Storie originali > Comico
Segui la storia  |       
Autore: SalazarSerpeverde    26/05/2013    6 recensioni
In un normalissimo liceo italiano arriva un ragazzo del primo anno, Claudio, non proprio nella norma. Adora poltrire, NON seguire i consigli, non studiare e raggiungere i massimi risultati con il minimo sforzo (ovviamente non riuscendoci).
La sua presenza sconvolgerà letteralmente e matematicamente la classe coinvolgendo Professori, Alunni e anche il suo Autore, che nonostante tenti di fargli sempre fare la cosa giusta, scoprirà che non sarà poi così facile.

SalazarSerpeverde
Dal Capitolo Primo:  ...Io mi chiamo Claudio Orlando Gennaro Luigi Igor Oronzo Nicola Emilio, ma per fare prima, tutti mi chiamano COGLIONE per via delle iniziali dei miei nomi...
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 75 - Accademia militare: Raddrizziamo menti contorte dal lontano... ieri (Parte Prima)

Autore: “Claudio, cosa ti prende adesso? Ti vedo amareggiato.”
Io: “Bé, almeno la vista ti funziona. Ho...”
Autore: “Aspetta, aspetta, aspetta! Voglio immortalare il tuo volto da cane bastonato che si lascia dietro una scia di mosche.”
Io: “Fanculo, e io che volevo aprirmi con te.”
Autore: “Esagerato. Inizi a farmi paura. Allora, cos’hai?”
Io: “Ho preso un due a scuola.”
Autore: “PFFFFFFFFFFFFF! Ma ormai è la cosa più abitudinaria che esiste in questo universo. Mi sorprenderei di più se tu non prendessi un due, che se il sole non sorgesse domani mattina.”
Io: “HE! Scherza, scherza, il due l’ho preso in Religione.”
Autore: “Machecazzo... come hai fatto a prendere un voto così basso in una materia così?”
Io: “Non dirlo a me.”
Autore: “Mio Dio! Questa è la cosa più assurda e insensata che abbia mai sentito. Nemmeno se avessi bestemmiato davanti al Papa durante una gita in Vaticano, il professore ti avrebbe messo un voto così basso.”
Io: “Non dirlo a me, non ho capito bene nemmeno io cosa è successo. Un attimo prima ero seduto al mio posto ad assaggiare le gomme da masticare che i miei ANTENATI avevano lasciato sotto il banco, ed un attimo dopo, mi trovo a spalmare miele addosso al professore e ad infilargli un alveare nelle mutande.”
Autore: “MA CHE CAZZO! Non è possibile che non posso lasciarti mezza giornata da solo che fai un casino!”
Io: “Te l’ho detto, è successo tutto così in fretta.”
Autore: “MMMMMMH! Ti prenderei a bastonate con una mazza chiodata nella palle.”
Io: “BRRRRR! Che dolore!”
Autore: “Comunque, un due in religione non è una cosa che capita tutti i giorni. Credo che tu abbia leggermente superato il limite.”
Io: “E il bello è che devo dirlo anche a mamma, altrimenti mi ha detto (minacciato) il professore, che avrebbe telefonato direttamente lui a casa.”
Autore: “Bé, io ti consiglio di dirglielo adesso. È di buon umore, credo che abbia appena finito di concepire il tuo nuovo fratellino di padre diverso.”
Io: “Si, forse hai ragione. Se ha appena finito di fare sesso, dovrei trovarla ancora in camera da letto... ... ... o sulla lavatrice, lampadario, frigorifero, nella casa dei vicini oppure al Maurizio Costanzo Show.”
Autore: “Uao, che gran vita sessuale a quell’età.”
DOPO
Io: “MAMMA! DOVE SEI? DEVO DIRTI UNA COSA!
Mamma: “Non è il momento Claudio.”
Io: “Perché no? Devo dirtela per forza!”
Mamma: “Sono seduta su un fottuto water, e per una volta non c’è Mark sotto di me!”
Io: “Io invece sto mangiando un biscotto all’aglio, ma non capisco perché dobbiamo dire cosa stiamo facendo per parlare.”
Mamma: “E va bene, parla! Mamma mia come sei insistente. A volte ti prenderei a bastonate le palle con una mazza chiodata.”
Io: “Mmmmh, che stia per nascere uno sport?”
Mamma: “Avanti, parla!”
Io: “Ehm, ecco... ho preso due in religione.”
Mamma: “ *esce improvvisamente dal bagno con mezzo metro di carta igienica nel sedere* CHE COSA HAI DETTO?”
Io: “Dai mamma, non farmelo ripetere.”
Mamma: “Guarda che non ho sentito davvero. Sto perdendo colpi con l’udito.”
Io: “Uffffff... il professore di religione mi ha messo due.”
MAMMA (tanto arrabbiata che anche il nome è in maiuscolo): “CHE COSA HAI DETTO? STAI SCHERZANDO, EMERITO FIGLIO DI UN ASINO STITICO? COME HAI OSATO, COME HAI POTUTO, PRENDERE DUE IN RELIGIONE! SPIEGAMELO!
Io: “Scusa mamma, bla bla bla, mi dispiace, bla bla bla, posso migliorare, bla bla bla ORA VADO A GUARDARE I GORMITI!”
Mamma: “Si, questo lo pensi tu. Da ora in poi, basta lasciar correre ogni cosa. Qui ci vuole una bella raddrizzata, e dopo questo ennesimo affronto, l’accademia militare non te la toglie nessuno.”
Io: “NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO...”
IL GIORNO DOPO
Io: “... OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO...”
Mamma: “Avanti Claudio, la valigia è già in macchina, basta urlare, sali e comportati da uomo.”
Io: “NO! Non voglio, non voglio, non voglio, non voglio, non voglio, non voglio...”
Mamma: “Uff, e va bene, non ti ci porto. Però Sali in macchina lo stesso, almeno ti accompagno a Disneyland.”
Io: “SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII! *si fionda in auto* ”
Mamma: “Tsk! Così però è troppo semplice.”
Autore: “HA! Ti aspetta un periodo durissimo, pieno di sveglie mattutine e mazze chiodate nei genitali. Era ora di una bella raddrizzata.”
DOPO
Io: “Ho questa vaga impressione che non stiamo andando a Disneyland.”
Mamma: “Oh, davvero? E l’hai capito dalle manette che ti ho messo per non farti fuggire, o dal depliant che ti ho dato decisamente poco colorato e pieno di divise mimetiche che hai fatto finta di leggere fino a pochi attimi fa?”
Io: “Un po’ da tutte e due. E dai mamma! Non puoi mandare il tuo unico (spero) figlio in una durissima accademia militare.”
Mamma: “Purtroppo se così indisciplinato da prendere due in una materia che piazzano sempre in orario di merenda, e il due te l’ha messo un professore talmente calmo e paziente da non averti messo nessun provvedimento nemmeno quando all’inizio dell’anno gli hai dipinto un murales dietro la schiena.”
Io: “E DAAAAAAAI! Faccio il bravo!”
Mamma: “Guarda che quella faccia da cucciolo non inganna più nessuno. Mi basta smettere di guardarti e sentire solo la tua puzza per capire che non sei un cane.”
Io: “UFFFFFFFA!
Mamma: “Basta lagnarti ti ho detto, siamo arrivati.”
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Comico / Vai alla pagina dell'autore: SalazarSerpeverde