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Autore: Portos    23/05/2013    2 recensioni
John Deacon e Roger Taylor vanno a spasso per Londra, travestiti da donna
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6: Battute poco intelligenti

 

“Amore mio sei pronto?”

Roger si rigirò nello specchio senza rimirarsi: era stato costretto di nuovo a rimettere i panni del suo alias “Laila Mills”.

Freddie sorrideva da sotto i baffi, divertito come non mai.

“Come no”

“Si tratta solo di mezza giornata”

“Come no, anche l'altra volta io e John siamo stati costretti a passare un giorno intero con questo travestimento”

“Almeno hai conosciuto una gnocca che non ti potevi fare per una volta”

“Crepa”

“Quanto sei carina, Laila!” trillò il cantante abbracciando Roger o il travestito (leggete come volete)

“Aaah! Smettila sei dannatamente imbarazzante!” strillò il biondo poco dignitosamente.

“La solita routine” commentò Brian.

Era davvero felice che una sua fan gli avesse dedicato un quadro e che fosse esposto in una mostra.

“Davvero, ormai ci ho fatto l'abitudine...”

“Povero Roger” sospirò John.

“E di certo non è facile, neanche per te vero Johanna?”

“Senti Riccioli D'oro, impara a non rompere i coglioni, anzi vai a far parte della casalinghe disperate”

“Grande battuta” commentò Brian in tono acido.

“Non è una delle migliori battute ma se possono offendere ancora meglio” ghignò John da sotto al trucco.

Più tardi...

C'era un sacco di gente alla mostra universitaria.

Freddie e Brian si mimetizzarono nascondendosi dietro a cappellino e occhiali da sole a specchio, partirono insieme a Derek l'autista del cantante mentre Roger e John toccò prendere un taxi per non destare sospetti.

Una volta scesi, dal taxi John prese sottobraccio Roger mimando la solita vecchietta. Sembrava quasi averci gusto nel farlo.

(Nota: qui parlano sottovoce)

“Sei proprio sicuro di volerlo fare?”

“Cosa?”

“La mostra...spero solo di non incontrare Trip” sospirò Roger.

John sorrise.

“Credo che si sia innamorato di te, come donna, ma sai è davvero carino”

“Se incontrassi una figa come me certo che mi innamorerei subito!”

John soffocò un sospiro.

“E quella tipa carina che hai conosciuto sulla navetta?”

“Lasciamo perdere, ok?”

Si fecero il giro della mostra, commentando malignamente quello che a loro non andava a genio: quasi tutto.

“Ma Roger non volevi vedere l'opera su Brian?” disse ad un certo punto John.

“Sì, sì ma volevo...vedere anche qualcosa d'altro” ghignò Roger.

Gli occhi di John volarono al soffitto. Intuibilissimo che diavolo volesse fare quel cretino.

“Non fare quella faccia!”

“Quale?”

Roger non fece in tempo a rispondere che sentì un brivido lungo la schiena non appena sentì pronunciare il suo “secondo” nome.

Si voltarono e si trovarono Trip Khalaf, il tecnico del suono con loro somma sorpresa.

“Laila!”

“Ciao...tecnico del suono”
“Vedi che ti sei ricordato di me”

“Trip” cinguettò Roger. Non a meno si sentì un perfetto idiota.

Una terza voce giunse alle loro spalle.

“Cugino dove sei finito?”

“Diane!”

Diane? Cugino?

Il cervello di Rog ci mise almeno un minuto buono a registrare quell'informazione, oltre a rimanerci di sale.

La stessa ragazza incontrata il giorno prima, rimase sorpresa non appena riconobbe Rog e John. O meglio i loro alter-ego.

“Salve!”

“Ehm...ciao, ecco ci siamo informate sulla mostra. Sai eravamo incuriosite e così eccoci qui”

Diane annuì.

“Siete state davvero gentili a venire”

“Ehi, cugina le conosci?”

Seguirono le presentazioni un po' troppo entusiastiche da parte di Trip che narrò dell'eroica impresa di Johanna e del ladro, lasciando stupita la dolce Diane che quest'ultima raccontò di averle conosciute sul bus.

Diane strinse le mani a John, ringraziandolo. Il bassista sorrise incerto.

“La miglior nonna anti-rapina di Londra!”

“Devo complimentarmi con lei signora” aggiunse Diane con un sorriso.

“Be' da giovane facevo atletica leggera” mentì John fingendosi imbarazzato. Roger lo guardò come se fosse un altro grandissimo idiota. Voleva proprio farsi scoprire?

“Certo che tua nonna è in gamba”

Roger e John si misero a ridere o finsero di ridere.

Fu la dolce Diane a salvarli da quella situazione che li invitò ad vedere la sua opera su Brian May, Trip prese a braccetto la povera Laila che gli fece una smorfia che risultò più una specie di ringhio. Il tecnico del suono del suono era talmente cotto che pensò ad altro.

 

Brian May inclinò la testa di lato, cercando di capire di che diavolo si trattasse “l'opera” descritta dalla ragazza.

Il dipinto sembrava un incrocio tra un Picasso e un pazzoide che si fosse fatto di Lsd: i ricci scendevano morbidi lungo la schiena, per poi finire in punte simili ad aculei di un istrice, il viso girato di lato e con il mento appariva frammentato come un specchio rotto e stranamente vi era un occhio solo di un verde bottiglia (senza palpebre), la bocca rossa appariva come una ferita fresca o al sorriso di quel matto di Joker in un'espressione estatica. Il corpo del chitarrista appariva con dei colori spaziavano dal viola al blu, mentre la Red Special appariva come un'enorme macchia di sangue emanando una specie di spazio distorto.

E lo sfondo grigio, quello che intuì Brian, doveva apparire come lo sfondo fumoso di qualche palco.

“Gesù” mormorò.

Non riusciva a staccare gli occhi da quella specie di OPERA-ALLUNCINOGENA-SOTTO-L'EFFETTO-DI-LSD-O-ECSTASY da parte della sua cosidetta fan.

Povero me, pensò anche. Almeno 200 volte

Senza contare, le risatine o i commenti maligni alle sue spalle da parte degli altri visitatori: Brian-Harold-May-steso-completamente.

“Oooh!” gracchiò Freddie alle sue spalle. Si sfilò gli occhiali per vederlo meglio.

John e Roger emisero qualche strillo (ok, sembravano usciti dal film Piume di struzzo. Avete presente in una delle scene del film, Bernadette si trova la sua casa completamente cambiata? Fa uno strillo o urlo) nel vedere quel quadro.

“Allora?”
“Davvero...magnifico”. Oh, Diane! Ma che cazzo orrore hai disegnato?!

“Vi piace?” chiese Diane con un gran sorriso.

I quattro Queen fissarono pietrificati quell'affare orrido, Diane sorrideva tutta felice, Trip che non aveva mollato un secondo il braccio di Laila (Roger) e pensava pure a come sposarla.

“Forte!”

“Questo me lo terrei nel salone di casa mia!” esclamarono in coro anche Ratty e Crystal.

“Ciao!”
“Ciao...ragazzi...e?”
Crystal e Ratty si scambiarono un'occhiata perplessa e, ammettiamolo, alquanto scioccata.

Non era possibile, ma quanto era tonto quello?

Un'occhiata supplichevole (?) da parte di Roger bastò ai due a decidere a reggere il gioco della candela.

Dio, se fosse stata una vera “donna”Rog avrebbe fatto strage di ragazzi! Con quegli occhi blu e quel corpicino esile...

“Ehi stai sbavando, amico” disse Crystal verso Ratty.

“Oh caz...”

“Direi che l'autore ha colto in pieno il n...il chitarrista Brian May” disse Freddie cercando di trattenere a stento una grossa e grassa risata.

Il soggetto desiderò prendere a badilate selvaggiamente la testa del cantante.

“Ha molta carica...er...energetica” disse Ratty che stava guardando le gambe di Rog, più che il quadro.

“Mmm...ehi amico, guarda che quello è Roger, non una donna” gli sussurrò Crystal malizioso.

Ratty gli mormorò: “Stronzo imbecille”.

Nel frattempo John e Roger ne ebbero abbastanza e con una scusa, decisero di uscire un attimo.

“A proposito cuginetta, loro sono Brian May e Freddie Mercury e i roadies Crystal Taylor e Ratty, Peter Hince. Ragazzi, questa è Diane Melissa Khalaf, mia cugina.”

Diane impallidì di colpo. Non si aspettava, di trovarsi davanti i veri Queen o almeno due di loro.

“Cugino ma sei impazzito? Io...io....”

Brian pensò che fosse la studentessa di arte davvero carina con quegli occhioni verdi sgranati e la pelle bianca come porcellana.

“No, comunque Brian ha insistito tanto per vedere il tuo quadro, Diane” disse Freddie.

La ragazza afferrò le mani del chitarrista.

“Lei...non sa quanto io l'ammiro per la sua musica, cioè per la vostra musica...vi ascolto sempre anche quando dipingo!”

“Sicuro che diventerai una grande artista” convenne Freddie sorridendo.

“Freddie ha ragione, ma dovrai continuare con passione e testardaggine”

I tre tecnici pensarono all'unisono: “Brian, questa te la eri scritta vero? Che gasato”

“Grazie...” riuscì a mormorare Diane, prima di strusciarsi una manica sul naso e tirare su col naso.

“Non piangere, Diane!” convenne Trip passandole un braccio intorno alle spalle, con fare affettuoso.

Brian sorrise.

“Scusate solo che...nessuno mi aveva fatto tanti complimenti!”

“Tesoro, vuoi uscire a prendere un po' d'aria?” domandò Freddie premuroso verso la ragazza.

“Sì, ok...”

Brian rimase con Crystal e Ratty. Trip, Freddie e Diane uscirono fuori.

Non appena Roger vide Diane (John era andato a fumarsi una sigaretta di nascosto) in lacrime, domandò se andasse tutto bene.

Lei rispose di sì, con un sorriso. Proprio in quel momento, mentre la ragazza stava per raccontare il suo incontro, una folata di vento fece sollevare la gonna a Roger, mostrando le gambe sotto agli occhi estasiasti di Trip e di qualche altro uomo.

“Aah! Stupido vento!” strillò Roger tirandosi giù la gonna.

“Tutto bene...ehm...signorina?” domandò Freddie con un sorriso tra il divertito e il vago preoccupato.

“Sì”

“Triip! Diane!” esclamò una voce femminile stridula alle loro spalle. Apparve un donna esile, più o meno vestita come John che agitava la borsetta nello loro direzione.

“Zia Ofelia!”

Il tecnico del suono alzò gli occhi al cielo e seguì Diane a salutare la parente.

“Ehi Roger tutto a posto?”
“Cazzo, stupido vento di merda!” sussurrò Roger.

“Ah...”
“Ok, porto i boxer sotto la gonna, che ti aspettavi mi mettessi in perizoma?”
Freddie alzò gli occhi al cielo.

“Non me ne frega un cazzo di che porti sotto!”

“Non è il caso di scaldarsi tanto!” ribatté il biondo alzando un sopracciglio.

“Scusa, ma tu fai battute idiote sulla tua biancheria”

“Battute idiote? Ma se tu quando fai in concerti...”

I due occhiacci scuri di Freddie furono sufficienti ad interrompere il batterista

 

Nota autrice mode-god!: Roger sei un pervertito, non c'è dubbio! Ok, scherzavo...davvero! No, not-god-mode: Misery non deve morire! Ma tu sììì! Pazza uccide la povera Portos piantandole un coltellata nello stomaco. Fine.

(Scherzo sono ancora viva)

Pazzoide in motosega insegue Portos. A presto P.


 

  
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