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Autore: paper butterflies    19/05/2013    9 recensioni
[Kamisama Kiss]
«Non doveva esserci lei in quel posto, con lui. Perché quel nome non apparteneva a lei, ma ad un'altra donna.» SPOILER degli ultimi capitoli del manga!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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  Titolo:
 Wrong.

  Personaggi: Nanami e Tomoe, Kamisama Kiss/Kamisama Hajimemashita.

  Rating: Verde.

  Avvertimenti / Note: What if?, Romantico (?), Spoiler degli ultimi capitoli del manga, quindi se siete fermi all'anime, non leggete. Oppure fregatevene e spoileratevi tutto! Massì, chissene frega! 

  Parole: 562, Oneshot.

 

 

 



 

Si svegliò in un posto a lei sconosciuto.

Nanami fece vagare gli occhi ancora mezzo socchiusi per la grande stanza. Era molto lussuosa, con i pavimenti in parquet, gli alti soffitti e il mobilio pregiato. Ancora distesa, vide le pallide luci delle candele riflettersi sulle pareti e notò distrattamente che era calata la notte.

Quel luogo era caldo e confortevole, ma non essendole famigliare, ne ebbe paura.

Si porto le dita sulla nuca, tastando lievemente, finché non lo trovò. Era da lì che veniva il dolore. Aveva un leggero rigonfiamento alla parte alta del collo, come se fosse stata colpita.

Ricordò solo di star correndo nel bosco e che i demoni al servizio di Akura-ou l'avevano rapidamente accerchiata con l'intento di portarla dal loro padrone. Aveva cercato di scappare, ma mentre correva uno di quei mostri doveva averla colpita, facendo si che svenisse.

Che questa fosse la dimora di Akura-ou?

Nanami venne attraversata da un brivido. Dopo aver visto ciò di cui era capace, la ragazza si augurava di non incontrarlo mai più.

Si alzò a sedere e, finalmente, lo notò.

Una figura alta e slanciata era seduta comodamente su dei cuscini e, fumando un kiseru, l'osservava con insistenza. I lunghi capelli argentati sfioravano il pavimento con leggerezza, mentre le morbide orecchie da volpe si muovevano ad ogni minimo rumore.

Un nome le salì dalla gola, e dal cuore.

«Tomoe.»

Lui tolse il kiseru dalle labbra e le rivolse un sorriso beffardo.

Nanami non sapeva come comportarsi con il Tomoe del passato e, sebbene lo amasse in tutte le sue ‘versioni’ -sia da famiglio che da demone-, non sapeva cosa aspettarsi da lui. 

Tomoe prese un'altra boccata di fumo, poi parlò:

«Finalmente ti sei svegliata, donna. È quasi un giorno che dormi.» Il demone si alzò, venendole incontro.

«Sei stato tu a salvarmi?» gli chiese, sussurrando.

«Non ti ho salvata, ti ho semplicemente presa.»

Tomoe le rivolse uno sguardo intenso. I suoi occhi color ametista splendevano alla luce delle candele. 

Ovvio che l'aveva salvata. Si stava dirigendo verso il villaggio nella quale dimorava la ragazza, quando l'aveva vista correre a perdifiato, inseguita dalla feccia. Vedendo che un demone l'aveva colpita, poi, aveva fatto montare in lui una rabbia mostruosa, e, prima di accorgersene, aveva ucciso tutti quei bastardi che avevano solo osato pensare di toccarla.

Ma non c'era bisogno che lo sapesse.

Però lei lo sapeva, perché, sebbene fosse tanto diverso dal Tomoe che aveva imparato ad amare, sentiva che, in fondo, era sempre lui.

O almeno, lo sperava.

Quindi gli sorrise e, nonostante le parole di lui, gli disse:

«Grazie per avermi salvata, Tomoe.»

Incombeva ancora su di lei e, benché dovesse ancora decidere se avere paura di lui o meno, decise di alzarsi. Stava per farlo quando il demone le mise una mano sulla spalla e la spinse di nuovo a terra, con decisamente troppa forza.

Nanami, fattasi male al fondoschiena, si arrabbiò.

«Perché mi hai portata in questo posto? Cosa vuoi da me?» chiese, alzando la voce.

Il volto di Tomoe era di pietra. Non voleva ammettere neanche a se stesso quanto i sorrisi di lei gli piacessero.

«Resterai qui» disse, con un sorrisetto arrogante. «Finché non avrò deciso cosa farne di te. In fondo ti ho salvato la vita, ed ora… essa mi appartiene.»

Nanami non cercò nemmeno di nascondere il proprio sconvolgimento.

Era tutto sbagliato.

Completamente sbagliato.

Il demone tornò a sedersi, lontano da lei.

«Puoi anche metterti comoda, Yukiji.»

Non doveva esserci lei in quel posto, con lui.

Perché quel nome non apparteneva a lei, ma ad un'altra donna.

 

 



 

 

Angolo Autrice (?):

Uhm, salve. Come va? A me tutto bene, grazie.

Quindi. Se NON conoscete questo anime/manga vi consiglio con tutto il mio essere (?) di andare a leggerlo/vederlo. Perché, ragazzi… merita.
Questa shot la scrissi a Gennaio, quando ancora non era uscito il capitolo dell'incontro tra i due xD E, insomma, ho voluto dare sfogo alla mia fantasia.
Comunque, Kamisama Kiss verrà publicato ad Ottobre qui in Italia. Sono felicissimaaa!
Beh, chiudo!
Alla prossima! 
Baci,
Emme.


 

[Ah! Per chi non lo sapesse, il Kiseru è l'antica pipa giapponese x3] 
{L'immagine a inizio capitolo non mi appartiene <3}

 

   
 
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