Vile traditore

-Shion POV-

Ironico, come la morte sia più faticosa della vita stessa.
Quando pensavo all’eterno riposo, un tempo, pensavo a qualcosa di rilassante, a suo modo.
Perché infondo smetti di sentire ogni cosa, no?
Non sei più costretto a sopportare il peso dei sacrifici, non sei più costretto a soffocare il dolore per tener saldo l’orgoglio.

Non avrei mai immaginato, all’epoca, di dover calpestare quello stesso orgoglio che ho difeso in vita.
Minare il mio stesso onore.

Eppure, eccomi qui, con indosso le nere vestigia che puzzano di tradimento, che rilasciano riflessi lividi e malsani.
Completamente differente dalla mia armatura di un tempo, dai colori vividi e brillanti.

Amavo quell’oro che quasi feriva gli occhi, e portavo quel peso con fierezza.
Ho portato quell’armatura dorata, armatura che sentivo far parte di me, come fosse tutt’uno con il mio corpo, fin nei più profondi meandri dell’oltretomba, per difendere quella che è sempre stata la mia unica dea.

Perché nulla ha più importanza della giustizia, nulla ne ha mai avuta.

Ed è sempre per difendere la giustizia, per difendere Atena e l’umanità intera, che ora porto un peso del tutto differente a quello della mia vecchia corazza.

Strano, come due armature all’apparenza così simili possano essere diverse.
Tutto, in questa dannata surplice, mi disgusta.

Sa di marcio. Di corrotto. Di sbagliato.

E farei a pezzi me stesso, se potessi, pur di non doverne più avvertire la presenza.

Perché è pregna della malvagità del dio degl’inferi, ed il male è un terribile parassita.
S’insidia nel cuore delle persone, prima che queste se ne rendano conto.

Però so benissimo qual è il mio ruolo.
So di essere destinato a passare alla storia come un lurido traditore, che ha venduto l’anima al demonio solo per poter sfuggire al freddo del cogito.

Freddo che, tra l’altro, ora non appare poi così terribile.
Levare il pugno contro il mio stesso allievo, contro dei nobili cavalieri dall’animo talmente puro da far vibrare di terrore la mia corazza inanimata, contro il vecchio amico di un tempo, è molto più doloroso. Più temibile.
Più freddo.

Ed è una prova dura, la mia.
Ingannare un dio non è semplice. Soprattutto quando per farlo devi prenderti gioco dei tuoi stessi compagni.

E non credo riuscirò mai a perdonarmi, per le azioni che sto per compiere.

Non importa quanto nobili siano le mie intenzioni.
Non importa che non ci sia altro modo.

Salve a tutti!
Eccomi qui, a cimentarmi con un nuovo POV! Spero di non aver fatto un disastro, o averlo reso eccessivamente OC.
Ci ho provato, mettiamola così.
Lo so che è vergognosamente breve, ma avevo semplicemente una voglia tremenda di scrivere, ed ho buttato giù le prime parole che mi sono venute in mente xD
Un bacio a tutti voi, che avete letto fino in fondo <3

AgelessIce