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Autore: sakuraelisa    16/05/2013    2 recensioni
Blaine è rimasto vedovo a crescere sua figlia Melanie, convinto che per lui l'amore non esistesse più decide di vivere solo per lei, ma quando il destino si mette di mezzo, tutto è possibile.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel, Mike Chang, Tina Cohen-Chang | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Ventidue

 
Se tanti anni prima gli avessero detto che si sarebbe risposato una seconda volta, Blaine  non ci avrebbe mai creduto; dopo la morte di suo marito era convinto di non poter più amare nessuno, ma poi in un bel giorno di primavera era arrivato Kurt.
 
Aveva iniziato a vivere di nuovo, il suo volto era tornato quello di un tempo e tanti sorrisi si erano dipinti nel corso del tempo sul suo viso, la felicità allo stato puro si era disegnata nei suoi occhi, per merito di un uomo che lo aveva reso immensamente felice.
Non credeva possibile che l' anima gemella si potesse incontrare, ma soprattutto non in un parco; la sua bambina e il destino lo avevano legato al suo Kurt, come un filo rosso, intrecciato in un bel fiocco che univa i loro cuori.
Ed ora si ritrovava in quello stesso parco dove si erano detti i loro ti amo, dove si erano scambiati il loro primo bacio e dove Blaine con coraggio gli aveva chiesto di sposarlo.
 
Era una giornata meravigliosa, il sole risplendeva e nell’aria si sentivano i pettirossi che cantavano un inno alla gioia. Il cielo blu ricoperto di piccole nuvole rendeva tutto ancora più pittoresco, e le risate incorniciavano quel giorno, reso bello dalla presenza di due uomini, uno in attesa all’altare e l’altro alla fine del percorso.
 
Blaine continuava a torcersi le dita per il nervosismo e a toccarsi il papillon ogni cinque secondi per controllare che fosse messo nel giusto modo; era così ansioso, voleva solo arrivare alla parte finale del rito e baciare il suo futuro marito.
 
“Stia tranquillo”  gli disse l’officiante.
 
Blaine si voltò verso la donna con un sorriso appena accennato.
 
“Mi scusi, le dovrò sembrare un imbranato” le disse grattandosi leggermente la nuca con le dita che stavano iniziando ad inumidirsi.
 
“Penso che sia normale essere agitati in un giorno così importante”
 
“Già, lo penso anche io, è solo che aspetto questo giorno da tanto e lo amo così immensamente”
 
“E' solo un uomo fortunato il suo Kurt” gli disse lei guardandolo negli occhi con un bel sorriso.
 
Blaine non rispose, si limitò ad annuire, sapendo che l’officiante stava solo constatando la verità, anche se alla fine il vero uomo fortunato era solo lui stesso, per aver incontrato quel favoloso uomo che ora era arrivato.
 
Alzò lievemente il volto e lo vide, al braccio di suo padre Burt. Quando lo aveva conosciuto gli era bastato uno sguardo per capire che se Kurt era così meraviglioso lo doveva solo a quell’uomo che lo aveva cresciuto con amore, quell’amore che in quell’istante traboccava dal suo sguardo diretto a quello sposo alla fine del percorso verso l’altare.
 
Fu un momento magico quello che fece incontrare i loro occhi, quelle iridi blu che in quel tempo colorato dai loro sorrisi lo stavano fissando con gioia, e fu proprio quel sorriso sul suo viso a trasmettere a Blaine la stessa e medesima emozione.
 
Vide Melanie avvicinarsi quasi saltellando con il suo cesto di rose e il suo abitino di tulle e pizzo bianco.
 
 

Melanie si fissava nello specchio della sua cameretta, era molto dubbiosa se il vestitino che indossava le stesse bene o no, era una cosa importante per lei sapere di essere perfetta, quello era il vestito che avrebbe indossato al matrimonio dei suoi genitori e non voleva sfigurare in nessuno modo.
Mentre continuava a fissarsi la porta della sua cameretta si aprì.
 
“Amore allora come ti sta?”le disse Blaine entrando nella stanza e raggiungendola posandole le mani sulle spalle.
 
La bimba continuava a guardarsi
“Non lo so papà, sembro ...”
 
“Sembri un bellissimo angelo, tesoro”le rispose lui abbassandosi leggermente e baciandole la testa.
 
Melanie non si vedeva tanto bella, ma le faceva piacere pensare che almeno agli occhi del suo papà fosse bellissima.
 
Kurt entrò nella stanza e si fermò a guardare la sua famiglia, li amava talmente tanto che a volte stentava ancora a credere che fosse tutto reale.
 
“Pensi che piacerò anche a papà?” chiese la bambina sorridendo a Blaine
 
Blaine non fece in tempo a rispondere che Kurt oltrepassò la soglia e rispose per lui.
 
“Non devi avere il minimo dubbio piccola”
 
Melanie si voltò e il suo volto si colorò subito di felicità sentendo quelle parole dette dal suo papà, si scostò da Blaine e lentamente raggiunse Kurt, facendo una piccola sfilata solo per lui.
 
Kurt si fermò ad osservarla: era talmente graziosa con il suo abitino bianco, ricamato sul davanti e incorniciato da una piccola fascia di tulle, che ricopriva la vita della bambina, con quella scollatura appena accennata accompagnata da quel piccolo ciondolo a forma di cuore posato sul suo petto, e con i suoi capelli legati con una treccia intrecciata in modo da formare un piccolo crocchio dietro la sua nuca, la rendevano quasi una fata.
 
“Allora come sto?” gli disse la bimba camminando verso di lui
 
“Sei decisamente bellissima, Melanie” le rispose Kurt aprendo le sue braccia per accoglierla.
 
La bambina finì la sua sfilata e si rifugiò nell’abbraccio del suo papà, che si abbasso leggermente per poterla stringere meglio e baciarle teneramente la testolina.
Blaine osservò la scena quasi rapito, non riusciva ancora ad accettare pienamente che fosse tutto vero, che quelle due persone che per lui contavano più di se stesso facessero parte della sua vita.

 
 
Fu in quel momento che Blaine si risvegliò come da un bellissimo ricordo, mentre osservava quella stessa bimba che aveva dato inizio ad ogni cosa, proseguire lenta e composta verso l’altare. Dietro di lei riusciva a vedere ogni damigella, ogni loro amica che era stata vicina sia a lui che a Kurt, e che erano state complici nel far accadere ogni cosa tra di loro. La sua amica Tina, che si era sempre presa cura di Melanie, la sua dolce Quinn, che era sempre stata una buona confidente; Santana che se pur con i suoi modo poco ortodossi, lo aveva aiutato a fare forse il passo più difficile, e la cara Rachel, l’amica un po’ impicciona ma adorabile del suo Kurt. Erano tutte bellissime nei loro abiti da damigelle.
Kurt, dal suo posto alla fine del piccolo tragitto che si prostrava davanti a sè, aveva osservato ogni damigella percorrere la piccola navata improvvisata al parco: la sua Melanie che stava svolgendo il suo compito di prima damigella perfettamente percorrendo a piccoli passi quel tratto diretta dal suo papà; la dolce Quinn era bellissima, Santana era meravigliosa, Tina era così ordinata e composta e poi c’era la sua Rachel, la sua migliore amica da anni, la sua roccia, era immensamente felice che lei fosse presente al suo matrimonio.
 
 

Rachel uscì dal camerino del negozio guardandosi com’era vestita, toccando senza rischiare di rovinarlo il suo vestito per la cerimonia.
Un grazioso abito in seta color pesca, stretto sul petto con una lieve scollatura che faceva intravedere appena il seno e più largo sulla vita, quasi a palloncino, con un nastro di raso color arancio legato sul bacino che formava un bel fiocco dietro la schiena.
 
“Kurt, non lo so” iniziò a dire torcendosi le dita con fare pensieroso.
 
Kurt la stava guardando con quel suo sguardo critico, si avvicinò a lei e togliendole le mani dal vestito, glielo lisciò e mise in ordine ogni piega, alzo il suo viso e accennò un lieve sorrise.
 
“Sei perfetta Rachel” 
 
“Davvero?” domandò lei speranzosa
 
“Si, sei splendida” le rispose avvicinandosi e lasciandole un lieve bacio sulla guancia.
 
“Grazie per essere presente nel mio giorno più bello”
 
“Non sarei mancata per nulla al mondo” gli rispose Rachel ricambiando il suo gesto
 
 

Quando Kurt vide anche l’ultima damigella arrivare al suo posto, fece un respiro profondo e giro il suo volto verso quello di suo padre che lo stava guardando felice.
 
“Sei pronto figliolo?” gli chiese Burt.
 
“Si papà, sono pronto” gli rispose Kurt stringendosi maggiormente al suo braccio.
 
 

Qualche giorno prima delle nozze, Burt e Carole erano arrivati per poter partecipare al matrimonio; era stata per loro anche una buona occasione per visitare la città.
Avevano visitato molti posti ma di sicuro non esisteva nessun luogo più bello di Central Park.
Mentre Blaine passeggiava legato al braccio di Carole, Kurt e suo padre si sedettero su una panchina per poter riposare un momento.
Kurt poggiò sullo schienale della panchina ammirando rapito il panorama che si destava dinanzi a lui.
 
“Sei emozionato?” si sentì domandare da suo padre
 
Kurt si destò dai suoi pensieri e si girò verso di lui
 
“Sono molto felice in realtà” ammise sorridendo
 
“Sai, mi piace vedere quel sorriso sul tuo volto”
 
Kurt sorrise ancora di più e in un istante la sua mente volò alle due persone che lo facevano stare così bene e lo facevano essere perennemente in paradiso. Era innamorato perdutamente del suo Blaine ed era legato alla piccola Melanie.
 
“Papà, ho trovato la vera felicità”
 
“Ed immagino che si chiami Blaine?” domandò divertito Burt senza aspettarsi una risposta che conosceva sin troppo bene.
 
Kurt si sporse e lo abbracciò stretto, era bello stare tra le braccia del suo papà nel suo periodo più bello.
 
“Ti voglio bene papà”
 
“Ti voglio bene anche io Kurt”
 

 
Kurt era ancora legato al braccio di suo padre quando finalmente iniziarono a camminare verso l’altare, solo piccoli passi ma fatti con pazienza. Kurt stava tremando, era sicuro che non avrebbe tremato quel giorno, ma la sua pelle stava vibrando e Burt se ne accorse.
 
“Kurt stai bene? Sei sicuro di voler andare fino in fondo?” gli domandò suo padre con un lieve sorriso sul viso.
 
“Di quello ne sono sicurissimo, sono solo ansioso”
 
“E' normale figliolo, sposarsi è un grande impegno ma.. Io sono sicuro che tu e Blaine siete pronti” gli disse con un sorriso stringendogli il braccio maggiormente cercando di farlo rilassare e tranquillizzare.
 
Kurt lo guardò meglio, si era sempre fidato del suo papà, lui gli voleva bene e voleva solo il meglio per lui, e Kurt questo lo sapeva.
 
“Ok, andiamo avanti” gli sussurrò più a se stesso che a lui.
 
Si voltò di nuovo verso l’altare e con suo padre affianco riprese a camminare. Non riusciva a levare gli occhi per poter guardare il suo futuro sposo, si erano già guardati e si era già creata la magia, ma stavolta sarebbe stato più bello. Il suo cuore gli diceva di sollevare il suo viso e di perdersi nelle iridi color nocciola del suo Blaine.
Continuava a proseguire lentamente finchè non si decise e alzò il volto.
E tutto ebbe inizio, i loro sguardi si incontrarono e la luce del sole illuminava maggiormente i colori dei loro occhi. Blaine lo fissò subito, accennò un lieve sorriso e con le labbra mimò il suo ti amo. Kurt arrossì senza rendersene conto, ma percepì che le sue guance si erano colorate di rosso, e sempre sorridendo rispose al suo ti amo.
I due sposi stavano continuando a guardarsi, e più Kurt proseguiva, più Blaine era ansioso ma anche molto emozionato di poter sposare il suo meraviglioso compagno, il suo confidente , il suo migliore amico e la sua bellissima anima gemella.
 
 

Blaine si svegliò sentendo il suo compagno piangere, non capitava spesso vedere il suo viso rigato di lacrime, anzi, erano più le volte che Kurt doveva consolare lui che viceversa.
Socchiuse gli occhi e tastò subito il posto accanto al suo, notando che il suo Kurt era ancora al suo fianco, visto che stava toccando le sue cosce fino a intrecciare le loro dita posate sul lenzuolo.
 
“Amore ...”
 
Kurt si accorse che Blaine era sveglio, si voltò verso di lui asciugandosi le lacrime sul volto con la mano libera.
 
“Tutto bene tesoro, sto bene”
 
“Perchè stavi piangendo?” gli domandò Blaine sollevandosi sui gomiti
 
Kurt si accorse del tono preoccupato della sua voce, e si rese conto che forse il suo compagno stava pensando che erano lacrime tristi, anche se lui stava piangendo solo perchè non pensava di essere così felice, di aver trovato un uomo buono come Blaine, una figlia adorabile come Melanie. Il suo sogno di sposarsi si stava realizzando e lui era solo entusiasta, anche se il suo viso era rigato di lacrime di felicità.
Si coricò di nuovo e si avvicinò di più a Blaine, le loro gambe si aggrovigliarono quasi subito e le braccia di Blaine circondarono la sua vita attirandolo di più a se.
 
“No Blaine, va tutto bene, sono solo molto felice”
 
“Vuoi ...vuoi davvero sposarti Kurt? Perchè se vuoi rimandare per me non è un problema, a me basta stare insieme”
 
Kurt negò con il capo e si sporse baciandolo lievemente sulle labbra
 “Ma io voglio sposarmi Blaine,voglio essere tuo marito, sono solo un po’ ansioso”
 
“Dici davvero?” chiese Blaine quasi per sicurezza
 
“Dico davvero” gli confermò Kurt
 
Si strinsero maggiormente e finalmente Blaine poté tornare a dormire tra le braccia del suo Kurt, che avrebbe reso il suo un buon riposo.
 

 
Ormai erano ad un passo l’uno dall’altro, e Kurt fece quegli ultimi passi quasi con riverenza; proseguiva con lentezza ma era anche tremendamente sicuro di quello che stava per compiere. Stava per sposarsi con il suo Blaine.
Arrivò all’altare e salutò suo padre con un abbraccio, che si separò subito dopo da lui e andò a sedersi vicino a Carole e alla piccola Melanie.
Ed eccoli.
Erano l’uno di fronte all’altro; Kurt sorrise quando Blaine prese la sua mano e la portò alle labbra baciandola dolcemente.
E quando accadde la magia tutto diventò improvvisamente più bello. Kurt si trovava finalmente dove doveva essere, stava per sposare l’uomo della sua vita ed era immensamente felice che quell’uomo fosse Blaine; per anni aveva creduto di non essere tagliato per l’amore, di non meritare la vera gioia, ma tutto era cambiato nel momento in cui i loro sguardi si erano incontrati, quel lunedì pomeriggio nella sua aula.
Blaine si perse un istante piccolo come una briciola di pane, ammirò estasiato quel bellissimo uomo di fronte a lui, la sua anima gemella, quella persona che gli aveva donato il suo cuore e il suo amore cieco e sublime.
Strinse più forte la sua mano, temendo che potesse volare via da un momento all’altro perdendosi in quel cielo blu sul quale i loro occhi si posavano di continuo.
 
“Sei bellissimo” sussurrò Kurt temendo di non farsi sentire.
Ma Blaine era troppo concentrato su ogni sua mossa per non sentire le sue dolci parole.
 
“Tu sei meraviglioso e ti amo Kurt, ti amo tanto” gli rispose inumidendosi un poco le labbra.
 
“Ti amo anche io”
 
 

Erano davanti al loro specchio, e nonostante Kurt fosse molto tradizionalista, Blaine aveva voluto che anche l’ultima notte prima del matrimonio la passassero insieme.
Quel giorno si erano preparati nello stesso momento; vedere Blaine vestirsi per il loro giorno fu per Kurt meraviglioso. Quando si abbottonò la camicia avrebbe tanto voluto andare a levargliela di nuovo e fare l’amore per l’ennesima volta sul loro letto, ma si ripromise di aspettare la prima notte di nozze.
Si vestirono e allo specchio Kurt mise in ordine il suo colletto con tanto di papillon bianco legato al collo e Blaine fece la medesima cosa con il suo cravattino color panna.
 
Si guardarono negli occhi emozionati e felici di essere arrivati fino in fondo al loro cammino.
 
“Allora ci siamo” disse Blaine baciandolo lievemente sulla guancia
 
Kurt portò le braccia intorno al suo collo e lo attirò a se
 
“Non vedo l’ora di essere tuo marito”
 
“Non vedo l’ora di essere l’uomo più fortunato al mondo” gli rispose Blaine sporgendosi e stavolta baciandolo appassionatamente sulle labbra.
 
 

Era lo stesso identico amore che aleggiava nella loro stanza, quello che ora circondava i due uomini innamorati su quell’altare fatto costruire apposta per potersi sposare nel loro posto, il luogo dove si erano baciati la prima volta, dove si erano promessi di passare la loro vita assieme, il loro parco.
 
“Oggi siamo qui riuniti per unire in matrimonio queste due persone dinanzi a noi, Blaine Devon Anderson e Kurt Elizabeth Hummel” iniziò l’officiante.
 
Blaine guardò Kurt e fu subito magia, si creò intorno a loro, avvolgendoli come un candido manto trasparente.
Blaine prese la sua mano e la strinse più forte.
 
“Puoi pronunciare le promesse Blaine” gli disse l’officiante.
 
Kurt a quelle parole arrossì, le aspettava da una vita, attendeva da una vita quel matrimonio che stava vivendo in quell’istante con la persona per lui più importante: il suo Blaine.
Il suo compagno si intenerì del suo rossore, ma non riuscì ad evitarlo, il suo cuore iniziò a battere forte, e le sue dita stavano tremando strette a quella mano che Kurt non voleva lasciare andare per niente al mondo.
 
“Ok ecco ci si-siamo” disse quasi balbettando facendo ridere i presenti e sorridere l’officiante e far innamorare il suo Kurt un po’ di più.
 
“Io, Kurt ...” iniziò Blaine “non sono mai stato una persona sicura di me, tutto quello che conosci di me è questo, io sono un imbranato ma sono sicuro che ti amerò sempre”  continuò cercando di farsi coraggio.
 
Si sporse e raccolse anche l’altra mano di Kurt tra le sue, stringendola forte.
 
“Ti prometto che ti amerò ogni giorno della nostra vita insieme, che mi occuperò di te e di Melanie, che cercherò di non farti mai sentire solo, starò sempre al tuo fianco, in salute e in malattia, e anche se diventeremo poveri, sono sicuro che il nostro amore ci sfamerà a dovere. Ti amo Kurt e te lo dirò tutte le volte che vorrai” terminò cercando di non commuoversi.
 
Kurt quasi con le stesse lacrime ai suoi occhi si sporse e lo baciò sulla guancia, ricordandosi subito che non era permesso e rimettendosi al suo posto qualche secondo più tardi. Ma il suo cuore non aveva smesso un secondo di battere, continuava a sentire quell’emozione fortissima crescere sempre più, era merito del meraviglioso uomo che lo guardava con quel sorriso di cui si era innamorato giorno dopo giorno.
 
“Ora tocca a te Kurt, puoi pronunciare le tue promesse” gli disse l’officiante.
 
Kurt si inumidì le labbra prima di iniziare, lui era certo di ogni parola che stava per sussurrare, era sicuro del suo amore per Blaine e in quel giorno aveva la certezza assoluta che stava facendo la scelta giusta; Blaine era il marito perfetto per lui, e Melanie era la loro bambina e lui sarebbe stato onorato di poterla crescere insieme a lui.
 
“Sai Blaine, per me riuscire ad amare di nuovo è stato molto difficile, pensavo che non esistesse più nessuno disposto ad amarmi, ma poi sei arrivato tu, splendente e luminoso, con quella tua aria tremendamente imbranata che amo da morire” a queste ultime parole arrossì, un conto era dirle a lui nella loro camera da letto, un conto era dirle davanti al suo papà che lo guardava commosso dal suo posto, fece un respiro e continuò.
 
“Ti amo Blaine, ti amo con tutto me stesso e prometto che mi prenderò sempre cura di te e di Melanie, che sarò sempre l’uomo di cui ti sei innamorato, sempre”
 
L’officiante si perse un istante a guardarli, aveva sposato tante coppie nel corso della sua carriera ma raramente vedeva dei bei sorrisi come quelli dipinti  nei visi di Kurt e Blaine.
 
Lesse la sua predica lentamente scandendo ogni parola, lesse loro le promesse che si dovevano scambiare e attese che la magia ebbe inizio, perchè era quella la parte del suo lavoro che amava di più, quando ogni persona presente alla cerimonia scompariva agli occhi degli sposi e si vedeva solo il loro amore nitido e cristallino.
 
“Io, Blaine Devon Anderson ...”
 
“Io, Kurt Elizabeth Hummel ...”
 
“Prendo te come mio futuro sposo ...”
 
“Prendo te come mio futuro sposo ...”
 
“Per amarti ...”
 
“... e onorarti”
 
“Per proteggerti ...”
 
“... e difenderti”
 
“In ogni momento ...”
 
“In ogni istante ...”
 
“Della nostra vita insieme ...”
 
“ ... per sempre”    
 
L’officiante attese anche che pronunciassero anche l’ultima formula prima di sorridere loro e dire con voce dolce e calma.
 
“... io vi dichiaro marito e marito!” 
 
Blaine non resistette più, si sporse e le sue mani scivolarono sulla vita del suo bellissimo marito, lo attirò a se e lo strinse forte.
Kurt si lasciò stringere forte e si abbandonò nell’abbraccio del suo dolcissimo marito.
 
“Salve marito” sussurrò Blaine arrossendo lievemente.
 
“Salve anche a te marito” rispose Kurt sorridendo del suo imbarazzo.
 
Passò ancora qualche istante fatato prima che entrambi si mossero nello stesso istante e si baciarono come se non ci fosse nulla di più bello che far incontrare le loro labbra e assaporarsi a vicenda. Quel bacio era diverso dagli altri che si erano scambiati, questo bacio era quello che li univa in matrimonio, che li faceva diventare una cosa sola per sempre e che diceva al mondo intero che Kurt amava Blaine che Blaine amava Kurt.
Era stato strano come si erano conosciuti, in un pomeriggio di primavera due anime si erano incontrate, si erano scoperte anime gemelle e si erano promessi amore e fiducia, affetto e sostegno, amicizia e rispetto.
Ma solo un luogo li aveva davvero fatti diventare l’uno il marito dell’altro, quel luogo che aveva visto nascere il loro amore, che aveva visto il loro primo bacio da telespettatore e che in quel momento stava sancendo il loro matrimonio.
Quel parco dove non erano solo Kurt o Blaine, ma erano una famiglia, formata da due uomini che si amavano intensamente e da una bimba, che aveva imparato ad amare di più il suo papà e quel signore tanto affettuoso che aveva conosciuto come suo maestro ma che ora era solo il suo papà.
La folla esplose di felicità quando Kurt e Blaine sciolsero il loro bacio; Tina abbracciò subito il suo migliore amico, seguita da Quinn e Santana, e Rachel strinse forte il suo Kurt sussurrandogli all’orecchio: “Hai visto? Sapevo che Blaine era quello giusto”.
 
Queste parole lasciarono un sorriso sul suo volto, si voltò verso suo marito e dopo averlo baciato di nuovo, lo prese per mano.
 
“Andiamo”
 
Blaine lo seguì e insieme andarono verso la loro Melanie, si abbassarono e allargarono le loro braccia.
 
“Vieni qua piccola” dissero nello stesso istante.
 
Melanie sorrise e si lanciò nel loro abbraccio abbandonandosi a loro, sorridendo felice e lasciandosi cullare dall’amore che la circondava.
 
Kurt e Blaine non erano perfetti, erano solo due uomini che si erano innamorati, che si erano trovati e che volevano solo passare la loro vita insieme, come una famiglia, una splendida e meravigliosa famiglia.
 
 
FINE 
 


Ed eccoci qua alla fine di questa mia prima storia, la prima che ho portato a termine, vi ringrazio tutti, chi ha letto, chi ha recensito e chi ha solo dato un'occhiata, ringrazio la mia beta Bonnie, e la mia prima beta Annie, e tutti quelli che mi hanno sostenuto fino ad ora, ad ogni capitolo, vi amo tutti. E speriamo di rivederci presto con il sequel :)
 
  
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