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Autore: peach senshain    15/05/2013    2 recensioni
Minsoo non era gay nemmeno quando Daniel, un ragazzo nuovo che si era appena trasferito nella sua stessa scuola, lo aveva guardato ed era arrossito. Fece finta di niente quel giorno, ignorando quella sensazione strana che gli aveva trasformato lo stomaco in un campo di battaglia per farfalle e, se non ricorda male, aveva accennato un semplice sorriso, verso quel ragazzo.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note: LEGGETEMI(?).

Allora, è la prima volta che scrivo in questo fandom, è la prima volta che scrivo in questa maniera in assoluto! Di solito scrivo storie originali, questa invece è stata la mia primissima fanfiction … Sono abbastanza contenta della scelta, anche perché di N.A.P non ne ho lette molte in giro! Effettivamente non so nemmeno se questa si po' definire N.A.P … aish! Allora, le coppie penso le abbiate capite! La storia non ha ne capo ne coda è ci ho lavorato su per tre giorni di seguito e … non so se andarne fiera o meno! Mi piacerebbe avere un vostro commento, brutto o bello che sia! Le critiche sono ben accette! Servono, no? :) Avevo intenzione, poi, di provare a fare un po' di rosse sulle varie coppie, spiegando in modo più dettagliato le cose che nella storia non si son dette.

Grazie per l'attenzione!

//scusate la poca immaginazione per il titolo~~

 

 

Voglio amarti più appassionatamente di chiunque altro.

L'inizio.

 

 

Minsoo non era gay. Lui ha sempre avuto molte ragazze e non era mai stato effettivamente attratto da un maschio. Minsoo non era gay nemmeno quando Daniel, un ragazzo nuovo che si era appena trasferito nella sua stessa scuola, lo aveva guardato ed era arrossito. Fece finta di niente quel giorno, ignorando quella sensazione strana che gli aveva trasformato lo stomaco in un campo di battaglia per farfalle e, se non ricorda male, aveva accennato un semplice sorriso, verso quel ragazzo.

Minsoo non era gay, nemmeno quando quel ragazzo aveva preso le sue difese, contro un loro compagno di classe, convintissimo dell'innocenza del più grande.

Minsoo non si sentiva gay, mentre chiedeva a Daniel di uscire insieme, da soli, non si sentiva tale nemmeno quando il minore aveva fatto sfiorare le loro mani più e più volte. Aveva fatto finta di niente ma per un momento, uno soltanto, aveva immaginato di stringere quella piccola mano nella sua, senza lasciarlo più andare. Ma si era dato un contegno ed aveva poi sgranato gli occhi, spaventato per quell'emozione così forte che aveva provato.

Non gli aveva rivolto la parola per una settimana e Niel (era il soprannome che gli aveva dato un pomeriggio) lo aveva lasciato stare, evitandolo accuratamente. Minsoo non sapeva, però, che anche Niel aveva avuto la sua stessa paura quella sera.

 

Il ventisette novembre Minsoo si era ritrovato dentro uno sgabuzzino della scuola, con le spalle contro il muro e le mani tremolanti di Daniel sul suo petto. Cercava invano di darsi una seria calmata perché, se fosse stato per lui; avrebbe marchiato quel ragazzo senza porsi il minimo problema ma Daniel e i suoi occhioni lucidi fortunatamente vincevano e di molto, contro la sua parte irrazionale. Aveva ascoltato attentamente ogni singhiozzo dell'altro ed era arrivato alla conclusione che non avrebbe mai più voluto vedere delle lacrime solcare le guance di quel ragazzino. Daniel si era messo a nudo, aveva esposto le sue paure e i sentimenti sinceri che provava per il ragazzo più grande e Minsoo ringraziò mentalmente il ragazzo ... perché questo significava solamente una cosa: non era solo lui quello strano.

Ma Minsoo non è gay e lo disse, chiaro e tondo, ma con il carattere che si ritrova il più piccolo ben presto si è ritrovato lo zigomo dolorante e una porta di legno completamente spalancata. Era ... sorpreso.

Non si parlarono per una settimana.

Daniel era decisamente bravo nell'ignorare ed era altrettanto bravo a fargli perdere il controllo, ogni ragione e soprattutto, era incredibile come il suo orgoglio, quando si trattava di quel ragazzino dagli occhioni enormi, si sgretolasse sotto i suoi piedi da solo.

 

Perse la ragione un venerdì pomeriggio; era rimasto a pulire la classe, dato che toccava a lui e ad un suo compagno di classe, Chanhee. Il ragazzo era simpatico, forse un po' troppo femminile in certi atteggiamenti ma, ehi, chi era Minsoo per giudicare? Ricorda benissimo quel momento, Minsoo, perché se non fosse stato per Chanhee, ora lui non sarebbe felice. Cercavano invano di sbrigarsi, ma la sporcizia della loro classe era anche troppa e avevano anche appena finito di fare educazione motoria. Intrattenevano il tempo in chiacchere, come 'Qual'è il tuo film preferito' e domande del genere quando in classe sbucarono Daniel e Byunghun mano nella mano. Non appena Minsoo fece ricadere lo sguardo sulle loro mani intrecciate, non ci vide più. Senza che potesse bloccarsi, si avvicinò come una furia alla coppia e fece sciogliere le loro mani, velocemente afferrò la spalla di Niel e lo trascinò fuori, fulminando con lo sguardo Byunghun che si era permesso di ribattere. Non ci fece comunque caso, troppo impegnato a calmarsi.

Quel pomeriggio si baciarono per la prima volta, forse per rabbia o forse per disperazione ma, sia Minsoo che Daniel, ricordano quel loro primo bacio, come il più bello che si siano mai dati. E Daniel spesso ricorda, con un sorriso da innamorato sulle labbra, la frase che Minsoo gli disse, dopo quel bacio. Changhyun ama sentire quei due raccontare la loro storia e soprattutto, amava la frase del suo hyung ... Jonghyun d'altro canto cercava sempre di non far notare il suo interesse ma, iniziava a mordicchiarsi il labbro con insistenza e cercava gli occhi di Changhyun senza farlo apposta non appena sentiva quella frase. Prima o poi gli avrebbe detto la stessa cosa, si sarebbe esposto, avrebbe ammesso una volta per tutto i suoi sentimenti per il più grande. Byunghun infondo, ci era riuscito ... aveva preso il viso di Chanhee hyung tra le sue mani e gli aveva baciato la fronte, dopo di che gli aveva sussurrato il famosissimo "Voglio amarti". Sì, prima o poi lo avrebbe fatto. 

  
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