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Autore: DumbledoreFan    24/05/2013    5 recensioni
"C'era qualcosa di davvero strano in Darren negli ultimi giorni. [...] All’inizio non c’aveva dato troppo peso, pensando che probabilmente aveva solo rischiato di investire un uccellino e il senso di colpa l’avesse ammutolito per un po’; ma la situazione stava andando avanti da qualche giorno ormai e Darren era insolitamente elusivo e taciturno con lui, cosa che non accadeva nemmeno quando dormiva, così Chris stava cominciando a preoccuparsi"
Apparentemente Darren nasconde qualcosa e Chris non riesce a darsi pace...ma alla fine sarà molto più piacevole di quanto si aspettava!
Buon compleanno Annie!
{Chris Colfer/Darren Criss}
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti :DD 
Lo so che è una vita che non mi faccio vedere né aggiorno, purtroppo l'esame di maturità incombente mi sta risucchiando l'anima stile dissennatore...prometto che appena sarò uscita dall'orale aggiornerò tutti i giorni! :D (esclusi quelli in cui sarò ubriaca AHAHAH)
Questa FF però l'ho scritta perché mi è stata commissionata come regalo di compleanno, e non potevo tirarmi indietro di fronte ad una richiesta tanto carina e lusinghiera <3

Perciò cara Annie, buon compleanno e spero di riuscire a strapparti un sorriso in questo giorno ** Tanti auguri e tantissime cose belle <3








Tanti auguri amore.
Ho pensato a lungo al regalo da farti, ma poi ho pensato che una bella FF potesse fare al caso tuo.
E chi, meglio della tua fanwriter preferita?
Solo..grazie.
Per ogni cosa.
Ti amo da morire e.. Buon compleanno, Hummel.

Tizia

 
 
 




C’era qualcosa di davvero strano in Darren negli ultimi giorni. Chris se n’era accorto praticamente subito, dato che non solo non serviva proprio essere il suo migliore amico per percepire le insolite stranezze nel suo comportamento, d’altronde una delle note più caratterizzanti di Darren era proprio la mancanza di filtri; ma si dava il caso che Chris fosse il suo migliore amico e riuscisse a capire e interpretare ogni virgola del suo essere.
All’inizio non c’aveva dato troppo peso, pensando che probabilmente aveva solo rischiato di investire un uccellino e il senso di colpa l’avesse ammutolito per un po’; ma la situazione stava andando avanti da qualche giorno ormai e Darren era insolitamente elusivo e taciturno con lui, cosa che non accadeva nemmeno quando dormiva, così Chris stava cominciando a preoccuparsi.

“Ok, vuoi dirmi che c’è che non va?” sbottò quest’ultimo dopo l’ennesimo “mmh” che l’altro gli aveva rifilato come risposta.

“Niente” replicò prontamente Darren continuando imperterrito a giocare a Fruit Ninja senza sollevare minimamente il capo.

“Darren per essere un attore tanto formidabile sei pessimo in queste cose…adesso mi dici che hai o comincio a prenderti a schiaffi finché non confessi” ribatté Chris incrociando le braccia al petto con aria alquanto minacciosa.

“Smettila di maltrattarmi!” si lamentò Darren alzando la testa e beccandosi uno sguardo inceneritore dal ragazzo seduto al suo fianco.

“E tu smettila di fare così! Ma ce l’hai con me?” domandò Chris stizzito tentando di nascondere una nota di rammarico. Le volte in cui lui e Darren litigavano erano molto rare e si risolvevano sorprendentemente in fretta; nonostante Chris fosse molto orgoglioso, non c’era orgoglio che teneva davanti a Darren. In più lui era l’unico che lo ascoltava davvero ogni volta che parlava, anche delle cose più noiose, e tenergli il muso diventava qualcosa di insopportabile dopo appena qualche ora.

“No che non ce l’ho con te angelo!” rispose immediatamente Darren sussultando sul posto e appoggiando una mano sul braccio dell’altro.

“Non chiamarmi angelo” ringhiò Chris, il quale odiava quel soprannome affibbiatogli durante le riprese della prima stagione. In realtà tutti avevano smesso di chiamarlo così appena avevano imparato a conoscerlo un po’ di più ed erano entrati in confidenza, scoprendo la sua parte aggressiva, sarcastica e terrificante. Tutti tranne Darren, che un po’ amava punzecchiarlo, un po’ lo considerava davvero il suo angelo.

“Come potrei avercela con te?” continuò quest’ultimo ignorando il lamento dell’amico e accarezzandolo delicatamente sul braccio scoperto.

“Allora perché non mi parli? Perché sei così evasivo?” domandò Chris cominciando a mettere il broncio, facendo prontamente distogliere lo sguardo a Darren, il quale sapeva bene di non poter resistere al broncio.

“Sono solo sovrappensiero” disse stringendosi un po’ nelle spalle, e Chris inarcò prima le sopracciglia scettico, poi aggrottò la fronte sospettoso.

“Mi stai nascondendo qualcosa, Darren Everett Criss?” chiese Chris scuotendo un po’ la gamba dell’altro per attirare la sua attenzione e incrociare di nuovo i suoi occhi.

“Che cosa mai dovrei nasconderti? Lo sai che ti dico tutto” replicò Darren con ovvietà, ma Chris non fece in tempo ad indagare oltre che il telefono dell’altro cominciò a squillare. Questi sobbalzò leggermente e non appena vide il numero sullo schermo del cellulare si alzò di colpo.

“Scusami” disse semplicemente Darren per congedarsi velocemente, cominciando ad allontanarsi.

“Se scopro che mi nascondi qualcosa puoi dire addio alle tue belle sopracciglia!” gli urlò dietro Chris con tono quasi offeso, guadagnandosi un’occhiata spaventata dall’altro, prima che si voltasse di nuovo e sparisse dal suo campo visivo.
 
*

“Perché Darren è strano?”

Se fossero stati i protagonisti di un cartone animato, Chord avrebbe fatto un salto sulla sedia tanto alto da finire per picchiare sul soffitto. Il povero malcapitato si mise una mano sul cuore spaventato e boccheggiò, girandosi per guardare Chris, il quale era appena apparso dietro di lui all’improvviso e l’aveva impaurito.

“Dannazione Chris, ma arrivare da davanti come tutti no? Dio, mi hai fatto prendere un infarto!” ansimò Chord con il respiro un po’ affaticato dallo spavento. Chris però non fece una piega né sembrò affatto dispiaciuto, continuando a fissare il collega con espressione cupa e inquisitoria.

“Sei terrificante quando ti ci metti” commentò Chord osservando meglio il viso dell’altro.

“Non hai risposto alla mia domanda” replicò Chris accigliato, e l’altro sospirò.

“Darren strano? A me sembra normale…cioè, mi sembra strano come sempre” ribatté Chord facendo spallucce.

“E’ strano con me. E’ qualche giorno che mi risponde a monosillabi e sparisce nel nulla” spiegò Chris torvo.

“Hai provato tipo a…chiedere a lui? Non siete tipo amici del cuore per sempre e oltre?” lo scimmiottò un po’ Chord, beccandosi un’occhiata tanto omicida che gli fece morire la risatina sulle labbra.

“Certo che gliel’ho chiesto, idiota! Evidentemente se sono venuto a chiedere a te è perché non mi ha risposto!” ribattè Chris avvicinandosi con fare vagamente intimidatorio, e d’istinto Chord si alzò in piedi mettendo bene la sedia fra di loro.

“Non lo so Chris, davvero! Prova a chiedere a qualcun altro!”
 
*

“Secondo te Darren mi sta nascondendo qualcosa?” chiese Chris di punto in bianco facendo voltare Lea tanto bruscamente che alla truccatrice sfuggì la spugnetta che le stava passando sul viso.

“Oddio scusami Sandra…perché Darren dovrebbe nasconderti qualcosa? Non sei il suo confidente del cuore?” rispose la ragazza confusa, guardando Chris dallo specchio.

“Perché avete tutti questa malata idea di me e Darren che ci facciamo le trecce o le corone di fiori mentre parliamo dei nostri sentimenti?” sbottò Chris cercando a sua volta di non muovere troppo la testa.

“Perché non è quello che fate? Dopo avervi visto sclerare come due bambine al Disney Store e discutere sulle vostre principesse preferite è quasi impossibile immaginarvi in altri scenari…a parte quello in cui pomiciate sui sedili posteriori di una macchina” replicò Lea alzando gli occhi al cielo e ridacchiando tra sé e sé, mentre l’altro sbuffava esasperato.

“Spiritosa…più che altro non riesco ad immaginare una sola cosa che potrebbe non volermi dire! Lo sa che non lo giudicherei mai, di cosa potrebbe…vergognarsi o sentirsi a disagio? Con me?!” disse Chris con tono tormentato.

“Secondo me ti stai montando tutto nella tua testa e in realtà Darren è solo un po’ stanco o sovrappensiero…” ribatté Lea cercando di consolare l’altro, il quale scosse lievemente il capo.

“Conosco Darren, so quando c’è qualcosa che non va” commentò Chris quasi fra sé e sé, rifugiandosi di nuovo nei suoi pensieri.
 
*
 
“Oggi sul set stiamo preparando una coreografia fighiss…EHI!”

Chris strappò letteralmente il telefono dall’orecchio di Kevin e se lo portò veloce al suo.

“Ciao Grant, ascolta Kevin ti richiama tra cinque minuti ok? Ciao!” disse Chris prima di chiudere la comunicazione e riconsegnare il cellulare al collega decisamente basito, con gli occhioni e la bocca spalancati.

“Ma…che cazzo!” esclamò il ragazzo senza capire perché tanta brutalità da parte dell’amico.

“Darren ti ha detto qualcosa in questi giorni?” chiese Chris mettendosi le mani sui fianchi e assumendo la sua tipica posizione seria che tutti conoscevano.

“Certo che mi ha detto qualcosa, lavoriamo insieme! Un sacco di “ciao” e di “come va”, pensa un po’!” rispose sarcastico Kevin che venne immediatamente fulminato con lo sguardo da Chris.

“Intendevo qualcosa di strano, di importante! Gli è successo qualcosa, ha un problema, qualcosa che lo preoccupa, ti ha detto niente di simile?” ribatté quest’ultimo con ovvietà.

“A me? Non è con te che prende il thé e spettegola?” replicò l’altro inarcando un sopracciglio ironico e facendo sbuffare sonoramente Chris.

“Ma perché tutti con questa storia?!” scoppiò aprendo le mani esasperato. Kevin ridacchiò divertito per poi farsi più pensieroso.

“Perché lo chiedi a me? Avete litigato piccioncini?” domandò dubbioso, e Chris scosse il capo.

“Ovvio che no, è solo che in questi giorni si comporta come se non volesse dirmi qualcosa, e voglio scoprire cosa” replicò con una certa decisione.

“E sei sicuro che sia quello? Magari è solo una tua impressione, a me Darren sembra il solito di sempre” ribatté Kevin, ma Chris fece subito un cenno di dissenso. Ovvio che ne era sicuro, lì dentro era la persona che meglio conosceva Darren e di sicuro poteva far concorrenza a molti altri suoi amici. Quello che cominciava a preoccuparlo davvero era il fatto che evidentemente con tutti gli altri si comportava come sempre, e che quindi il problema fosse solo con lui.

“Salutami Grant” disse semplicemente Chris in tutta risposta prima di girarsi e andarsene.
 
*

Chris era sdraiato sul divano con l’Ipad sulla pancia e una tazza di caffè fumante poggiata sul tavolino lì accanto. La domenica non riusciva mai a dormire fino a tardi, ma quella mattina in particolare non riusciva nemmeno a concentrarsi sul libro o qualunque cosa di utile dovesse fare a causa del dubbio su Darren che ancora lo tormentava. Gli dava un fastidio atroce anche solo l’idea che l’amico potesse nascondergli qualcosa, in quei due anni di amicizia allora cos’avevano costruito? Era tutto un’illusione? Darren non si fidava più di lui, non si sentiva più capito?

Chris borbottò qualcosa fra sé e sé e prese un sorso di caffè come se volesse annegare le sue preoccupazioni, quando sentì qualcuno suonare insistentemente alla sua porta. Sul suo viso comparve un’espressione infastidita e si alzò controvoglia dal divano imprecando mentalmente contro chiunque lo stesse disturbando di domenica mattina in modo tanto inopportuno. Quando arrivò ad aprire la porta si trovò davanti l’ultima persona che si aspettava, ma l’unica a cui stava pensando.

“Buon compleanno Chris!!”
Darren urlò letteralmente in faccia al malcapitato ragazzo che sussultò e dopo qualche istante di sorpresa gli lanciò un’occhiata in tralice vagamente indignata.

“Oggi non è il mio compleanno Dare” bofonchiò Chris esasperato, così comicamente in contrasto con tutto l’entusiasmo che stava emanando Darren anche solo stando fermo.

Quest’ultimo alzò appena gli occhi al cielo e poggiò entrambe le mani sulle spalle dell’altro spingendolo letteralmente dentro casa.

“Ora non fossilizziamoci su questi dettagli e vatti a vestire” rispose Darren continuando a far indietreggiare Chris, il quale sbuffò spazientito ma troppo stanco per opporre vera resistenza fisica.

“Mmh Darren…lasciami in pace! Non avevi smesso di parlarmi? Perché vuoi ricominciare quando stavo cominciando a godermi il lato positivo della cosa?” borbottò Chris amareggiato.

“Non ho mai smesso di parlarti, non fare lo stronzo e vatti ad infilare un paio di jeans e una maglietta a caso, forza!” ribatté Darren senza smettere di spintonare l’altro verso la sua camera.

“Perché devo vestirmi?” chiese lamentoso Chris ciondolando il capo annoiato.

“Perché sì, vai!” replicò Darren senza smettere di incitare l’amico.

“Lo vedi che non mi parli!!” sbottò Chris puntandogli l’indice contro quasi offeso.

“Oh santo cielo Chris stai zitto e mettiti addosso qualcosa che non sia un pigiama!” scoppiò Darren stufo, e a quel punto il ragazzo cedette allontanandosi di colpo dall’altro e infilandosi nella sua stanza chiudendosi la porta alle spalle con un solo colpo. Quando uscì con indosso un paio di jeans chiari e una t-shirt a righe blu stava già inveendo contro il suo migliore amico.

“Giuro che se sei venuto a rompermi le palle per una cazzata ti strappo tutti i capelli uno ad uno finché non resti pelat…EHI!”
Chris non riuscì a finire la frase perché Darren da dietro si era avvicinato furtivamente e senza preavviso gli aveva coperto gli occhi con una benda.

“Darren!! Che stai facendo?!” si dimenò un po’ Chris mentre l’altro gli annodava la benda dietro la nuca.

“Stai fermo! Non puoi guardare” lo riprese mentre si assicurava che fosse ben stretta e non gli cadesse.

“Cosa non posso guardare? Qual è il tuo problema Dare?!” si alterò un po’ Chris mentre Darren gli girava intorno per fronteggiarlo e prendergli entrambe le mani.

“Certo Chris che per essere la persona più intelligente che conosco a volte sei davvero ritardato! Ti ho preparato una sorpresa, puoi rilassarti e godertela?” ribattè Darren strattonando un po’ le mani dell’altro, il quale rimase in silenzio qualche secondo mentre riordinava le idee velocemente.

“E’ questo che mi nascondevi? Una sorpresa?” domandò mentre ripercorreva quei giorni di stranezze che piano piano acquistavano un senso.

“Voi geni affogate sempre in un bicchier d’acqua. E’ per questo che ti evitavo! Avevo paura di farmi scappare qualcosa, lo sai che non riesco a tenermi queste cose per me dall’entusiasmo” si giustificò Darren sorridendo, e Chris si sentì abbastanza idiota da quanto adesso tutto sembra ovvio.

“Però puoi togliermi la benda? Mi da troppo fastidio non vederci…” disse Chris muovendosi un po’ chiaramente a disagio. Non riusciva a sopportare tutto ciò che lo faceva sentire vulnerabile.

“Non ti fidi di me?” chiese Darren intrecciando le dita con quelle dell’altro.

“Certo che mi fido di te, ma…non ti vedo” rispose Chris con una nota quasi intimorita. A quelle parole Darren si avvicinò al ragazzo fino ad appoggiare tutto il proprio corpo contro il suo, e il mento sulla sua spalla, così da potergli parlare dritto nell’orecchio.

“Ma sono proprio qui…riusciresti a resistere se ti prometto di non lasciarti mai?”

Ed eccola di nuovo, quella strana emozione che Chris ancora non riusciva a spiegarsi. Quando sentiva Darren così vicino, e non solo fisicamente, provava la stessa sensazione che sentiva quando faceva la prima grande discesa sulle montagne russe, lo stomaco che sussultava e il cuore che perdeva un battito, lasciandolo con un po’ di vertigini.
Era la stessa identica sensazione che aveva provato la prima volta che erano andati a cena insieme, e tornando alle proprie macchine un po’ brilli, Darren gli aveva circondato la vita con un braccio e l’aveva stretto un po’ a sé, soffiandogli divertito nell’orecchio “tu mi piaci, Chris Colfer”. La stessa sensazione che provava quando si baciavano.

“Non lasciarmi” acconsentì Chris stringendo più le mani di Darren, e quest’ultimo poggiò le labbra sul suo collo e sorrise contro la sua pelle, così che anche bendato Chris potesse sentire il suo sorriso. Subito dopo si staccò e tirò il ragazzo verso la porta, facendolo uscire e trascinandolo eccitato verso l’ascensore.

“Quindi non mi dirai niente finché non saremo arrivati da questa fantomatica sorpresa?” chiese Chris lasciandosi scappare un sorriso mentre istintivamente si sporgeva verso Darren, seguendo il suo profumo.

“No, sennò che razza di sorpresa è?” rispose l’altro ridacchiando, per poi guidare Chris fuori dall’ascensore e verso la sua macchina.

“Che poi mi dovrai spiegare perché mi stai facendo una sorpresa oggi” ribatté Chris tra il confuso e il divertito mentre saliva alla cieca in auto.

“E’ una sorpresa di compleanno anticipata…diciamo una sorpresa di non-compleanno” rispose Darren per poi salire al posto del guidatore e mettere in moto. Non appena furono partiti il moro prese nuovamente la mano di Chris, tenendola stretta alla sua sopra il cambio, e quest’ultimo tirò un sospiro di sollievo quasi impercettibile. All’inizio gli dava tremendamente fastidio essere cieco, ma adesso che cominciava a farci l’abitudine e si stava rilassando, iniziava ad apprezzare tutte le piccole cose che la vista sovrastava o faceva passare inosservate. Non credeva di aver mai ascoltato così bene la voce di Darren, il modo in cui la modulava rispetto al tono o all’emozione; il suo profumo non gli era mai sembrato così inebriante, nonostante anche lui usasse lo stesso, e la sua pelle accarezzata costantemente dal sua pollice non era mai stata tanto liscia. Avrebbe voluto accarezzargli i capelli, ma si trattenne e appoggiò il capo al poggiatesta, godendosi il suo migliore amico che canticchiava soavemente, unendosi di tanto in tanto.

Dopo almeno un’ora e mezza di viaggio Darren cominciò a rallentare fino a fermarsi, e Chris di colpo si mise dritto con la schiena, trepidante di scoprire cose avesse organizzato il ragazzo per lui. Questi lo fece scendere dalla macchina e prendendolo nuovamente per mano lo guidò prima su un terreno disseminato di ghiaia, poi più morbido, fino a che non lo fece fermare e gli poggiò una mano sulla spalla.

“Ok, siamo arrivati…sei pronto?” gli chiese retorico Darren sorridendo ampiamente, e Chris annuì impaziente facendo guizzare le mani dell’altro a sciogliergli il nodo alla benda.

Quando finalmente questa fu tolta Chris aprì di colpo gli occhi e si guardò intorno, facendo scorrere lo sguardo sugli alberi, il prato, la casetta e lo steccato di legno.

“Siamo…in una fattoria?” chiese incerto girando su se stesso per capire dove volesse andare a parare Darren.

“Esatto…e guarda lì” gli rispose l’amico indicando un punto poco lontano appena dopo la staccionata. Chris seguì con gli occhi il dito di Darren finché non vide un lama dal pelo marrone, e ai suoi piedi un piccolo cucciolo sdraiato e apparentemente sonnecchiante.

“Oh mio Dio!” esclamò Chris portandosi una mano davanti alla bocca e avvicinandosi più che poteva per vedere meglio il cucciolo di lama accoccolato vicino alla mamma.

“Oh mio Dio, è la cosa più carina che abbia mai visto” ripeté il ragazzo incantato, mentre Darren lo affiancava con un sorriso abbagliante.

“E’ un bel po’ che penso a cosa regalarti per il compleanno, e credimi che è una delle imprese più ardue in cui mi sia imbattuto. Poi ho visto il tuo scaffale dei lama e per un folle istante ho pensato di regalartene uno vero, ma…dove avresti tenuto un lama a Los Angeles?” cominciò a spiegare Darren ridacchiando per la sua stessa stupidità.

“Poi mi sono detto che anche se non potevi possederlo…magari potevo portarti a vedere un cucciolo. Ho trovato questa fattoria ma mi hanno detto che per il giorno del tuo compleanno non ci sarebbe già stato più perché l’hanno venduto, e così ho dovuto accelerare i tempi…” concluse mentre Chris distoglieva per la prima volta lo sguardo dal piccolo lama per osservare Darren con espressione pensierosa, e dopo un paio di istanti in silenzio quest’ultimo scosse appena il capo.

“Ah, lo sapevo, era un’idea stupida, sono pessimo in queste cose” disse quasi fra sé e sé, ma Chris a mala pena gli fece finire la frase poggiandogli una mano sul braccio.

“No, no Dare! Questa è tipo…la cosa più carina che potesse venirti in mente” replicò cercando i suoi occhi e rivolgendogli un sorriso sincero.

“Sul serio…solo tu potevi pensare di portarmi a vedere un cucciolo di lama, e…lo adoro. I miei quest’anno non hanno chance con il loro regalo” continuò finendo con il ridere leggermente, imitato subito da Darren.

“Oddio, non sai che bello sentirlo, stavo andando in crisi…non sai quanto è difficile pensare ad un regalo per te. Che cosa si regala ad un ragazzo che non solo ha già tutto, ma è tutto?” rispose quest’ultimo senza distogliere lo sguardo dagli occhi azzurri di Chris, e ascoltando quelle ultime parole quest’ultimo sentì qualcosa scattargli nella mente.

Fu un attimo, ma quell’unico attimo gli portò una risposta che cercava da due anni. Quell’unico attimo gli fece capire cos’era quella sensazione che sentiva solo quando era vicino a Darren, e appena quella consapevolezza gli si parò davanti, chiara e nitida come il sole che splendeva sopra di loro, non aspettò oltre e si sporse per baciarlo. Lo fece d’istinto, senza pensare, artigliando i suoi capelli con una mano e stringendosi a lui mentre questi gli circondava la vita e rispondeva al bacio con sentimento.
Quel sussulto allo stomaco, quel battito perso, quelle vertigini…

Forse era la cosa giusta. Forse Darren era quello giusto.

Forse era amore.

Quando si staccarono Chris sorrise dolcemente e poggiò la propria fronte su quella di Darren, il quale ricambiò raggiante.

“Buon non-compleanno, Chris”













Spazio dell'Autrice.

 

Non chiedetemi come m'è venuta in mente la storia del cucciolo di lama perché non ne ho idea AHAHAHA
Solo che ho fatto lo stesso ragionamento di Darren: cosa si regala ad un ragazzo che ha tutto, ed è tutto? Deve essere una bella impresa!
L'inizio come al solito è pseudo-demenziale...e poi un po' di fluff CrissColfer che cura lo spirito ci sta sempre bene <3
Che dire, spero sia piaciuta non solo alla festeggiata, ma a tutti voi che l'avete letta <3
Possiamo anche considerarla la FF per il compleanno di Chris, quindi diciamo che il mio lavoro da brava fanwriter l'ho fatto <3

Un bacione a tutti miei amati <3

E ancora buon compleanno a Annie! 

   
 
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