Il
campanello suonò insistentemente. Chi era a quest’ora? Che palle…Proprio ora che mi stavo per addormentare.
Sicuramente uno scocciatore che ha sbagliato casa, un ubriaco…
-
Hermione?! –
- Ginny,
non sbattermi la porta in faccia –. Ammetto che la tentazione è
forte.
- Cosa vuoi? –
-
Parlarti –
- A
quest’ora? Sai che esistono dodici ore con il sole
chiamate giorno in cui la gente è sveglia e quindi più
propensa alle visite? –
- Peccato
che tuo fratello abbia aspettato sera per dirmi che se
ne andava via, che accidentalmente si era innamorato di una ragazza che lavora
con lui al Ministero, che non mi amava più da tempo e che aspettava
chissà quale congiunzione astrale per dirmelo –
Ok.
Calmati, Ginny, calmati. Ora non ti fare seghe mentali
come il tuo solito. Ron ha lasciato Hermione? Dopo questa,
posso credere a tutto. Ecco, ora io, da brava stupida, dimenticherò che
sono due anni che non la vedo, due anni che non la sento, due anni da quel
fatidico giorno in cui lei mi disse che dovevamo
tagliare i rapporti, in cui disse che no, non era possibile che io fossi
innamorata di lei…Ecco, ti sei già fatta delle seghe mentali.
Complimenti.
- Vuoi
entrare? –
- Magari
– rispose. Entrò in casa e chiuse la porta dietro di sé.
-
Immagino sia stato un brutto colpo – commentai.
- Gli ho
detto talmente tante parole…Credo che non rimarremo nemmeno amici –
- Ho
sempre pensato che rimanere amici dei propri ex fosse una gran cavolata.
Qualcosa da bere? Un tè? O una Burrobirra? Whisky Incendiario? –
- Un
semplice tè, grazie –
- Non sei
cambiata – dissi, abbozzando un sorriso. No, non era cambiata. Nemmeno fisicamente. Era lei, con i suoi capelli crespi e
indomabili, i suoi occhi castano scuro e il suo
sguardo così bello, così tranquillo…Era ancora lei, bella
come sempre.
- Nemmeno
tu. Ed è un complimento – rispose,
ricambiando il sorriso.
-
Allora…Che cos’ha questa ragazza che non hai tu? – le chiesi,
mentre trafficavo con il bollitore.
-
E’ bella, molto bella. Ed
è intelligente, sexy…Sai, le solite cose –
- Ti ha
lasciato per prenderne un’altra con le tue stesse caratteristiche, se non
anche inferiore a te? -. Mio fratello è un idiota.
- Ginny,
non scherzare. Avrà avuto qualcosa che ha attratto Ron… -
- Ron ha
sicuramente qualcosa che non va nel cervello. Ma
d’altronde, l’ho sempre saputo questo –
- Ora lo
so anch’io – rispose – L’ho
amato, lo amo ancora…E sono sicura che lui mi ami ancora –
- Oh,
siete troppo complicati. Bevi il tuo tè e non pensarci, per ora – dissi. Le porsi la tazza e ne presi una per me.
- Ginny,
io so che ora sarò scortese, ma…Ho bisogno del tuo aiuto –
“E
sei venuta qui solo per questo? Andiamo Hermione,
c’era anche Harry che poteva aiutarti, centinaia
di persone che sicuramente ne sanno più di me…” pensai.
-
Farò il possibile –
- Ho
bisogno che tu mi ospiti qui –
Ospitare
LEI a casa MIA? Ginny Weasley ed Hermione Granger sotto lo stesso tetto?
-
Hermione? – dissi in tono interrogativo.
- Lo so
che i nostri rapporti…Bè, ehm, ecco, ho
capito, grazie comunque, andrò da qualche altra
parte –
- Stop,
frena un attimo quella lingua. Mi sto solo chiedendo, perché sei venuta
da me? –
- Perché so di potermi fidare di te, anche se è due anni
che non ci vediamo.
Ginny, se ti crea qualche problema, io… -
- Vai a
prendere le tue cose, c’è una camera in più, penso che
sarebbe perfetta –
- Dio,
Ginny, grazie! Non avrei saputo come fare altrimenti! –
- Non ci
credo. C’erano sicuramente altre persone più
valide di me – risposi, osservandola attentamente.
- Oh,
ehm…Vado a casa – disse, e si
Smaterializzò.
“Hermione
Granger, sarà una convivenza difficile. Forse
perché il mio cuore non ha smesso di amarti un solo secondo, forse
perché vedendoti alla soglia della porta sono riaffiorate tutte le
emozioni che solo tu mi sai far provare. E stai
certa che non resterò con le mani in mano”