Siamo costantemente in equilibrio tra vita e morte, sul filo che ci obbliga a soffrire.
Quando tutto crolla, quando tutto finisce, tenti disperatamente di aggrapparti al filo, che ti brucia le mani.
Esplodono le tue convinzioni e le tue certezze, lasciandoti un vuoto di disperazione e una voragine nera nella tua vita.
Le persone se ne vanno, il dolore resta e si amplifica, ti consuma fino a ridurti a poco più che un mucchio di cenere, dispersa nel vento.
E questa inverosimile finzione, la vita, non ti basta più per fingerti felice, perché ormai ogni tua certezza é stravolta, finita.
Questa falsa luce, e poi i ricordi, l'unica tua speranza, ti riducono ad essere trasportato via dal vento, anch'esso solo un'illusione.
Rimpiangi, gridi e soffri, non é mai abbastanza. La rabbia non ti aiuta più, vorresti solo vedere un cambiamento, che non ci sarà mai.
Questa é la vita, e quando te ne accorgi é troppo tardi, nulla ti può più salvare dall'agrodolce ed insensata scalata per l'effimera felicità di un momento.
E se e io potessi morire ora, trafitta da centinaia di lance d'oro davanti ai tuoi bellissimi occhi verdi, lo farei. Solo per te.