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Autore: RollingGirl    22/05/2013    3 recensioni
E rieccola con una nuova FF! Tutta la storia si svolge nel campo estivo "Camp Wawanakua", situato su un'isola, dove 18 ragazzi si ritroveranno a passare indimenticabili avventure insieme, nella buona e cattiva sorte. Qui, Courtney, all'inizio scontenta di tutto, stringerà amicizia con Duncan, un punk delinquente che mostrerà un noto interesse verso di lei. Chi sa, se tra i due sboccierà mai qualcosa.. (?)
Enjoy it^^
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bridgette, Courtney, Duncan, Geoff | Coppie: Duncan/Courtney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: A tutto reality - L'isola
Capitoli:
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No.
Non era vero. Questo ragazzo non era lo stesso di prima. Era solo un'allucinazione. Era. 
Chiusi gli occhi e velocemente li riaprii. Mi sbagliavo.
Era proprio lui ed era tutto vero.
Il viaggio era cominciato benone proprio!
Il fato volle che lui e il ragazzo biondo si sedessero proprio di fronte a noi. 
Continuai a gaurdarlo imbambolata, poi mi scossi e guardai Bridgette, che occhieggiava verso il suo amico biondo, che ricambiava il suo sguardo.
La chiamai. 
-Bridgette, oh Bridgette.. -
Niente, era partita. Era sempre così quando si innamorava.
Notai il punk sussurrare qualcosa nell'orecchio di quello, che ridacchiò, poi si diedero il cinque e ripresero a guardarci.
Fui tentata di chiedergli, o, tradotto nel mio linguaggio, di urlare loro il perché di tutto quel fissare. Ma non lo feci, volevo vedere fino a che punto sarebbero arrivati.
Il gruppo di viaggio non era per niente loquace, o sembrava. 
Erano già trascorsi venti minuti di traghetto e nessuno aveva parlato con nessuno, tranne cinque o sei che si erano solamenti detti ' Ciao, come ti chiami ', per poi stringersi la mano e riprendere a fissare il vuoto, come se nulla fosse accaduto.
Poi il biondino si alzò e con un gran sorrisone, si presentò.
- Ehilà, ma come siete brutti! -
Tutti lo guardarono male, soprattuto strano.
Poi vedendo che nessuno reagiva alla sua 'battuta', tentò di riprendere il discorso.
- Sei bello te! - gli rispose la ragazza dai capelli neri che poco fa aveva cacciato via la cozza occhialuta.
- Andiamo ragazzi, era per scherzare! Non penso affatto voi siate brutti..vabbeh, tranne per due, tre elementi eheheh..ma siete tutti carini, ecco! Poi, alcuni in modo particolare.. - e guardò Bridgette che arrossì come una matta.
Toccala e sei morto.
- Comunque, dai ragazzi! Passeremo un'estate insieme, su! Saremo un tormentone, yuu huu! - e fece un saltello.
Nessuno fiatò, ci furono solo sghignazzi.
- Comunque piacere, sono Geoff. - e tornò a sedersi con la faccia un po' rattristata.
- Geoff.. Geoff.. - Bridgette scandì il suo nome a bassa voce.
- Geoff.. si chiama..G -
- Geoff! - dissi io, non ne potevo più di stare a sentirla alle prese con quel nome.
Geoff mi guardò sorridente -Si ? -
Lo guardai storto - Eh ? -
- Mi hai chiamato! -
- No, non è vero! -
- Si, hai fatto < Geoff! > -
Il punk scoppiò a ridere, e così anche lui.
Bridgette mannaggia a te!
Mi inventai una balla sul momento. - No, è che lei non si ricordava il tuo nome, o meglio non ti stava ascoltando mentre parlavi! -
Bridgette tornò sul pianeta Terra e mi diede una gomitata fulminandomi con lo sguardo.
- Ah, ecco! - disse Geoff - sono Geoff, lo ripeto solo per te, e tu ? -
Bridgette sorrise e gli strinse la mano. - Piacere, Bridgette. -
Poi si presentò anche a me. 
Fu il turno del suo amico che si presentò prima a me stringendomi forte la mano e fissandomi negli occhi per una serie di secondi..
- Ciao, Duncan. -
Lo guardai per un attimo negli occhi, poi balbettai - Ehm.. Courtney. - 
Poi a Bridgette, che fissò per tre  secondi e mezzo e poi riprese di nuovo a guardarmi.
Guardava me, Geoff, ridacchiava e poi di nuovo me. Ahh, che urto!
Mi stava già irritando. E pure troppo.
Tutta colpa di mia madre, mannaggia a lei e alle sue idee, stavo tanto bene a casa mia e. no! è importante che io passi l'estate lontana da casa, magari insieme ad un pedofilo con la cresta verde, ehh! 
- Behh.. da dove venite? Che scuola fate? è la prima volta che partecipate a queste attività ? - fu il bombardamento improvviso da parte di Geoff. Che urto al quadrato!
Man mano, vedendo che noi quattro eravamo gli unici deficienti a parlare, presto si unirono tutti, eccetto la tizia dai capelli corvini, che ridacchiava e scuoteva la testa sentendo le risposte e le domande di tutti.
- Pfft, plebaglia. - la sentii borbottare, e riprese a giocherellare col suo cellulare.
Ah, scusa sei meglio te allora..
Passò un'altra oretta e mezza di viaggio che il traghetto si fermò improvvisamente.
- Uscite subito di qui, ragazzini! - ci urlò lo stesso uomo di prima.
- Va bene, ma calmati - borbottò Gwen, la ragazza dark.
Uscimmo dall'imbarcazione per ritrovarci su una specie di ponte davanti una bellissima.. foresta. Foresta ? Ma dove caspita ci avevano portato ?
- Bridgette ma.. -
- Sto pensando lo stesso, Court! -
Ci accolse un uomo non molto alto, dai capelli neri, vestito come un esploratore.
- Salve gente! Sono Chris McClain, benvenuti su Muskoka! -
Nessuno fiatò, tutti si guardavano intorno alquanto sbigottiti e confusi.
- Scusi, ma l'albergo dov'è ? - chiese Lindsay guardandosi inorno smarrita.
Sia lui sia l'uomo che ci aveva condotti qui si diedero un'occhiata e scoppiarono a ridere con tanto di lacrime.
- Oddio, hahahahahahah, Chef, abbiamo beccato più allocchi quest anno che quello passato hahahahahahah, amo questo mestiere! -
- Si bevono veramente tutto, sono ancora dei poppanti Chris, che ti aspettavi hahahahahah -
Poi si ripresero, e tornarono a guardarci seriamente. Gli partì ancora qualche sghignazzo.
Duncan ringhiò, e si diresse verso Chris furioso, afferrandolo per il colletto della camicia.
- Ora tu ci dici dove cazzo siamo, hai capito ? - e mosse l'altra mano a mo di pugno.
- E anche dov'è l'albergo con la piscina e l'idromassaggio! - aggiunse Lindsay incorciando le braccia al petto.
- E la sala con i pappagalli esotici! - sbottò DJ, il ragazzo giamaicano.
- E la sauna ! - 
- Il buffet di benvenuto! -
- La sala relax ! -
- Perché ci sono tutti questi alberi ? -
- E il gabinetto! Al più presto però.. - esclamò Owen con un certo nervosismo.
Chris ci guardò tutti, poi Duncan, poi di nuovo noi, e abbassandogli il braccio, ci parlò.
- Ma seri ragazzi, credevate veramente a tutte le parole di quel volantino ? -
- Embé, per essere venuti qui .. - continuò il punkettone.
- Hahahahah, la prova della stupidità umana, razza di stupidoni, era tutta una presa in giro! - concluse quell'altro.
- Ah, lui è Chef Hatchet, il cuoco, mi ero dimenticato di presentarvelo. - disse Chris indicandocelo.
- Fatemi capire, mi avete fatto lasciare il mio letto, cioé casa mia per.. venire qui in questo postaccio ?! - Gwen iniziava veramente ad alterarsi.
- Esattamente. -
-Aaarrgh! Chiamo mia madre e mi faccio venire a prendere, al diavolo tutto e tutti! .. C'è una cabina telefonica qui in giro ? -
Chris e Chef si guardarono di nuovo e stavolta si buttarono per terra, ammazzandosi dalle risate.
- Tesoro, ti ricordo che sei su un'isola hahahahahahah - replicò Chris con le lacrime agli occhi.
Gwen sbatté i piedi per terra - Per favore, qualcuno di voi mi presta il cellulare, ho finito il credito.. devo solo chiamare la donna che mi ha messo in questo mondo del cavolo e cià.. -
Trent, il ragazzo con la chitarra si fece avanti porgendole il suo cellulare.
- Tieni, stacci pure quanto vuoi, ho i minuti gratis. -
Gwen arrossì lievemente e sorrise al ragazzo. - Grazie. -
Non fece neanche in tempo a comporre le prime cifre del numero che Chef le strappò il telefono di mano e lo buttò in un secchiello che teneva nell'altra mano.
- Ehi! Mi serviva! - sbottò la gotica - Che diavolo stai facendo ? -
- Sequestro cellulari -
- Cosa? E perché mai ? Mica siamo a scuola nel bel mezzo di una lezione! - intervenne Geoff.
- Biondino invece di blaterare consegnami quel coso.. E anche tu cresta-verde, forza! E anche tutti gli altri! -
E niente, quel tizio ci prese tutti i cellulari, motivo: ' Non vi serviranno a niente, anzi, neanche avrete occasione di usarli '. Ma vaffanculo.
- Potremo almeno... cioé.. almeno una o due volte riprenderceli per.. avvisare le nostre famiglie ? Far saper loro che siamo ancora vivi ? - chiese Bridgette timidamente.
- Chef, portali a vedere gli alloggi! -
- Ma io avevo fatto una domanda.. Ahh, lascia perdere! Trattatelo bene il mio cellulare, un solo graffio e vi uccido! - 
Gli 'alloggi' non erano altro che due baracche in legno, una catapecchia a destra e una a sinistra, erano entrambe al quanto malandate.
Owen ruppe il silenzio - Ehm..scusi signore.. ma il ba.. -
- I cessi sono per di qua, seguitemi! - gridò Chef.
I bagni poi.. Non parliamone, sporchi e puzzolenti. Si sentiva un certo tanfo già da fuori, bleah!
- Dov'è il bagno delle donne ? - domandò Leshawna guardandosi intorno.
- Ce l'hai davanti. - illustrò il signor Hatchet sempre più stufo delle tante domande che gli venivano poste una dietro l'altra.
- è dei maschi quello... - Leshawna lo guardò di sbieco.
- No, anche femminile! - concluse lui annuendo.
- COSA ? - urlammo noi femmine insieme
- Lei sta dicendo che noi tutti dovremo fare pipì e lavarci  nello stesso bagno ? - - Esattamente. -
- Ma fa schifo! - dissi io con un'espressione alquanto disgustata in volto.
- Io non voglio lavarmi assieme a un maschio, non è igienico! - 
- Preferisco puzzare a vita, piuttosto che fare questo! -
- Katie, se tu verrai a fare doccia e bisognini con me, nessun maschio ci schiferà! -
- Doccia tutti insieme, la cosa me gusta! - sentii uno dei ragazzi dire tra una risata e l'altra. - 
-Vi voglio tutti davanti alle cabine fra 10 minuti! - fu la voce di Chris tramite un altoparlante.
- Beh, chi deve pisciare pisci e che si deve lavare si lavi, 10 minuti, march! - urlò Chef, che andò via.
- Allora.. prima i maschi o le femmine ? - 
..
Bello sedersi per terra con i pantaloni nuovi, indosso! 
L'erba aveva uno strano odore. Tutto aveva uno strano odore qui.  
Ero lì da quasi due ore e volevo già tornarmene a casa, volevo strapparmi i capelli per quanto stavo già male.
 La mia casa, bella e profumata, col bagno agibile e sempre pulito, con la mia stupenda e spaziosa cameretta che non dovevo condividere con nessuno.. 'ste cose me le sarei sognate qui.. eccome se non me le sarei sognate!
 Arrivò Chris con in mano una lista, si schiarì la voce.
- Bene ragazzi, vi siete riposati abbastanza e avete visitato il posto, ora tocca fare le squadre! -
Ci fu un sussulto generale.
- Squadre ?! -
- Sì, squadre. Che pensavate, che sareste venuti qui a guardarvi i piedi ? E bene no, sarete divisi in due squadre e svolgerete una serie di gare durante tutto il periodo in cui soggiornerete qui! -
- Ma saranno gare svolte a vuoto o ci sarà un premio ? -chiesi io, sì ero un'ossessa con i premi, le competizioni e le vittorie. 
Erano tutte e tre le cose il mio forte e la mia fonte di esibizionismo nel primeggiare in tutto.
- Beh.. ehm.. forse. Non vi prometto niente, però ci sarà una sorpresa alla fine! -
Sorpresa. Premio. Vincere. Io avrei vinto, ne ero strasicura. Non avrei lasciato che uno di questi babbei mi fottesse il ruolo di 'vincitrice'. Io vinco. Sempre. 
Memorizzatelo.
Annotatevelo. 
Tatuatevelo. 
Fate quello che vi pare, l'importante è che vi rimanga impresso. 
- Ecco, ora leggerò i vostri nomi, quando siete chiamati alzatevi e fate un passo avanti. -
- Io voglio stare in squadra con la bionda! -
Tutti ci girammo, e Geoff che aveva urlato testuali parole, si coprì la bocca con le mani, rosso di vergogna.
- Sono io ? - gli chiese Lindsay, pensando che quel commento si riferisse a lei.
Chris li interruppe - Non perdiamo tempo. Dunque: Beth, Leshawna, Noah, Katie, Trent, Owen, Gwen, Justin, Cody, Lindsay e Heather, voi siete le 'Marmotte Urlanti'! - e lanciò loro una bandiera verde raffigurante il loro logo, ovvero una sottospecie di marmotta dai dentoni lunghi e semi aguzzi.
- Siamo le Marmotte urlanti! Siamo le marmotte urlantiiiiii! - gridò Cody il nano con le lacrime agli occhi - Dammi il cinque, baby! - Gwen si allontanò subito da lui scrutandolo male.
- Mentre i rimanenti, ovvero: Tyler, Geoff, Sadie, Bridgette, Courtney, Harold, Duncan, DJ e Izzy, voi siete le Carpe Assassine! - e ci ammollò anche a noi una bandiera, però rossa, raffigurante un pesce.. no, non sembrava affatto una carpa.. dallo sguardo minaccioso e con i denti appuntiti. Mamma mia che paura...
- Duncan! Sto in squadra con la bionda! Non ci posso credere! Con quella bionda, e quanto è bella! -
Udii Geoff sussurrare tali parole al suo amico. 
Qualunque intenzione avesse con Bridgette, caro il mio biondino col cappello da cowboy da quattro soldi, fai poco il matto, che te la farò vedere io se solo la fai soffrire o se fai tanto il galante per i tuoi 'bisogni'. Stupidi uomini.
- Ragazzi, il pranzo vi aspetta! Approfittatene e rifocillatevi, dopo mangiato via con la prima sfida! - 
Grazie mille Chris-tramite-altoparlante, siamo appena arrivati, sai ? Ma tranquillo.
- Mi manca tanto Katieeee! Buahuahuahauah -
Tutta la squadra si rivolse verso Sadie, che piangeva a dirotto, il trucco le era colato e sotto gli occhi era tutta impiastrata dal nero del mascara. Era inquietante, come tutta l'isola in generale.
Mi avvicinai a lei e le cinsi un braccio intorno alle spalle e  piazzai il miglior  sorriso che avevo. Dovevo farmi amico qualcuno, assolutamente, e non poteva capitare una situazione migliore.
- Sadie, che succede ? -
- Katie.. buhabuahubauhaahah.. mi manca tantissimo! La volevo in squadra con me! La mia.. sniff. Kat..buahahuahabauahabah -
Non avevo fatto caso su chi fosse questa Katie, forse quella tizia scura e magra vestita uguale a lei.. ma non era così importante.
Non sapevo cosa risponderle, era una situazione così sciocca e imprevedibile quella.
- Suvvia, la vedrai tutti i giorni, che ti cambia ?! -
Speravo di aver detto la cosa giusta, ma quella specie di panda con gli shorts rosa era di coccio e continuava a frignare. Dio, quanto avrei voluto ammollarle uno schiaffone sul quel faccione paffuto!
- Ma no, non capisci! Io con lei ho sempre fatto tutto! Dal primo bagnetto quando eravamo due bebè fino ad oggi! Sai che vuol dire quando hai un'amica che è come un'anima gemella per te? Senza la quale non potresti vivere? Non ci siamo mai separate, mai! Neanche per fare le analisi del sangue o per andare al bagno, mai! -
La guardai scettica e indietreggiai lentamente. Ciao bella, preferisco non allearmi con nessuno piuttosto che con te!
- è pazza. - mi disse Bridgette sottovoce.
Ci raggiunsero Geoff e Duncan, che accollo però!
- Alloora, compagni di squadra eh ? - 
Quella domanda era così e ovvia e sciocca allo stesso tempo. Sorridemmo solamente.
Il nostro sorriso era forzato..beh, almeno così era il mio.
Geoff non si dava per vinto e cercava in tutti i modi di ottenere le attenzioni di Bridgette.
- Ehm..allora.. ho visto tra i tuoi bagagli che hai una tavola da surf.. pratichi il surf ? - disse grattandosi la testa per il nervosismo.
Domanda più ovvia non poteva fare.
Duncan precedette Geoff nel rispondere - No, guarda, fa pattinaggio sul ghiaccio! -
E scoppiammo tutti e quattro a ridere, no, tutti e tre, dato che Geoff si copriva il volto con le mani dalla vergogna causata dalla sua domanda/battutaccia.
Duncan gli diede una pacca sulla spalla.
- Dai, andiamo a mangiare e l'ultimo che arriva è un.. Geoff! -
- Ehi, pezzo di stronzo! Se ti acchiappo.. - 
- No, scusa, volevo dire.. una Courtney! - e mi fece l'occhiolino correndo via.
Geoff, ancora imbarazzato, tentò di sforzarsi a dire un qualcosa di sensato.
- Ehh.. scusalo.. fa sempre così lo sbruffone! - 
- Vedo.. - replicai, alzando gli occhi al cielo.
- Vabbeh, vi prendiamo il posto! Sbrigatevi bellezze, prima che si finiscano tutto! - e corse via anche lui nella 'mensa' dove erano tutti gli altri.
Io e Bridgette rimanemmo sole, tutti gli altri erano corsi ad ingozzarsi.
- Che tipi! - mi lasciai sfuggire.
- Quel Duncan ti trova interessante, devo dire.. -
- Ma chi, quello ? Ma non hai visto che demente? ' L'ultimo che arriva è una Courtney '- tentai di imitare la sua voce- Ma chi ti credi di essere, oh! -
- Beh, chi ti credi di essere, chi ti credi di essere, intanto ti guardava spesso.. e non dico solo nel traghetto! -
- Vogliamo parlare di Geoff allora? Fa tanto il cascamorto con te e poi.. poi quella battutaccia scontata sul surf hahahahah -
- Dai, voleva solo essere amichevole! -
- Amichevole, sisi! Aspetta e spera, e soprattutto stai  attenta a non cadere nella sua trappola! -
- Si, e  tu attenta a non cadere in quella di Duncan! -
Ridemmo entrambe e ci dirigemmo verso la mensa, dalla quale provenivano strilli e strani odori. 
 Tutto ciò non prometteva bene, anzi niente prometteva bene in questo postaccio.
La parola più bella del mondo ? Casa. 

Capitolo 4: I will not be undone~


No.

Non era vero. Questo ragazzo non era lo stesso di prima. Era solo un'allucinazione. Era. 

Chiusi gli occhi e velocemente li riaprii. Mi sbagliavo.

Era proprio lui ed era tutto vero.

Il viaggio era cominciato benone proprio!

Il fato volle che lui e il ragazzo biondo si sedessero proprio di fronte a noi. 

Continuai a gaurdarlo imbambolata, poi mi scossi e guardai Bridgette, che occhieggiava verso il suo amico biondo, che ricambiava il suo sguardo.

La chiamai. 

-Bridgette, oh Bridgette.. -

Niente, era partita. Era sempre così quando si innamorava.

Notai il punk sussurrare qualcosa nell'orecchio di quello, che ridacchiò, poi si diedero il cinque e ripresero a guardarci.

Fui tentata di chiedergli, o, tradotto nel mio linguaggio, di urlare loro il perché di tutto quel fissare. Ma non lo feci, volevo vedere fino a che punto sarebbero arrivati.

Il gruppo di viaggio non era per niente loquace, o sembrava. 

Erano già trascorsi venti minuti di traghetto e nessuno aveva parlato con nessuno, tranne cinque o sei che si erano solamenti detti ' Ciao, come ti chiami ', per poi stringersi la mano e riprendere a fissare il vuoto, come se nulla fosse accaduto.

Poi il biondino si alzò e con un gran sorrisone, si presentò.

- Ehilà, ma come siete brutti! -

Tutti lo guardarono male, soprattuto strano.

Poi vedendo che nessuno reagiva alla sua 'battuta', tentò di riprendere il discorso.

- Sei bello te! - gli rispose la ragazza dai capelli neri che poco fa aveva cacciato via la cozza occhialuta.

- Andiamo ragazzi, era per scherzare! Non penso affatto voi siate brutti..vabbeh, tranne per due, tre elementi eheheh..ma siete tutti carini, ecco! Poi, alcuni in modo particolare.. - e guardò Bridgette che arrossì come una matta.

Toccala e sei morto.

- Comunque, dai ragazzi! Passeremo un'estate insieme, su! Saremo un tormentone, yuu huu! - e fece un saltello.

Nessuno fiatò, ci furono solo sghignazzi.

- Comunque piacere, sono Geoff. - e tornò a sedersi con la faccia un po' rattristata.

- Geoff.. Geoff.. - Bridgette scandì il suo nome a bassa voce.

- Geoff.. si chiama..G -

- Geoff! - dissi io, non ne potevo più di stare a sentirla alle prese con quel nome.

Geoff mi guardò sorridente -Si ? -

Lo guardai storto - Eh ? -

- Mi hai chiamato! -

- No, non è vero! -

- Si, hai fatto < Geoff! > -

Il punk scoppiò a ridere, e così anche lui.

Bridgette mannaggia a te!

Mi inventai una balla sul momento. - No, è che lei non si ricordava il tuo nome, o meglio non ti stava ascoltando mentre parlavi! -

Bridgette tornò sul pianeta Terra e mi diede una gomitata fulminandomi con lo sguardo.

- Ah, ecco! - disse Geoff - sono Geoff, lo ripeto solo per te, e tu ? -

Bridgette sorrise e gli strinse la mano. - Piacere, Bridgette. -

Poi si presentò anche a me. 

Fu il turno del suo amico che si presentò prima a me stringendomi forte la mano e fissandomi negli occhi per una serie di secondi..

- Ciao, Duncan. -

Lo guardai per un attimo negli occhi - Ehm.. Courtney. - balbettai. 

Poi a Bridgette, che fissò per tre  secondi e mezzo e poi riprese di nuovo a guardarmi.

Guardava me, Geoff, ridacchiava e poi di nuovo me. Ahh, che urto!

Mi stava già irritando. E pure troppo.

Tutta colpa di mia madre, mannaggia a lei e alle sue idee, stavo tanto bene a casa mia e. no! è importante che io passi l'estate lontana da casa, magari insieme ad un pedofilo con la cresta verde, ehh! 

- Behh.. da dove venite? Che scuola fate? è la prima volta che partecipate a queste attività ? - fu il bombardamento improvviso da parte di Geoff. Che urto al quadrato!

Man mano, vedendo che noi quattro eravamo gli unici deficienti a parlare, presto si unirono tutti, eccetto la tizia dai capelli corvini, che ridacchiava e scuoteva la testa sentendo le risposte e le domande di tutti.

- Pfft, plebaglia. - la sentii borbottare, e riprese a giocherellare col suo cellulare.

Ah, scusa sei meglio te allora..


Passò un'altra oretta e mezza di viaggio che il traghetto si fermò improvvisamente.

- Uscite subito di qui, ragazzini! - ci urlò lo stesso uomo di prima.

- Va bene, ma calmati - borbottò Gwen, la ragazza dark.


Uscimmo dall'imbarcazione per ritrovarci su una specie di ponte davanti una bellissima.. foresta. Foresta ? Ma dove caspita ci avevano portato ?

- Bridgette ma.. -

- Sto pensando lo stesso, Court! -

Ci accolse un uomo non molto alto, dai capelli neri, vestito come un esploratore.

- Salve gente! Sono Chris McClain, benvenuti su Muskoka! -

Nessuno fiatò, tutti si guardavano intorno alquanto sbigottiti e confusi.

- Scusi, ma l'albergo dov'è ? - chiese Lindsay guardandosi inorno smarrita.

Sia lui sia l'uomo che ci aveva condotti qui si diedero un'occhiata e scoppiarono a ridere con tanto di lacrime.

- Oddio, hahahahahahah, Chef, abbiamo beccato più allocchi quest anno che quello passato hahahahahahah, amo questo mestiere! -

- Si bevono veramente tutto, sono ancora dei poppanti Chris, che ti aspettavi hahahahahah -

Poi si ripresero, e tornarono a guardarci seriamente. Gli partì ancora qualche sghignazzo.

Duncan ringhiò, e si diresse verso Chris furioso, afferrandolo per il colletto della camicia.

- Ora tu ci dici dove cazzo siamo, hai capito ? - e mosse l'altra mano a mo di pugno.

- E anche dov'è l'albergo con la piscina e l'idromassaggio! - aggiunse Lindsay incorciando le braccia al petto.

- E la sala con i pappagalli esotici! - sbottò DJ, il ragazzo giamaicano.

- E la sauna ! - 

- Il buffet di benvenuto! -

- La sala relax ! -

- Perché ci sono tutti questi alberi ? -

- E il gabinetto! Al più presto però.. - esclamò Owen con un certo nervosismo.

Chris ci guardò tutti, poi Duncan, poi di nuovo noi, e abbassandogli il braccio, ci parlò.

- Ma seri ragazzi, credevate veramente a tutte le parole di quel volantino ? -

- Embé, per essere venuti qui .. - continuò il punkettone.

- Hahahahah, la prova della stupidità umana, razza di stupidoni, era tutta una presa in giro! - concluse quell'altro.

- Ah, lui è Chef Hatchet, il cuoco, mi ero dimenticato di presentarvelo. - disse Chris indicandocelo.

- Fatemi capire, mi avete fatto lasciare il mio letto, cioé casa mia per.. venire qui in questo postaccio ?! - Gwen iniziava veramente ad alterarsi.

- Esattamente. -

-Aaarrgh! Chiamo mia madre e mi faccio venire a prendere, al diavolo tutto e tutti! .. C'è una cabina telefonica qui in giro ? -

Chris e Chef si guardarono di nuovo e stavolta si buttarono per terra, ammazzandosi dalle risate.

- Tesoro, ti ricordo che sei su un'isola hahahahahahah - replicò Chris con le lacrime agli occhi.

Gwen sbatté i piedi per terra - Per favore, qualcuno di voi mi presta il cellulare, ho finito il credito.. devo solo chiamare la donna che mi ha messo in questo mondo del cavolo e cià.. -

Trent, il ragazzo con la chitarra si fece avanti porgendole il suo cellulare.

- Tieni, stacci pure quanto vuoi, ho i minuti gratis. -

Gwen arrossì lievemente e sorrise al ragazzo. - Grazie. -

Non fece neanche in tempo a comporre le prime cifre del numero che Chef le strappò il telefono di mano e lo buttò in un secchiello che teneva nell'altra mano.

- Ehi! Mi serviva! - sbottò la gotica - Che diavolo stai facendo ? -

- Sequestro cellulari -

- Cosa? E perché mai ? Mica siamo a scuola nel bel mezzo di una lezione! - intervenne Geoff.

- Biondino invece di blaterare consegnami quel coso.. E anche tu cresta-verde, forza! E anche tutti gli altri! -

E niente, quel tizio ci prese tutti i cellulari, motivo: ' Non vi serviranno a niente, anzi, neanche avrete occasione di usarli '. Ma vaffanculo.

- Potremo almeno... cioé.. almeno una o due volte riprenderceli per.. avvisare le nostre famiglie ? Far saper loro che siamo ancora vivi ? - chiese Bridgette timidamente.

- Chef, portali a vedere gli alloggi! -

- Ma io avevo fatto una domanda.. Ahh, lascia perdere! Trattatelo bene il mio cellulare, un solo graffio e vi uccido! - 

Gli 'alloggi' non erano altro che due baracche in legno, una catapecchia a destra e una a sinistra, erano entrambe al quanto malandate.

Owen ruppe il silenzio - Ehm..scusi signore.. ma il ba.. -

- I cessi sono per di qua, seguitemi! - gridò Chef.

I bagni poi.. Non parliamone, sporchi e puzzolenti. Si sentiva un certo tanfo già da fuori, bleah!

- Dov'è il bagno delle donne ? - domandò Leshawna guardandosi intorno.

- Ce l'hai davanti. - illustrò il signor Hatchet sempre più stufo delle tante domande che gli venivano poste una dietro l'altra.

- è dei maschi quello... - Leshawna lo guardò di sbieco.

- No, anche femminile! - concluse lui annuendo.

- COSA ? - urlammo noi femmine insieme

- Lei sta dicendo che noi tutti dovremo fare pipì e lavarci  nello stesso bagno ? - - Esattamente. -

- Ma fa schifo! - dissi io con un'espressione alquanto disgustata in volto.

- Io non voglio lavarmi assieme a un maschio, non è igienico! - 

- Preferisco puzzare a vita, piuttosto che fare questo! -

- Katie, se tu verrai a fare doccia e bisognini con me, nessun maschio ci schiferà! -

- Doccia tutti insieme, la cosa me gusta! - sentii uno dei ragazzi dire tra una risata e l'altra. - 

-Vi voglio tutti davanti alle cabine fra 10 minuti! - fu la voce di Chris tramite un altoparlante.

- Beh, chi deve pisciare pisci e che si deve lavare si lavi, 10 minuti, march! - urlò Chef, che andò via.

- Allora.. prima i maschi o le femmine ? - fu la domanda di Owen, che scatenò una breve lite fra noi ragazze e i ragazzi, riguardo a chi spettasse il diritto di usare il bagno per primi.


..

 

 

Ero lì da quasi due ore e volevo già tornarmene a casa, volevo strapparmi i capelli per quanto stavo già male.

La mia casa, bella e profumata, col bagno agibile e sempre pulito, con la mia stupenda e spaziosa cameretta che non dovevo condividere con nessuno.. 'ste cose me le sarei sognate qui.. eccome se non me le sarei sognate!

 Arrivò Chris con in mano una lista, si schiarì la voce.

- Bene ragazzi, vi siete riposati abbastanza e avete visitato il posto, ora tocca fare le squadre! -

Ci fu un sussulto generale.

- Squadre ?! -

- Sì, squadre. Che pensavate, che sareste venuti qui a guardarvi i piedi ? E bene no, sarete divisi in due squadre e svolgerete una serie di gare durante tutto il periodo in cui soggiornerete qui! -

- Ma saranno gare svolte a vuoto o ci sarà un premio ? -chiesi io, sì ero un'ossessa con i premi, le competizioni e le vittorie. 

Erano tutte e tre le cose il mio forte e la mia fonte di esibizionismo nel primeggiare in tutto.

- Beh.. ehm.. forse. Non vi prometto niente, però ci sarà una sorpresa alla fine! -

Sorpresa. Premio. Vincere. Io avrei vinto, ne ero strasicura. Non avrei lasciato che uno di questi babbei mi fottesse il ruolo di 'vincitrice'.

Io vinco. Sempre. 

Memorizzatelo.

Annotatevelo. 

Tatuatevelo. 

Fate quello che vi pare, l'importante è che vi rimanga impresso. 

- Ecco, ora leggerò i vostri nomi, quando siete chiamati alzatevi e fate un passo avanti. -

- Io voglio stare in squadra con la bionda! -

Tutti ci girammo, e Geoff che aveva urlato testuali parole, si coprì la bocca con le mani, rosso di vergogna.

- Sono io ? - gli chiese Lindsay, pensando che quel commento si riferisse a lei.

Chris li interruppe - Non perdiamo tempo. Dunque: Beth, Leshawna, Noah, Katie, Trent, Owen, Gwen, Justin, Cody, Lindsay e Heather, voi siete le 'Marmotte Urlanti'! - e lanciò loro una bandiera verde raffigurante il loro logo, ovvero una sottospecie di marmotta dai dentoni lunghi e semi aguzzi.

- Siamo le Marmotte urlanti! Siamo le marmotte urlantiiiiii! - gridò Cody il nano con le lacrime agli occhi - Dammi il cinque, baby! - Gwen si allontanò subito da lui scrutandolo male.

- Mentre i rimanenti, ovvero: Tyler, Geoff, Sadie, Bridgette, Courtney, Harold, Duncan, DJ e Izzy, voi siete le Carpe Assassine! - e ci ammollò anche a noi una bandiera, però rossa, raffigurante un pesce.. no, non sembrava affatto una carpa.. dallo sguardo minaccioso e con i denti appuntiti. Mamma mia che paura...

- Duncan! Sto in squadra con la bionda! Non ci posso credere! Con quella bionda, e quanto è bella! -

Udii Geoff sussurrare tali parole al suo amico. 

Qualunque intenzione avesse con Bridgette, caro il mio biondino col cappello da cowboy da quattro soldi, fai poco il matto, che te la farò vedere io se solo la fai soffrire o se fai tanto il galante per i tuoi 'bisogni'. Stupidi uomini.

- Ragazzi, il pranzo vi aspetta! Approfittatene e rifocillatevi, dopo mangiato via con la prima sfida! - 

Grazie mille Chris-tramite-altoparlante, siamo appena arrivati, sai ? Ma tranquillo.

- Mi manca tanto Katieeee! Buahuahuahauah -

Tutta la squadra si rivolse verso Sadie, che piangeva a dirotto, il trucco le era colato e sotto gli occhi era tutta impiastrata dal nero del mascara. Era inquietante, come tutta l'isola in generale.

Mi avvicinai a lei e le cinsi un braccio intorno alle spalle e  piazzai il miglior  sorriso che avevo. Dovevo farmi amico qualcuno, assolutamente, e non poteva capitare una situazione migliore.

- Sadie, che succede ? -

- Katie.. buhabuahubauhaahah.. mi manca tantissimo! La volevo in squadra con me! La mia.. sniff. Kat..buahahuahabauahabah -

Non avevo fatto caso su chi fosse questa Katie, forse quella tizia scura e magra vestita uguale a lei.. ma non era così importante.

Non sapevo cosa risponderle, era una situazione così sciocca e imprevedibile quella.

- Suvvia, la vedrai tutti i giorni, che ti cambia ?! -

Speravo di aver detto la cosa giusta, ma quella specie di panda con gli shorts rosa era di coccio e continuava a frignare. Dio, quanto avrei voluto ammollarle uno schiaffone sul quel faccione paffuto!

- Ma no, non capisci! Io con lei ho sempre fatto tutto! Dal primo bagnetto quando eravamo due bebè fino ad oggi! Sai che vuol dire quando hai un'amica che è come un'anima gemella per te? Senza la quale non potresti vivere? Non ci siamo mai separate, mai! Neanche per fare le analisi del sangue o per andare al bagno, mai! -

La guardai scettica e indietreggiai lentamente. Ciao bella, preferisco non allearmi con nessuno piuttosto che con te!

- è pazza. - mi disse Bridgette sottovoce.


Ci raggiunsero Geoff e Duncan, che accollo però!

- Alloora, compagni di squadra eh ? - 

Quella domanda era così e ovvia e sciocca allo stesso tempo. Sorridemmo solamente.

Il nostro sorriso era forzato..beh, almeno così era il mio.

Geoff non si dava per vinto e cercava in tutti i modi di ottenere le attenzioni di Bridgette.

- Ehm..allora.. ho visto tra i tuoi bagagli che hai una tavola da surf.. pratichi il surf ? - disse grattandosi la testa per il nervosismo.

Domanda più ovvia non poteva fare.

Duncan precedette Geoff nel rispondere - No, guarda, fa pattinaggio sul ghiaccio! -

E scoppiammo tutti e quattro a ridere, no, tutti e tre, dato che Geoff si copriva il volto con le mani dalla vergogna causata dalla sua domanda/battutaccia.

Duncan gli diede una pacca sulla spalla.

- Dai, andiamo a mangiare e l'ultimo che arriva è un.. Geoff! -

- Ehi, pezzo di stronzo! Se ti acchiappo.. - 

- No, scusa, volevo dire.. una Courtney! - e mi fece l'occhiolino correndo via.

Geoff, ancora imbarazzato, tentò di sforzarsi a dire un qualcosa di sensato.

- Ehh.. scusalo.. fa sempre così lo sbruffone! - 

- Vedo.. - replicai, alzando gli occhi al cielo.

- Vabbeh, vi prendiamo il posto! Sbrigatevi bellezze, prima che si finiscano tutto! - e corse via anche lui nella 'mensa' dove erano tutti gli altri.


Io e Bridgette rimanemmo sole, tutti gli altri erano corsi ad ingozzarsi.

- Che tipi! - mi lasciai sfuggire.

- Quel Duncan ti trova interessante, devo dire.. -

- Ma chi, quello ? Ma non hai visto che demente? ' L'ultimo che arriva è una Courtney '- tentai di imitare la sua voce- Ma chi ti credi di essere, oh! -

- Beh, chi ti credi di essere, chi ti credi di essere, intanto ti guardava spesso.. e non dico solo nel traghetto! -

- Vogliamo parlare di Geoff allora? Fa tanto il cascamorto con te e poi.. poi quella battutaccia scontata sul surf hahahahah -

- Dai, voleva solo essere amichevole! -

- Amichevole, sisi! Aspetta e spera, e soprattutto stai  attenta a non cadere nella sua trappola! -

- Si, e  tu attenta a non cadere in quella di Duncan! -

Ridemmo entrambe e ci dirigemmo verso la mensa, dalla quale provenivano strilli e strani odori. 

Tutto ciò non prometteva bene, anzi niente prometteva bene in questo postaccio.

La parola più bella del mondo ? Casa. 

 

--


 

Angolo dell'autrice: Ciao a tutti i miei lettori! Mi scuso veramente tanto per il lunghissimo ritardo. Ma sapete com'è, vedevo che la mia storia la recensivano in pochi, così la lasciai in sospeso, anche perché non trovavo il tempo di aggiornare o di trovare qualche idea per il capitolo. Poi vedendo le recensioni di tutti, mi sono sentita in colpa, c'era gente che aspettava e credo aspetti ancora il seguito, così..mi sono messa all'opera^^ 

Questo capitolo è abbastanza lungo, spero non vi annoi leggerlo tutto, spero intanto sia scritto bene! Ah, se ci sono errori, scusatemi, ho postato in fretta .-.

Bene, recensite in tanti ehh, vi controllo! >:33

Un bacio a chi recensisce, due a chi mette la fic tra le Preferite/Seguite/Ricordate (??) ahahahahah  ♥ ♥ 

RollingGirl :*
 

 

  
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