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Autore: Nicerato    19/05/2013    0 recensioni
A volte la realtà non è quella che sembra. Questa è la storia del lupo "cattivo" di "Cappuccetto Rosso" e di come questo fosse un bravo lupetto.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qui, mentre affondo in un fiume, la pancia aperta e sassi dentro, e perché questo? Perché stamani mi sono svegliato con l'intenzione di passare una normale giornata e di soddisfare i miei istanti da lupo. Come? Non avevo detto di essere un lupo? Be', lo dico adesso: sono un lupo in fin di vita che affonda in un fiume tra le più atroci torture. Chissà cosa penseranno i miei cuccioli quando non mi vedranno arrivare, quando saranno soli contro le avversità della natura! Oh poveri figli miei! Quanto li ho amati! È proprio vero: prima di morire la vita ti passa tutta davanti gli occhi. Quanto vorrei poter dimenticare questa giornata, ma in questi ultimi istanti di vita ti voglio farvi partecipi delle mie disavventure: questa mattina, come tutte le mattine, me ne andavo in giro a cercare una colazione per me e per i miei cuccioli, i quali, poveretti, non mangiano da giorni. Poco prima di pranzo vedo un demonio, il messaggero di sventure, indossava un cappuccio rosso e aveva preso le sembianze di una ragazzina indifesa; per quel che ne sapevo era veramente una ragazzina indifesa, quindi ho colto l'occasione per parlarle e provare a portarla dai miei cuccioli come pasto, ma quando ho saputo che andava dalla sua nonna, preso dall'ingordigia, volli firmare il mio attestato di morte. Corsi subito a casa della nonna e mi sostituii a lei nel suo letto dopo averla mangiata in un sol boccone. Era ancora viva nella mia pancia, volevo portarne un po' anche ai miei cuccioli, quando arriva anche la ragazzina. Senza pensarci due volte divora anche lei. Quanto era felice di un così ricco bottino! Essendo anche molto appesantito decisi di fermarmi a dormicchiare sulle sponde di un fiume: un po' di sonno mi avrebbe fatto bene, se non fosse passato proprio di lì un cacciatore che per salvare le due donne ebbe la brillante idea di aprirsi la pancia e riempita di sassi dopo aver lasciato libero il bottino. In fine la rinchiuse e mi gettò nel fiume. Avesse avuto almeno il cuore di spararmi subito senza farmi soffrire tanto! Adesso quelli della vostra specie, sentendovi superiori per i vostri pollici opponibili, sarete felici che quelle due siano salve e che io stia per morire, ma lasciatevi dire che siete dei mostri, perché anch'io avevo una famiglia!
  
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