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Autore: _Carol_    13/05/2013    3 recensioni
"“Tutti questi eventi sembrano ripetersi in continuazione, senza che noi riusciamo a rendercene conto.
Ci hai mai fatto caso, Ib? Quante volte abbiamo ripetuto tutto ciò?
Ma non possiamo ripetere tutto questo all’infinito. Anche questa storia assurda ha una fine. E noi la troveremo, prima o poi, dietro tutti questi interminabili quadri che ce lo impediscono.
Dobbiamo evitare che prendano il controllo su di noi, che trasformino le nostre vite in un terribile, inevitabile…
Pulsante di ripetizione.”
Interpretazione di vari finali di Ib. Enjoy! ~
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Garry, Ib, Mary
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Tutti questi eventi sembrano ripetersi in continuazione, senza che noi riusciamo a rendercene conto.
Ci hai mai fatto caso, Ib? Quante volte abbiamo ripetuto tutto ciò?
Ma non possiamo ripetere tutto questo all’infinito. Anche questa storia assurda ha una fine. E noi la troveremo, prima o poi, dietro tutti questi interminabili quadri che ce lo impediscono.
Dobbiamo evitare che prendano il controllo su di noi, che trasformino le nostre vite in un terribile, inevitabile…
Pulsante di ripetizione.”




-

First: An awful painting.


« Ehi, ragazzina… »

Qualcuno parlò alle nostre spalle: ci voltammo subito indietro per capire chi fosse stato, e notammo subito un quadro molto sinistro, che sorrideva in un modo inquietante.

« Che ne diresti di darmi il tuo fiore? » mormorò sfacciatamente, fissando la tua rosa.
Qualcosa mi diceva però di non fidarmi di lui, di andare via e di proseguire per la nostra strada: ma purtroppo, tu sembrasti decisa ad acconsentire il suo desiderio.

« Ne sei proprio sicura? » ti domandai, ricevendo come risposta un cenno del capo.
Ti avvicinasti sicura al quadro, e lui iniziò a ridere quando gli porgesti la rosa: i miei sospetti su qualcosa di terribile cominciarono a diventare man mano sempre più elevati, fino a quando diventarono un assoluta certezza.
Cercasti invano di riprenderla, ma ormai era troppo tardi. Tentai anche di tenderti la mano, in modo da farti sfuggire da quel terribile destino, ma i nostri tentativi risultarono vani.
Cadesti a terra morente, lasciando che il colore dei tuoi petali e il tuo profumo si mischiassero, procurando in me un mal di testa irrefrenabile.
Mi accasciai a terra vicino al tuo corpo, e sentii ridere per un’ultima volta il quadro blu.

« Grazie per il pasto, piccola ingenua. »

Insieme a te anche la mia rosa cominciava pian piano ad appassirsi, ottenendo man mano un colorito sempre più grigio, fino a quando, dopo essere appassita del tutto, vidi la stanza scomparire nell’oscurità.


~


Start: The blue rose.


« Sai, Ib, la tua rosa mi piace davvero tanto. Adoro il rosso! » esclamò la biondina, accarezzando la rosa dell’altra.

« Ma il blu mi piace di più! »

Ci fu uno scambio di sguardi tra me e la mia compagna di viaggio; eravamo entrambi in uno stato di confusione totale, non riuscivamo a decidere cosa fare o, quantomeno, cosa dirle!
Ed ecco che, come se nulla fosse, capii cosa fare. Sarebbe stato parecchio rischioso, ma non potevo permettermi di lasciarla in pericolo, dopo tutto ciò che aveva fatto per me.
Velocemente, ti spinsi via e scambiai le nostre rose, e lei corse via con la mia.
Ti dissi che sarebbe andato tutto bene, e proseguimmo verso un corridoio grigiognolo, colorato solo sul pavimento da alcuni petali blu.
Il loro colore si rifletteva con insistenza nei tuoi occhi, insieme al mio corpo che iniziava man mano a contorcersi, fino a crollare per terra sfinito.

« Non preoccuparti per me, prosegui. » dissi sorridendo alla vista del tuo viso preoccupato.
Realizzai già che, quella normale visita alla mostra, per me, ormai era finita.


~


END one: Together, forever.


Lo odio. Ah, se lo odio, quel tizio! Ha fatto una cosa davvero orribile, me l’ha detto la mia bambola.
“Ho sentito il segreto di Mary~!
” mi riferì lei quella volta. Non avrebbe dovuto scoprire che in verità ero finta, un semplice miscuglio di colori su una squallida tela bianca, che però procurò un bel po’ di soldi all’artista.
“Mary”, chiamò il suo quadro. Ancora oggi non riesco a capire se sia stato un bene o solo una beffa del destino: farmi nascere come un dipinto, senza poter fare nulla nella vita. Non so cosa avrei dato, pur di poter uscire da quella dannata tela e vivere finalmente come un normale essere umano…

Dei petali blu scivolarono via dalle mie mani, come se ognuno racchiudesse tutti i miei sentimenti di collera, ira, delusione e malinconia.
Questo sentimento è insopportabile.
Ehi, Ib, perché mi stai guardando così? Oh, ho capito: sei forse triste perché ho appena ucciso il tuo caro amichetto? Eheh...vuoi sapere una cosa?
Era proprio quello che volevo.
Noi siamo amiche, Ib. Non crederti al sicuro solo perché sei riuscita ad uscire dal quadro! Perché io, girando e rimodellando ogni cosa a mio piacimento, posso spazzare via il tuo destino.

« Mamma, papà! Ho trovato Ib! » esclamai, prendendoti la mano e dirigendomi al piano di sotto, dove ci aspettavano i nostri genitori.
Nostri, esatto. Adesso sei mia sorella: è il futuro che ho voluto in serbo per noi, e tu non potrai opporti a questo!
Ti vidi un po’ smarrita: stai forse cercando di ricordare il tuo vero passato?
Illusa.

« Oh, una caramella? »

Un regalo della testa d’alga fifona? Non posso correre il rischio che si ricordi di lui, meglio farlo sparire.
La afferrai velocemente, scartando la carta al suo esterno per poi mangiarla.

« Ah, adoro il gusto di limone! »

Proprio così, Ib. Sono la persona che ha rovinato tutto. Tutto, tutto, tutto! Ho preso anche l’ultimo suo ricordo, strappandotelo via. Garry non è mai esistito, è solo un tuo sogno.
Ma non mi importa. Sono un’umana, posso fare ciò che voglio! Posso vivere, sorridere, gioire! Posso avere qualcuno con cui giocare!
Perché è questo che siamo, no? Amiche, amiche, amiche, amiche! A-mi-che!


~


END two: Forgotten Portrait.


Tutto questo è assurdo, assurdo! Garry non può essere morto…non può, non può!
“Vai avanti” mi consigliasti di fare, ma come farò ad uscire senza di te, senza vedere la speranza nella tua mano rivolta sempre verso di me?! Perché?! Perché?!

La voce di una fanciulla intenta a recitare un “M’ama, non m’ama” e il numero di petali aumentava man mano con la vicinanza dalla stanza di Mary, fino a quando, entrata nella stanza, la vidi con in mano uno stelo completamente spoglio del suo rivestimento.
Il colore blu dei petali continuava imperterrito a specchiarsi nei miei occhi annebbiati, come ricordi che stanno appassendo senza che io me ne renda conto.

« Hai sentito, Ib? Mi ama! Mi ama! » urlasti, accompagnando le tue urla con una risata isterica.

“Ehi, Ib! Sai cosa sono i macarons?”

Tutto questo…

“Sono dei tipici dolci francesi. Quando usciremo da qui, potremmo andare a mangiarli insieme! ..…No, aspetta.”

E’…solo…

“Noi dobbiamo andarci! E’ una promessa!”

Colpa…sua…

“E’ una promessa!”

E’ SOLO COLPA SUA!



Rimasi ancora per un po’ a guardare il mucchietto di cenere sul pavimento: il tuo. Non avrei mai voluto ricorrere a questo, ma i vari eventi mi hanno costretto.
Pensavo tu fossi un’amica. Pensavo fossi una persona gentile. Pensavo che sotto la tua stranezza poteva nascondersi qualcuno di fantastico.
Ma mi sbagliavo.
Penso che in questo modo possa far tornare anche lui nel mondo reale. Non posso scoprire nulla senza prima agire, però.
Percorsi un infinito e oscuro corridoio, giungendo poi ad un gigantesco quadro raffigurante la mostra. Doveva essere quella, l’uscita!
Mi preparai per saltare dentro al dipinto, ma sentii improvvisamente una voce familiare.

« Ib! Cosa stai facendo? »

Non è possibile.

« Quella non è l’uscita, sai? Vieni con me, te la mostrerò io! »

Dovrei essere felice nel vederlo ancora, ma…qualcosa mi dice che quello non è lui. E’ solo un falso, un burattino controllato da questo folle mondo, manovrato tramite fili invisibili.

« No. » risposi fredda, convinta della mia scelta.

« Potresti essere in pericolo se entri in quel quadro! Seguimi, su! »

« Non insistere, ho detto di no.»

« Ma l’uscita-- »

« ZITTO! » urlai in preda allo stress, saltando finalmente nella tela.
Quando tornai alla mostra, non ricordavo esattamente cosa stessi facendo: riuscii però a sentire una specie di vuoto nel petto, qualcosa di strano e indescrivibile.
Camminai per qualche minuto lungo i grandi saloni delle mostra tempestati di quadri come “Worry”, “The Lady in Red” , “Abyss on the deep”. Poi vidi quello.
Spinta dalla curiosità, mi avvicinai di più alla tela per leggere il titolo.

« “Il ritratto dimenticato”…? »

Alzai il capo, notando una figura familiare: capelli viola, cappotto buffo, in uno stato di sonno perenne.
Era un quadro davvero strano, ma in qualche modo mi incuriosiva…ero sicura di aver già visto quel ragazzo, da qualche parte!
Chissà, forse era solo una mia immaginazione. Sta’ di fatto che, pur non sapendo cosa volesse raffigurare quel dipinto, continuai a sentire un opprimente dolore nel petto, accentuato da numerose lacrime sgorganti senza sosta dalle mie stanche iridi.


~


END: Promise of Reunion.


« Forza, Ib! Seguimi! » esclamai, tendendoti la mano dopo essere saltato dentro al dipinto raffigurante la mostra d’arte.
Facesti un passo in avanti verso di me, ma ti fermasti in seguito ad una voce familiare proveniente alla tua sinistra.

« Ib! Te l’ho detto di non dare fastidio agli sconosciuti! Forza, seguimi, torniamo a casa! »

Una donna vestita di rosso incredibilmente familiare a lei la stava chiamando. Sua madre, probabilmente.
Doveva essere un falso, comunque. Una trappola ideata da questo mondo per impedirci di uscire. Non devo lasciarti cedere.

« Forza, Ib! Siamo ad un passo dall’uscire! »

Lei sembrò intenta a non mollare la tua presa su di te, come se volesse ad ogni costo strapparti via dalla tua vera vita e lasciarti marcire in questo mondo orribile.

« Che c’è? Non vuoi più vedere i tuoi cari mamma e papà? »

« Staremo meglio, lì! »

Noi due volevamo portarti dalla nostra parte, ma purtroppo, una di queste strade portava alla morte certa. E io dovevo impedire questo.
Continuammo entrambi a convincerti di venire con uno di noi, fino a quando le nostre voci risuonarono all’unisono nella stanza.

« Vieni con me…afferra la mia mano… »

Le distanze affievolite, le voci più elevate, la determinazione sempre più decisa. Sapevo, ormai, che quello era un duello infinito tra me e la cosa; ma anche questa battaglia, prima o poi, doveva giungere al suo termine.

« IB!! »

Il nostro urlo e la mia mano spoglia riecheggiarono ripetutamente nella stanza, riuscendo ad ostruire qualsiasi spazio rimasto vuoto. Adesso, più che mai, la scelta toccava a te.
Ti vidi smarrita, persa nell’oblio di quella situazione così strana. Sperai con tutto me stesso che afferrassi la mia mano e mi seguissi nel nostro mondo reale, così da continuare la nostra vita: e così fu’.

« Oplà! »

Strinsi saldamente la tua mano, tirandoti verso di me, verso la libertà da quel posto orribile.



« Qualcosa non va, bambina? » mormorai voltandomi alla ragazzina dietro di me.
E’ strano, però, avrei detto di averla già vista…! Eppure, proprio non ricordo dove…sarà una mia impressione.

« Cosa stai vedendo? » mi domandasti, celando un velo di tristezza nel tuo volto.

« E’ la statua di una rosa. Non so perché, ma mi da un senso di nostalgia… oh, ma non voglio annoiarti con discorsi del genere. »

Mi allontanai pian piano, fermandomi ad un certo punto del corridoio che portava all’altra sala.

« Scusami, Ib. » le dissi giustificandomi, sorridendo lievemente.


~


« Aspetta…Ib? Quindi…devi essere tu, Ib? » domandasti, ricevendo un cenno del capo come mia risposta.
Stavi di nuovo per andartene, quando qualcosa catturò la tua attenzione: un fazzoletto bianco, per la precisione. Non era però più tanto bianco, perché una macchia rossiccia e una scritta ricamata sopra deturparono il suo perfetto biancore.
Il nome inciso su di esso, l’odore del sangue e il colore della mia rosa riuscirono ad entrarti nella mente, incastrandosi con i tuoi ricordi confusi fino a ricostruire il puzzle degli avvenimenti di quel mondo parallelo.
Mi guardasti confuso, dicendo di aver finalmente ricordato tutto ciò che era accaduto, cosa che mi rese felicissima più che mai.

« Anche io mi ricordo! » sorrisi allegramente con le braccia dietro la schiena.



« Non è un problema se tengo ancora per un po’ il tuo fazzoletto, vero? » domandò, sfoderando un insolito sorriso gentile.

Scossi la testa, in segno di negazione.

« Vorrei pulirlo…poi te lo renderò. »

Cominciasti ad allontanarti di pochi centimetri da me, senza lasciar sfociare via il tuo sguardo dai miei occhi. In quel momento le opere, la gente che passava di lì, tutto era indegno di attenzione, di concentrazione, indegno di essere osservato. La cosa più importante era parlarci, forse per l’ultima volta…ma le tue ultime parole smentirono di colpo questo mio pensiero pessimista.

« Perché noi ci rivedremo sicuramente! »

Ci salutammo speranzosi, esattamente come se quella frase significasse un vincolo indissolubile del destino, al quale non potevamo sottrarci in nessun modo possibile.
Era una visita ad una galleria d’arte, ma nulla è finito, anzi! Tutto è appena cominciato!



“Il pulsante di ripetizione non può funzionare all’ infinito. Prima o poi, giungeremo al termine di questa storia ripetitiva. E il suo finale dipende solo da te. Quale destino sceglierai? Quali scelte ti porteranno a questo?
Non importa come andrà, o cosa succederà. Tu devi solo essere decisa e proseguire fino alla fine.
Non fare caso alla nostra destinazione, noi non ci fermeremo!
Ma sappi che, ormai…
Siamo quasi al limite.”






Angolo autrice:
Ehilà! Com'è? -3- (Come va?)
Era da un po di tempo che volevo fare una fic su Ib, e finalmente l'ho finita! *3*
Sì, è l'interpretazione di vari finali dal punto di vista dei personaggi. E sì, il colore dei titoli dei paragrafi indica il punto di vista di un certo personaggio. :'''D Sono geniale, lo so.
Ehw- ho preso un po ispirazione dal video Kagerou de Ib! Se lo sapete bene, se no okay. (?)
Spero vi sia piaciuta! Lasciate una recensione, vi prego, non mordo, sul serio! Mi fa davvero piacere ricevere una recensione, e poi a voi non fa mai male! ;u;

Alla prossima! ~

_Carol_
  
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