nuovamente Rose confuso.
"Che diavolo succede qui?" chiese la voce
squillante di una donna che si stava avvicinando, mentre Wilf sorretto da Donna
e Rose tentava di camminare verso l'ingresso di casa.
"Mamma non ora" disse Donna.
"Entriamo dentro, muoviamoci" suggerì Rose
ansiosa di ripararsi dal fumo.
"Voi, che ci fate qui?" chiese la donna
guardando Rose e il Dottore.
"Le spiegazioni a dopo ora entriamo, chiudiamo porte
e finestre" aggiunse il Dottore cambiando discorso, un clacson suonò
attirando la loro attenzione, su un taxi c'era Ross.
"Dottore ho trovato solo
questo senza Atmos" informò il ragazzo.
"Ottimo lavoro Ross" disse sorridendo.
"Muoviamoci" il Dottore prese per mano Rose
trascinandola con sé, la fece salire per prima sul taxi poi si voltò verso
Donna.
"Donna, vieni?" chiese guardando la rossa che
teneva per un braccio il nonno, guardò il Dottore e la
sua famiglia indecisa sul da farsi.
"Donna non penserai mica di
seguirli, guarda cosa succede ogni volta che ci sono quei due in giro" la
richiamò la madre.
"Vai cara" aggiunse invece l'anziano facendosi
richiamare dalla figlia.
"Non ascoltarla, vai con il Dottore" la spinse
dolcemente verso il taxi incoraggiandola.
"Questa è la mia ragazza" disse soddisfatto,
mentre la rossa raggiungeva i due sul taxi.
"Bene adesso qual è il piano?" chiese non
appena il ragazzo mise in moto.
"Beh … ecco" rispose il Dottore grattandosi
nervosamente la nuca.
"Stai scherzando non hai ancora un piano" lo richiamò.
"Beh sappiamo almeno con chi abbiamo a che fare, e
già qualcosa" si difese il Dottore.
"Dobbiamo solo capire il perché non ci hanno ancora
distrutto" continuò riflettendo.
"Ohi Spaceman non lamentarti" lo richiamò
ancora la rossa.
"Non mi sto lamentando, sto solo constatando
un fatto" si difese.
"Invece di litigare, che ne dite se decidiamo come
dobbiamo muoverci" li richiamò Rose sorridendo divertita per il
battibecco.
"Per prima cosa arriviamo alla base dell'Unit, devo
capire cosa c'è in questo fumo, e poi forse capiremo cosa vogliono i
Sontaran" spiegò tornando serio.
"Cosa ne faremo di Luke?" chiese Ross guardandoli dallo specchio
retrovisore.
"E' solo una pedina, penseremo dopo a lui" gli rispose con calma.
I quattro arrivarono piuttosto in fretta alla base, in
giro ormai si vedevano poche auto, e per loro era stato più semplice tornare.
Il Dottore scese per primo , Donna e Rose lo
seguirono, l'impatto con quel fumo fu nauseante per Rose, ormai l'aria era irrespirabile
e il fumo impediva una visuale ampia.
"Non pesavo che l'avrei mai detto, ma avrei
preferito rimanere su quella macchina" disse tentando di resistere, Donna
iniziò a tossire più forte.
"L'aria è disgustosa" disse tra un colpo di
tosse e l'altro.
"Non è così male per me, entra nel TARDIS" le
suggerì, Donna si voltò per andarsene.
"Oh, non ti ho mai dato una chiave" disse il
Dottore tirando fuori dal cappotto una chiave.
"Tieni, questa è tua, è un gran momento" disse
sorridendo.
"Beh festeggeremo quando la Terra non sta
soffocando" lo ammonì Donna.
"Giusto" si ricompose il Dottore
"Rose …" disse voltandosi verso di lei.
"Sto bene, starò bene" lo rassicurò resistendo
più che poteva, non voleva allontanarsi da lui a qualsiasi costo. Il Dottore la
prese per mano trascinandola con lui.
"Dove andate?" chiese Donna, prima di allontanarsi.
"Cerchiamo di fermare una guerra" urlò
oltrepassando il controllo.
"Hai almeno una mezza idea di quello che devi
fare?" urlò Rose mentre continuavano a correre.
"Se ti dicessi di sì, mi crederesti?" chiese
con ironia guardandola, Rose scosse la testa divertita, nono stante la situazione
molto pericolosa non riusciva a trovare il tutto eccitante. Una volta dentro la
struttura Rose si fermò un attimo a riprendere fiato.
"Ehi tutto bene?" chiese il Dottore preoccupato
avvicinandosi.
"Sì, tranquillo, ho respirato per troppo tempo quella roba" lo
rassicurò con un sorriso.
"Andiamo a salvare il mondo" continuò riprendendo
a camminare con lui.
"Ehi gente è arrivato il Dottore" urlò entrando
al comando centrale e avvicinandosi al Colonnello
"Colonnello Mace non faccia niente contro i
Sontaran, non combatta, non amano niente più della guerra, lasciate fare a
me" disse velocemente senza dare il tempo al Colonnello di rispondere in
qualche modo
"E qual è il suo piano?" chiese l'altro
abbastanza infastidito.
"Abbiamo il Tardis, saliremo a bordo della loro
nave" disse guardando verso Martha che per tutto il tempo era rimasta
seduta. Il Dottore si avvicinò a lei le disse qualcosa
e la fece alzare, anticipandola all'uscita.
"Andiamo Rose" disse
prendendo la sua mano, la biondina era un po’ confusa, il Dottore aveva improvvisamente
cambiato atteggiamento e lei non riusciva a capire il perché.
"Non credi che una tua visita alla loro nave
potrebbe accellerare il loro piano, qualunque sia" fece notare Rose mentre
tornavano al Tardis
"Forse, ma è un buon modo per cercare di capire cosa
realmente i Sontaran vogliono da noi" continuò, Rose si voltò verso Martha
che silenziosamente li seguiva.
"Tu che pensi Martha?" chiese
"Credo che la priorità principale e diradare questo
fumo" disse freddamente, facendo salire i brividi
a Rose. Il Dottore la strattonò facendole girare di corsa il vicolo dove c'era
il Tardis, anzi dove c'era il Tardis, parchè la strada era vuota.
"Dov'è il Tardis?" chiese allarmata non vedendolo.
"Non senti nulla nell'aria?" chiese il Dottore
annusando in giro
"A parte questo fumo tremendo no" rispose la
biondina.
"Ha ragione, non si riesce a distinguere altri odori
oltre il fumo" aggiunse Martha
"E' una specie di odore metallico" continuò
avvicinandosi nuovamente a Martha.
"Oh come l'odore del teletrasporto, vero?"
chiese conferma Rose
"Esattamente, sono stati i Sontaran, lo hanno preso" ammise il Dottore.
"Sono bloccato, sulla Terra, come una qualsiasi
persona, come un umano, ma siamo impazziti" affermò disgustato il Dottore,
Rose lo guardò attentamente.
"Ohi" lo richiamò offesa
"Scusa, senza offesa, ma c'è un limite" si giustificò
"Che cosa facciamo?" chiese Martha per nulla
turbata.
"Strano, era schermato non potevamo
individuarlo" continuò
il il Dottore e guardò Martha sospettoso.
"Dottore, ma cosa?2 tentò
di chiedere Rose.
"Che vuoi?" chiese invece Martha infastidita.
"Mi chiedevo, hai chiamato la tua famiglia,
Tom?" chiese il Dottore.
"Per quale motivo?" chiese lei, a Rose sembrò molto più che strano.
"Per avvertirli di quello che sta succedendo, per il
gas" continuò Rose avvicinandosi, capendo che qualcosa non andava con lei.
"Ah lo farò più tardi, è chiaro" rispose
tranquillamente.
"A proposito non vedo Donna, dov'è finita?"
chiese guardandosi attorno.
"Lei è …"
"Oh è a casa sua, con la sua famiglia, non è come
te, non è un soldato" disse il Dottore anticipando Rose.
"Bene, muoviamoci, avanti" disse riprendendo a
correre, Rose e Martha rimasero un attimo a guardarsi.
"Che c'è ancora?" chiese la dottoressa.
"E' solo … sei molto cambiata dall'ultima volta che
ci siamo visti" le rispose solamente.
"Rose" il Dottore la chiamò da lontano, guardò
la sua vecchia amica ancora per un po', e poi corse per raggiungerlo seguita da
Martha.
Fine
I Capitolo
Note finali: Spero vivamente che vi sia piaciuto, scusate se non è
all'altezza degli altri, ma sto pian piano tentando di recuperare il tempo
perduto, e spero di tornare presto in forma smagliante.
Grazie
della pazienza, al prossimo capitolo