Non capisco bene cosa sta succedendo. Ogni sera sento mia mamma che piange e mio papà che la consola dicendole "Tesoro, andrà tutto bene, Ashley starà bene.. conosco Mandy e Ricardo, sono molto affidabili e poi anche loro hanno una bimba piccola, si sentirà a suo agio, lo sai questo vero? Andremo in Texas spesso per riabbracciare la nostra piccola.. Te lo prometto. Ma ti prego, non fare così, è difficile anche per me ma sappiamo entrambe che la nostra situazione economica non è delle migliori e noi vogliamo il meglio per Ashley vero?" "Si" risponde puntualmente mia mamma con voce rauca e triste. 
Non mi preoccupo troppo, così lascio stare. Dopo un paio di mesi, in un noiosissimo pomeriggio di primavera, entra mia mamma in camera e dolcemente mi dice che a breve saremo partiti per andare in Texas e che una volta li, mi avrebbero lasciata con una mia "amichetta", la definiscono già tale per farmi sentire a mio agio, ma io questo non lo capisco. Sono piccola, ho 3 anni. Tutto questo mi sembra assurdo, ancora non ho capito bene cosa dovrò fare e perchè i miei genitori mi stiano abbandonando. 

Questi due mesi sono passati, mia zia ci accompagna all'aeroporto io rimango in macchina con lei mentre mamma e papà vanno ad imbarcare le valige, ritornano da noi e dopo i vari saluti malinconici ci avviamo verso il nostro gate.. Eccolo! Velocemente ci facciamo stappare il biglietto, saliamo in aereo e in un attimo siamo in volo.. Sono stanca e mi addormento fra le braccia di mia mamma con il mio cagnolino di peluche in mano. Quando mi risveglio siamo già in Texas, l'aereo atterra e noi ci dirigiamo ad occhi chiusi verso l'area taxi. Saliamo e mio papà da tutte le indicazioni necessarie. Siamo arrivati, scendiamo dal taxi e papà subito saluta Mandy e Ricardo, i suoi vecchi amici italiani, nonchè le persone che da quel momento in poi si sarebbero presi cura di me. Tutto sembra così sereno.. Entriamo dentro casa e dalle scale vedo un'altra bambina come me. Ci veniamo in contro.. Io verso lei e lei verso me. Cominciamo a parlare e leghiamo subito. Mentre i grandi sono in salone a bere un caffè, noi saliamo e ci mettiamo a giocare. 
Ash: "Come ti chiami tu?"
Sel: "Selena tu?"
Ash: "Ashley.. Quanti anni hai?"
Sel: "Io ho 4 anni.. e tu?"
Ash: "3!"
Ci interrompe la voce di mia mamma che mi chiama dai piedi delle scale con il cuore in gola, si sentiva, stava morendo dentro..
Mamma: "Piccola scendi?"
Scendo e vedo mia mamma con le lacrime agli occhi, mi stringe forte e mi dice: "Cucciola ti voglio tanto bene, sei tutto ciò che ho e spero che un giorno potrai perdoarmi per quello che io e tuo padre stiamo per fare. Ci sentiremo ogni giorno al telefono.. Ti chiamerò sempre ok? Tu fai tutto quello che ti dicono Ricardo e Mandy e ricordati che io e tuo papà ci saremo sempre per te! Fai la brava piccola.." mi riabbraccia quasi soffocandomi. 
Arriva anche mio papà che mi abbraccia sussurrandomi nell'orecchio "Ti amo piccola pincipessina, ricordatelo sempre.." 
Mi girano le spalle, aprono la porta, danno un'ultima occhiata verso di me e bum, la porta si chiude.
Scoppio a piangere e per tranquillizzarmi Mandy, la mamma di Sel, mi da il mio cagnolino di peluche, dato da mia mamma poco prima, e riesce con un po di latte caldo a farmi anche addormentare.
Mi risveglio e sono già le 20:30, ceniamo e Ricardo e Mandy ci fanno addormentare raccontandoci una storia. 

Apro leggermente le palpebre, vedo luce. E' mattina! Mi giro e Sel non era a letto.. Scendo e li vedo tutti in cucina a fare colazione. Subito mi danno tutti un caloroso buongiorno, soprattutto Mandy che con il suo "Buongiorno piccolina" mi fa ricordare tanto la mia mamma. Già mi manca tantissimo!
Una nuova giornata sta iniziando...