Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: tempebrennan    20/05/2013    2 recensioni
E' il grande giorno per Santana e Brittany ma la strada per arrivare all'altare è lunga..
Dalla storia: 'E Quinn e Rachel avevano sorriso perché Brittany era sempre stata la sua kriptonite.'
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana, Quinn/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Santana Lopez era giunta, più o meno l’anno prima, ad una inquietante quanto sconvolgente verità: non poteva vivere senza le tre donne della sua vita.
Quinn era la voce della ragione, colei che riusciva a metter pace fra lei e Brittany anche quando sembrava che non ci fosse risoluzione: si capivano con uno sguardo e si volevano un bene dell’anima, anche se Santana aveva un modo tutto suo per dimostrarlo.
Rachel, Santana doveva ammetterlo, la faceva esasperare ai limiti del normale con i suoi gorgheggi mattutini o le sue cene vegane ma era un’inseparabile e insospettabile abile compagna di squadra durante le serate dei giochi da tavolo, perché ‘nessuno batte il Pezberry’.
Brittany, naturalmente, era il porto sicuro di Santana, la sua luce nel buio. Le aveva fatto scoprire l’amore e se stessa, l’aveva aiutata ad accettarsi per quello che era, le aveva fatto cadere quella maschera che Santana aveva cominciato a considerare come la vera sé. Insomma, Brittany aveva salvato la latina.
Si erano trovate catapultate a New York dopo il diploma con mille dubbi ed una certezza, che aveva terrorizzato Santana non appena Quinn l’aveva fatto notare: dovevano vivere tutte e quattro insieme.
Santana aveva considerato sì l’idea di vivere a New York ma solo lei e Britt, possibilmente il più vicino possibile alla Juilliard, dove la ballerina era stata ammessa con il massimo dei voti; la latina aveva provato a protestare tirando fuori le scuse più assurde ma non appena Brittany aveva esclamato:” Ma dai San, sarà divertente!”, si era lasciata andare contro lo schienale della poltroncina di Starbucks ed aveva detto:” Beh, non è malaccio come idea”.
E Quinn e Rachel avevano sorriso perché Brittany era sempre stata la sua kriptonite.
Nessuno si era stupito quando Santana aveva annunciato di aver chiesto la mano di Brittany: Rachel, Tina e Mercedes erano scoppiate a piangere, Kurt si era asciugato una lacrima al vestito di Sebastian, i ragazzi avevano dato il via ad un infinto giro di bevute. Solo Quinn si era mantenuta sobria, limitandosi a sorridere ed annuire con la testa.
“Immagino che sarò la tua testimone vero?” aveva trillato poi.
“Se proprio vuoi Fabrey..”.
Sì, Santana Lopez non poteva fare a meno né di Quinn né di Rachel.
Né, naturalmente, di Brittany.
 
 
********************************************
Aprendo leggermente un occhio, Santana allungò la mano nel letto e sorrise alla vista dei capelli biondi della compagna.
Gattonò verso la bionda e le sussurrò sensuale all’orecchio:” Britt amore, io ti amo da impazzire ma non dovresti essere qui lo sai vero?”.
Continuava sì a soffiare sensuale al suo orecchio ma la sua mano si muoveva da sola verso i fianchi di Brittany e ne tracciò il contorno incapace di fermarsi.
“E infatti non sono Brittany” rispose Quinn.
“AAAAAAAH!” urlò Santana balzando via dall’amica. “Fabrey che accidenti ci fai tu qui?”.
Quinn si mise a sedere sul letto godendosi la faccia sconvolta di Santana. “È il giorno del tuo matrimonio idiota, Brittany è andata via con Rachel due ore fa”.
“Cosa?! Ma sono le sette adesso!”.
“Pensavi sul serio che vi sareste viste il giorno del tuo matrimonio? Lo sai che la sposa non deve..”.
“.. vedere la sposa il giorno bla bla bla. Lo so Q, LO SO” concluse acida la latina.
Quinn si alzò. “Andiamo a fare colazione, che siamo in ritardo!”.
Santana sbuffò trascinata fuori dal letto da Quinn. Non vedere Brittany fino alle dieci, ora del matrimonio, la stava lentamente uccidendo.
Proprio come l’ansia.
 
 
******************************************
Brittany si lasciò cadere sulla sedia di casa Hummel-Smythe dove Rachel l’aveva portata alle cinque mentre stava ancora dormendo placidamente al fianco della latina.
“Andiamo Britt, ti devi vestire!” l’incitò Kurt.
La bionda era ancora in accappatoio dopo la doccia, i capelli lunghi bagnati le cadevano scomposti sul viso e sulle spalle. “Voglio prima vedere San!”.
Brittany mise su il suo adorabile broncio ma Kurt fu impassibile.
“Scordatelo, devi vestirti! Andiamo tesoro, o arriveremo in ritardo”.
Sebastian si portò accanto a Kurt e gli posò una mano sulla spalla.
“Kurt credo che sia più facile convincere Puck ad andare in chiesa in costume da bagno piuttosto che far alzare Britt” Gli sorrise. “Falle chiamare Santana”.
“Non se ne parla” ribadì il ragazzo indignato.
Si voltò verso Brittany. La ragazza aveva gli occhioni blu lucidi e il labbro inferiore in fuori.
Kurt alzò gli occhi al cielo incapace come tutti di dire di no alla ballerina.
“Solo un minuto però” l’ammonì dolcemente.
Britt lo travolse in un abbraccio e gli stampò un bacio sulla guancia, poi saltellò tutta felice al telefono.
“Mi manchi” esordì quando Santana alzò la cornetta.
 
 
*********************************************
“Oh no, anche il telefono!” protestò Quinn mentre Santana rispondeva.
“Anche tu mi manchi Britt” sospirò poi la latina mentre Quinn la guardava con il sopracciglio alzato appoggiata alla porta.
Sbuffò annoiata.
C’era stato un tempo in cui anche lei sapeva cosa volesse dire essere innamorati, poi era tutto sfumato una notte, quando Charlotte, la sua ultima fidanzata, l’aveva lasciata con un biglietto, ‘scusa ma non penso che a Josh. Ti amo’. E se ne era andata sbattendo l’uscio.
Quinn si era presentata a casa di Santana nel cuore della notte e la latina si era limitata a lasciarla passare in silenzio, poi l’aveva consolata fino all’alba, quando la bionda si era finalmente addormentata sfinita dal pianto.
“Al diavolo l’amore” aveva esclamato Quinn a colazione il mattino dopo facendo quasi strozzare Santana col caffè.
Le avventure di una notte che si erano susseguite avevano lasciato posto alla solitudine di una casa troppo grande e Quinn si tuffava nel lavoro, pur di non pensare. Era immensamente grata a Santana per averle fatto scoprire i piaceri del sesso con una ragazza ma la malediceva allo stesso tempo pensando che forse con gli uomini sarebbe stato tutto più semplice.
O forse no.
“Non vedo l’ora di veder-Britt? Britt?! BRITTANY!” sbraitò la latina voltandosi per fulminare Quinn che ghignava tenendo la spina del telefono penzoloni in mano.
“Muovi quel culo ispanico Lopez, ti sposi fra due ore e quarantaquattro minuti” la rimbeccò secca la bionda ignorando gli insulti della latina in spagnolo e la spinse senza tanti complimenti verso il bagno.
 
 
****************************************
Kurt spense il phon e passò abilmente la spazzola e il pettine fra i boccoli biondi di Brittany aiutandosi con le dita, sapeva che San li preferiva così, sciolti sulle spalle, possibilmente mossi in modo da poterli carezzare senza sosta ogni volta che le era possibile. Sebastian intanto stava liberando il vestito bianco da sposa dal suo involucro di plastica.
“Ecco tesoro, puoi alzarti” le disse Kurt “Fai piano, cerca di non muovere troppo il capo”.
Britt andò in bagno e iniziò a truccarsi: svitò il mascara e lo passò sulle lunghe ciglia per mettere in risalto gli occhi blu che brillavano ancora di quella luce che faceva impazzire Santana.
Quella luce di cui la latina si era innamorata.
Sorrise al ricordo della proposta di matrimonio di Santana.
 
“Sono stanchissima!” Britt si stese sul pavimento del palco cercando di immagazzinare quando più ossigeno possibile.
“Non può entrare!”.
L’urlo del custode fece sobbalzare Britt.
“Signorina stanno facendo le prove, domani è la prima!”.
“Guardi, per quello che ho intenzione di fare non sarà certo lei a fermarmi”.
Britt alzò la testa in tempo per vedere Santana entrare come un tornado ed inciampare in un paio di sedie, tenersi in piedi per miracolo e sbraitare contro Bob che la inseguiva.
“San che ci fai qui?” chiese la bionda balzando in piedi e fissando stranita l’abbigliamento della fidanzata. Bagnata fradicia, in pigiama rosa con le stelline gialle, le Converse viola e i capelli imprigionati in una stretta e perfetta coda di cavallo Santana se ne stava lì, a guardarla orgogliosa e affannata.
“Britt io..”.
“Signorina non può stare qui!” la rimproverò il coreografo.
“Senta” disse secca Santana “Non ho corso sotto la pioggia rischiando di essere colpita da un fulmine per niente quindi mi faccia il sacrosanto favore di chiudere il becco. Dios, ma siete stati tutti contagiati dalla Berry? E la prego faccia qualcosa a quei capelli, sembra che abbia una marmotta addormentata sul capo”.
Brittany la guardò malissimo per poi incuriosirsi quando Santana tirò fuori dalla tasca un grandissimo foglio di carta, lo srotolò e fece un’espressione delusa.
“Ehm Britt, io.. mi dispiace, non pensavo che.. maldita lluvia” bofonchiò fra se e se, poi prese coraggio e la guardò.
“Ti amo Britt, non posso vivere senza di te. Sei tutto quello che ho” Gli occhi di Brittany si lucidarono “Vuoi sposarmi?”.
Brittany sentì un brivido lungo la schiena e una lacrima sfuggire al suo controllo.
Saltò giù dal palco e raggiunse Santana. “E me lo chiedi anche?”.
La latina sorrise e chiuse le distanze con un bacio sulle labbra di Brittany, facendo poi pressione sul suo sedere affinchè la ballerina intrecciasse le gambe dietro la sua schiena. La latina barcollò vistosamente mentre, senza mai staccarsi da Brittany, spariva dietro le quinte e lanciava sul palco la maglietta della sua futura moglie.
 
 
**************************************************
“Sei ancora lì? Cosa accidenti stai aspettando a vestirti San?”.
Quinn sbucò in camera dove Santana se ne stava in piedi imbambolata davanti allo specchio, ancora avvolta nell’accappatoio.
“Stavo.. stavo pensando”.
“Fantastico! Tu non pensi mai e quando ti decidi a cominciare? Due ore prima del tuo matrimonio! Idea geniale!”.
“Hai le tue cose Quinn?” chiese Santana incapace di tenere a freno la lingua.
La mano della bionda si mosse da sola ed un sonoro scappellotto colpì con forza non indifferente il capo della latina.
“Asciugati i capelli” ringhiò e facendo pressione delle spalle costrinse Santana a sedersi. Accese il phon per non sentire l’ennesima sfilza di insulti che tanto non capiva e si chiese perché non avesse bevuto anche lei quando le aveva chiesto di poter essere la testimone.
“Fatto, adesso non muoverti che ti devo truccare”.
Santana chiuse gli occhi rilassandosi sotto il tocco delicato di Quinn che le passava l’ombretto sulle palpebre e il rossetto sulle labbra carnose.
Santana schiuse leggermente le labbra e Quinn sorrise riconoscendo la canzone.
And I love you, I love you.. like never before..
Quinn ignorò il brivido lungo la schiena e approfittò che Santana avesse gli occhi ancora chiusi per deglutire: era felicissima per le sue amiche ma non poteva non pensare che anche lei avrebbe voluto una storia come la loro.
Santana riaprì gli occhi e la fissò.
“Quinn va tutto bene?”.
 
 
*****************************************************
“Rach non se ne parla!”.
“Oh andiamo Kurt, ti prego!”.
“Scordatelo”.
“Kurtieee!”.
“Santana ci ucciderà, io finirò rinchiuso in un armadio e tu nel forno”.
Rachel lo guardò malissimo mentre mister Schue, il gatto, il guardava divertito dal divano.
“Perché non posso cantare la canzone mentre Britt entra in chiesa?”.
Sebastian soffocò una risata nella spalla del fidanzato.
“A proposito di Britt, dov’è quell’adorabile biondina?”.
Rachel salì nella stanza di Kurt e sbirciò oltre la porta socchiusa. Brittany in slip e reggiseno stava ballando senza musica fendendo l’aria con quei suoi movimenti armonici, inspiegabilmente gentili. Rach come del resto tutti quanti amava vedere Brittany ballare, trasmetteva un senso di pace che ti pervadeva tutto il corpo e rimase imbambolata qualche minuto, incantata.
L’orario sulla sveglia luminosa la riportò bruscamente sulla terra.
“Britt!” gridò “Sono le otto e quaranta, siamo in un ritardo stratosferico!”.
Britt sobbalzò per la paura e si aggrappò al comodino per non cadere, poi fu afferrata da Rachel che la trascinò giù in salotto.
La ballerina si lasciò guidare da Kurt per entrare nel suo vestito da sposa, poi fece una giravolta su sé stessa.
Gli occhi di Rachel divennero lucidi, Kurt si portò una mano alla bocca e Sebastian si avvicinò per scoccarle un bacio sulla guancia.
“Sei bellissima Britt”.
 
 
***************************************
Quinn sostenne lo sguardo di Santana indecisa se dirglielo o meno.
“Si, sono solo nervosa perché.. Gesù siamo in ritardo! Sono le nove!”.
“No” rispose Santana “Adesso tu rimani qui e mi dici cosa ti sta succedendo”.
La bionda si morse il labbro inferiore e si sedette sul letto seguita dalla latina.
“È il giorno del tuo matrimonio” sorrise Quinn “Non posso rovinartelo con le mie paranoie. E tu devi ancora vestirti, andare in chiesa e sposare la donna della tua vita”.
Ma sapeva che a Santana Lopez non la si da a bere.
Santana le strinse delicatamente i polsi. “Q cosa ti sta succedendo?”.
La bionda sospirò.
“Mi sono innamorata, di nuovo. E mi fa paura perché non sento un sentimento così forte da quando Charlotte mi ha lasciato. Sai quando una foglia viene investita dal vento senza poter fare niente per ripararsi?”. Santana annuì. “Non posso controllare questo sentimento, mi ha preso”.
La latina sorrise.
“Quinn è una cosa bellissima essere innamorati e lo deve fare, trasportarti senza controllo nel cuore di quella persona. È stato lo stesso con Britt: siamo andate a letto insieme per anni, mi sono accorta di essermi innamorata quando ho cominciato a provare a scacciare il sentimento che provavo.. ma le facevo soltanto male, lo vedevo nei suoi occhi. Poi gliel’ho detto.. e mi sono sentita diversa. Innamorata. Perché il mio cuore era una tempesta e lei la mia calma, mi portava in un tornado di emozioni incontrollabili”.
Quinn abbassò lo sguardo e fece spallucce.
“Non è così semplice San..”.
“No è semplicissimo Q, basta crederci” la rassicurò con un soffio “E lasciarsi andare. Non è mai troppo tardi per innamorarsi”.
“Hai ragione.. MA E’ DECISAMENTE TARDI PER IL TUO MATRIMONIO!” urlò la bionda e Santana fece un salto sul materasso cadendo sul pavimento.
“Ma sei completamente uscita di cervello?!” gridò di rimando la latina dal pavimento.
“Devi vestirti! Che ci fai ancora sul pavimento?! Alza il tuo culo latino, sono le nove e dieci!”.
 
 
**********************************************
Britt giunse in chiesa alle nove e subito Rachel, Sugar, Tina e Mercedes la rinchiusero in una stanzetta con un grande specchio. Le ragazze indossavano un delizioso vestito color pesca.
Britt sprofondò nella poltrona e chiuse gli occhi massaggiandosi le tempie.
Era lontana da Santana da appena quattro ore e già le mancava da morire.
C’era stato un tempo nel quale aveva vissuto lontana da lei perché Santana l’amava così tanto da averla lasciata andare. Ma cosa accidenti le era passato per la testa? Vivere senza Santana? Ma andiamo, chi voleva ingannare?
Un acuto di Rachel la distrasse dai suoi pensieri.
“Rach accidenti!” la rimproverò.
“Scusa ma se vuoi che canti durante il tuo arrivo all’altare devo essere per-fet-ta!”.
Mercedes alzò gli occhi al cielo reprimendo l’impulso di tappare la bocca di Rachel con lo scotch.
 
 
*********************************************
Mike si stirò le pieghe del vestito e strinse nervosamente il nodo della cravatta, poi mise una mano in tasca ed impallidì nel trovarla vuota.
“No, no.. no accidenti” mormorò freneticamente “Stavolta mi ammazza, sono fottuto”.
Il ragazzo si tolse la giacca, si sbottonò la camicia ma niente. Era in procinto di slacciarsi i pantaloni quando una voce lo fece trasalire.
“Ehi Mike che succede?”.
Mike tirò un sospiro di sollievo nel vedere che era soltanto Puck.
“Puck abbiamo un problema” disse con tono grave.
“Santana ci ha ripensato?”.
“Peggio”.
“Sam ha perso la sua collezione di porno?”.
“Peggio ti ho detto”.
“Cosa c’è di peggio di Sam che perde i suoi porno?” domando Noah indignato “Tina è incinta?”.
“No idiota”.
Mike si guardò in giro sospettoso e abbassò la voce. “Ho perso gli anelli”.
Puck fissò l’amico e fece un profondo respiro. “Questo è decisamente un bel problema”.
 
 
**********************************************
Santana si precipitò fuori di casa ma inciampò nel suo vestito da sposa e finì lunga distesa sui sedili posteriori della macchina.
Quinn alzò gli occhi da cielo.
“Sei un disastro” constatò acida.
“Sta zitta bionda e parti, siamo in ritardo”.
A Santana il viaggio verso la chiesa sembrò incredibilmente veloce, causa forse di Quinn che per arrivare più in fretta aveva decisamente schiacciato il piede sull’acceleratore, evitando per un pelo un paio di incidenti.
“¡Tu eres loca! ¿Quieres matarme el dia de mi boda?” sbraitò Santana uscendo dalla macchina.
“Non volevi arrivare in tempo? Sono le nove e cinquanta, sbrigati!”.
Santana si fermò sui gradini della chiesa. “Quinn.. se c’è qualcosa me lo devi dire”.
“Non il giorno del tuo matrimonio” sorrise ancora una volta Quinn “Va’ e sposati la tua bionda”.
******************************************
“E adesso come facciamo?” domandò Puck “San dovrebbe arrivare da un momento all’altro”.
Mike si torturò nervosamente la cravatta.
“Ragazzi è arrivata San, si comincia!”.
Kurt, Finn, Sebastian, Sam, Blaine ed Artie sbucarono in corridoio e a Mike si gelò il sangue nelle vene. Adesso poteva anche prenotare un viaggio di sola andata in una sperduta isola australiana per non farsi trovare da Santana.
Senza dire una parola il ragazzo si avvicinò agli amici e misi le mani nelle tasche di Kurt.
“Ehi!” lo riprese Sebastian.
“Zitto Smythe, devo trovare gli anelli” gracchiò Mike.
“Hai perso gli anelli?!” ululò Sam.
Mike lo fulminò. “Non li ho persi, non mi ricordo dove li ho messi”.
“Santo Panino” sospirò Finn.
Mike chiuse gli occhi sconfitto. Non si ricordava dove li avesse messi.
Mercedes si affacciò dalla porta. “Ragazzi andate, San sta per andare all’altare!”.
“Mi ammazza.. è la volta buona che Santana mi uccide” mormorò Mike.
 
 
******************************************************
Santana entrò in chiesa e si andò a posizionare accanto all’altare, dietro di lei Quinn e Puck.
Aveva scelto Quinn come testimone perché era molto più di un’amica, era una sorella, la sua famiglia. La prima ad averla capita quando aveva ammesso di provare molto di più di una semplice amicizia per Brittany, la prima ad averla coccolata quando aveva rotto con la bionda, la prima ad incoraggiarla quando voleva riprendersela. Non l’aveva mai abbandonata Quinn.
E Puck.. beh, Puck era il suo giocattolino sessuale preferito prima di scoprire l’amore. Ma Puck era molto di più, era il classico amico che tutti vorrebbero accanto, quello che ti tiene la fronte mentre vomiti l’anima al party di Rachel, quello che ti protegge dai bulli al ballo della scuola, quello che si prende le botte per te al parco mentre stai baciando la tua fidanzata.
Santana era bellissima nel suo vestito bianco stretto in vita e largo sotto i fianchi, i capelli sciolti con una rosa rossa intrecciata nelle sue ciocche, il rossetto sulle labbra carnose.
Aspettava impaziente di vedere la sua Brittany spuntare all’inizio della navata.
Davanti a lei Artie e Mike guardavano anche loro verso il fondo della chiesa; il ragazzo asiatico salterellava da un piede all’altro spostando il peso visibilmente nervoso, gli tremavano le mani e non faceva che toccarsi i capelli pieni di gel.
 
 
Le note del pianoforte riempirono il silenzio della chiesa e tutti si voltarono per vedere Brittany fare il suo ingresso al braccio di Finn in un meraviglioso vestito color azzurro cielo ed un velo sul viso a coprirle gli occhi blu.
La latina tremò di eccitazione e fece appello a tutto il suo autocontrollo per non precipitarsi in mezzo alla navata e baciarla in mezzo a tutti prima ancora della fine della cerimonia.
Ma impallidì quando udì una voce fin troppo conosciuta attaccare ‘You are beautiful’ di James Blunt.
“Berry!” ringhiò a voce bassa prima di essere zittita da una gomitata di Quinn in piene coste.
“San!”.
Quinn non riuscì a fermare Santana che afferrò un mazzo di fiori vicino e lo lanciò in direzione di Rachel, la quale si abbassò prontamente.
“Non ci credo, l’ha scansato! Il Puffo l’ha scansato! Devo migliorar-“.
“Sta zitta e goditi la sua Brittany” le consigliò Quinn all’orecchio.
Perché Brittany era bellissima.
 
 
Finalmente la bionda arrivò accanto a Santana e le sorrise attraverso il velo color pastello.
Dopo le frasi di rito Santana prese un foglietto dall’altare e lesse le sue promesse.
“Britt. Io non so cosa ti abbia spinto a scegliere me fra tutte, ho un carattere impossibile, sono disordinata e perennemente in ritardo, per non parlare del fatto che non so minimamente cucinare. Ti ho amata dal primo istante ma avevo paura dei miei sentimenti e ti ho fatto solo del male, quando tu non facevi che rendermi una persona migliore ed io ti respingevo perché non sapevo cosa mi stava succedendo. Quando ci siamo lasciate sono morta dentro ed ho deciso che non voglio più morire, voglio vivere. Voglio viverti. Io ti amo Britts, non mi stancherò mai di dirtelo. Sei la miglior cosa che sia mai stata mia” concluse fra le lacrime.
Brittany sorrise e le tese una mano che Santana prontamente intrecciò con la sua.
“Gli anelli, prego”.
Mike sudò freddo e chiuse gli occhi pronto a ricevere gli insulti della latina. Vi ho voluto bene, pensò il ragazzo, Tina ti amo. Scusa ma sono un idiota e ho perso gli anelli.
Artie gli toccò la schiena e Mike aprì leggermente un occhio per vedere Mercedes avanzare verso Santana e Brittany con gli anelli su un cuscinetto rosso. Mike sbiancò e sentì distintamente la terra mancargli sotto i piedi e la chiesa girare su sé stessa vorticosamente.
Il sospiro di sollievo che tirò rimbombò nella chiesa.
“Lo voglio San, con tutto il mio cuore”.
Il prete sorrise.
“Lo voglio anche Britts, con tutto il mio amore”.
“Vi dichiaro moglie e moglie!”.
Santana rise mentre alzava il velo di Brittany ed imprigionava il suo volto fra le mani.
“Non sai quanto mi sei mancata” sussurrò sulle sue labbra prima di annullare ogni distanza baciandola.
 
 
Quinn era rimasta indietro in chiesa per prendere il suo piccolo mazzolino di fiori, lo posò su una sedia e si diresse in bagno per lavarsi il viso.
Incontrò Rachel che si stava pulendo il vestito dai residui di terra che le aveva lanciato Santana.
“Ciao Rach”.
“Ei Quinn! Una bella cerimonia no?”.
La bionda annuì tristemente sentendo il cuore battere furiosamente nel suo petto. Era quella la tempesta di cui parlava Santana?
Quinn decise di agire perché si vive una volta sola e c’è un solo grande amore. Le si avvicinò e fece scontrare le loro labbra, pronta a ricevere uno schiaffo di Rachel che però non arrivò perché la ragazza dapprima si limitò a lasciarsi baciare per poi ricambiare, posando le mani sui fianchi dell’altra e lasciando scivolare la lingua nella bocca di Quinn.
“Non l’hai capito vero?” chiese la bionda staccandosi di un centimetro.
“Io l’ho capito. Tu sei pronta?”.
“Non crederai che.. FABREY!”.
Santana era entrata in bagno interrompendo il momento e lasciando Rachel senza risposta.
La latina le guardò stupita agitando l’indice fra le due, ancora a pochi centimetri di distanza.
“Voi.. voi due! Al mio matrimonio! Non ci posso credere!” urlò mettendosi le mani nei capelli “Quinn d’accordo che non hai mai avuto dei bellissimi gusti.. ma l’Hobbit no!”.
“Smettila” ringhiò la bionda “Ed ora fammi un favore.. sparisci!”.
Santana uscì non prima di aver urlato “Britt! Britt, Quinn se la fa con Rachel!”.
Quinn abbassò lo sguardo dispiaciuta mordicchiandosi il labbro inferiore.
“Posso baciarti ancora?”.
Rachel sorrise. “E lo chiedi pure?”.
 
 
Brittany prese per mano sua moglie e le sussurrò all’orecchio:” Balla con me il primo ballo da sposate”.
Santana non se lo fece ripetere e si portò al centro della pista, intrecciò le mani sulla sua schiena e si accoccolò sulla spalla della moglie, mentre Brittany chiudeva le proprie mani dietro la nuca.
La latina respirò sul petto della moglie mentre sorrideva ed una lacrima le scivolava lungo la guancia perdendosi sul seno.
“Stai piangendo?”.
“È perché sono tanto felice”.
Britt le sollevò il volto e le baciò quella scia salata.
“Ti amo”.
Santana si alzò in punta di piedi per baciarla sulla bocca facendo ridere Brittany e la schiaffeggiò sul braccio.
La stava per baciare quando udì Mike accanto a lei parlare con Tina.
“.. e non trovavo gli anelli! Per fortuna Mercedes li ha trovati nel bagno”.
Santana si fermò di colpo e si girò per trovare Mike con gli occhi sgranati.
“No San, non è come pensi..”.
“Scappa Chang prima che decida che tu e Tina non potrete avere figli” lo minacciò.
Brittany cercò di fermare la moglie senza successo e si godette la scena fra le risate di tutti.
 
 
 
E tutti si ricordano prima Santana che rincorre Mike per tutta la sala e dopo lo stesso Mike steso sul tavolo dei dolci mentre Santana lo minaccia con una zucchina.
 
 
Tutti tranne Quinn e Rachel, impegnate a baciarsi nel bagno.
Ma come dice Santana.. “Wanky”.



-----------------------------------------------------------------------------------------------
Saalve! No, non sono morta, non vi preoccupate! Allora..questa shot mi girava in testa da un po' ed ero indecisa se farne una shot o una long ma poi ho optato per una cosa veloce :D Spero di non aver combinato casini, è la prima volta che scrivo qualcosa da due punti di vista contemporaneamente e non è stato facile xD Per qualsiasi cosa ditemi pure, anche le critiche!
Se volete questo è il mio twitter: https://twitter.com/tempebrennans
Grazie a chi ha letto e a chi spenderà un minuto per due righe :D
(ah, se state aspettando Waiting for Godot..no, non me la sono dimenticata, sono bloccata :( cercherò di rimediare al più presto!)
Hasta luego :D
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: tempebrennan