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Autore: telesette    24/05/2013    0 recensioni
Sori non disse nulla, gli occhi fissi verso il basso e l'espressione assente, tuttavia lo stesso Mitamura non poté fare a meno di notare l'evidente tristezza nel suo sguardo...
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti, Yu Hazuki/Mila Hazuki
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Mila e Shiro due cuori nella pallavolo, conosciuta in Giappone come Attacker YOU! ( アタッカーYOU! Atakka YOU! ) è una serie televisiva anime prodotta dalla Knack Production. In Italia la serie è arrivata nel 1986 e trasmessa da Italia 1. La versione animata è in realtà un adattamento del manga originale dell'opera ( molto diverso sotto numerosi aspetti narrativi ), a metà tra il genere sportivo e sentimentale, scritto ed illustrato da Jun Makimura e Shizou Koizumi.
Per le generazioni cresciute con gli anime fino agli anni '90, e in parte anche oltre, la storia di Mila Hazuki ( You Hazuki in originale ) non dovrebbe avere bisogno di presentazioni. La giovane e brillante giocatrice di pallavolo, innamorata perdutamente tanto del gioco quanto del bellissimo Shiro Takiki, votata ad eccellere sempre di più in questo sport fino ad ottenere un posto più che meritato nella nazionale giapponese durante le Olimpiadi del 1988 a Seoul. 
Purtroppo però, visti i tempi in cui ci troviamo, molta gente ignora o definisce "superate" tutte quelle storie incentrate su: impegno agonistico, spirito di squadra, coraggio, determinazione, sacrificio, costanza, sudore, lacrime, sangue e lezioni importantissime... nello sport come nella vita!
Tutta roba sulla quale le intellettuali di oggi, senza nemmeno sapere di che si tratta, ci sputano vergognosamente sopra.
Chiunque sia cresciuto/a con questa serie, non può non guardare con ammirazione alle vicende di Mila e di giocatrici del calibro di: Nami Hayase, Kaori Takigawa, Kira Tsubushi, Sori Shinoda, Yogina Yokono, Rayaka Omori, Vera Oriki, Tullia Kaido... e molte altre ancora.
La serie ha avuto ( ahimé! ) un seguito nel 2008, dal titolo Mila e Shiro - il sogno continua, sempre ad opera ( incredibile ma vero! ) della stessa casa di produzione. La domanda è come mai, dopo più di vent'anni d'attesa, il risultato sia venuto fuori nulla più che un imbarazzante flop commerciale? A parte le opinioni discutibili sulla trama, molte delle quali vanno senza dubbio soppesate secondo vari criteri di valutazione, appare infatti evidente che gli animatori non hanno ben compreso la qualità del prodotto in questione.
Tralasciando la comprensibile e differente maturità di Mila, dopo anni di ritiro forzato a causa dell'infortunio al tendine d'Achille, e che la vicenda si svolge in un contesto chiaramente diverso ( nuove e più giovani giocatrici, nuove squadre, nuovi obiettivi ), è tuttavia imperdonabile la leggerezza con cui gli autori hanno trattato i volti noti provenienti dalla serie originale. Molte caratterizzazioni sono infatti vere e proprie "forzature", cercando  invano di giustificare la presenza di personaggi che NON avrebbero alcuna ragione di muoversi entro quel contesto. A cominciare dall'incongruenza di Nami e Kaori che, dopo aver proseguito la carriera professionistica ( ricordando soprattutto la classe e la caratterizzazione di Kaori, la tecnica impareggiabile e la sicurezza carismatica ), le ritroviamo allo stesso livello agonistico di giocatrici senza alcuna esperienza; pure non molto chiaro il sodalizio tra gli allenatori Daisaku Daimon e Dani Mitamura, dei quali va ricordata la differenza storica sulla rispettiva concezione pallavolistica; l'atmosfera colorata e vivace, in particolare riferimento alla giovane esordiente Glin Wong, da una parte può risultare simpatica e divertente... dall'altra invece, un susseguirsi di tamarràggini assurde come il "Servizio a Giroscopio del Drago" ( il quale sembra uscito direttamente dal "Pugno del Drago" di Goku, degno appunto della serie di Dragon Ball ).
E' vero che i manga ed anime sportivi hanno come caratteristica distintiva proprio l'assurdità di determinate azioni ma, dopo aver dato uno sguardo alla prima e alla seconda serie, appare evidente come le storie alla base siano strutturate in modo totalmente diverso una dall'altra. La cosa migliore sarebbe appunto distinguere le due storie, per apprezzare entrambe secondo gusti e preferenze, senza associare alla prima nulla che appartiene alla seconda e viceversa.
Tra le note di merito della seconda serie va forse il piccolo approfondimento sul rapporto tra Mila e Shiro, i quali appaiono molto più maturi e consapevoli dei propri sentimenti, ma anche qui non si ha modo di vedere quella dolce storia d'amore altresì presente nel ritornello della celebre sigla cantata da Cristina D'Avena.

clicca qui per vedere la sigla italiana:
http://www.youtube.com/watch?v=CnsZ-XpOX5Q

 

Il segreto di Sori

( immagini tratte da internet ) 

 

- Una stupenda alzata per la Shinoda che, con ottima scelta di tempo, supera in elevazione il muro delle avversarie e realizza... Sori Shinoda segna il punto-partita e le Seven Fighters si aggiudicano l'incontro!

La voce del telecronista, subito soffocata dal coro di ovazioni della squadra vincitrice, si perde nel fragore degli applausi da parte del pubblico. Le Seven Fighters si confermano in testa alla classifica ma, nonostante i brillanti successi conseguiti, Sori sembra l'unica a non avere alcuna voglia di esultare.

- Che hai, Sori - chiede Mila preoccupata. - C'è qualcosa che non va?
- Come ?!? No, no... non è niente, solo un po' di stanchezza, credo!
- Ragazze, tutte qui, per favore!
- Subito, Mister !!!

Rispondendo obbedienti al loro coach Mitamura, Mila e le altre si schierano ordinatamente a bordocampo davanti alla panchina. Subito il signor Sashita distribuisce a tutte le salviette per asciugarsi il sudore e, una volta sicuro di avere la loro completa attenzione, Mitamura si mette a fare il suo discorso di ringraziamento.

- Sono molto fiero di voi - afferma l'uomo sorridendo. - Oggi in campo vi siete comportate tutte benissimo: Oki e Yama, buona la ricezione e ottimo il gioco d'anticipo; anche tu, Yogina, vedo che ti muovi molto più in fretta; Sori e Mila, le vostre schiacciate in coppia sono la nostra carta vincente... Continuate a giocare così, sempre al massimo, e la vostra convocazione in Nazionale non sarà certo messa in discussione!
- Grazie, Mister - fece Mila riconoscente.

Sori non disse nulla, gli occhi fissi verso il basso e l'espressione assente, tuttavia lo stesso Mitamura non poté fare a meno di notare l'evidente tristezza nel suo sguardo.

- Sori - esclama. - Malgrado il tuo gioco attivo, m'è sembrato che fossi un po' incerta negli ultimi due set: in difesa tendi a perdere concentrazione e, sulle veloci delle avversarie, ti butti troppo in ritardo... Sei sicura che vada tutto bene?
- Le chiedo scusa, Mister - risponde lei mestamente. - Le prometto che mi impegnerò di più in allenamento, per evitare che ciò si ripeta!
- Non mi sono spiegato - prosegue Mitamura, inarcando appena il sopracciglio. - Se il tuo problema di concentrazione è dovuto a problemi personali, qualcosa che ti turba particolarmente, in qualità di allenatore devo assicurarmi che tu non ne risenta a livello atletico... Ma un allenatore non conta nulla, se le sue giocatrici non ripongono in lui alcuna fiducia!

Gli occhi di Sori tradiscono una profonda incertezza.
Per un attimo sembra quasi voler rispondere ma, esitando nel dare voce ai suoi pensieri, la poverina continua a tenere un ostinato mutismo anche di fronte alle compagne incredule.

- Capisco - taglia corto Mitamura rassegnato. - Nessuno ti obbliga a confidarti, se non te la senti di farlo, ricorda però che le Seven Fighters non sono soltanto un numero cucito sull'uniforme: "gioco di squadra" è anche e soprattutto solidarietà e sostegno reciproco, nel bene e nel male; qui siamo tutti bendisposti nei tuoi confronti, sia io che le tue compagne, spetta a te decidere se accettare o meno l'aiuto che ti viene offerto!
- Mister, io...
- Avete appena giocato una partita molto difficile, e non ci vuole certo un genio per capire che siete tutte molto stanche; per il momento lasciamo perdere il discorso, lo riprenderemo più avanti, adesso andate a cambiarvi e salite sul pullman!

Ciò detto, Mitamura e Sashita si accingono a lasciare il campo da gioco, mentre le ragazze infilano l'ingresso degli spogliatoi. Solo Mila rimane alquanto preoccupata, nel vedere l'amica tanto in crisi, senza sapere come fare per aiutarla.

- Il Mister ha ragione - sussurra Mila, cercando di consolare l'amica in crisi. - Non devi tenerti tutto dentro, quale che sia il problema, possiamo sempre affrontarlo e risolverlo insieme!
- Non è così semplice, Mila - risponde Sori timidamente, accostandosi per bisbigliare all'orecchio della compagna. - Non me la sento di parlarne, e non posso proprio farne parola col Mister!
- Perché? - domanda Mila perplessa. - Non ti capisco, Sori...
- Per favore, non chiedermi nulla!
- Scusami, non volevo metterti a disagio, è che sono preoccupata per te!
- Lo so, sei una vera amica - conclude Sori con un sorriso.
- Lo stesso vale per te!

Nello sguardo buono e gentile di Mila, un'espressione che Sori conosce fin troppo bene, vi è possibile scorgere tutta la sua grande lealtà e la sincerità. Dal momento che le altre sono tutte entrate negli spogliatoi, Sori accarezza per un attimo l'idea di mettere almeno Mila a parte del suo segreto.

- Ascolta, Mila - aggiunge Sori, facendosi estremamente seria in volto. - Se mi prometti di non farne parola con nessuno, ti spiegherò tutto!
- Puoi contare su di me - afferma l'altra, battendosi il petto.
- Vediamoci nel cortile della palestra, dopo cena, anche i muri hanno le orecchie e non mi fido!
- D'accordo, come vuoi...

 

( continua )

   
 
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