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Autore: brendy    24/05/2013    7 recensioni
”Hai trovato chi stavi cercando?”
”Forse” aggiunse lei, osservandolo mentre si sistemava meglio quella massa di ricci ”Si chiama Harry, lo conosci?”
Lui scoppiò a ridere ”L’ho già sentito nominare e come mai lo stai cercando?”
Backy gli si avvicinò, in modo tale che a dividerli fossero a malapena dieci centimetri.
”Ho bisogno di parlargli, spiegargli alcune cose e chiedergli alcune cose”
”E sei sicura che lui voglia parlarti?”
Lei si portò una mano ad accarezzarsi il collo, imbarazzata per la scena surreale che si stava creando.
”Non so, dovrei chiederglielo”
”Cosa stai aspettando allora?”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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15
- Epilogue.

 

 

Harry quella sera non era tornato a casa; non ne aveva voglia.
Non aveva voglia di sentire suo padre ignorare ogni cosa e di vedere sua sorella partire per la luna di miele.
Non voleva guardare sua madre e urlarle contro.
Non voleva nemmeno sapere cosa pensasse di Backy e del suo fantastico sorriso; del vestito che le stava decisamente troppo bene e dei suoi grandi occhi azzurri.
Voleva solamente fingere di non essere Harry Styles per una volta nella sua vita.
”Ti ho preparato il caffè”
Harry le sorrise e la guardò sedersi al suo fianco.
”Amber era la mia migliore amica, sai? Passavamo tantissimo tempo insieme ed era l’unica che sapesse giocare alla play in modo decente” sorrise al ricordo della ragazza ”ci siamo conosciuti per sbaglio a scuola quando mi ha involontariamente lanciato addosso il succo e da quel momento, abbiamo imparato a conoscerci e a sopportarci, era divertente stare con lei. Poi però, mia mamma ha iniziato a farsi più presente nella mia vita, soprattutto nel periodo in cui prendevo brutti voti e ho ricevuto due sospensioni in un anno che però, sono sparite grazie ai soldi che ha dato al preside”
Prese un sorso di caffè, mentre lo sguardo di Backy era concentrato a scrutarlo.
”Mia madre era convinta che mi fossi preso una cotta per Amber e che il mio comportamento scontroso nei confronti del mondo e i voti fossero colpa sua, così una sera ha iniziato ad urlarmi contro sapendo che lei era in sala e che poteva sentire tutto. Non le ha fatto niente, semplicemente mia madre è brava a ferire le persone con le parole, a manipolarle e Amber è uscita da casa mia con le lacrime agli occhi e quando l’ho chiamata lei ha detto di stare bene, che era un po’ ubriaca ma che si sarebbe fatta portare a casa da Tyler”
”Harry..”
”Sulla strada del ritorno la luce di un camion la fece sbandare e la macchina finì oltre la scogliera”
Harry strinse le mani a pugno, mentre nella sua testa le immagini dei giorni che seguirono l’incidente, stavano riaffiorando.
”Non è colpa tua Harry”
”Si invece, se lei non fosse diventata mia amica e..”
Backy prese tra le mani il viso del ragazzo e tolse quelle lacrime agli angoli degli occhi.
Harry prese un  respiro profondo e per la prima volta Backy rimase senza parole.
Perché non importa se anche lei avesse perso qualcuno, lei non aveva reagito, lei aveva odiato tutto e tutti, incolpandosi e incolpando anche chi non centrava.
Lei non era come Harry e non sapeva come fare per farlo stare meglio.
”Scommetto che non è la vita perfetta che ti aspettavi”
”Non ho mai pensato che fosse perfetta”
Harry le baciò la fronte, desideroso di non pensare più a niente che non fosse il suo presente.
Le aveva raccontato cose che non aveva detto nemmeno a Stephie, forse per farle sapere chi era veramente e quale fosse la sua storia perché sapeva che lei, avrebbe trovato un modo per reagire a tutto.
”Sono felice di avertene parlato”
”E io che tu ti fida così tanto di me”
Backy gli prese le mani per portarlo verso il balcone; c’era sempre una bellissima visuale.
”Quindi andrai alla Vanderbilt l’anno prossimo”
”Si, credo. Ha un bel programma, il campus è enorme e mia sorella ha detto che i professori sono in gamba”
”Il posto perfetto per te”
Harry le sorrise dolcemente: ”Tu?”
”Non lo so, penso che rimarrò qui sai, almeno per un annetto. Voglio capire prima chi sono”
”Sono sicuro di sapere che sei fantastica, eccezionale e anche molto indipendente”
Backy rise, osservando il riflesso della luna nel mare.
“Sai l’unico problema che ha la Vanderbilt?”
”Perché ne ha?”
”Quello di farmi essere a circa 890 chilometri da te”
Il cuore di Backy tremò per qualche secondo, mentre il viso di Harry si faceva sempre più vicino al suo. Lui non disse più nulla e lei non chiese assolutamente niente.
Harry fece scivolare la mano lungo la sua schiena per poi cingerle i fianchi.
La guardò con la certezza di esserne follemente innamorato e stringendola a sé, la baciò, chiedendosi come avesse fatto ad avere la fortuna di averla trovata in un paesino così piccolo di un mondo così grande.
Backy restituì il bacio pensando, per la prima volta in vita sua, che le labbra di Harry non erano mai state così belle ed invitanti.
C’era qualcosa di diverso nell’aria ed Harry lo capì perché con le altre era sempre mancato; passione, amore.
Con Backy invece c’era, riusciva a percepirlo ovunque.
Lo percepì mentre le sue gambe esili erano strette tra le sue mani e gli cingevano i fianchi, mentre continuavano a baciarsi e riuscivano a far sentire persino l’aria, di troppo, in quel momento.
Harry la portò in camera sua, chiudendo la porta con un calcio che fece ridacchiare la ragazza.
La fece stendere delicatamente sulle lenzuola colorate, mentre la giacca di entrambi finì sul pavimento.
Le mani di Backy percorsero ogni centimetro del petto, ormai nudo di Harry e ne baciò ogni centimetro, con tutta la calma del mondo, perché sarebbe stata tutta la vita a baciare Harry.
Harry d’altro canto, rubò quei pochi secondi per poterle sfilare il vestito e si immobilizzò nel guardarla, perché se prima pensava che non potesse essere più bella avvolta nei jeans stretti e nelle magliette larghe, adesso, totalmente nuda e con le labbra gonfie per via dei baci, gli aveva fatto cambiare idea.
Backy era in assoluto meravigliosa.
Tornò a baciarle le labbra mentre si stendeva con delicatezza sopra il suo corpo ed Harry si sentì bruciare, come se fosse invaso dalle fiamme.
Entrò dentro di lei con delicatezza, accarezzandole le due fossette che aveva sulla schiena.
I loro corpi nudi si muovevano in un ritmo dolce, armonioso e quando si sentirono scoppiare di piacere Harry si memorizzò ogni singolo dettaglio nella mente, perché non importa quante altre volte tutto questo sarebbe successo, ogni volta sarebbe stata diversa, importante certo, ma differente.
La guardò fino all’alba, quando il sole iniziava a schiarire il cielo e le sue palpebre iniziavano a diventare pesanti.
La strinse a se, sorridendo al pensiero delle loro gambe intrecciate tra loro e alla pelle calda di Backy a contatto con la sua.



 
Erano passati esattamente 16 mesi e 14 settimane.
Harry era partito per la Vanderbilt e aveva scelto i corsi di legge per diventare un avvocato.
Backy invece, era entrata nella società di moda della zia e aveva finalmente capito quello che voleva fare, chi voleva essere.
Si sentivano ogni volta che era possibile e ad ogni vacanza, Harry tornava.
Quel giorno di ottobre, faceva abbastanza freddo.
L’aria era fresca e il mare leggermente agitato, persino i gabbiani non volavano alti nel cielo.
Backy sbuffò sonoramente, era quasi una settimana che lei ed Harry non si sentivano e le mancava un po’ troppo per i suoi gusti, mentre Kurt urlava tutta per tutta la casa, la sua felicità per la sua più che sufficienza in matematica e storia.
Quella sera sarebbe dovuta andare  alla spiaggia da Zayn, che poverino, era ancora bloccato in quel chiosco a lavorare anche se a lui piaceva e non si lamentava.
Cassie e Niall avevano chiarito tutti i loro dubbi e adesso facevano coppia fissa, non avendo nemmeno il problema della lontananza dato che entrambi frequentavano l’università di recitazione.
”Io vado, ci vediamo”
”Farai tardi?”
”Non lo so, forse”
Beth annuì e augurandole una buona serata, la lasciò finalmente libera di andare.
Camminava a passo lento; la sabbia che entrava nelle vans rovinate e i pantaloni  a fasciarle le gambe magre.
Si sistemò meglio la magliettina gialla mentre copriva i capelli biondi col cappuccio della felpa.
La musica alta iniziava a sentirsi più nitida e le luci del chiosco illuminavano la spiaggia.
Sorrise, nel vedere che alla fine era passato più di un anno ma le cose erano sempre le stesse, forse un po’ più complicate e le persone erano cresciute ma nonostante tutto, si rivedevano gli stessi di sempre.
Tyler le sorrise e Cook le disse una delle sue battute pessime a cui lei rise comunque e gli augurò buona fortuna per lo spettacolo che avrebbero fatto anche quella sera.
”Ciao raggio di sole” Zayn le baciò la guancia “che ti offro?”
”Thè alla pesca”
”Non cambi mai, eh?”
Backy si strinse nelle spalle, prima di essere travolta dall’abbraccio affettuoso di Cassie e dalla voce allegra di Niall e semplicemente sorrise, iniziando a parlare delle cose più scontate che potessero esistere.
”Ragazzi, Harry mi sta chiamando arrivo”
Prendendo il telefono tra le mani e si incamminò verso la riva, abbastanza lontana per poter sentire la voce bassa del ragazzo e abbastanza vicina ai suoi amici.
”Ciao”
Sorrise, al telefono diventava sempre timida ed era una cosa che odiava.
”Ti salutano tutti, sai, si sente la tua mancanza”
”Mi manchi anche tu”
Un colpo al cuore.
Voleva semplicemente averlo li, con lei, adesso.
”Come va con le lezioni?”
”Alla grande e ho anche chiesto al preside e mi ha detto che tra qualche settimana ci sono le visite e potresti venire qui, per un po’”
Lei annuì, consapevole che lui non potesse vederla.
”Certo che verrò Harry”
Il ragazzo rise e lei, infastidita dalla musica che copriva quel suono così bello, si allontanò ancora un po’.
Potevano sentire i loro sospiri, il silenzio e le domande inutili.
Potevano sentire la voglia di dirsi cose così dolci da far venire la nausea, ma non lo fecero.
”Dovrei andare adesso..”
”Si, certo. Chiamami però”
”Promesso. Buonanotte piccola”
”Notte Harry”
e si odiò per essere così codarda da non dirglielo a voce, da lasciare sempre la frase in sospeso.
”Harry..”
”Dimmi”
Scosse la testa e si strinse nella felpa: ”niente, non è importante”
Il ragazzo si morse il labbro e si guardò intorno, perché gli era mancato così tanto essere a casa.
”Sai, credo sia tempo di cambiarle quelle scarpe Backy”
Lei sorrise.
”E soprattutto quei pantaloni, ti stanno davvero bene, forse un po’ troppo.”
Backy si fermò subito, guardandosi attorno e non riuscendo a capire se Harry la stesse prendendo in giro o meno.
”Voltati” e la chiamata si chiuse.
Lei lo fece, forse dopo alcuni minuti di troppo.
Harry era li, a qualche metro da lei.
Gli skinny jeans a fasciargli le gambe, le converse rosse che aveva comprato da poco e la felpa arancione a coprire le braccia tatuate.
Deglutì rumorosamente mentre camminava a passo moderato verso di lui.
Harry continuava a sorriderle, le mani nelle tasche e gli occhi verdi accessi, felici.
”Che ci fai qui?”
E non le arrivò mai una risposta, perché fu stretta in un abbraccio mentre le labbra piene di Harry si posarono sulle sue.
Gli era mancato.
Le era mancata.
Si erano mancati da morire.
”Sei bellissima”
Backy scoppiò a ridere perché Harry non aveva perso quell’abitudine di ripeterglielo sempre.
”Ti amo”
E al ragazzo gli si bloccò il respiro, il mondo si fermò per un tempo infinitamente lungo.
Riprese a baciarla incurante della musica che cambiava e delle grida dei ragazzi alle loro spalle.
Fregandosene delle note stonate dei ragazzi che cantavano al karaoke e di quelli ubriachi che si tuffavano in mare.
c’erano solo loro due e questo era l’unica certezza di cui aveva bisogno.
”Ti amo anch’io” sussurrò per poi stringerlo di nuovo e realizzare finalmente, che tutto ciò, era reale. 





HEEEELLO TO YOU TOO PEEEOPLE!
KAJDSHJKSDHKJSHKDJKL  eccomi qui con l'ultimissimo capitolo.
Davvero, questa storia mi è piaciuta un sacco, scriverla è stato davvero divertente e spero che vi abbia fatto piacere leggerlo.
Forse.. un po' scontato come finale, che dite?
Non lo so, semplicemente mi piaceva l'idea di Harry che si fa chilometri solamente per salutarla e riabbracciarla e tutto il resto LOL e quindi niente, ho voluto scriverla *-*
Ancora non posso crederci che è finita çç
*lacrime*
E devo soprattutto ringraziare voi;
voi che avete messo la storia tra le preferite/seguite/ricordate e chi mi ha messo come autore preferito,
chi la leggeva silenziosamente ma passava e mi faceva capire che nonostante tutto, era una storia carina :)
chi mi ha lasciato recensioni e messaggi dolcissimi skjdfdjkhfjk

DAVVERO, SIETE FANTASTICHE <3 <3
Mi ha fatto un piacere enorme leggere le vostre opinioni (?), seguire i vostri consigli e parlare ogni tanto,
spero che possa riaccadere in futuro con nuove storie -si, sarò ancora qui a pubblicare nuove storie lol-
ci terrei molto a sapere che cosa ne pensate di questo epilogo, qualsiasi cosa, giuro u.u
bene, adesso vado.. x e y, equazioni in generale mi aspettano D:
vi mando un bacio ENORME e un amore IMMENSO <3
a presto -suppongo-
brandys!


 



Grazie mille, per tutto! :)

  
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