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Autore: Akane    23/05/2013    2 recensioni
Brian analizza sé stesso e Dom...
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NOTE: siamo su Fast and Furious, la serie intera. Però abbiamo già passato tutti gli eventi del sesto, quindi è dopo il ritorno di Letty. Chi non ha visto l'ultimo basta che sappia che lei torna, così non rovino la sorpresa a nessuno. E' da sempre che penso che sti qua non me la raccontano giusta, però era difficile cimentarsi nell'impresa di mettere luce sul loro rapporto, ci sono le loro donne che fra l'altro mi piacciono molto. Quindi ero indecisa ma film dopo film mi mettono i manifesti, ormai è impossibile non vederlo. Certi momenti manca proprio che se lo dicano, vivono uno per l'altro. Sono fantastici. E li adoro. Parlo di Dom e Brian, credo sia chiaro. Quindi questo è il pensiero di Brian su Dom. Ci sarà il pensiero di Dom su Brian e poi la rivisitazione della loro storia incentrata sul loro rapporto. I retroscena mai raccontati e cose simili. Però è da scrivere, quindi non so quando arriverà. Però arriverà. Intanto... buona lettura. Breve ma sempre buona! ^_-
Baci Akane

BRIAN


Sono cambiato, è vero.
Ad un certo punto non ero più un poliziotto, ero un criminale. O qualcosa di simile.
Però penso che sia successo molto prima di quando ho deciso di lasciare la polizia prima e l'FBI poi...
Quando sono cambiato?
A volte ci penso.
Ho passato gran parte della mia vita a cercare di capire da che parte fossi, ero tormentato, insoddisfatto. Prima in polizia come infiltrato perchè avevo la faccia da delinquente, poi l'ho lasciata e sono passato veramente dalla parte dei delinquenti. Poi non ero ancora contento e sono andato all'FBI. Non mi piaceva comunque ed ho finito per lasciare anche quello.
Quando sono stato contento, in definitiva?
Quando mi sono riunito a Dom e agli altri.
Dunque?
Quando sono cambiato?
Penso che sia successo quando ho incontrato Dom, è lui che mi ha 'rovinato'. Questo in effetti l'ho sempre pensato. Ma non subito. Non dal primo istante in effetti...
Quando è successo?
C'è stato qualcosa in quel periodo, quando ero infiltrato come poliziotto e cercavo di entrare nelle sue grazie.
Ripenso a tutti quei giorni, giorni molto intensi, giorni decisivi per la mia vita, per la mia svolta.
È lì che sono cambiato...
Le volte in cui io e Dom lavoravamo insieme all'officina mi piacevano molto, ogni giorno di più. Arrivavo a dimenticarmi che ero lì per lavorare, mi trovavo bene e basta e più scoprivo di lui, più mi affascinavo. Mi ha ammaliato quasi subito, è diventato un'ossessione ma non proprio... è stato più... più un voler fare parte del suo mondo e non un doverlo essere.
Lentamente mi diceva più cose di lui e mi piacevano, cioè ha avuto una vita tormentata e ne sono rimasto come ammaliato, non so che dire di preciso.
Però c'è stato effettivamente un istante in cui mi sono preso da lui fino a questo punto.
Al punto da dire che non ne sarei mai uscito.
In un istante mi viene in mente Mia e le sue parole, quando Dom mi ha detto che ci avrei messo un sacco di tempo per fargli l'auto che gli dovevo e che l'avrei fatto lì nella sua officina impiegandoci tutto il tempo necessario per farla bene.
Lì lei mi ha detto una cosa che mi ha messo i brividi e non ho capito bene perchè.
'Ora sei suo.'
Sul momento non ho nemmeno capito il senso, che c'entrava? Lavorare per lui?
Era quello a cui miravo.
Ora ero suo... sì, ripensandoci ora penso che in effetti è stato quello a cambiarmi perchè mi sono venuti i brividi e mi sono sentito felice e realizzato.
Davvero maledettamente soddisfatto come poche volte mi sono sentito.
Quella volta ho creduto che fosse perchè era ad un passo dal mio obiettivo di infiltrato, ma ora posso dire che quello non c'entrava proprio.
Piano piano la mia metamorfosi è arrivata per un semplice motivo.
Mi piaceva stare con lui e far parte della sua vita.
Mi piaceva essere suo.
Mi considerava una sua proprietà in pratica, io correvo per lui, io mi facevo il culo e lui i soldi. Lo dovevo ripagare per l'auto che aveva vinto e che gli avevo distrutto.
Insomma, è così.
Però il fatto che avessi Mia mi ha impedito di vedere le cose come stavano.
Quando l'ho fatto scappare sapevo di aver fatto la cosa giusta, lì ho scelto seriamente la mia parte, però lui se ne è andato, lei non mi ha più voluto vedere ed ho sofferto più per lui che per lei. Ho lasciato la polizia, sono andato con altre donne ed intanto ho riversato in Roman quello che mi rodeva per Dom.
Ho voluto aiutarlo pensando che fosse un po' come Dom, un mezzo criminale travolto dagli eventi e da una vita difficile.
Non lo so...
Sono rimasto tormentato dalla figura di Dom e mi chiedevo se stesse bene e che vita facesse.
Non sapevo farmene una ragione.
Mentre vedi, con Mia non ho avuto grossi problemi a superarla.
Quando li ho rivisti è stato devastante, come un treno in corsa. Letty mi ha chiesto una mano ed io gliel'ho data. Per riabilitare Dom. per lui ero di nuovo pronto a tutto anche se adesso avevo una nuova carriera in FBI e tentavo di rimettermi in carreggiata.
Continuavo ad essere insicuro, tormentato, senza una meta.
Correvo sempre e non sapevo mai per dove, le volte in cui ero sicuro era quando facevo qualcosa per Dom.
Quando l'ho rivisto è stato difficile non capire che non l'avevo mai messo via e che non avrei mai potuto, però è stato facile perchè c'era anche Mia e mi sono concentrato su di lei.
Ha bloccato quel genere di sentimento, ho pensato di amare lei, ho pensato che lei fosse perfetta e così ho accettato Dom solo come mio amico.
Mi è stato bene a lungo, ci sono riuscito, ho fatto una buona vita, felice, ho avuto una famiglia, ho fatto molte cose e sempre con loro. Mia, Dom... Roman... cose incredibili e soddisfacenti, devo dire.
Mi hanno sempre tenuto occupato. Occupato a rimanere vivo.
Poi lei è rimasta incinta e mi ha preso ulteriormente.
Di conseguenza non mi sono mai fermato davvero, poi il bambino è nato e come potevo?
Insomma... sono successe una serie di cose che mi hanno impedito di guardare in faccia la realtà.
Poi lui c'era sempre, abbiamo sempre agito uno in funzione dell'altro. Siamo sempre stati comunque le persone più importanti delle nostre vite.
Adesso che c'è questo momento di tregua... adesso che il bambino cresce, Letty è tornata, noi siamo di nuovo a casa a Los Angeles, il gruppo è riunito... adesso è diverso.
Posso pensarci.
Devo.
Non ho molta scelta.
Perchè mi dicevo... è come un fratello. È importante. È normale che sia tutta la mia vita... anche Mia lo è.
Ma è diverso. Mia è una persona importantissima in un altro modo, è la madre di mio figlio, l'adoro. La amo, in un certo modo. Però senza di lei andrei avanti, l'ho già fatto. È senza Dom che non penso potrei più.
Ci sono stati molti momenti in cui ho pensato che non ce la facesse, mi sono sentito morire. Ho pensato è finita. Io mollo. Se lui non torna io non continuo.
E non so bene in che senso intendessi.
Penso sarei potuto sparire dal mondo, non lo so.
Io adoro Mia ma Dom... Dom mi è entrato dentro in un modo che non so dire.
Mi è entrato prima lui, poi il suo mondo e tutto quello che lo riguardava. Mia era il suo mondo. Era parte di esso.
Quindi capisco anche il senso della sua esistenza nella mia vita.
È come un assicurarmi che Dom sia sempre con me.
Però ora che è tornata Letty io mi sto sentendo... Dio, non pensavo davvero di potermi sentire in questo modo.
Quanto sono imbecille.
Sono geloso, è questa la verità!
Mi dà fastidio quando sono insieme, dannazione. Quando si baciano. Quando lui guarda solo lei.
Mi dà fastidio. Così sto con Mia e supero la cosa.
Lei mi rilassa, mi fa bene.
Però appena li rivedo mi salgono i nervi.
D'altronde ha fatto una vita martire per lui. E io per Mia. Beh, più o meno. Più che altro io l'ho fatta per riunirmi a lui e per tenermelo vicino, impedirgli di fare l'eroe solitario.
So che lui è innamorato di lei per davvero, certe cose le vedi e basta. Sono proprio così.
È inutile stare tanto a girarci intorno.
A cosa serve?
A niente... è così e basta...
Lo posso digerire, lo posso accettare. Mi può andare bene.
Tanto lui resterà qua per sempre, per la famiglia. Per noi. Per me.
Resto sempre importante, il più importante. O il secondo.
Chi lo sa.
Però mi può bastare.
È solo un amore platonico. Non posso dire che lo vedo solo come un fratello, mentirei a me stesso ed ormai sono abbastanza grande. Non posso fare sempre così.
Dopo aver passato metà della mia vita a cambiare di continuo idea su chi volevo essere, è ora di guardare subito in faccia la realtà.
Amo Dom. Sono un imbecille, però è così.
Anche lui mi ama, ma per lui è un volermi bene, ama Letty, va bene. Non ha importanza.
Me lo farò andare bene.
Tutto qua.
   
 
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