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Autore: parveth    24/05/2013    2 recensioni
Una piccola sbronza per un grande chiarimento, e forse Rush capira' che sulla nave non tutti pensano male di lui...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nicholas Rush, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piu' i giorni passavano e piu' Hayley sentiva che non avrebbe resistito ancora a lungo su quella nave, ma d'altronde tutti chi piu' chi meno erano nella stessa situazione e per motivi differenti, lei almeno non era dipendente dalla caffeina pur amando il caffe', gliene bastavano un paio al giorno e per fortuna non era una fumatrice dato che li non c'erano sigarette e qualcuno ne aveva sofferto.


Purtroppo stava cominciando ad essere insofferente per quanto riguardava il cibo, non che fosse una che ne aveva bisogno ogni cinque minuti ma quella sbobba liofilizzata che erano costretti ad ingollare le pareva il semolino che si da' ai bambini.



Fortunatamente aveva con se' un sacchetto pieno di cioccolatini fondenti al liquore e ogni tanto se ne mangiava uno per ingannare la fame, solo che quel giorno se n'era mangiati un po' di piu'.


Un BEL po' di piu'.



"Ok diciamoci la verita Hayley Mason: sei ubriaca!"  penso' facendosi un giro nel corridoio pensando cosi' di smaltire l'alcool,  aveva la mente cosi' intorpidita che non le venne in mente di bersi un caffe' per farsi passare quella quasi sbronza:  non la considerava tale semplicemente perche' a suo giudizio era "seria"  solo quando si vomitava e a lei non era mai capitato in ventidue anni di vita  neppure al liceo o al college: certo, anche lei beveva una birra ogni tanto o un cocktail ma non era mai stata una di quelle ragazze che smaniano per andare ogni sera ad una festa diversa quindi il massimo delle sue esperienze era essere crollata dal sonno dopo un mojito e un long island a casa di un'amica e questa.



Poco dopo s'imbatte' nel dr Rush  "salve professore"  lo saluto' con un sorriso talmente grande da sembrare falso,  per una volta lui ricambio' il saluto in tono abbastanza cordiale "buongiorno, sei  sicura di sentirti bene?"    "benissimo"  gli rispose lei scoppiando a ridere cosi forte da doversi appoggiare alla parete.


"Lo vedo"  disse  lui con una smorfia  "vieni, ti accompagno in camera e poi chiamo TJ"  continuo'  prendendola sottobraccio e lei lo segui' barcollando.


Una volta arrivati la fece stendere e chiamo' la dottoressa ma in quel momento era occupata e in fondo non era niente di cosi' grave per cui decise di rimanere fino al suo arrivo  "se devi lavorare non c'e' problema"  mormoro' Hayley socchiudendo gli occhi.

"No, mi sono preso una pausa, ordini del colonnello"  disse lui con una smorfia  "ho dovuto obbedire senza discutere, e poi per ora va tutto bene"  

"Cielo, moriremo tutti! L'insigne professor Rush che si prende una pausa"  disse Hayley sarcastica  e vedendo che lui aveva assunto un'espressione dura si affretto' ad aggiungere  "suvvia, scherzavo non volevo offenderla, non mi permetterei mai..."


"Si puo' sapere che hai fatto?"  sbotto' lui e la ragazza gl'indico' il sacchetto pieno solo per meta'


"Cioccolatini al liquore? Ma saranno trecento o giu' di li', quanti te ne sei mangiati?"  le chiese stupefatto.


"credo sui cinquanta, non ne potevo piu' di quello schifo di cibo che c'e' su questa nave, il resto li ho mangiati negli scorsi giorni, non piu' di uno o due alla volta"  disse mettendosi su un fianco.


"Ti faccio il caffe', dovrebbe funzionare intanto che aspettiamo la dottoressa"  disse Rush cominciando a prepararlo.


"Grazie...lo vede che non e' cosi male quando vuole?"  disse Hayley  mettendosi a sedere appoggiata al cuscino  e quando lui le porse la tazza bevve una gran sorsata di caffe'.


"Tu straparli" asseri' lui  sedendoglisi a fianco.


"No, dico davvero: tutti qui pensano solo che lei sia un pazzo scontroso e senza un briciolo d'umanita' ma io...no, sa, mi e' sempre piaciuto sin dalla prima volta che l'ho vista"


"Ehi, non ti sarai mica innamorata di me vero?"  le chiese in un tono tra il serio e il faceto.


"Assolutamente no, ma si puo' anche voler bene senza per forza innamorarsi, non crede?"  rispose lei guardandolo negli occhi.

A quello sguardo lui si senti' arrossire: "ma guarda questa, gia' parla continuamente da sobria e me la devo sorbire pure da ubriaca"  penso'  ma le fu grato perche' almeno era stata sincera a differenza di tutti gli altri o quasi: in fondo sapeva quel che gli altri pensavano di lui ma non glien'era importato nulla, l'unica cosa importante per lui era il suo lavoro li' e tuttavia non riusciva a capire perche' lei gli parlasse cosi'.


"Non lo so, i sentimenti non sono mai stati il mio campo: io sono un esperto di cifre e codici"  rispose vago


"Io invece non li ho mai amati, certo sono utili ma una volta che sai che 2 + 2 fa 4 e morta li,  le cifre sono fredde, le parole invece hanno calore"  mormoro' lei


"Se lo dici tu" disse Rush alzando gli occhi al cielo


In quel momento Hayley che si era sporta leggermente in avanti per posare la tazza sul comodino, a causa dell'alcool non riusci' a stare seduta dritta e fini' addosso a lui, senza dire una parola lo strinse a se' in un abbraccio  "lasciami!"  comincio' Rush tentando di divincolarsi ma venne zittito da lei "lo so che non ama il contatto fisico professore, ma io ci tengo ad abbracciarla perche'...a differenza degli altri non penso che sia pazzo, anzi io credo che se non ci fosse lei qui saremmo in malora gia' da giorni, solo, credo che lei abbia i suoi problemi che ovviamente ha diritto di tenersi per se' ci mancherebbe...pero' mi spiace vederla sempre solo e arrabbiato, come le ho detto prima ho sempre pensato che lei fosse una brava persona in fondo..."


"E credi di potermi aiutare abbracciandomi?"  chiese lui accigliato e frastornato da quel discorso.


"Forse non potro' fare molto, ma e' sempre qualcosa"  ribadi' lei.


"Sa, quando siete scesi a cercare la calcite io come gli altri vi seguivo con le Kino ed ero molto angosciata sebbene abbia fiducia in tutti voi,  mi sono infuriata quando Greer non le ha dato da bere....ricorda quando le chiesi se aveva fatto il morbillo?"  disse Hayley quasi senza prender fiato.

Rush annui'.


"Beh, io e la dottoressa ci siam divisi le persone e quando a me e' toccato lui gli ho ficcato l'ago nel braccio in modo da fargli molto male, cosi' impara a non darle l'acqua"  disse Hayley in tono ostinato,  "Non sa cosa darei per vederla ridere"  aggiunse allungando una mano fino a sfiorargli la guancia.


"Si, si ok pero' ora riposati che tra poco arriva TJ" disse lui ritraendosi  "e se non si sbriga le do' un colpo in testa almeno tace"  penso' ma sentendosi in fondo compiaciuto  dalle parole della ragazza,  certo era una gran rompiscatole al pari degli altri ma almeno non lo trattava come se fosse un povero psicopatico,  aveva provato a mettersi nei suoi panni...e piu' di tutto sembrava gradire la sua compagnia era questo a stupirlo maggiormente, se la situazione fosse stata inversa lui l'avrebbe chiusa fuori dalla camera una volta arrivati, ricordava il suo sguardo di disapprovazione quando si era risvegliato dopo che non dormiva da giorni e si era trovato accanto lei e la dottoressa: li' per li' penso' che fosse per disgusto, come se pensasse  "e' inutile che fai tanto il superuomo, alla fine sei crollato anche tu", invece dopo quel discorso gli sembro' di vedere le cose da un altro punto di vista: l'aveva fatto perche' ci teneva a lui, e quella frase sul volerlo veder ridere...non e' certo qualcosa che si dice a chiunque e non certo se lo si ritiene fuori di testa, possibile che ci fosse ancora qualcuno in grado di affezionarglisi?


"Popolo vittorioso"  mormoro' Hayley distogliendolo dai suoi pensieri


"Come hai detto?"  le chiese


"E' il significato del suo nome: Nicholas significa popolo vittorioso, avevo un libro dei nomi a casa"  rispose con un sorriso  "si vede che il destino e' nel nome"


"Come no...allora il tuo vorra' dire "gran chiaccherona" probabilmente"  ironizzo' lui,


"No, campo di grano: vede, son di mille utilita': col grano ci fanno, il pane, la farina, la pasta..."


"Certo certo"  disse lui.


"Senta"  disse prendendogli una mano  "lo so che a volte sono una gran rompiscatole ma non ci posso fare niente non posso fare a meno di dimostrare affetto alle persone che stimo...specialmente con gli abbracci, mi scuso ancora per quella notte non avrei dovuto farlo, ho agito d'istinto, pero' se ha bisogno di qualcosa, qualsiasi cosa, anche solo urlare e sfogarsi si rivolga pure a me senza timori, la prego: so che abbiamo due caratteri diversi e incompatibili ma forse possiamo venirci incontro in qualche modo, in fondo pare che dovremo condividere gli stessi spazi ancora a lungo ed e' assurdo litigare non le sembra? E veda di dormire qualche volta, lo so che e' un genio ma non e' una macchina"  concluse severamente.


In quel momento arrivo' TJ  "che ti e' successo?"  le chiese mettendosi al suo fianco  "leggera sbronza da cioccolatini liquorosi nulla di che"  disse Hayley.

"Io vado eh, arrivederci"  disse Rush uscendo.


"Accidenti, e' rimasto qui con te senza fare storie? Cos'e', gli hai iniettato della simpatia?"  chiese la dottoressa stupefatta.


"No, non ce n'era bisogno"  ghigno' la sua assistente

  
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