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Autore: _Almach_    22/05/2013    1 recensioni
Long fic dedicata a Clauu per il suo compleanno. Tanti auguri ^^
[...]Pago il conto del caffè e prima di posare il portafogli tiro fuori una lettera ormai stropicciata, l’ha scritta mio fratello Ranmaru nove anni prima, il 20 aprile 2004.
Io avevo quattordici anni, lui diciotto.[...]
Genere: Generale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Jordan/Ryuuji, Kariya Masaki, Kirino Ranmaru, Xavier/Hiroto
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Hirosima 22 maggio 2013


Sono seduto al bar dell’hotel dove ultimamente alloggio. La cameriera  mi riempie ancora una volta la tazza del caffè, mentre io osservo fuori la fiera di cavalli che ormai sta avendo luogo da ore.
Ma io non sono venuto qui per quella!
Pago il conto del caffè e prima di posare il portafogli tiro fuori una lettera ormai stropicciata, l’ha scritta mio fratello Ranmaru nove anni prima, il 20 aprile 2004.
Io avevo quattordici anni, lui diciotto.
 
 

Tokyo – nove anni prima

 
La sera del 26 marzo sono andato a dormire presto, ma mi ero svegliato durante la notte non riuscendo più a riprendere sonno.
Erano le sei di mattina, la casa era silenziosa, si sentivano solo i passi di Midorikawa che stava trafficando al piano di sotto.
Tra poco sarebbe venuto a svegliarmi per accompagnarmi all’appuntamento con gli altri.
Osservo il borsone che avevo preparato la sera prima composto da: scii, sacco a pelo e altri aggeggi utili per andare sulla neve.
Peccato solo che non ci sarei andato!
Tra i tredici e i quattoridici anni ero cresciuto tantissimo diventando più alto dei miei compagni. Con l’adolescenza erano cominciati a crescere i primi peli, le prime lentiggini e alcuni lineamenti del viso erano cambiati.
Mi alzo per controllare le ultime cose della mia “settimana bianca” quando sento i passi di Midorikawa, evidentemente stava  venendo a svegliarmi!
Mi ributto sotto le coperte nel momento stesso in cui sento aprire la porta.
Midorikawa comincia a scuotermi e la sua voce dolce mi arriva subito alle orecchie.
“Masaki svegliati!”
“Mhh.. buongiorno.” Affermai facendo il finto assonnato.
“Ti ho preparato la colazione, sbrigati a scendere che dobbiamo andare.”
“E Hiroto?”
“E’ andato alla compagnia, ma ti ha mandato i suoi saluti e ha detto che ti chiamerà presto.
Annuisco, mi alzo e poi scendo insieme al mio tutore per la colazione.
 
Sono appoggiato al finestrino della macchina e osservo ogni minimo particolare della strada e dei palazzi, lo considero come un modo per rilassarmi e non pensare ad altro. Con la coda nell’occhio osservo Midorikawa che sembra accorgersi che lo sto “spiando”, ormai mi conosce troppo bene.
“ Dimmi Masaki.”
Mi stacco dal finestrino e poi gonfio il petto per poi dire.
“Ryuuji dovresti lavarla questa macchina, sembra un porcile che cammina!”
Lui riconosce il tono e sorride.
“Quando smetterai di riempirmi di pratiche lo farò.”
Ci mettiamo a ridere entrambi, mi piace parecchio imitare Hiroto e il bello è che Mido mi asseconda sempre. Queste sono una delle poche cose che il mio rosso tutore non scoprirà mai.
Torno serio! Non devo perdere di vista il mio obiettivo!
Arriviamo  a qualche metro dall’appuntamento. Ci siamo è giunto il momento.
“Lasciami qui.”
“Che cosa?”
“Hai capito bene, lasciami qui!”
Lui si ferma e mi guarda con aria interdetta.
“Masaki questa novità da dove è uscita?”
“Semplice, non voglio farmi vedere con te, tutti gli altri vanno da soli.”
“Ho capito, almeno ringrazia la madre di Shindou per l’invito.”
“Lo farò! Ci sentiamo presto!”
Detto questo scendo dalla macchina, prendo le mie cose e saluto Mido che si allontana!
Cammino fino al luogo dell’appuntamento tanto per accertarmi di alcune cose, ma poi mi allontano.
 
Sul tram sento abbastanza caldo per via dei vari strati che porto addosso, ma quando scendo tiro un sospiro di sollievo, non ce la facevo più.
Ripercorro la strada che averso percorso con la macchina all’andata quando ricevo un messaggio di Midorikawa.
Mi chiede se siamo partiti e se poteva chiamare per ringraziare la madre di Shindou. Io gli rispondo che sta guidando e non può.
Continuo a camminare quando ecco che mi arriva un altro messaggio, dice che mi chiamerà stasera.
Bene ho qualche ora per preparare qualche scusa credibile.
Arrivo in prossimità del mio palazzo e, facendo attenzione a non essere visto da nessuno, mi infilo nell’androne e scendo le scale che portano in cantina.
Apro la porta e mi ritrovo in una grande stanza con varie cose ammucchiate, tra cui quelle che la scorsa settimana avevo portato giù: Acqua, cibo, libri, vari giochi. L’essenziale sopravvivere una settimana.
Ho chiuso la porta.
La mia settimana bianca ha inizio in questo momento.
 








Angolo autrice: Allora questa fic è un crossover con il libro Io e Te di Niccolo Ammaniti ed è dedicata a Clauu per il suo compleanno. Tanti auguri cara ti voglio un mondo di bene <3
Volevo scrivergli una fic per il compleanno e quindi lei mi ha proposto una RanMasa con riferimento a questo libro, che io consiglio di leggere, è piccolo e anche molto carino. Esiste anche il film ma Clauu ve lo sconsiglia perchè non le piace.
Allora questa non è una vera e propria RanMasa, non si indugia a nessun rapporto d'amore in quanto i due protagonisti sono...... ok non ve lo dico.
E non finisce proprio bene in quanto Kirino.... va beh non vi dico nemmeno questo.
Va beh spero che vi sia piaciuta e a domani con il prossimo aggiornamente ^*
   
 
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