Scendo giù alla macchinetta della scuola e incrocio Roberta.
Mi strattona fuori per capelli senza dire una parola.
Una volta arrivati fuori esclamai: «Cazzo Roberta, smettila mi fai male!»
«Scusa, ma dovevo parlarti il prima possibile» rispose.
Aveva un maglioncino rosso sopra una maglia da partiva una leggera scollatura, poi dei leggins e delle classiche scarpe da ginnastica, strano per una come Roberta che vestiva sempre in maniera raffinata anche a scuola.
«Beh, allora dimmi pure...» dissi oramai impaziente.