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Autore: Cris 99    16/05/2013    0 recensioni
Ciao, mi chiamo Susy, ho 16 anni, ho gli occhi azzurri e i capelli castani, mi reputo bella,ma ognuno vede quello che vuole.
La mia, è una vita normale. Ho due amici molto stretti, talmente sono belli che sembrano dei modelli. Un po' di tempo fa mi sono fidanzata con Simone,credevo di amarlo, ma la nostra storia non è andata tanto lontana. All'improvviso conoscerò un ragazzo completamente diverso dagli altri, fuori dal comune che mi sconvolgera letteralmente la vita.
Mi dirà chi sono veramente.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A:-“che ne dite se oggi al posto di andare a casa andiamo in centro a fare compere??? Non so ancora cosa mettermi all’appuntamento con Marco!”-
G:-“ ci sto! E’ un pezzo che non mi trascinate in mezzo ai negozi! Sapete una cosa?mi manca tenere i vostri sacchetti!”-
A:-“ che dolce! Allora Susy?”-
S:-“sisi, ci sto, soltanto che ho solo 10 euro con me, dovrei passare per casa..”-
A:-“ok, tanto è di strada”-
G:-“ ok, allora è fatta”-
Intanto avevamo preso l’autobus diretto a casa mia. Davanti a noi c’erano due tizi che si baciavano, mi davano la nausea. Non ne potevo più di persone che si baciavano, c’erano troppi baci in circolazione! Infatti, per non vederli mi misi in piedi e gli diedi le spalle, cosa che non avrei mai fatto se non in caso di emergenza.
Decisi di mandare un SMS, per pensare a qualcos’altro e non ai due tizi sbacciucchiosi, a mia madre per dirle che non ero rientrata a casa e che ero al centro commerciale, di non preoccuparsi e che entro le 7.30 sarei rientrata.
 Lo sguardo di Giorgio era stranissimo. Passava da me ad Angela, stava pensando. Chissà  a che cosa. Poi urlò: -“ sono esattamente 2 mesi e 13 giorni che non andiamo a fare shopping insieme!”-
Io e Angela ci alzammo e lo abbracciammo senza neanche metterci d’accordo. Quell’abbraccio andava a ricoprire il tempo che non avevamo passato insieme. Era uno di quei momenti che vorresti non finissero mai. Aprii gli occhi e vidi che eravamo davanti a casa mia. Dovevamo sciogliere quell’abbraccio, non era giusto.
 Scendemmo dall’autobus ed entrammo a casa, in camera mia. Come al solito era tutto in disordine, ma sia Angela che Giorgio erano abituati, quindi ci passarono sopra. La prima cosa che si notava entrando in quella stanza era la scrivania con sopra un mio reggiseno nero a puà bianchi, che imbarazzo!  Diventai subito tutta rossa, i miei amici mi iniziarono a guardare e ci mettemmo tutti quanti a ridere. Se c’era solo Angela non sarebbe cambiato niente,ma, visto che c’era pure Giorgio, la cosa stava diventando abbastanza imbarazzante.
 Presi i soldi il più velocemente possibile e uscii di casa seguita da Angela e Giorgio.
Ero elettrizzata del fatto che stavamo per andare a fare shopping tutti e tre. Non lo facevamo da un pezzo e mi mancava ridere nei camerini e mettere i tacchi alti a Giorgio.
Una volta arrivati nel centro commerciale ci, almeno a me e Angy,si aprirono gli occhi: avevano di già messo le collezioni autunno-inverno, non potevamo sprecare neanche un minuto!
A:-“ non credevo che li avrebbero messi così presto! Credevo c’era  ancora la collezione estiva! Mi sa che non troverò neanche un vestitino o una magli sfizziosa…”-
S:-“ dai, non ti scoraggiare, abbiamo un intero centro commerciale a nostra disposizione, vedrai che troveremo qualcosa, ne sono certa”-
A:-“lo spero….. voglio che il mio, volevo dire nostro, primo appuntamento sia bellissimo”-
G:-“ ma non dipende per forza da come ti vesti, anche con uno straccetto staresti benissimo”-
(Giorgio, alcune volte, è un po’ effemminato e quando si parla di vestiti bisogna chiamare solo lui. Una volta l’ho chiamato alle 6.30 del mattino per chiedergli se una maglietta giallo canarino con sopra una scritta in verde scuro stava bene con dei pantaloni neri, quella mattina ero stanca e non riuscivo a svegliarmi, chiamare Giorgio mi era sembrata l’unica cosa giusta da fare oppure sarei andata in giro in mutande, infatti, lui mi disse di mettermi un paio di pantaloni verdi o dei jeans perché  quell’abbinamento non era un granchè. Ho degli amici fantastici e con tantissime qualità!)
A:-“ grazie mille!”-
G:-“ non c’è di che!”-
Entrammo in un negozio stupendo. Il mio sguardo cadde subito su un vestito corto, sul grigio  a righe strette con il corsetto bianco e in mezzo un fiocco nero: la perfezione in un abito! Ho cercato la mia taglia per provarlo e l’ho trovata! Ero felicissima! Poi sono andata da Angela che anche lei stava cercando un vestito, ma appena arrivo da lei vedo Giorgio con in mano almeno una dozzina di vestiti e 2 paia di scarpe che mi guarda chiedendomi pietà e lei che sta frugando su uno stendino di magliette molto belle. Decido di guardare pure io e lascio i miei abiti nella mani di Giorgio: poverino!
Cercando ho trovato una maglietta verde smeraldo con su scritto in nero <> (non so cosa vuole dire, però è molto bella) decido di provarmela e la do a Giorgio. Angela sembra arrabbiata, molto arrabbiata.
S:-“ Angy, cos’hai?”.
A-“non trovo la mia taglia! Ci sono solo L e XL, ma non esiste in questo negozio una S?!?”-
S:-“dai, ti aiuto a cercarla…”-
G:-“non credete di aver finito?? Ho le mani piene e non so dove dovermi mettere la prossima maglietta”-
L’ha detto con un’aria spazientita
S:-“un attimo che prendiamo l’ultima maglietta”-
G:-“ok..”-
A  e S:-“trovata!”-
Dopodiché ci siamo guardate ci siamo messe a ridere, abbiamo fatto un casino solo per una maglietta con su scritto  <>.
G:-“dai, andiamo nei camerini…. Menomale che sono una persona calma”-
Per fortuna quando siamo arrivate nei camerini non c’era nessuno così non abbiamo dovuta fare la fila.  Prima mi sono provata il vestito, quello grigio. Mi stava benissimo, sono uscita dal camerino per farlo vedere a Giorgio e, non ci potevo credere, ho visto il Dio. L’ho guardato per un attimo e poi la terra mi è mancata da sotto i piedi, mi sono dovuta aggrappare al muro se no cadevo.
Ritorno la persona normale che ero prima di vederlo e mi accorgo che anche Angy è uscita dal camerino. Lei indossa un vestito bellissimo di jeans. Solitamente a me non piacciono questi tipo di vestiti, ma indosso a lei è tutta un’altra storia.
Giorgio continua a farle tremila complimenti. Io in tanto, mi specchio, nessuno mi  fa i complimenti. Poi….
Qualcuno:-“sei bellissima”-
S:-“chi è?”-
Qualcuno:-“ sono Davide, non ti ricordi? L’alunno appena arrivato, quello che ti ha…”-
S:-“sisi, mi ricordo, certo, come potrò mai dimenticarmi di te?”-
OK, questa frase era smielata, dolce e stucchevole, tutte cose che a me non piacciono. Infatti, a messo in imbarazzo sia lui che me.
D:-“non puoi, comunque, ritornando al vestito, secondo me, te lo dovresti prendere, ti sta benissimo”-
S:-“ grazie mille, credo proprio che me lo comprerò. Adesso dovrei provarmi un'altra cosa, ciao”-
Detto questo, entrai in camerino senza dire una parola ai miei amici. Piena di sensi di colpa, misi la testa fuori dalla tenda per vedere se c’erano ancora: c’erano; poi guardai se c’era Davide: non c’era. Ok, posso uscire.
S:-“ come sto?”-
G:-“ molto bene, prendilo”-
A:-“fantastica! ----- si mise vicino a me----- sembriamo due modelle!”-
S:-“si, la stangona bionda e la tappina mora!”-
A,G,S: -“hahahhahaahah”-
S:-“ok, quindi lo devo prendere”-
A:-“ assolutamente”-
Si a io che Angy entriamo in camerino. Mi misi la maglietta, mi stava bene, me la immaginavo un po’ più corta, però non mi lamento. Esco dal camerino e la vedo davanti a me, con un vestito di pizzo bianco. Gli stava d’incanto.
G:-“secondo me va meglio l’altro”-
S:-“ perché devi rovinare un momento così bello! Sta benissimo….. un po’di ragione ce l’hai: insomma ti stanno bene tutti e due, ma si sa che il pizzo è una moda, l’anno prossimo lo dovrai buttare già via…”-
In quel momento mia ha guardata con una faccia da cucciolo bastonato e non ho saputo resistere.
S:-”però sembri una fata con quello addosso: prendilo”-
G:-“decidi te”-    ------riferito a Agny------
A:-“ emm… lo prendo”-
S:-“sono felice per te”-
G:-“anch’io…”-
S:-“ come sto?”-
G:-“ bene, prendilo”-
S:-“ok”-
Tutto il giorno è andato avanti così finche quando siamo andati a prendere il gelato, davanti a noi nella fila c’era il Davide e..


L'abito che ho comprato:

Gli abiti che ha comparto Angela:
  
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